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la mia ragazza troia 1 cap


di giorgiolorenzo
22.10.2016    |    54.100    |    4 8.5
"" Questo nel prossimo capitolo Scrivetemi se volete un seguito e per suggerimenti scrivete a giorgiolorenzo..."
Il fatto che vi sto per raccontare é tratto da una vicenda realmente accaduta.
Stavo da ormai 4 anni con la mia fidanzata, Eika. Ci eravamo conosciuti da piccoli e il nostro rapporto era di perfetta sintonia. All'epoca avevamo entrambi 20 anni e gli ormoni ci portavano a scopare anche per 3-4 volte al giorno. Lei era insaziabile, lavorava con la bocca in maniera divina.
Io sono alto 170 e peso 60 kg quindi sono piuttosto magro e non molto alto, ma so dare piacere alle ragazze.
Lei é un po' più bassa di me, le forme al punto giusto e due tette che verrebbe voglia di mungerle.
Come ogni giovedì io mi recai a fare gli allenamenti di rugby, per via della mia costituzione io facevo l'ala della squadra, non potendomi permettere altro posto in campo.
In mezzo a tutti quei ragazzi enormi mi sentivo a disagio ma in fin dei conti la squadra mi voleva bene e mi apprezzava.
Erika, uscita da scuola, mi aspettava tutte le volte fuori dagli spogliatoi per poter tornare a casa assieme e concedermi un dopocena con i fiocchi.
Questa volta purtroppo il mister mi costrinse a prolungare il mio allenamento. Andai ad avvisare Erika che mi disse: "Sono troppo eccitata per tornare a casa, ti aspetto qui e mi sbatti negli spogliatoi."
Proprio mentre mi sussurrava queste parole, Enrico, il caposquadra ci passa dietro.
Enrico é un bestione, scuro di carnagione, peloso come pochi e fisico scolpito. Lui ci passa dietro e ci saluta.
Torno agli allenamenti.
Erika é rimasta sola là e chatta con le sue amiche quando iniziano ad uscire tutti i miei compagni di squadra che dopo una doccia iniziano a tornare a casa. Li saluta tutti ma si sente troppo osservata, sente delle risatine tra i compagni. Non ci da peso e torna con il volto sullo schermo quando le arriva un messaggio: "Sei una cagna."
Erika va in panico e risponde:"Chi sei?"
lui:"Non ti é dato saperlo."
Erika:"Mi insulti e non ho diritto"
lui:"Le puttane non usano la bocca per far domande"
Erika:"Ma come ti osi?"
lui:"So che sei bagnata"
in effetti la ragazza adorava essere trattata in maniera rude, le piaceva sentire il maschio che dominava nei giochi sessuali.
Lei si guarda attorno e scrive:"Allora se sai che sono bagnata perché non vieni a raccogliere questo succo con la lingua?"
lui:"Sarai tu a venire da me. Entra negli spogliatoi."
Erika:"Ma sei qui? Chi sei?"
lui:"Zoccola! ti ho detto che non fai domande. Appena entri c'é una porta sulla destra, ti spogli e mi scrivi quando sei pronta"
Erika ubbidisce, sa che io avrei avuto un'altra ora di allenamento e non sapeva neanche bene come impiegarla, ma la puttana ha trovato chi la impegna.
Erika non sa se deve tenere le mutande, nell'indecisione non le toglie per sentirsi più coperta.
Gli scrive:"Ci sono"
Sente la porta aprirsi, un ragazzo peloso con un passamontagna entra nudo.
Le dice:"E così hai voglia di scopare eh? Stai aspettando Giorgio? Quel mezz' uomo non é in grado di soddisfarti come ti soddisferei io."
Dette queste parole le tira su le gambe lasciando la sua schiena sulla panca e aprendole inizia a leccarle le mutandine già umide.
Sposta il filo delle mutande e inizia a penetrarla con la lingua. Lei si contorce. Quel ragazzo sa come usare la lingua.
La riposiziona con il culo sulla panchina e le cinge i capelli, spinge la testa sul suo pacco già libero e dritto.
La folta peluria inebria la ragazza che é eccitata dalla situazione.
Lui utilizzando un accento napoletano dice:"Ti piace u pesce...eh zoccola.Succhia che poi ti metto incinta, tanto quel cornuto mica lo scopre di chi é figlio"
Lei zitta subisce tutte quelle parole e inizia a pompare come non ci fosse un domani.
Un uccello enorme, spesso, una cappella bella grossa e succosa.
Lui che le fotteva la bocca dice:"e brava la verginella, vedo che Giorgio é fortunato ad avere una linguista così in casa, continua che sto per darti da bere.... dai...continua zoccola... così... dai.... ohhh " fiumi di sborra cadono dritti nella gola della giovane.
Lei fa per raccogliere i vestiti ma lui la butta a terra e le dice: "Dove va? Mica ho finito con te! Ho detto che ti metto incinta e lo farò."

Questo nel prossimo capitolo
Scrivetemi se volete un seguito e per suggerimenti scrivete a giorgiolorenzo.torino(chiocciola)gmail.com
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