Racconti Erotici > tradimenti > "Smarrendo" la mia ragazza in discoteca -6
tradimenti

"Smarrendo" la mia ragazza in discoteca -6


di Roleplay93
06.04.2018    |    29.535    |    1 9.8
"Aveva la bocca e il seno pieni di sperma, da qui non riuscivo a sentire le loro parole ma la vidi ridere, finchè non afferrò il suo seno pieno di sperma e lo..."
Continuo: "Smarrendo" la mia giovane ragazza in discoteca, si consiglia di leggere le precedenti parti presenti sul mio profilo per capire meglio la trama ed entrare infondo nella storia!

Lei sobbalzò, gemette così forte da attirare l’attenzione anche dei ragazzi che in quel momento stavano in acqua, dove fino a quel momento non mi ero reso conto che anche loro stessero già scopando. Spalancò gli occhi dal dolore e dall’eccitazione, e mi resi conto che guardava in direzione in cui ero nascosto, sorrise e si morse il labbro, ma subito dopo l’altro ragazzo si posizionò davanti a lei con il cazzo teso, oscurando la sua visuale e lasciandomi il dubbio se mi avesse visto o meno.

Entrai in panico, il cuore mi batteva a mille e la convinzione che il suo sguardo incrociasse proprio il mio si faceva sempre più concreta, in più quel morsetto al suo labbro come per stuzzicarmi, era troppo evidente! Ma da un lato pensai anche che forse era un coincidenza, forse la sua eccitazione era così alta nell’avere un altro cazzo che non fosse il mio dentro di lei da mandarla talmente in estasi da fissarsi nel guardare il vuoto, forse quel morsetto era per stuzzicare l’altro ragazzo e non me.
Mentre mi frullavano questi pensieri per la testa sentivo i gemiti della mia troia farsi sempre più forti, quasi come se si volesse far sentire da tutti i presenti in quella spiaggia. Mi feci coraggio e controllai se la via era libera, dovevo assolutamente spostarmi da quel posto, optando a dei cespugli poco più lontani ma che mi avrebbero consentito ugualmente un’ottima visuale.
Approfittai di quel momento, correndo verso i cespugli, la visuale era altrettanto ottima e avrei corso nessun rischio di essere scoperto, ma sfortunatamente da qui non sentivo nulla di ciò che si dicessero, solo i versi di godimento della mia donna.
Vedevo Silvia posizionata a pecorina, con un cazzo in bocca e uno nella figa da due perfetti sconosciuti, Il ragazzo davanti afferrò con forza i suoi capelli spingendo sempre più a fondo nuovamente il suo cazzo nella sua gola, distorcendo il dolce suono dei suoi gemiti.
Claudio invece iniziava a muoversi con tutta la sua prestanza fisica, l’aveva afferrata per i fianchi spingendola contro il suo cazzo mentre lui contemporaneamente si spingeva contro la sua figa con tutta la forza che aveva in corpo.
Vedevo Silvia sbattuta dai i due lati come se fosse un bambolotto inerte, era in balia dei suoi nuovi due cazzi, il mio invece continuava a pulsare senza sosta, non resistevo quasi più, mi guardai intorno imbarazzato e mi calai i pantaloni iniziando una lenta sega liberatoria da dietro i cespugli, tenendo gli occhi spalancati per non perdermi neanche un istante di ciò che stava accadendo.
Continuarono in quella posizione per un paio di minuti, successivamente Claudio rallentò la sua scopata fino a fermarsi, si sollevò mettendosi in piedi, tirò i capelli di Silvia arretrando la sua testa facendo uscire il cazzo del suo amico dalla sua bocca, la tirò con forza facendola sollevare, la girò verso di lui e le afferrò il culo con entrambe le mani stringendola contro al suo corpo. Silvia guardava incuriosita aspettando con ansia la sua prossima mossa che non arrivò a tardare, fu sollevata con facilità da Claudio, e mentre le gambe di Silvia si attorcigliavano dietro la sua schiena, il cazzo le scivolava dentro la figa già larga con estrema facilità.
Silvia inarcò la schiena e strinse forte Claudio stringendo le sue braccia attorno al suo collo, spalancò la bocca e chiuse gli occhi gemendo.
Nel frattempo l’altro ragazzo scambiava sguardi di complicità con Claudio, fece un sorriso, prese l’olio abbronzante e se lo passò sul cazzo abbondantemente, per poi avvicinarsi silenziosamente dietro a Silvia. Claudio capì all'istante ciò che l’amico aveva in mente, sollevò per le natiche la mia ragazza, lasciando dentro la sua figa solo la grossa cappella, Silvia lo guardò delusa non capendo il motivo della sua pausa, ma neanche il tempo di rendersi conto di avere l’altro ragazzo alle spalle, sentii il suo cazzo fare pressione dentro il suo piccolo e stretto culo vergine.
Non riuscivo a credere ai miei occhi, dentro di me sentivo la rabbia e l’orgasmo ribollire, spesso le avevo proposto anche con insistenza il sesso anale, rifiutatomi sempre senza nessun successo, scatenando liti e andando spesso in bianco per sua ripicca, mentre adesso, adesso è lì senza fare nessuna opposizione mentre sta per accogliere due cazzi dentro di lei contemporaneamente.
Osservavo minuziosamente la grossa cappella farsi strada dentro il culo vergine di Silvia, lei sprigionava gemiti di dolore, e si vedeva chiaramente la difficoltà nel far entrare quel cazzo enorme dentro di lei, da questa distanza sembrava quasi come se la stesse impalando, con la forza di gravità che svolgeva il suo lavoro spingendo lentamente il cazzo a fondo nel suo culo.
La troia iniziò ad urlare per il dolore, quella nuova sensazione la stava devastando, ormai il cazzo era completamente dentro, e io nel vedere quella scena ebbi uno degli orgasmi più forti nella mia vita immerso nella vergogna.
Il ragazzo dietro afferrò le sue tette, iniziando un movimento lento e coordinato nell’impalare contemporaneamente la mia ragazza insieme a Claudio, lei sembrava in estasi, le urla di dolore diventarono sempre di più gemiti di piacere, si faceva sbattere con tutta la forza dei due ragazzi, mentre lei assecondava i loro movimenti con il bacino.
Le urla catturarono l’attenzione di Giada, che nel frattempo era intenta a farsi venire in bocca da due ragazzi, poi la vidi alzarsi, camminando lentamente dirigendosi in spiaggia in direzione di Silvia.
Aveva la bocca e il seno pieni di sperma, da qui non riuscivo a sentire le loro parole ma la vidi ridere, finchè non afferrò il suo seno pieno di sperma e lo posizionò davanti alla bocca di Silvia, dove difficilmente riuscì a mettere in bocca il capezzolo dell’amica mentre i due cazzi la trapanavano con forza.
Neanche nei porno più perversi visti fin ad ora non ho mai visto una scena del genere con talmente tanta carica erotica, forse perché era la mia ragazza la protagonista, o forse perché non ero abituato nel vederla in quelle situazioni neanche nelle mie fantasie più sconce, c’era di tutto lì mezzo, sesso in pubblico, orgia, doppia penetrazione, verginità, cazzi grossi, e adesso anche scene bisex. Era come se fosse un sogno, ma forse era troppo anche per me…
I sensi di colpa e la gelosia prese il sopravvento mentre osservavo i due ragazzi provocare l’ennesimo orgasmo alla mia ragazza mentre gli sborravano quasi in contemporanea nel culo e nella figa senza nessun tipo di protezione. La trattarono come una puttana usata solo per sborrare, una volta ottenuto i loro scopi, Claudio afferrò silvia per le braccia, e la butto di peso sulla sabbia ormai esausta mentre i due si dirigevano verso il mare per darsi una rinfrescata.
Giada ridendo allargò le cosce di Silvia iniziando a leccare e succhiare tutto quello sperma che le fuoriusciva, mentre Silvia era inerte distesa sulla sabbia con il fiatone.
Non riuscivo più a guardare oltre… entrai il mio cazzo ormai floscio dentro i pantaloni e mi recai di nella stanza in hotel, lasciando Silvia da sola in quella situazione.
Una volta arrivato mi sciacquai il viso sconsolato, guardai l’orologio, erano ancora le 9 del mattino, era molto presto e Silvia probabilmente non sarebbe torneta in albergo prima dell’ora di pranzo.
Fra questi pensieri mi addormentai provando a non pensare a ciò che avevo appena visto, non so per quante ore dormii ma mi sentivo bene, provavo eccitazione nel sonno, e in quella strana situazioni di dormiveglia e pseudo coscienza, mi resi conto che stavo proprio godendo. All’inizio pensai che stavo sognando, ma poi lentamente aprii gli occhi, e vidi la mia ragazza distesa sul letto indossando solo il prendisole trasparente rosso senza costume rosso, intenta a farmi un pompino.
Non riuscivo a capire ciò che stesse accadendo, mi sembrava ancora di sognare, ma poi con voce sensuale mi disse: “ Buongiorno amore…” La guardai incredulo, sentivo che faceva puzza di fumo di marijuana, sicuramente si sarà fatta qualche canna mentre non c’ero, ma ciò che non capivo era tutta la situazione generale, non riuscivo a dire una parola, finchè lei non aggiunse: “ Amore.. ti ricordi quando mi invogliavi a fare giochini perversi e di lasciarmi andare qui in vacanza? Beh.. voglio raccontarti una bella storia…”
Non credevo alle mie orecchie, non avrei mai pensato che sarebbe arrivata al punto di raccontarmi tutto!
Iniziò a raccontare della sera prima nei bagni della discoteca, tutto in modo sensuale e aumentando o diminuendo l’intensità del pompino a seconda di ciò che raccontasse, fino a ciò che era successo in spiaggia fin quando ero presente.
La mia eccitazione era evidente, e lei era divertita nel vedere la mia reazione, io non sapevo come reagire, e decisi di comportarmi come se tutto ciò fosse un racconto inventato come gioco, al punto che gli dissi: “ wow amore… sarebbe veramente fantastico se succedesse davvero..? non pensi ?”
Lei interruppe il pompino, iniziò a ridere, si tolse il prendisole sdraiandosi sopra di me nuda, sentivo la sua pelle appiccicaticcia e ruvida, probabilmente per via dello sperma che aveva ancora in corpo, si avvicinò al mio orecchio e sensualmente iniziò a sussurrare: “ Ma tua lo sai benissimo che è successo…ti ho visto..sia ieri e che sta mattina.. e so benissimo che ami essere un cornuto..”
Ero pietrificato, non sapevo cosa dire, forse non avevo mai provato tanto imbarazzo prima in vita mia, finchè non si alzò e si sedette sulla mia faccia posizionando la figa e il culo stracolmi di sperma, e ridendo disse: “ Vedi? Ti ho pensato! Adesso lecca tutto, esattamente come hai fatto nel bagno della discoteca, assaggia quanto sono stata troia”
Chiusi gli occhi, e senza capire ben ciò che stesse accadendo infilai la lingua dentro la sua figa, iniziando a leccare e ingoiare i suoi umori misti rassegnandomi nel godere in tutto ciò.

PS: scusate per gli errori, sfortunatamente scrivo di getto e difficilmente riesco a rileggere attentamente prima di pubblicare, (se volete segnalarmeli fatelo via email sia per questo che per altri miei racconti e io provvederò a sistemarli)
Commenti, critiche o consigli sono graditi!
Inoltre volevo proporre alle ragazze, che se qualcuna fosse interessata nel creare un roleplay o solo scoprire come funziona di scrivermi in privato e io sarò lieto di darvi tutte le informazioni possibili!
EMAIL: [email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per "Smarrendo" la mia ragazza in discoteca -6:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni