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Angie per un fine settimana


di angietrav
25.03.2020    |    9.138    |    8 9.9
"Suda, le gocce di sudore cadono sulla mia schiena, sul mio collo..."
Ho vissuto per lavoro in una capitale europea, quasi sempre “en femme”. Avevo un bell’appartamentino in un quartiere residenziale ed elegante, vivevo da sola, libera di essere Angie e ricevere i miei amanti in tutta comodità e discrezione. Alcune volte decidevo di passare un intero fine settimana come Angie, quindi la trasformazione in femmina era da venerdì pomeriggio fino a domenica sera: sempre femmina, sempre attenta alla mia particolare femminilità in tutti i dettagli. La cosa si concretizzava nel ricevere gli amanti, i “clienti”, su appuntamento, come una ... "prostituta".
Sola nella mia "alcova" sto sempre nuda con sopra una vestaglia (di raso nero o rossa) o, se freddo, una maglia di lana scollata e sbracciata, e corta fin sopra le ginocchia. Ai piedi zeppe di sughero a piattaforma, rosse, aperte in punta e con tacco da 10 cm, comode e silenziose sul parquet di legno. Il mio PC è sempre connesso sulla mia pagina in due siti di incontri, inoltre giungono sms in risposta ad annunci. Mi organizzo per accontentare le mie voglie e... quelle dei maschi. Vado quindi prendendo gli appuntamenti ed organizzando il fine settimana .
VENERDÍ
Quel venerdì sono tornata a casa dal lavoro verso le 5 pm. Ho cominciato subito a prepararmi, il primo appuntamento ce l'avevo alle 7. Prepararmi significa dedicare un’ora circa alla trasformazione in Angie in un crescendo di eccitazione: mi spoglio nuda, faccio un lungo clistere per lavarmi bene dentro; poi rasatura accurata fino ad avere una pelle liscia liscia; finalmente metto abbondante crema fluida dappertutto, anche dentro la figa-anale. A questo punto inserisco il mio butt plug da 8 cm di diametro per mantenere dilatata la figa mentre mi trucco. Il trucco: passo il fondo tinta coprente, la cipria, il fard, poi mi dedico agli occhi. Il trucco degli occhi è quello che più mi eccita: prima una linea nera fine a contorno, poi coloro con beige chiaro o bianco le palpebre, quindi nero in basso a sfumare verso il lato esterno. Passo infine la matita nera per definire le sopracciglia. Quindi rimmel sulle ciglia che diventano lunghe e gli occhi acquisiscono un brillìo che mi eccita tantissimo. Passo alle labbra: rigo con matita rossa o più scuro a marcare il contorno, quindi rossetto rosso corallo finché non ho delle belle labbra carnose. Mi vesto: metto le calze (autoreggenti), il vestito o guêpière che ho scelto, in funzione dell’amante che verrà: più elegante o più sexy; più signora o più puttana. Per finire indosso la parrucca corta a caschetto (castano chiaro, di solito) o con capelli lunghi e neri, mi pettino. Spruzzo abbondante profumo: mi piace quello un po’ forte di tipo orientale. Tolgo il butt plug e metto il gel lubrificante e profumato alla fragola o banana sulla figa e mi piace, al camminare, sentirla umida ed aperta. Indosso il perizoma e sono pronta, aspetto il maschio già eccitata per la mia femminilità. Mi fumo una sigaretta bevendo qualcosa.
Alle 7 arriva il mio amico anziano. Un signore, educato ed elegante, sui 70, ancora con un bel fisico asciutto, pulito e profumato. L’amico con gli anni è diventato impotente, sempre spera che io riesca a farglielo diventare duro e così raggiungere l’orgasmo. Mi vuole nuda. Lo ricevo quindi con autoreggenti e una vestaglia, che poi lascio cadere quando, anche lui nudo, si sdraia sul letto. Comincio quindi a carezzarlo e leccarlo dappertutto mentre lui gioca col mio clitoride. Prendo il suo membro in bocca, lo succhio dolcemente sperando si indurisca: niente da fare. Si gira, vuole che lo penetri, io non penetro mai gli uomini, quindi gli propongo un dildo con vibratore da 3 cm di diametro. Prima lo lecco ed inumidisco l’ano, poi dolcemente inserisco il dildo, gli fa male, smetto subito. E così, con pazienza, cerco di rispondere alle sue richieste. Finalmente dopo circa mezz'ora di carezze, baci, massaggi ed inutili tentativi di erezione, lui si arrende e malinconicamente si riveste, però è contento di me: della mia pazienza, dolcezza e gentilezza; mi lascia 50 euro sul tavolo e se ne va.
Mi vesto veloce con un vestito rosso ed ampio e sotto un perizoma in tinta, pronta per il prossimo appuntamento. Alle 8 pm viene Ahmed. Ahmed è un giovane informatico di origini algerine: pulito, educato e gentile. Non è fidanzato e, durante le sue visite, mi confida i problemi che ha nel lavoro e nella sua vita in generale. In questa città ci sono molti maschi di origine magrebina. Fare l’amore con i magrebini è diverso ed ha un sapore particolare. Infatti per loro cultura, il rapporto con una trav è un complemento al rapporto che hanno con le proprie donne (mogli o fidanzate). L’atteggiamento e le aspettative verso una trav sono quindi di totale appagamento rispetto a ciò che reprimono con le loro donne.
Ahmed, si spoglia, ripone con cura i vestiti su una sedia, si sdraia sul letto, io mi avvicino inginocchiata. Un bacetto sulla bocca, passo la mia lingua soffiando leggermente dietro le orecchie, scendo giù ai capezzoli, poi all’inguine e glielo prendo in bocca. Intanto mi sono scoperta il culo: a lui piace carezzarlo e comincia a giocare con la mia figa, mettendo 2, 3, 4 dita dentro. Il pene di Ahmed non è gran cosa (3 cm di diametro per 10 di lunghezza) però va benissimo per cominciare la serata. Lo succhio dolcemente, si indurisce, metto il preservativo: Ahmed mi prende alla pecorina o con io di schiena e gambe aperte a V. Appena avuto l’orgasmo, corre in bagno ancora col preservativo indossato a lavarsi. E' un igienista e lo lascio fare. Si riveste e se ne va. Io con calma mi rassetto e mi preparo per Bernard, con lui è un’altra cosa.
Alle 9,30 pm arriva Bernard. Bell’uomo, sui 40, militare. Viene spesso, quasi tutte le settimane. Gli piaccio e mi vuole sexy. Per lui ho messo un mini abito in pizzo nero velato sopra le autoreggenti nere fumé e perizoma nero, scarpe di vernice nera con tacco da 10 cm. So che lui si ecciterà al vedermi, e così è. Come sempre: entra, io mi siedo sul sofà, lui slacciandosi i pantaloni lo tira fuori già duro, però prima mi fa inalare popper; gli piace sentirmi eccitata col cazzo in bocca. Ha un bel cazzo Bernard, ben fatto anche se non grossissimo (5 cm di diametro per 12 cm). Si fa spompinare a lungo guardandomi con soddisfazione, mentre si toglie la camicia, pantaloni e tutto il resto. Poi mi accompagna sul letto. È di poche parole, autoritario, però gentile. Sul letto mi metto a pecorina, lubrifico la figa, Bernard è nudo e mi prende così, lui in piedi dietro di me ed io a pecorina con le spalle quasi a toccare il letto: la mia figa aperta è tutta per lui. Sono lunghe cavalcate di al meno mezz’ora. Bernard mi manda in estasi provocando molteplici orgasmi alla mia figa anale. Urlo come una pazza incurante dei vicini, lui mi sculaccia come un fantino con la sua cavalla. Ad occhi chiusi, mi perdo sotto i suoi colpi: entra ed esce, ora dolcemente ora violento, fino in fondo. Inaliamo tutti e due popper eccitati. Gemo e caccio urla di godimento. Sono gemiti con voce da femmina per i molteplici orgasmi e per l’emozione dei popper. Dura a lungo Bernard e, quando sta per venire, si leva il preservativo sbattendomi il cazzo in bocca per farmi bere il suo nettare. A questo punto io mi sento appagata, mi dilungo ad occhi chiusi assaporandolo. Poi lo lascio andare in bagno. Mi rassetto e “Ciao tesoro a presto”.
Sono le 10,30 pm, ho fame e penso di aver finito per stasera, però no. Arriva un sms di Roby: “troia vengo alle 11,30”. Sempre gentile Roby, a modo suo. Ma a lui non posso dire di no. Roby è un bel giovane, gestisce una pizzeria ed arriva la sera che vuole lui e quando chiude. Cioè dopo le 11. Sa che non so dire di no al suo cazzone cavallino! Per Roby creo un ambiente con luci basse come piacciono a lui, non parla molto, entra e si sdraia sul letto con le ginocchia di fuori e piedi poggiati per terra. Apro i pantaloni e libero un cazzone di 8 cm di diametro per circa 30! È una bellezza vederlo ed ogni volta non posso fare meno di esclamare: “oh tesoro ...!”. Non è facile succhiarlo, lo prendo finché posso dalla punta, lo lecco tutto dai testicoli e su fino al glande, lo assaporo, lo gusto senza perdere uno di questi bellissimi minuti che Roby mi concede. Vorrei che Roby mi penetrasse ma non vuole mai, solo una volta l’ho convinto ed è stato indimenticabile: sentire questo cazzo cavallino che entra ed entra e mi riempie! mmm... Quindi comincio ad aiutarmi con la mano, mentre la cappella la tengo in bocca. Lui è rilassato ad occhi chiusi. Viene in bocca e mi lascia assaporare il seme finché ha voglia lui, egoista! Poi si alza, velocemente se ne va, con poche parole e, gentile come sempre: ”ciao troia”. Ma va bene così, sono docile e servizievole io.
Per stasera, venerdì, ho finito, è mezzanotte ed ho fame. Cenerò, poi mi dovrò struccare e lavare, prima di andare a letto per dormire.
SABATO
Il venerdì sera è stato eccitantissimo, i miei amanti se ne sono andati soddisfatti e non c’è più grande eccitazione per me di sentire un maschio che ha un orgasmo grazie alle mie attenzioni. Organizzo il sabato, vado quindi prendendo gli appuntamenti. Mi alzo verso le 9, colazione abbondante, poi non mangerò più per tutto il giorno (solo berrò succhi di frutta e redbull) fino alla sera quando avrò finito, in modo da essere sempre bella pulita dentro ed … accogliente. Mi dedico alla cura del corpo: controllo la depilazione delle gambe, pube, culo, mani, braccia, etc... (meno male che ho pochi peli io): mi piace esibirmi davanti alla finestra, con la luce del sole si vedono meglio anche i peletti più nascosti. Con calma passo ai lavaggi interni (clisteri con acqua tiepida profumata) con ripetizioni per almeno due ore, finché non sono sicura di essere ben pulita e comunque ripeterò frequentemente il clistere durante la giornata dopo ogni rapporto, mi eccita e mi rassicura prevenendo odiosi inconvenienti: voglio una figa anale sempre accogliente e profumata. Infine crema, molta crema dappertutto, per essere vellutata e burrosa. Adesso mi trucco con attenzione, smalto rosso corallo sulle unghie di mani e piedi e profumo. Parrucca secondo il mio umore: castano chiaro o bionda a caschetto, o nera con capelli lunghi. Per il pomeriggio mi metto un vestito ampio, rosso ed elegante, perizoma rosso ed autoreggenti rosse. E' mezzogiorno ed ho già quasi tutti gli appuntamenti, sarà un pomeriggio intenso.
Ore 3 pm il primo "cliente", un bell’uomo sui 40, giovanile, gentile, elegante, allegro e deciso. Già lo conosco e siamo in sintonia da subito, veloce si spoglia: succhio il bel cazzo, poi gli metto il preservativo e mi prende rapido a pecorina, si leva il preservativo e mi viene in bocca. È un incontro rapido però appagante, godo al sentirmi prendere come una femmina da un bell’uomo così.
Alle 4 pm viene un bellissimo avvocato di origine dominicana, alto (1,90 m circa), atletico, mulatto, bello e dotato di un bel cazzo cavallino sui 7cm di diametro per 25! Lo succhio come posso –quasi non entra in bocca-, si mette il preservativo che ha portato lui (io non ne ho della sua misura) e me lo sbatte dentro eccitatissimo riempiendomi di godimento, purtroppo viene subito. Esperienza impegnativa, fa un po’ male sentirsi sfondare da questo cavallo da monta. Intanto arriva un sms inaspettato, alla porta ho un altro amico. Il dominicano se ne va vestendosi rapidamente, ma quando esce sulla porta c’è Roberto, un bel giovane, amante assiduo, i due evitano di incrociare gli sguardi: io mi sento proprio prostituta e sono eccitata per questo via vai non programmato. Meno male che sul pianerottolo non c’è nessuno. Anche Roberto è un ragazzone robusto di quasi due metri, non è così dotato come l’avvocato, però si diverte molto con me e viene spesso. E' un po’ violento come uno stallone in calore ed occorre tenerlo a bada. Gli piace farmi succhiare a lungo finché io non lo imploro di mettermelo dentro. Poi mi sbatte con forza. Io come sempre sono docile e servizievole e mi fa piacere che lui si diverta. Sono circa le 5 pm quando se ne va. Ho il tempo di riposare un poco, rassettarmi (trucco, capelli), rinfrescarmi e lubrificarmi. Fumo una sigaretta e bevo redbull.
Alle 6 pm, puntuale, viene Michel. Michel è un professionista sui 50, elegante e raffinato. Gli piace farsi spompinare a lungo visto che, come dice lui, lo faccio benissimo. Riesce a ritardare la eiaculazione a piacimento. A me occorre quindi molta pazienza e gestione delle energie, leccando e succhiando, assecondando le sue indicazioni: “lentamente adesso, vai fino in fondo, fermati, continua, succhia forte, più veloce ora non ti fermare, leccami i coglioni succhiali dolcemente; adesso ricomincia a succhiare, veloce, forza! Ora fermati, adesso lenta ...”. Io docile, sottomessa, non so dire di no, solo lo prego “vieni tesoro, ho voglia del tuo seme!”. Lui con un sorrisetto sarcastico mi guarda e non dice niente. Io quasi non ce la faccio più, mi fanno male le labbra, le spalle e le gambe, succhiando gemo per la eccitazione ed il dolore assieme. Poi inaspettatamente mi inonda la bocca una cascata copiosa di seme. Me lo bevo tutto, ne è valsa la pena.
Sono le 7,30, mi rilasso e cambio per la serata: vesto un mini abito di pizzo nero trasparente; marco di più il trucco degli occhi, più neri, più da puttana; abbondante rossetto rosso.
Alle 9 pm viene un giovane che mi ha contattato sul sito di incontri. Ha 24 anni, viso da bambino, corpo asciutto, capelli biondi ed un bel cazzone di 6 per 20 cm. È la prima volta che ci incontriamo, chissà come andrà, gli piacerò? lui così giovane ed io già matura? È piacevole la mia sorpresa quando vedo che lui si emoziona per la mia femminilità e subito si eccita. È allegro, educato e curioso. Si spoglia nudo, è glabro ed ha un bel fisico, mi piace molto. Si lascia succhiare, con grande sorpresa e piacere da parte sua per la mia gola profonda. Poi dice che vuol provare a farmi il fisting, non l'ha mai fatto prima. In questo periodo sono ben allenata, mi faccio fistare spesso, sempre e quando trovo un maschio che gli piace e sa farlo. La mia eccitazione cresce al sentire la ingenua inibizione ed emozione del giovane. Gli spiego brevemente come fare, indossa il guanto di lattice nero, prende il gel e comincia ad entrare con la mano. Si sorprende per come entra facile: “wow!”. Segue le mie indicazioni, entra ed esce, entra ed esce piano; entra, esce e guarda la figa aperta che pulsa; poi entra di nuovo ed esce sempre più veloce. Si eccita e commenta con sorpresa. Gemo dal godimento. Adesso il giovane amico smette e vuol metterlo dentro. Nuova esclamazione di gioia, è sorpreso per come è morbida, aperta e lubrificata la mia figa, per come il suo bel cazzo fluisce come risucchiato: mi viene dentro inondandomi ed io godo come una ...femmina. Non posso trattenermi dal baciarlo in bocca. È stato bravissimo e sorprendente, soprattutto per la sua innocente eccitazione e godimento. Infatti lascia sul sito di incontri un feedback eccellente: “incredibile! Gentilissima, molto femminile, molto calda … Una bocca e gola profonda deliziose, un culo morbido, accogliente e durevole! Infine un sogno, grazie per la serata”. Grazie a te caro, stanotte ti sognerò, sono ancora aperta e bagnata.
DOMENICA
Non ostante venerdì e sabato siano stati giorni pieni e mi sono dedicata ad i miei amanti il pomeriggio e la sera, la mia figa anale la sento bella aperta ed ancor più vogliosa. Ormai essere Angie è la mia ossessione, mi piace e mi piace far godere: più lo faccio e più lo farei. La mia più grande eccitazione è sentire un maschio che ha un orgasmo grazie alle mie attenzioni. Ho già preso gli appuntamenti per la domenica, ma solo per il pomeriggio. La sera vorrei rilassarmi e dedicarmi a giocare da sola; ma non si sa mai, non so resistere alle tentazioni. La mattina mi dedico alla cura del corpo e mi preparo per essere pronta per le 3 pm. Come d’abitudine, lunghi e ripetuti clisteri, curo la mia figa anale. Crema dappertutto. Trucco leggero da pomeriggio, però sempre delle belle labbra rosse e carnose. Rivedo lo smalto delle unghie di mani e piedi.
Sono le 3 pm, ecco Benny. È un bell’uomo, sui 40, operaio del comune, robusto, glabro e tatuato. Non eccezionalmente dotato però instancabile. Con lui mi devo preparare ad una sessione di 2 ore senza interruzioni. Per Benny mi vesto poco, guêpière nera, autoreggenti, sandali a piattaforma con tacco da 12 cm, sopra una vestaglia di raso nero trasparente. Senza perizoma. Lui si spoglia tutto, ci fumiamo una sigaretta seduti al tavolo. Comincio a carezzarlo, poi a succhiarlo, al che mi porta sul letto, mi mette a pecorina e comincia la prima lunga cavalcata. Lo fa senza preservativo (mi ha mostrato il recente certificato sanitario). Benny è potente e gli piace prendermi in tutte le posizioni: a pecorina, sulla schiena con le mie gambe aperte a V, di fianco. Io inalo popper per resistere alla veemenza. Ha voglia Benny, quindi, dopo cica 5 minuti di cavalcata veloce, viene copioso. Pausa: ci fumiamo una sigaretta seduti al tavolo bevendo vino bianco fresco. Il suo bel cazzo pende rilassato dalla sedia, non resisto, mi inginocchio e lo prendo in bocca, ecco che ce l’ha duro di nuovo: mi riporta rapido sul letto e me lo sbatte dentro ancora una volta. Non parla molto Benny, poche parole, quasi ordini: “vieni qui ...”, “stai ferma e lasciami fare”, “...che troia che sei, …”. Io a pecorina, docile, lo accolgo e mi faccio prendere. Benny continua in questa posizione veloce e deciso, ansimando lui e gemendo io, con urletti da femmina in calore. Essendo la seconda volta dura molto di più, forse 20 minuti o mezz’ora. Lubrifico frequentemente la figa con gel vaginale alla fragola, fresco e trasparente. Benny smette ed esce, forse è venuto, non so, sono confusa e piacevolmente spossata. Resto sul letto a pecorina, cercando di riposarmi, con gli occhi chiusi, la figa aperta e spasimante che pulsa aprendosi e chiudendosi. Approfitto per lubrificare ancora. Lui è andato nel bagno. Sento che torna e senza dire niente me lo risbatte dentro. Urlo dal piacere per la grande sorpresa, “uuuhhh! Benny tesoro!”. Continua energico a scoparmi, adesso ce l’ha duro, durissimo, ma non riesce a venire, ed io subisco i suoi colpi, la sua insistenza e determinazione. Suda, le gocce di sudore cadono sulla mia schiena, sul mio collo. Persa tra le sue possenti mani inalo popper. Veloce mi fa girare, io a gambe aperte per lui, continua a scoparmi e mi bacia in bocca violento, mi riempie di saliva: sono in balìa sua, carezzo le sue spalle, le braccia possenti, mi bacia ancora. Finalmente viene. Restiamo, sudati tutti e due, abbracciati dopo il lunghissimo amplesso. Corro in bagno, mi lavo con acqua fredda la figa in fiamme. Rassetto il trucco ed i capelli. Ci fumiamo un'ultima sigaretta e se ne va. Sono le 5 pm.
Appena il tempo di riposarmi un poco, alle 6 viene Aldo, un bel maschio, impiegato dell’Ambasciata. È atletico, robusto, villoso, scuro di pelle, molto latino, gentile ed educato. Gli piaccio, sempre mi dice che con me è come scopare una figa: il massimo dei complimenti. Si spoglia, si sdraia sul letto, si rilassa "...vieni ...”, beato mi lascia fare. Gli piace farsi leccare a lungo, io obbedisco docile: il culo, i coglioni, l’inguine, le dita dei piedi, lecco e succhio le ginocchia, all'interno de cosce poderose, salgo su al collo e dietro le orecchie. Vorrei baciarlo in bocca ma lui non vuole... Lo succhio a lungo. Poi mi penetra (ha un bel cazzo di 5 cm x 12) prima a pecorina e poi mi fa sdraiare con lui sopra. In questa posizione la mia figa lubrificata è estremamente accogliente: un bagno di calda umidità. Lui viene copiosamente e con grande gusto. Ovviamente anche io godo sentendomi femmina al 100% con un bel maschio così sopra di me che mi …fa l’amore.
Sono le 7 passate ed ho finito gli appuntamenti, già mi preparo per la cena (a pranzo non ho mangiato, solo bevuto) quando ricevo un sms. Un giovane vuole assolutamente venire, mi ha contatta sul sito di incontri, vedo la foto, è un bel giovane e viene da 60 km di distanza solo per me! Alle 9 pm sarà qui. Di fronte a tanta insistenza ed attenzione non so dire di no. Arriva puntuale, conferma l'impressione della foto: è un bel ragazzo alto e robusto e soprattutto ben dotato. È eccitato, dice che è fidanzato però vuol fare l’amore con me, io sono lusingata ed emozionatissima. Si spoglia, lo succhio, poi gli metto il preservativo e comincia a scoparmi con forza e veloce. Prima a pecorina, poi con me sulla schiena, non riesce a venire (forse avrà scopato con la fidanzata oggi, penso io ancor più eccitata) ma ha grande energia. Io, ben lubrificata e già aperta dopo il pomeriggio impegnativo, reggo bene sotto i suoi colpi. Che forza, che violenza! Mi piace questo giovane, il suo cazzone mi riempie. Gemo sotto i suoi colpi, mi aiuto con il popper. Finalmente viene, si rilassa su di me. Ringrazia, si riveste e se ne va contento.
FINALE
Non ho parole, sono così soddisfatta, appagata da tanta energia ricevuta e da tanta femminilità profusa. In bagno mi rinfresco, pulisco la figa anale, rassetto il trucco. Mi spoglio nuda, resto solo con la vestaglia di raso trasparente ed ai piedi le zeppe di sughero da 10 cm: mi rilasso sul divano. Resto per alcuni minuti ad occhi chiusi rivivendo i momenti erotici della domenica così intensa. Io, così docile, disponibile e sempre gentile ho soddisfatto tutti i maschi, mi hanno fatta sentire femmina, mi hanno aperta, penetrata, usata e se ne sono andati soddisfatti, lasciandomi spossata, con la figa piacevolmente aperta, umida ed ancora vogliosa, svuotata dentro. Mi rilasso, passo il gel lubrificante, sui coglioni, sulla figa anale, e sul clitoride che rapido si sveglia e ritorna cazzo duro al pensiero del fine settimana. Volutamente mi ero scordata di lui, non ho mai eiaculato da venerdì fino ad ora, i miei orgasmi sono solo stati anali. Però adesso sono eccitata per i ricordi erotici e mi carezzo lentamente stringendo la mano attorno alla cappella, il gel schiuma, riempio col butt plug la figa anale aperta ed ancora spasimante. Finalmente esce il mio sperma, caccio urletti liberatori gemendo in silenzio, tolgo il plug e lo sperma esce ancor più copioso, lo assaporo come fosse umore femminile. Sono ormai le 10 e 30, devo struccarmi, lavarmi, cenare. Domani mi aspetta una giornata di lavoro da maschietto, ufff.... A volte la tentazione di restare femmina per sempre si insinua come una serpe, però no, va bene così. Carpe diem Angie. Buona notte.
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