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la mia ragazza troia 2


di giorgiolorenzo
13.12.2016    |    42.992    |    6 7.8
"Erika era in uno dei suoi sogni erotici..."
Seguito-

Erika era là seduta sul pavimento sporca di sborra, lui ancora con la mazza in mano, in piedi che se la menava come fosse un trofeo.

Io avevo finito i miei allenamenti e faccio per andare negli spogliatoi quando il mister mi ferma e mi dice che se vogliamo vincere domenica io mi devo allenare sodo e che non devo perder tempo in stupidaggini.
Proprio per questo motivo mi invita a finire l'allenamento giornaliero andando nel polo massaggi dove un massaggiatore si sarebbe preso cura di me.

Non mi stupii della cosa, so che spesso la compagnia paga massaggiatori esterni perché ci si possa rilassare, quindi ringrazio, prendo il borsone dallo spogliatoio e vado.
Cerco Erika fuori dagli spogliatoi ma non la trovo. Beh, penso, sarà tornata a casa a masturbarsi, quella maiala.
La chiamo.

Erika sente il telefono squillare, Enrico lo va a prendere e risponde, lo passa a Erika che con aria stufata risponde.

Erika: "Pronto amore"
Giorgio: "Amore, il mister mi ha detto di andare a fare due massaggi, ti ho cercata ma non ti ho vista, sei già tornata a casa?"
Erika guarda Enrico che ancora se lo menava; lui le fa segno di rispondere di sì.

Erika:"Sì amore, avevo bisogno di una doccia calda."
Nel frattempo, Enrico si era spostato dietro di Erika e senza chieder permesso aveva iniziato a montarla come una cavalla, i respiri della ragazza si fanno più intensi.

Giorgio:"Amore stai bene?"
Erika:"Sì, devo chiudere ora o bagno il telefono" - Riattacca.

La ragazza presa dalla lussuria e dominata da quel manzo non capiva più niente, iniziava a fare versi osceni.
Proprio quando iniziano i versi i due vedono la porta aprirsi. Il mister era di ritorno dal campo.

L'allenatore era un tipo sulla quarantina, giovanile, con la pancia come gran parte dei giocatori di rugby e due gambe belle grosse.
Subito Erika fa per togliersi dalla presa di Enrico che continuava la pompata da dietro, ma il mister si abbassa il pantalone della tuta e tira fuori un pisello piccolo ma molto spesso e lo butta in faccia alla ragazza che inizia a pompare.
La pancia dell'allenatore sbatte sulla faccia di Erika che inebriata dall'odore maschio riprende a mugolare.

Enrico da dietro sposta il cazzone nella fichetta bagnata della tipa che inizia con le mani a masturbarsi.

Ecco. Erika era in uno dei suoi sogni erotici. Posseduta come piaceva a lei. Porca.

Con il bacino la troia aiutava i movimenti di Enrico che dopo poco la inondò, riempiendola.

Enrico:"Hai visto troia. ricordatèl e' napoletàn sannò comm si scopà, ci dovevà esserè chillu curnut ro' toje ragazzò, chello dovevà leccàrt a' ciucia chiena e' sborrà mo' "

A quelle parole, il mister toglie il cazzetto dalla bocca di Erika e con sorpresa di entrambi i giovani si mette a leccare la figa della ragazza.

Poi finito di ripulirla inizia a sditalinarla fino a quando la giovane non squirta addosso all'allenatore.

Giorgio nel frattempo aveva iniziato il massaggio, ancora ignaro di quanto fosse troia la sua ragazza.

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