San Valentino

Ostrica
Siamo usciti a cena insieme a una coppia: lei (che chiameremo Bianca) compagna di tante scorribande "porcine", lui (che chiameremo Bruno) il suo nuovo fidanzato. Stasera conosceremo questo ragazzo, più giovane di noi di una decina d'anni, di cui la mia Amica, da alcune settimane, mi racconta le gesta erotiche (senza scendere in particolari, ma lasciandomi intravvedere doti particolarmente brillanti).
Avevamo, io e Vino, organizzato una cenetta romantica per San Valentino, in un bel ristorante milanese, ma appena si è ventilata l'ipotesi di un'uscita a 4 abbiamo chiamato il ristorante per aggiungere 2 posti al nostro tavolo.
Ci troviamo davanti al locale, noi come spesso accade un po' in anticipo. Eccoli: lei - come sempre sensualissima - arriva ancheggiando sui soliti tacchi vertiginosi, lui le trotterella a distanza di pochi cm, per non perdersi l'ipnotico ondeggiare del suo sontuoso sedere.
Fatte le presentazioni colgo uno sguardo malizioso di lui, che mi conferma così da subito, senza bisogno di parole, che Bianca l'ha certamente già messo al corrente dei nostri trascorsi erotici insieme.
Devo dirlo, la fisicità di lei, i suoi occhi luminosi (due fanali azzurri che accendono la notte), la sua risata cristallina, che scopre denti perfetti sotto le labbra vermiglie, rappresentano il mio ideale femminile: osservarla fa immediatamente affiorare il ricordo di baci e carezze tra noi, di leccate e assaggi l'una dell'altra, e tanto basta a farmi salire un languore dal basso, che subito mi inumidisce. Devo stare attenta, siamo al chiuso, siamo a Milano, mica sulla spiaggia in Romagna!
Durante la cena le solite chiacchiere, lui è molto brillante, un po' autocelebrativo forse, ma molto simpatico.
La prima bottiglia di vino bianco sparisce agli antipasti, proseguiamo il pasto con la seconda.
La cena scorre via piacevole e prima di uscire io e Bianca ci avviamo alla toilette per “incipriarci il naso”.
Percepiamo, come sempre, gli sguardi che ci accompagnano, e come sempre ne ridiamo, incerte se offrire uno spettacolino e limonarci per qualche secondo lì, davanti a tutti, ma preferisco evitare "distrazioni" ulteriori agli altri commensali.
Uscendo l'occhio mi cade sulla patta di Bruno: la vedo gonfia e decisamente "fuori misura", di certo Bianca non aveva esagerato.

Vino
L’iniziale sorpresa alla proposta di allargare la nostra cena di S. Valentino era durata poco, conoscendo Bianca (e i suoi trascorsi con Ostrica) e il suo entusiasmo nel descrivere la sua fresca relazione con Bruno.
Un breve inciso prima di raccogliere l’ideale testimone e proseguire nel racconto della serata: dunque, Ostrica e Bianca si alzano per raggiungere la toilette. Sono, già di loro, due Donne meravigliose, ma quella sera spargevano feromoni a piene mani, e io - che davo le spalle alla sala - ho sentito il rumore delle vertebre cervicali dei maschietti presenti che scrocchiavano voltandosi al loro passaggio (e quello delle gomitate delle rispettive compagne ovviamente, era pur sempre una cena di S. Valentino, che diamine!)
Lo spettacolo di quelle due sirene così affascinanti, e del loro ondeggiare, ridendo, sui tacchi, è qualcosa che non può passare inosservato.
Raccogliamo l’invito a fare tappa nell’ufficio di Bruno, che scopriamo attrezzato di frigo (adeguatamente fornito) e di un comodo divano. Neanche il tempo di bere un bicchiere di vino che B e B conquistano il divano dando avvio alle danze. Io non sto con le mani in mano e, invitando Ostrica a sedersi accanto a Bianca, comincio a baciarla profondamente in mezzo alle sue meravigliose cosce. Dopo poco lei mi implora di fermarmi e di accompagnarla in bagno, dove si accomoda sul bidet un secondo prima di rilasciare una serie di getti di squirto a una pressione che, in tutti questi anni, non avevo mai visto, mettendo a dura prova l’integrità del sanitario.
Bene, dopo questo antipasto così appetitoso e promettente, decidiamo di trasferirci a casa nostra, dove Ostrica e Bianca iniziano subito a limonare con passione, in piedi in mezzo al salotto, spogliandosi a vicenda.
Io e Bruno disponiamo l’ampio divano in modo da accogliere comodamente tutti e 4, ricoprendolo di abbondanti protezioni dai getti che di lì a poco, puntualmente, iniziano a fluire copiosissimi.
Capisco subito che Bruno non vede l’ora di “assaggiare” gli umori di Ostrica, ma è bravo ad attendere la fine di un massaggio a 6 mani che propongo di regalare alla mia Amata.
Appena terminato il massaggio, infatti, le si tuffa letteralmente tra le gambe, implorandola di non trattenersi, e venendo subito accontentato da uno scroscio di succoso nettare.
La serata prosegue per diverse ore, tutti e 4 in uno stato di trance lussuriosa, senza interruzioni, in un incessante susseguirsi di orgasmi dati e ricevuti. Perdo letteralmente il conto di quelli che Ostrica raggiunge grazie a Bianca, Bruno e al sottoscritto. Dico solo che il centinaio è sicuramente superato, e sarebbe interessante anche quantificare lo squirto prodotto - di certo qualche litro - che richiede una continua idratazione.
Descrivo solo questa scena, che torna puntuale nei ricordi tra noi: verso la quarta ora di sesso senza sosta, B e B stavano trombando alla pecorina, mentre io accarezzavo e baciavo Ostrica - mai sazia - a pochi centimetri da loro. A un tratto lei si stacca per dirigersi - come in trance - alle spalle di un inconsapevole Bruno (impegnato a dare dei gran colpi a una compiaciuta Bianca) e, lì in piedi, si procura con un ultimo, sapiente tocco, l’ennesimo clamoroso e copiosissimo orgasmo idrico, inondando letteralmente la schiena di un sorpreso (quanto estasiato) Bruno.
Dopo 5 ore “a quattro” B e B ci salutano e io e Ostrica, incredibilmente non ancora soddisfatti da questa maratona, continuiamo fino all'alba, che ci sorprende esausti e appagati, e ci accompagna in un sonno profondo e ristoratore. Non ci crederete ma al risveglio, ancora intontiti e inebriati, abbiamo immediatamente ricominciato a fare l'Amore!💦🐷💦