Buon compleanno!

Ne avevamo fatte di cotte e di crude io e Lorena! La prima volta avevamo scopato la notte di capodanno. Lei era mestruata e mi aveva dato il culo. Era nato in sodalizio molto erotico, molto porco. Lei era inesperta, ma molto disponibile. Per prima cosa le avevo fatto conoscere una coppia con cui avevo già fatto sesso io, e lei s'era scatenata, accettando ben volentieri anche le avances bisex della lei.
Poi esperienze varie. Quasi esclusivamente coppie. Una volta, un singolo, che, però, non risultò molto efficiente.
Si avvicinava il giorno del mio compleanno e Lorena mi disse che voleva farmi un regalo particolare: "Vorrei convincere la mia amica Teresa a fare una cosa a tre". Caspita! Interessante! Quanto Lorena era imponente, fianchi larghi, tette grosse, rossa naturale, Teresa era minuta, bassina, brunetta con tettine. Ma mi piaceva.
Mi disinteressai della cosa. Il giorno del mio compleanno me ne stavo in studio a lavorare, come fosse un giorno come l’altro, quando la segretaria mi annuncia l’arrivo di Lorena. Entra sorridente nella mia stanza, accompagnata da Teresa: “Si può fare!”. Anche Teresa sorride.
Il tempo di spegnere il PC e in macchina raggiungiamo casa mia. Durante il tragitto, anche se c’è molto buonumore, non si parla della cosa. Arrivati a casa, Lorena, che è evidentemente eccitata dalla sua intraprendenza, dice: “Io ho voglia di fare una doccia, ma voi cominciate pure”.
Porto Teresa in camera da letto e metto della musica. Lei mi si avvicina e cominciamo a limonare. Intanto le infilo le mani sotto il vestito leggero, le afferro le natiche e me la stringo contro. Le passo un dito fra le natiche, mentre ci succhiamo reciprocamente le lingue.
Ci spogliamo velocemente, aiutandoci. Poi la butto sul letto, le apro le cosce e le ficco il cazzo dentro. Lorena arriva silenziosa, mentre chiaviamo. Si leva l’accappatoio e comincia a leccarmi la schiena, mentre da sotto mi tocca le palle. Sento la sua lingua scendermi lungo la schiena, scorrermi fra le natiche, raggiungermi le palle e leccarle. Mi sfilo dalla figa fradicia di Teresa e mi sdraio per permettere a Lorena di lavorarmi di bocca. Lei viene ad assaporare i succhi di vagina e comincia a succhiarmi la cappella. Teresa si è levata e guarda avida il pompino. La mia donna le passa una mano dietro la nuca, invitandola a partecipare. Le lascia il mio cazzo e Teresa ci si butta sopra, ciucciandolo con la stessa foga con cui prima chiavava. Le insegna a scambiarselo, Lorena, che è già pratica in queste cose. Se lo passano da bocca a bocca. Quando una succhia in punta, l'altra slingua la canna o i coglioni. Non hanno problemi a mischiare le loro salive, le vere troie!
"Basta! Mi fate sborrare troppo in fretta così!", dico io, mentre gli strappo il cazzo dalle bocche voraci. "Vuoi essere scopata anche tu?". Lorena si butta sul letto a cosce spalancate e mi aspetta. Mi piazzò fra le sue gambe e le ficco la minchia nella figa. Teresa s'è messa in ginocchio vicino e guarda. Le passo una mano dietro la nuca e me la limono, mentre fotto Lorena.
Lorena se ne viene grugnendo tutta la sua anima da porca. Le esco da dentro e piazzo Teresa nella stessa posizione dell'amica. Comincio a massaggiarle il clitoride con la cappella e intanto le do della puttana. Ma è il puttanone della mia donna che ci viene in aiuto. Comincia a leccare e ciucciare le tettine di Teresa, la sgrilletta, mi impugna e sega il cazzo. Poi scende con la testa e insaliva la mia cappella e il clito di lei. Poi mi prende la minchia e la punta all'imboccatura della sorca di Teresa. Le scivolo dentro e il mio cazzo sembra enorme contro il corpo esile della porcella. Anche Teresa sbrodola il suo orgasmo e io sono sempre più infoiato. "E tu non gliela lecchi la figa a Lorena?". Teresa sa che deve farlo. Si mette a quattro zampe fra le cosce della vaccona e tira fuori la lingua salivosa e lecca. È troppo invitante quel culetto per aria. Mi piazzò, mi metto un po' di saliva sulla punta e glielo ficco nell'ano. Geme Teresa, ma se lo prende. Si apre come burro morbido sotto una lama calda. Mentre Lorena gode rumorosa, esco il cazzo e quel buchetto resta aperto, dilatato, arrapante!
"Datemi le vostre facce, voglio schizzarle!". Si sdraiano sotto di me, con le teste vicine. Mi sego sui loro visi, sulla lingua oscenamente di fuori di Lorena. Sento montarmi la sborra, arriva. Uno, due, tre fiotti di sperma denso le colpisce, le imbratta come le ultime fra le zoccole.
"Buon compleanno, amore!", dice Lorena. "Spero di non dover aspettare un anno per rifallo!"