trio
Il mattino ha loro in bocca


31.03.2023 |
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"Le pareti interne di Bianca mi avvolgono con calore, mentre io delicatamente cerco e trovo il suo punto G, sul quale concentro le mie stimolazioni, sempre più decise per adeguarmi alla “risposta”..."
Vino Dovemmo “faticare” non poco, Ostrica e io, per convincere Bianca a passare qualche giorno insieme, un weekend lungo all'inizio dell'estate di un paio d'anni fa.
Bianca stava attraversando un periodo un po’ così, che l'aveva portata a chiudersi in se stessa, e volevamo regalarle qualche ora di serenità e di calda, amichevole vicinanza.
Bianca, da tanti anni la migliore Amica di Ostrica, non è certo una Donna che passa inosservata: altezza media e corporatura snella, dimostra - anche lei - meno della sua età anagrafica. La prima volta che la vidi in costume potei apprezzare il suo fisico da capogiro: gambe affusolate a sostegno di una “clessidra” perfetta (delle curve notevoli, dal sedere tondo e alto, al punto-vita deliziosamente sottile, fino al seno tonico e pieno). Il tutto coronato da una fluente chioma bionda, che incornicia due occhi color del mare e una bocca da mordere, dalla quale escono spesso risate argentine e squillanti.
Il mio meraviglioso e trasparente rapporto con Ostrica mi consente di apprezzare apertamente le qualità appena descritte, con la serenità tipica di chi - come il sottoscritto - sa perfettamente che nessuna potrà mai intrigarlo nemmeno lontanamente quanto Ostrica e di chi - come il mio Amore - ne è perfettamente consapevole.
I racconti delle “birichinate” che avevano visto protagoniste Ostrica e Bianca, poi, avevano aggiunto interesse nei confronti di B.
Scorribande in discoteca - per esempio - dove, per cercare di scrollarsi di torno i “mosconi” che si facevano insistenti oltre il dovuto, O e B si mettevano a limonare in mezzo alla pista fingendosi lesbiche (con il risultato opposto, prevedibile col senno di poi, di trovarseli letteralmente addosso).
Oppure i loro pomeriggi in palestra dopo il lavoro, dove - avvolte dai vapori del bagno turco - si accarezzavano, baciavano ed esploravano a vicenda davanti al loro più caro trombamico che si masturbava furiosamente, per poi dedicarsi a una fellatio in stereo su di lui, con i risultati pirotecnici che si possono bene immaginare.
Ostrica ripeteva spesso che Bianca incarna il suo ideale estetico di Donna, e che quindi se la sarebbe trombata con estremo piacere.
Questi pensieri (quest’ultimo in particolare) mi frullavano in testa quando - finalmente - Bianca cedette alle nostre insistenze confermandoci che ci avrebbe raggiunto nel B&B in collina dove Ostrica e io stavamo passando i primi giorni di quella splendida estate.
Ostrica
Che felicità avere qui con noi Bianca!
Al di là dei nostri trascorsi porcini, le sono molto legata, quando siamo insieme è sempre un grande divertimento, ed è la prima volta che avrò accanto, contemporaneamente, il mio ideale di donna e l'uomo della mia vita, sarà fantastico!
Questo meraviglioso B&B offre una spettacolare vista panoramica sul golfo, e il profumo del mare entra dalle grandi vetrate mescolandosi a quello della macchia mediterranea.
Veniamo qui spesso, io e Vino, ormai affezionati a un luogo che è stato testimone di interminabili maratone di sesso, in cui Vino mi regala ripetuti orgasmi bagnati, alternando nel gioco i nostri numerosi sex toys al suo cazzo, alle sue mani e alla sua lingua.
Il grande salone che gode di questo affaccio ha un comodo divano letto (che separa la zona relax dalla zona pranzo) e che rimane quasi sempre aperto, teatro di queste lunghe sessioni amorose dove i nostri gemiti si confondono col frinire delle cicale.
Andiamo a prendere Bianca in stazione, emozionati al pensiero di condividere con lei un luogo a noi tanto caro.
Il breve tragitto in auto lungo i tornanti è riempito dai gridolini di stupore di Bianca, che rimane incantata ad ammirare la nostra destinazione, sciogliendosi, appena scesi dalla macchina, in un lungo e commosso abbraccio a tre "Ho capito perché avete insistito tanto, è un luogo magico!"
La prima sera insieme passa così tranquilla, tra risate, rievocazioni dei tempi andati (per Vino che ci beve con gli occhi), affascinato dalla complicità e naturalezza con cui lo mettiamo al corrente di episodi divertenti e porcini di cui siamo state protagoniste insieme. Cala la sera, siamo in una cornice incantevole, le luci della costa in lontananza illuminano il panorama, io sono in uno stato di pace assoluta, e lo stesso percepisco in Bianca e Vino, i bicchieri sono ormai vuoti, gli occhi cominciano a farsi pesanti, è ora di andare a nanna. Bianca ci saluta dalla sua camera, noi apriamo il divano letto e ci addormentiamo, come sempre, allacciati l'uno all'altra, coi respiri sincronizzati.
Vino
Quando le conferme che ricevi vanno oltre la tua immaginazione (peraltro molto fervida), quando percepisci che tutto si sta allineando come meglio non potrebbe, capisci che stai entrando in uno di quei momenti irripetibili e perfetti.
Il totale relax, la sintonia, il detto e il non detto, il panorama mozzafiato, la temperatura ideale, le risate, gli sguardi, le carezze, insomma, senti che tutto “è al posto giusto”.
E, in questi contesti, sai perfettamente che, se qualcosa di meraviglioso dovrà accadere, beh, succederà al momento giusto e nel migliore dei modi.
Con questa certezza nelle nostre Anime nessuno di noi tre eccepisce alcunché quando - dopo aver dato fondo a un paio di bottiglie di un pregiato vino bianco locale, in accompagnamento a un paio d’ore di racconti, rievocazioni, risate e complici sguardi - ci si avvia ai rispettivi letti.
Ostrica e io ci allacciamo in uno dei nostri abbracci preferiti (dove io la cingo da dietro, cercando di aderire il più possibile al suo meraviglioso lato posteriore) e, dopo qualche coccola e sussurro nelle orecchie, ci abbandoniamo al sonno.
Mentre ascolto il respiro di Ostrica farsi sempre più regolare e profondo, ritorno a uno dei racconti rievocati quella sera, in cui Ostrica invitò a casa sua Bianca e il trombamico della palestra, per una cena che virò di lì a poco in una sessione di “massaggio a 4 mani”, prima a beneficio di Bianca, poi di Ostrica e poi dell’Amico, con gli sviluppi birichini che si possono certo immaginare.
Questo è il dolce pensiero che mi accompagna verso il sonno.
Evidentemente, però, non accompagna solo me.
Riemergo infatti verso un stato di coscienza a causa di alcuni fruscii che, capisco subito, non sono quelli causati dai pochi chili della nostra amata Gatta nei suoi movimenti notturni quando viene a farci visita sul letto, ma da un’altra “visita”, da parte di qualcuno di dimensioni e presenza ben diversi.
Una rapida occhiata alle vetrate mi rimanda quel primissimo chiarore mattutino (quando tutto è ancora in bianco e nero prima di incendiarsi gradualmente nei colori dell’alba) che mi fa collocare il momento non troppe ore dopo il saluto della buonanotte.
Intravvedo nella penombra il lenzuolo a lato di Ostrica che si solleva, il materasso che si abbassa per accogliere la presenza di Bianca e il suo profumo che si aggiunge ai nostri.
Sorrido, nell’immobilità totale, ripensando all’inevitabilità delle cose, e mi dispongo ad assecondare le sue intenzioni.
Ostrica
Sono profondamente addormentata, e sto sognando - con grande vividezza di immagini - di essere accarezzata e baciata da mani lievi e labbra morbide. Mi lascio cullare dalla piacevolezza di questi sensazioni, che si fanno via via più definite: percepisco il profumo di Bianca, il calore del suo alito sulle labbra, la tenerezza delle sue carezze che si intrecciano con quelle del mio Amore.
Mani che percorrono tutto il mio corpo, dalle caviglie alle natiche quelle di Vino, dal collo ai seni all'addome quelle di Bianca, fremo quando sento una mano tastare la vulva, già bagnata, ed aprirne delicatamente le labbra. Percepisco la lingua di Vino sulla nuca e dietro le orecchie, il solletichio della sua barba morbida, il suo respiro e le sue dita che si fanno strada dentro di me, e contemporaneamente la lingua di Bianca che mi esplora la bocca, le sue mani che mi strizzano i seni... socchiudo gli occhi, dal sogno scivolo nel dormiveglia, e mi rendo conto che quello che sta accadendo è reale, sono reali i baci, le carezze, i respiri sempre più accelerati... Voglio prolungare il più possibile questo momento, godere ancora di questo doppio abbraccio, di questi meravigliosi preliminari, e così molto lentamente mi allungo offrendo a ciascuno la lingua e i seni, e trattenendo il più possibile il primo getto di piacere che già preme, impetuoso, dal basso.
Non resisterò a lungo lo so, tra poco dovrò avvisare che sto per esplodere, ma neanche il tempo di pensarlo ed ecco che Vino, che ormai interpreta alla perfezione ogni mio fremito e sospiro, mi gira supina, e si sposta con la bocca in mezzo alle gambe sussurrando "lasciati andare, ci sono io pronto a bere tutto".
La bocca di Bianca, nel frattempo, si è spostata sui capezzoli, li mordicchia e li lecca con passione, (una lingua sul clito e una sui capezzoli, non esiste niente di più irresistibile, per me) e così esplodo, letteralmente, in un primo, lunghissimo getto, di cui Vino non manda sprecata neanche una goccia.
Vino
Che io adori dissetarmi degli umori di Ostrica è cosa conosciuta.
È forse meno noto il sottile piacere che precede il primo getto, legato al sapore che avrà. Quanto sarà “saporita”?
Si va, infatti, da un sapore di poco distante da quello di un’acqua aromatizzata a un concentrato di spezie e sentori complesso, come quello di un’essenza rara e preziosa.
Quella mattina Ostrica mi disseta con un delizioso succo, in cui percepisco le note fresche e aromatiche del vino bevuto in serata, cui si aggiungono riflessi dolci e delicati della frutta di stagione di cui abbiamo fatto una vera scorpacciata.
Quando sento che la prima emergenza idrica è sotto controllo, abbandono per un attimo le due Ladies che continuano a baciarsi voluttuosamente per mettere in sicurezza il letto, piazzando un cospicuo strato di protezioni, il che ci lascia liberi di abbandonarci del tutto a quel trio che si preannuncia memorabile.
Mi dedico a Bianca, percorrendole la schiena con le mani e la lingua, la sento fremere sotto di me mentre arrivo a stuzzicarle la nuca, proprio sotto l’attaccatura dei capelli. Noto che lei, la lingua ritornata a frugare la bocca avida di Ostrica, ha portato la sua mano tra le cosce della mia Amata, dove avvia una sessione masturbatoria sempre più sfacciata (e, a giudicare dai gemiti di O, molto gradita).
Io faccio altrettanto, allargando con delicatezza le morbide labbra della vulva di Bianca, che si schiude subito come un esplicito invito a penetrarla. Cosa che faccio, gustandomi con le dita le differenze anatomiche con Ostrica, che oramai conosco a memoria (stavo per scrivere “a menadito”...). Le pareti interne di Bianca mi avvolgono con calore, mentre io delicatamente cerco e trovo il suo punto G, sul quale concentro le mie stimolazioni, sempre più decise per adeguarmi alla “risposta” che mi rimanda B: corpo che si dimena, respiro via via più affannoso, gemiti che stanno trasformandosi in manifestazioni sempre più sonore.
Le due Signore giungono simultaneamente a orgasmi belli potenti, anche se il fatto di ritrarre la mia mano umida sì, ma non grondante come sono abituato con Ostrica, mi fa un po’ strano...
Lo sguardo che, di lì a poco, si scambiano O. e B. mi fa capire che un messaggio chiaro e inequivocabile è avvenuto tra di loro.
Agiscono infatti all’unisono, facendomi sdraiare supino sul letto per assumere la seguente disposizione: Ostrica si impala sul mio cazzo e Bianca si accovaccia sulla mia faccia, naturalmente l’una rivolta verso l’altra. Lascio “lavorare” Ostrica, con i suoi consueti movimenti di bacino che amo alla follia, mentre frugo con la mia lingua la figa tenera e turgida di Bianca, inebriandomi dei suoi profumi, per me totalmente nuovi.
Intuisco che le due Amiche stanno baciandosi lì, a metà strada, sulla verticale del mio ventre. Non trovando al tatto nessuna delle loro 4 mani immagino che le stiano usando per accarezzarsi e torturarsi i seni, il collo, il viso.
La posizione della mia testa, affondata tra le cosce di Bianca, non mi consente di confermare con la vista quello che posso solo intuire. Ma è uno spettacolo cui non intendo certo rinunciare: scosto quindi con delicatezza Bianca e quanto vedo, accompagnato dal sonoro di urla e gemiti, mi conduce a un orgasmo quasi immediato, che riverso incontrollabile dentro Ostrica.
Rimango col fiato corto per qualche minuto, sorpreso (fino a un certo punto, tutti sanno che le Donne sono Esseri Superiori, e questa ne è l'ennesima dimostrazione) dal fatto che Ostrica e Bianca stiano continuando come se nulla fosse a farsi travolgere da baci, abbracci e carezze tra loro, sempre più profondi, sempre più ardenti.
Ostrica
Sempre più eccitata accolgo dentro di me il copioso orgasmo di Vino, il desiderio di far godere Bianca è diventato urgente, mi infilo un toy "a due teste" fino in fondo al canale vaginale, e conoscendo la passione di Bianca per le cavalcate la invito a posizionarsi sull'altra estremità, così che lei possa, coi suoi movimenti, decidere il ritmo e l'intensità di questa penetrazione simultanea di entrambe. La lunghezza del doppio dildo e il suo calibro, risultano perfetti (bravo Vino, hai scelto bene anche stavolta) sento le gambe e la vulva di Bianca premere sulle mie, e godo moltissimo mentre invito Vino a leccare e stuzzicare i nostri capezzoli e le nostre bocche.
Il respiro di Bianca sempre più corto mi avvisa del suo imminente orgasmo, che esplode con un grido potentissimo che fa scoppiare tutti in una fragorosa risata.
Faccio appena in tempo a spostarmi su una traversa che arrivano anche i miei getti di squirto che, non più tappati dal dildo e da Bianca, sono liberi di scrosciare copiosamente, tra lo stupore e le risate generali, (ogni volta ci sorprende la pressione e la quantità di liquido che produco a ogni mio orgasmo).
Vino
La vista di quella sontuosa cavalcata tra due Amazzoni azzera i mei tempi di latenza e, alla faccia della mia età anagrafica, mi ritrovo con una più che rispettabile erezione tra le gambe.
Cosa che non passa inosservata alle due Signore, che - scambiatesi il solito sguardo d’intesa - avviano un pompino a due bocche (uno dei miei sogni erotici da sempre).
Le vedo lì, con le due lingue che giocano tra loro e si alternano lungo l'asta e i testicoli, intrecciandosi a volte, in un gioco dove io devo resistere il più possibile prima di esplodere loro addosso.
I loro meravigliosi corpi si muovono sinuosi e con una sincronia perfetta, le loro mani si intrecciano senza fermarsi un secondo, alternandosi tra seni, vulve, testicoli, bocche...
I loro occhi si accertano del mio stato di estasi, per regolare l’intensità del "Pompino Imperiale" che mi stanno regalando e ritardare il più possibile il mio orgasmo.
Io, a mia volta, mi godo quella meraviglia al 100%, ma - quando Ostrica si dedica a una succhiata di testicoli mentre Bianca ingoia il mio cazzo tenendolo ben piantato in gola - sento di non poter resistere oltre. Faccio in modo di staccarmi dalle avide bocche di O e B e mi masturbo per completare l’opera.
Esplodo in una serie infinita di spruzzi con cui aspergo copiosamente i seni protesi delle due Signore, che li ricevono con sonoro piacere.
Giaciamo esausti sul letto per qualche minuto, rialzandoci solo quando un raggio di sole pieno, del giorno così bene avviato, colpisce il muro dietro di noi.
A turno abbandoniamo le rispettive posizioni orizzontali, offrendo i nostri corpi cosparsi di lucidi umori a quella luce meravigliosa.
Ci guardiamo, in silenzio: siamo bellissimi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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