Un autista davvero servizievole e premuroso.

Il “mestiere” di singolo in un sito di incontri non è affatto facile ma a volte di regala occasioni ed emozioni davvero speciali.
Avevo contattato quella coppia un po' di tempo prima ma probabilmente non avevo stuzzicato abbastanza la loro curiosità e avevamo scambiato solo qualche messaggio senza riuscire fissare un incontro.
Un giorno però decisi di raccontare loro una fantasia che frullava nella mia testa già da tempo e tutto cambiò in un attimo.
Avevo toccato le corde giuste!
Si mostrarono subito interessati e propositivi, e cominciammo a fantasticare e a parlare su come mettere in pratica quella fantasia.
Finché... riuscimmo a realizzarla!
Era una serata umida e fredda di novembre. Non c'era troppa gente in giro ma a Firenze, non so perché, il traffico non manca mai.
Le luci della città e delle auto si riflettevano sull'asfalto bagnato e io avvolto nel mio cappotto camminavo su e giù nel luogo dell'appuntamento per scaldarmi e per vincere quel po' di nervosismo dovuto all'emozione, che sempre mi prende al momento dell'incontro.
Finalmente un auto mette la freccia e si accosta al marciapiede.
L'autista scende dall'auto e mi saluta gentilmente.
Poi mi apre la porta posteriore e mi invita a salire.
“Buonasera carissima, come stai” esclamai mentre entravo in auto.
“Adesso che sei qui benissimo” rispose lei sorridendo.
L'autista si accomodò sul sedile di guida e si allacciò la cintura di sicurezza.
“Battista... lei sa già dove andare” disse la signora con fare cordiale.
Mi avvicinai a lei e un intenso profumo mi avvolse.
Le detti un bacio sulle labbra.
Era avvolta in una morbida e caldissima pelliccia che subito mi fece immaginare gli indumenti che avrei trovato sotto e cioè... niente!
L'auto si avviò e si tuffò nel traffico.
La pelliccia si aprì leggermente lasciandomi intravedere un prosperoso seno.
Non resistetti, mi chinai e lo baciai.
Era davvero un seno generoso con un grosso turgido capezzolo che si irrigidì ulteriormente al contatto delle mie dita che si erano raffreddate nell'attesa.
“Povero tesoro, hai preso freddo!” disse.
Mi prese le mani e dopo aver spalancato le gambe e aperto la pelliccia le infilò nel mezzo e richiuse il tutto.
Ebbe un fremito! Probabilmente dovuto ad un mix di freddo e eccitazione.
Io per ringraziarla le baciai il collo e le sussurrai all'orecchio quanto era bella e quanto la desiderassi. Dopo di che le detti un morsetto al padiglione auricolare e ci infilai la lingua!
Sentii un brivido che dall'orecchio le scese giù fino ai piedi!
“Ti voglio!” esclamò.
Le mie mani erano già un po' più calde e cominciarono ad accarezzarle cosce e fianchi.
La sua mano invece si era appoggiata sul mio pacco e cominciò a slacciarmi la cintura e poi, ad uno ad uno, lentamente, tutti i bottoni dei pantaloni.
Ero eccitatissimo e quando lei finalmente estrasse il mio cazzo dalle mutande fu come una liberazione. Cominciò a massaggiarlo mentre io facevo lo stesso con i suoi seni.
Poi si chinò su di me e me lo prese in bocca.
Chiusi gli occhi per qualche secondo e quando li riaprii vidi nello specchietto gli occhi dell'autista che osservava eccitato la scena.
Stava guidando ma l'auto si fermava spesso per il traffico e per i semafori e così aveva tutto il tempo di godersi la scena!
Era bellissimo e avrei continuato ancora a lungo ma dopo qualche minuto le dissi: “Ora tocca a me!”
Lei staccò malvolentieri la sua bocca dal mio cazzo ma era venuto il mio turno.
Mi chinai, le aprii le gambe e cominciai a leccarla avidamente.
I suoi urletti cominciarono a risuonare nell'abitacolo incurante del fatto che li sentisse l'autista, e si fecero sempre più forti e prolungati.
Fin quando un “Vengooooo!” urlato a squarciagola tolse ogni dubbio su quanto le fosse piaciuto!
Mi guardò con gli occhi un po' stravolti e disse: “Ora lo voglio!...
Io mi abbassai pantaloni e mutande e lei mi saltò addosso.
Sentii il mio cazzo entrare dentro di lei mentre mi abbracciava e mi avvolgeva nella pelliccia.
Cominciò a scoparmi lentamente con dolcezza mentre l'auto continuava la sua strada ed io baciavo e mordicchiavo i suoi capezzoli.
Fu a quel punto che voltandomi verso il finestrino mi resi conto che eravamo fermi a un semaforo e che uno scooter con un ragazzo e una ragazza a bordo stavano guardando e ammiccando.
Dopo di che cominciarono a ridere e si misero ad applaudire!
Io feci un sorriso e li salutai con la mano mentre lei completamente presa dall'amplesso non li degnò di uno sguardo e continuò a scoparmi come se non ci fosse un domani!
L'auto ripartì. Lei muoveva il suo culetto avanti e indietro disegnando allo stesso tempo una specie di cerchio. Il suo respiro si fece sempre più affannoso e sentivo i suoi umori che mi colavano giù sulle palle.
Avrei voluto fermare il tempo... era meraviglioso!
Mi accorsi in quel momento che l'autista aveva il telefono in mano puntato verso di noi e cercando di non farsi notare stava facendo un video.
La cosa mi eccitò moltissimo ma non volli turbarla né distrarla e non le dissi niente.
Lei del resto non poteva vederlo perché stando a cavalcioni su di me, voltava le spalle all'autista.
Purtroppo però si muoveva sempre più velocemente ed era difficile resistere a lungo.
Sentii che anche lei era prossima ad un nuovo orgasmo e mi lasciai andare.
Lo raggiungemmo insieme, proprio nel momento in cui l'auto fermò la sua corsa e fu per entrambi un orgasmo rumorosissimo. Ci lasciammo andare ad un urlo liberatorio e prolungato!
Restammo abbracciati e ansimanti come pugili stremati dopo il suono del gong.
E fu a quel punto che intervenne “l'autista” dicendo:
“Allora amore... ti sei divertita?”....