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Pomeriggio da puttana


di Jessicatrav90
12.05.2025    |    392    |    2 9.5
"Lei intanto è uscita dalla mia bocca e si è messa ad un centimetro dal mio viso e guardarmi con uno sguardo quasi sadico mentre mi dice sono solo una puttana..."
Se avete letto i miei racconti saprete che adoro il cazzo. Mi piace l’uomo, maschio, rude, virile, quello che con solo uno sguardo mi fa capire il mio posto, cioè in ginocchio pronta a farlo felice per la sua soddisfazione. Mi piacciono anche tantissimo le trans, le cerco attive e con il cazzo grosso. Mi piacciono talmente tanto le trans che tempo fa sono diventata amica di una che spesso veniva nella mia città e la frequentavo spesso. Lei è una trans per me perfetta. Alta, attiva, dominante e capisce perfettamente i miei desideri. Con lei ho dato sfogo e ancora lo faccio a tantissime fantasie. Tempo fa le ho mandato un messaggio chiedendole dove fosse, la sua risposta non è tardata. Si trovava nella mia città, aveva le palle piene e aveva voglia di usare una cagna. Così le ho risposto con tante faccine con i cuoricini e le ho detto che sarei passata da lei verso le 3 del pomeriggio.
E così passo la mattinata a fare le mie cose, impaziente e con il cuore a mille di andare da lei. Qualche giorno prima ho fatto shopping e non vedo l’ora di inaugurare la nuova minigonna e i nuovi tacchi con lei.
Finalmente arriva l’orario dell’appuntamento. Sono già sotto casa sua da 15 minuti a finire il trucco. Alle 15 in punto scendo dalla macchina col cuore in gola. Abita in una palazzina poco fuori dal centro vicino ad un piccolo supermercato. Mi faccio coraggio e scendo temendo ma sperando di essere vista dalla gente che camminava, ed infatti puntualmente incrocio un uomo che mi squadra dalla testa ai piedi ma io proseguo verso il campanello. Suono e mi apre dicendo “sali troia”, l’uomo continua a fissarmi e mi fa un fischio toccandosi il pacco ma io salgo. Entro in ascensore e come arrivo davanti al suo portone ricevo uno sputo in faccia e uno schiaffo, mi prende di forza per un braccio tirandomi a sé, mi mette in ginocchio e con il cazzo già duro inizia a scoparmi la gola. Io faccio fatica a respirare ma resisto, lo prendo fino in gola, lo gusto, lo assaporo tutto. Poi lei si sfila, mi ordina di camminare a quattro zampe fino alla camera da letto, io eseguo come una cagna. Mi mette a 90 sul letto, mi sputa nel buchetto infilando un dito, poi prende una crema e la spalma per alcuni interminabili minuti arrivando ad infilare quattro dita e poi sbam. Mi penetra con forza, io urlo ma mi zittisce mettendomi il suo piede in faccia e in bocca. Mi scopa con forza, io vorrei urlare ma ho il suo piede in bocca perciò faccio dei versi di dolore e di goduria. Quanto mi piace lei. Continua a scoparmi con forza quando ad un certo punto le squilla il telefono. Lei rallenta un attimo il ritmo della scopata per rispondere ma non si ferma. Sento lei che propone al cliente se voleva scopare una trav sua schiava. Nel mentre continuava a scoparmi con un ritmo decisamente più lento ma molto godurioso. Mette giù la telefonata, esce da me e mi propone di fare la puttana con lei.
Io ho paura, molta paura, lei mi dice di stare tranquilla, mi dice che mi scoperanno sia lei che l’uomo, mi fa vedere le foto di lui, non lo conosco per fortuna e devo dire che ha un bellissimo cazzo. Grosso, duro e venoso. Così mi faccio coraggio e le dico che va bene. Lei è felicissima, lo richiama e gli dice di venire subito. In pochi minuti mi aiuta a mettermi a posto, ad essere in ordine e a rifarmi il trucco. Suona il citofono. Battito a mille. Mi ordina di stare un camera, in ginocchio sul letto ad aspettare. Lei va ad aprire la porta, li sento ridere e scherzare, sento la voce di lui che si sta eccitando all’idea di scopare una trav. Entrano in camera, e io sono esattamente come lei mi aveva ordinato, in ginocchio sul letto con un dito in bocca. Lui mi saluta, io gentilmente ricambio. Poi tornano a chiacchierare loro due del niente. Mentre parlano lei sale sul letto in piedi e mi mette il cazzo in bocca per farselo ciucciare. Io lo faccio. Lui sorride, si spoglia completamente, cazzo già durissimo, sale sul letto anche lui, mi prende la testa e mi mette il cazzo in bocca. Lecco entrambi i cazzi e li guardo. Loro un po’ mi guardano e un po’ si baciano. Lui vuole sentire la mia gola, così affonda il colpo, mmmm che buono. Lo succhio con foga. Lei si mette dietro di me e me lo pianta nel buchetto iniziando a scoparmi piano ma aumentando ad ogni colpo. Succhio e lo prendo, succhio e lo prendo. Ci stiamo muovendo in un modo perfetto. Poi lui vuole provare il mio culetto. Si danno il cambio e inizia scoparmi fortissimo. Voglio urlare ma con il cazzo in bocca di lei non riesco. Sto godendo tantissimo. Mi sento una troia a tutti gli effetti. Sento lui che inizia a gemere più forte, esce da me, si sfila il preservativo e mi viene sulla schiena. Quanta cremina che ha fatto. Lei intanto è uscita dalla mia bocca e si è messa ad un centimetro dal mio viso e guardarmi con uno sguardo quasi sadico mentre mi dice sono solo una puttana. Quanto mi sento troia. Lui si riveste, mi fa i complimenti e se ne va. Lei invece mi ordina di mettermi in ginocchio e leccarle le palle, io eseguo, lei intanto si masturba per poi venirmi in faccia. Una volta venuta diventa ancora piu cattiva. Mi prende per un braccio facendomi alzare a accompagnandomi con forza alla porta. Ho la faccia piena della sua sborra. Mi sputa in faccia, mi da uno schiaffo forte, apre la porta e mi spinge fuori casa richiudendo subito la porta alle mie spalle. Per fortuna ero sola sul pianerottolo. Ho il cuore a mille, sono agitata e a testa bassa e di fretta prendo l’ascensore per tornare alla macchina. Mi sento umiliata. Salgo in macchina di fretta, accendo e vado via. Dopo pochi km mi fermo in un parcheggio. Ripenso a quello che è successo, sono pentita ma anche eccitata. Faccio passare qualche minuto e le mando un messaggio con scritto “grazie”. Lei mi risponde scrivendomi “sei una troia”. Sorrido, umiliata e felice, e mi avvio verso casa.
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