Al ristorante

Visto da Lui
Come convenuto, lei si alza dal tavolo e ancheggia provocante verso la toilette, fasciata da quell’abitino rosso fuoco che lascia ben poco all’immaginazione
Passa di proposito davanti al gruppetto di vitelloni romagnoli accomodati all’entrata del locale che apprezzano rumorosamente, al punto tale da essere uditi da me, che me ne compiaccio e ne godo.
Dopo 3 minuti sento una musica di tacchi avvicinarsi alle mie spalle, e leggo negli occhi dei maschi seduti ai tavoli vicini che è Lei che sta tornando.
Era andata a posizionarsi un “ovetto” che io avrei comandato dal mio cellulare. Per fortuna la sedia è di plastica, dato che il rischio di schizzi è alto, per di più accentuato dall’assenza di slip.
Una delle regole del gioco è di cercare l’effetto sorpresa, per causarle reazioni visibili, possibilmente accompagnate da manifestazioni vocali che lascino poco all’immaginazione e attirino la curiosità dei vicini.
Ecco, i vicini: stasera abbiamo due ragazze probabilmente lesbiche alla loro prima uscita, e un tavolo di sei giovanotti locali, caciaroni e già su di giri, che si sono gustati il nostro arrivo e che ci tengono d’occhio.
La prima scarica, nel bel mezzo di un’ottima carbonara di mare, ottiene subito il risultato voluto: lei fa un salto sulla sedia accompagnato da un gridolino, che richiama l’attenzione delle ragazze e innesca una serie di gomitate tra i giovanotti.
Il livello di attenzione dedicata alla mia lei sale di un paio di tacche.
Gioco sulla frequenza e sull’intensità, e leggo nei suoi occhi che è vicina al punto di non ritorno, il che è per me uno stimolo a perseverare per farla arrivare all’esplosione di squirto che fa impazzire entrambi.
E così è. Lo capisco io ma qualcosa intuiscono anche i nostri vicini, che oramai non ci levano gli occhi (e le orecchie) di dosso.
Io trovo una pretesto per chinarmi a sbirciare sotto il tavolo e vedo quella pozzanghera sotto la sua sedia che amo tanto.
Missione compiuta. 💦💦💦

Visto da Lei
Siamo usciti a cena con intenti birichini. La scelta dell'abito e dei tacchi è già un divertimento, ma quando mi propone di inserirmi un ovetto che lui comanderà dal cellulare, mi rendo conto che anche stasera daremo un po' di spettacolo. Evito accuratamente gli slip, che uscirebbero fradici dal nostro gioco, e mi concentro su trucco e parrucco...lo specchio mi rimanda una me accaldata, con gli occhi verdi ardenti di desiderio che spiccano sul viso abbronzato.
Arriviamo al ristorante sulla spiaggia, impossibile passare inosservati, lui svalica il metro e novanta, io col sandalo tacco 10, supero il metro e ottanta
Dopo alcuni minuti, quando gli sguardi dei tavoli vicini sono tornati alle proprie questioni, mi alzo per raggiungere il bagno, dove infilo il prezioso ovetto al suo posto. Sono già bagnata al pensiero di quello che sta per accadere. Il mio ritorno al tavolo è accompagnato da un crescente rumoreggiare dai tavoli di soli uomini: devo dire che l'abito rosso che mi fascia il seno e i fianchi è stata proprio una scelta perfetta.
Anche le due ragazze lesbiche a fianco a noi ci riscontrano, e questo contribuisce a eccitarmi ancora di più. Sorrido a quella rivolta verso di me, che ricambia passandosi la lingua sulle labbra. "Ciaff!", primo spruzzino che scende lungo le cosce, mi affretto a sedermi.
Appoggio il mio sguardo negli occhi del mio uomo (come è bello!) che, sornione, finge indifferenza.
Lo so bene, azionerà la vibrazione quando meno me lo aspetto e mi farà saltare in aria.
E infatti ecco "bzzzzzzz" con una intensità e una frequenza che subito mi portano a mille. Sento lo squirto premere sulla vulva, lo trattengo finché posso, ma lui insiste, abbassando e alzando il ritmo, e invitandomi con lo sguardo a osservare i tavoli vicini.
In diversi hanno attivato il radar, non riesco, né voglio, dissimulare l'ondata di piacere che mi sta pervadendo e la "carico", pienamente consapevole che tra un attimo il rubinetto che preme esploderà il suo getto di squirting sotto la mia sedia... "Splash"!!!
Meno male che siamo sulla sabbia
💦💦💦💦💦💦💦💦💦💦💦💦🤩🤩