UN SIGARO PER RAVVIVARE UN PARTY NOIOSO.

Che noia mostruosa questa festa. Pensavo di potermi concedere una serata diversa, di relax, senza la mia dolce compagna
impegnata altrove, ed invece mi trovo in un pallosissimo party con tanti figli di papà, dagli abiti firmati ma dai contenuti
nulli. Si salva solo la villa, bellissima, lussuosissima, con un salotto ed un giardino grandi quasi quanto un parco
pubblico.
Mentre sto quasi per andare via, ecco che i miei occhi si posano su di te, Carlotta. Bionda, poco più alta del metro
e settanta. Sei tutta in tiro, avvolta in un abito corto di color scuro, indossi tacchi molto alti
ai piedi.
Ci conosciamo già. Sei la sorella del fidanzato di mia cugina. Abbiamo parlato spesso in passato anche di argomenti
spinti e le tue confessioni, unite alla tua passione per la biancheria intima di un certo tipo, mi hanno portato
a credere che sei una che sa divertirsi, una da provare. Sia ben chiaro: sei una brava ragazza, ma quando scopi sei una che si sa divertire.
Tra l'altro sei anche tornata single, dopo aver mollato il fidanzato. E il tuo ammiccare sul divano mi da proprio
la sensazione che sia a caccia di "attenzioni particolari".
Ho deciso: sei tu la mia preda. Stasera sarai mia, devo solo trovare un modo, ma ti calerò le mutande.
Mi avvicino. Finalmente mi vedi, mentre parli con le amiche.
"Hey, ciao A. Come stai?"
"Tutto bene, Carlotta e tu?"
Iniziamo una piacevole chiacchierata, mentre nel frattempo cerco di farti bere il più possibile.
"Carlotta, senti che buono questo drink, è un pò forte ma eccezionale"
Parliamo, c' è un buon feeling tra di noi, è sempre stato così. Tu rispondi bene al mio flirtare e questo mi fa prendere
ancora più coraggio.
Le tue amiche ti richiamano, ti lascio allontanare per andare a chiacchierare con loro, cercando di far in modo che il
tuo bicchiere sia sempre pieno.
Intorno all'una tento l'attacco. Mi avvicino e ti chiedo se cortesemente ti va di accompagnarmi fuori e di farmi compagnia
, in giardino, perchè intenzionato a fumare un sigaro.
Accetti al volo e io ne approfitto per condurti fuori, lontano da dove sono gli altri fumatori.
Prima ho perlustrato la zona e, in questo immenso spazio all'aperto, ho visto un'area abbastanza distante dalla
zona frequentata e con delle aiuole molto alte ad opporsi agli sguardi indiscreti.
è lì che ti conduco. Sei un pò perplessa, ma vinco i tuoi dubbi dicendoti di volermi rilassare un pò, senza ascoltare gli
altri.
Finalmente siamo dietro le siepi.
"E allora questo sigaro?" mi domandi tu
"Abbi pazienza, tra poco lo caccio, ma a fumarlo sarai tu" la pronta risposta
E nel pronunciare queste parole ti stringo a me e ti bacio. Ti irrigidisci, piano piano ti sciogli, ma continui ad opporre
resistenza
"No, dai, che facciamo, smettila"
Pensavo, speravo che l'alcool facesse di meglio, ma non mi perdo d'animo.
Non ti rispondo, ma allungo con forza la mia mano sotto al tua vestito, entrando nel perizoma.
"No, cosa fai" esclami
Ma nel frattempo, il lavoro della mia mano inizia a dare i suoi frutti. Ti scappa un gemito e io ne approfitto
per incalzarti.
"Lo vedi che lo desideri, guarda qua come sei bagnata, sei un lago"
Ormai è fatta: sei in trappola ed in mio possesso. Lo sai anche tu. Ora non mi resta che spolparti per bene, mia cara preda.
Ti prendo con forza per i capelli e guardandoti negli occhi ti dico:
"Fammi vedere come te la cavi con i servizietti di bocca"
Ti inginocchi ed esegui. Inizi un lavoro eccellente. Con maestria vai su e giù lungo tutta l'asta, la succhi e poi ti concentri sui testicoli.
Tutto molto bello. "Guarda come sei brava, che si è perso quel fesso del tuo ex."
Adesso sono io a ricambiarti il lavoro. Faccio volare via il tuo perizoma in pizzo, e inizio a lavorare di lingua.
Non attendevi altro. Metti le mani nei miei capelli per spingermi sempre di più verso di te, e mi implori di andare sempre più forte.
Indosso il preservativo, è arrivato il momento della penetrazione. Sono dietro di te, con le mani sui tuoi seni, ed entro in te.
Ti insulto, lo gradisci, continuo.
"Guarda come stai, e volevi fare anche la preziosa! Troia!"
"Fottimi, ti prego, sono due mesi che non lo faccio."
Con colpi decisi e autoritari mi godo la tua fighetta curata, depilata con un triangolo di pelo.
Abbiamo i minuti contati, sia tu che io siamo arrivati in compagnia di amici e non possiamo permetterci di restare troppo tempo lontano
da loro.
Ma non sono deciso a lasciarmi sfuggire il tuo pezzo forte: il sedere.
Inizio a prepararti, tu capisci subito.
"No, cosa vorrai fare, lì no, mi farai male, l'ho permesso solo al mio fidanzato"
Il mio ghigno ti disorienta.
"Ho davanti a me uno dei fondoschiena più incantevoli della Campania e secondo te me lo lascio sfuggire così?"
Non rispondi e io ti penetro. Emetti un gridolino di dolore.
Entro piano, per poi gradualmente aumentare il ritmo.
"Guarda qua che culo, che si è perso quel fesso del tuo ex fidanzato"
Te lo penetro per bene, prima di venirti in bocca. Ingoi tutto, fino all'ultimo goccia.
Ci risistemiamo, tu cerchi il perizoma.
Ti faccio presente che si trova nella tasca dei miei pantaloni, ed è sotto sequestro, non lo riavrai indietro.
Torniamo alla festa. Vederti in mezzo agli altri, seduta, con le gambe accavallate per rimediare alla mancanza del perizoma,
mi regala l'ultima emozione della serata.


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