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Il Solitario


di angietrav
03.01.2017    |    17.025    |    11 9.6
"Non contenta lo faccio uscire, resto qualche secondo a godere del senso di vuoto e poi di nuovo lo faccio entrare veloce, con forza e determinazione, e..."
Sin dall’adolescenza mi è piaciuta la femminilità, la mia femminilità. Quando mia madre non c’era, mi eccitavo guardandomi allo specchio vestendo i suoi slip, calze e scarpe con tacco. Mi eccitava la vista del mio esile corpo ancora glabro e con la pelle vellutata e, col mio cazzetto fatto sparire fra le gambe, immaginavo di avere una fighetta. Camminando sui tacchi, eiaculavo bagnando gli slip. La voglia di essere penetrata cresceva in me.
Così a casa ho cominciato ad allenare il mio buchetto vergine affinché diventasse una figa-anale con le dilatazioni. Cominciai con le matite: ne inserivo una, due, tre dolcemente; poi, al centro delle prime tre una quarta, e così via, fino a raggiungere un diametro di 4-5 cm, già abbastanza per la mia fighetta vergine. Quindi, guardandomi con il mazzo di matite infilate nel mio bel culetto sodo e glabro, mi masturbavo. Ho poi proseguito negli anni un processo di trasformazione verso la figa-anale inserendo qualsiasi oggetto cilindrico duro, liscio e di diametro fino a 10 cm: manici di scopa, tubi, bottiglie varie (fino alle bordolesi del vino), e vegetali (cetrioli, carote, melanzane). Oggi ho una bella figa-anale, slabbrata ed aperta al fisting, che quando il maschio passa la mano tra le chiappe sento le sue dita affondare nel caldo umido accogliente.
Negli ultimi anni, vivendo sola e spesso “en femme”, dedico alcune serate ai giochi in solitario. Ciò consiste in un crescendo di eccitazione che comincia già nel tardo pomeriggio al supermercato. Quando esco dall’ufficio, verso le 5 pm, vado al supermercato e mi emoziono al palpeggiare belle melanzane lisce e dure. Le melanzane son diventate i miei vegetali preferiti, quelle oblunghe, che hanno la testa bella grossa e diminuiscono di diametro verso l’altra estremità; cosicché, una volta inserite, restano dentro come un butt-plug. Le scelgo di vari diametri, da 5, 8 ,10 cm per una progressiva dilatazione; ma non resisto alla tentazione di prenderne anche una più grossa (sui 12 cm di diametro) anche se già so che sarà quasi impossibile farla entrare e mi farà male, letteralmente spaccandomi la figa.
Una volta a casa, mi spoglio nuda (sono depilata totalmente), vado nella doccia e comincio con un lungo clistere. Mi piace sentire l’acqua tiepida che pian piano mi riempie e poi esce come una cascata pulendomi dentro. Quindi ripeto l’operazione per sicurezza e piacere. Procedo poi a mettere crema dappertutto sul mio corpo vellutato. Sono sola, non mi trucco, però non posso resistere e metto rimmel sulle ciglia ed un po’ di rossetto rosa sulle labbra. Dopo circa mezz’ora che cammino sculettando sulle mie zeppe di sughero rosse (le uso come scarpe da casa quando non prevedo ricevere “clienti”), ripeto il clistere per assicurarmi che assolutamente niente sia rimasto dentro, quindi posso procedere a giocare con la mia figa-anale. Metto ancora crema sul culo, liscio e burroso, e dentro la figa. Son pronta, il mio cazzo diventa clitoride e si fa piccolo, non è il suo momento adesso. Mi guardo allo specchio e mi eccito al solo vedermi: nuda, montata sui 10 cm delle zeppe, con una fascia elastica in vita, ed una passata per tenere i capelli indietro. Femmina docile.
Quindi stendo un asciugamano sul letto, e sopra metto le melanzane in fila, dalla più piccola alla più grossa. Mi lubrifico con gel e comincio inserendo la più piccola, da 5 cm di diametro. Entra facile, la muovo avanti e indietro, facendola uscire ed entrare. Passo a quella da 8 cm: entra bene anche questa, e quando la tiro fuori veloce mi piace sentire la sensazione di vuoto che lascia. Cammino e mi guardo allo specchio con la melanzana da 8 cm inserita. E’ lunga 20 cm e la sento che mi riempie quando cammino, la muovo stantuffando emozionata. La mia lingua rotea sulle labbra vogliosa, però ... sono sola.
Adesso mi siedo sopra la melanzana da 10 cm di diametro. La tengo ritta con una mano e sento che si apre la via nella figa-anale dopo un po’ di forzare ed un poco di dolore. La cosa mi eccita ancor più, inalo popper che mi esalta ed aiuta nella dilatazione. Ahhhh! uhhhh!… è entrata, la lascio dentro e cammino sculettando, è entrata come risucchiata e dovrò spingere con forza per farla riuscire. Mi guardo allo specchio, per l'eccitazione ho proprio una espressione da … troia! Cerco di far uscire la grossa melanzana: spingo forte, varie volte, Ia melanzana si è insinuata dentro di me: è come un parto, eccola che schizza fuori, lasciandomi vuota, con la figa aperta e vogliosa. Adesso non fa più male, ha solo voglia di cazzi. Non contenta, la rimetto subito dentro, ancora dolore ma meno di prima ed entra più facilmente, la figa si è dilatata. La tolgo ancora una volta e la rimetto e continuo -fuori, dentro, fuori, dentro- fino a che non entra senza sforzo e senza dolore.
Però non sono contenta, in balìa dell'eccitazione, voglio dilatare ancora di più. Inalo popper e mi siedo sopra la melanzana da 12 cm. Tremo per l'emozione, la melanzana è difficile da prendere perché ha una "cappella" che subito arriva ai 12 cm (un pugno chiuso). Mi siedo sopra e spingo, la melanzana, bella liscia e lubrificata, sguscia via; insisto, fa male, mi guardo allo specchio, mi piaccio: animale da usare da montare, nuda, depilata e cremosa. Fremo ancor più, mi dico “ ti piace il cazzo, quindi soffri troia!" Inalo popper e spingo: Uff!!! dolore, un poco di sangue, si è lacerata la figa aprendosi ancor più, quel che volevo! Eccola che entra la enorme melanzana, come risucchiata, un dolore forte, intenso ed al contempo grande godimento. Sono stata brava, ce l’ho fatta. Mi sforzo di tener dentro la grossa melanzana perchè vorrebbe riuscire subito, spinta fuori dalla figa-anale dolorante. Paziento docile ed eccitata.
Ma, non contenta, voglio finire in bellezza con il mio bellissimo dildo. E’ un bel cazzone di gomma nera (PVC), sta in piedi da solo grazie a due grossi "coglioni". Ha una la cappella di 12 cm di diametro, il membro di 10, lungo 25 cm. Adesso che sono ben dilatata sarà un piacere prenderlo. Lascio quindi uscire la grossa melanzana, schizza fuori liberando la figa dolorante. La mia figa-anale è adesso aperta e vogliosa più che mai; la rinfresco, la lavo e lubrifico, è proprio una figa sfatta adesso, con le grosse labbra a contorno della "rosa rossa"! Mi eccito al camminare sculettando sulle zeppe e sento le labbra della figa, umida ed aperta, che si muovono. Lascio la figa-anale ricomporsi, prendo tempo, rivedo il trucco, ho ancora un leggero tremore per l'emozione pensando a quel che mi aspetta. Lubrifico bene il grosso dildo poggiato sul comodino. Mi vedo allo specchio mentre mi siedo sopra e comincio lentamente a far entrare il cazzone di gomma, inalo popper: sono eccitatissima. E' sempre difficile far entrare la cappella e sempre duole un poco non ostante le dilatazioni smodate; inoltre, sotto la cappella, il dildo ha tre anelli, come una filettatura, che devono passare affinché possa insinuarsi dentro riempiendomi. Ecco, li sento! Dolore e godimento al contempo e poi via dentro con tutti i 25 cm del dildo. Ahhhh! ... Lo lascio un po’ dentro, poi inizio a muovermi su e giù. Non contenta lo faccio uscire, resto qualche secondo a godere del senso di vuoto e poi di nuovo lo faccio entrare veloce, con forza e determinazione, e infilo di nuovo tutti i 25 cm. Lo lascio dentro, anche se la mia figa vorrebbe espellerlo per liberarsi dalla dilatazione estrema, ma io no, docile e sottomessa, godo del mio orgasmo anale. Mi piace sentire, passando le dita, le labbra tese della figa dilatata attorno al dildo, cerco di inserire un dito, entra a fatica, lascio perdere, rischio un’altra lacerazione e sangue. Senza far uscire il dildo mi alzo e mi metto inginocchiata sul letto a pecorina, rilassandomi col cazzone dentro. Per sentirlo di più lo faccio girare, lo muovo, mi costringo a tenerlo dentro ed intanto tocco il mio pene-clitoride che si è fatto piccolo, piccolo: niente da fare non si vuole svegliare, meglio così: mi sento femmina ancor più!
Dopo circa 10 minuti di dilatazione estrema, rilassata a pecorina sul letto, è giunto il momento di dar tregua alla figa-anale, adesso sarà bella aperta e slabbrata. Faccio quindi uscire lentamente il dildo, però non resisto alla tentazione di farlo rientrare ed uscire ancora un paio di volte velocemente … mmmm…. e sempre con dolore misto a piacere. Adesso ho finito per davvero. Lavo il dildo. Lavo la figa con acqua fredda, la massaggio con crema e lubrifico, godendo al sentire le dita, la mano, che letteralmente affondano nella "fessa" umida!
Finalmente mi dedico al pene-clitoride. Mi rilasso sul sofa. Non contenta metto il butt-plug da 8 cm nella figa ancora dilatata, pulsante ed iper lubrificata. Passo il gel vaginale sull’inguine, sui coglioni e finalmente sul pene-clitoride, mi eccita sentire le mani che sgusciano e le dita si insinuano nella mia figa anale, sul mio scroto e dolcemente cominciano a carezzare il clitoride che si va svegliando. Passa lentamente, dolcemente, da clitoride a cazzo (di 5 cm di diametro per 10), passando da un'appendice della mia femminilità ad attore del mio essere bisex. Muovo la mano attorno alla cappella del pene ormai duro. Ansimo e gemo, mi tocco la figa umida e tappata dal plug. Oh! Sto venendo, ahhh….. il seme si mischia con il gel in una copiosa schiuma e mi eccito al carezzarmi. Lecco le mani assaporando lo sperma. Tolgo il plug, esce ancora più sperma., lo prendo e con la mano lo metto nella figa anale apertissima e la massaggio, assaporando col tatto le labbra, i contorni, la fessura che adesso lascia entrare facilmente la mano.
Ho finito, camminare così aperta e lubrificata è eccitantissimo. Vado in bagno, mi rassetto. Mi vesto con un pull-over blu di lana, ampio sul collo che ricade sulle spalle nude, e corto fin sopra le ginocchia, molto carino con le zeppe rosse. Rivedo il trucco. Mi guardo ancora allo specchio e mi piaccio. Non ostante le intene emozioni, avessi un maschio qui adesso non saprei dirgli di no!
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