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L'incontro quarta parte


di mgc56
24.04.2007    |    18.876    |    0 7.1
"Io dal canto mio cercavo di trattenermi il più possibile, sentivo Anna percorsa da una serie continua di orgasmi, il culo di Anna si era dilatato e io..."
Sono ritornato, scusate ma mentre scrivevo e rivedevo con Luisa le scene di quel fine settimana ci siamo eccitati e abbiamo dovuto dar sfogo ai nostri stimoli primari, abbiamo scopato. Noterete che ho cambiato, ho lasciato il racconto in TRIO, ma mi sembrava più adatto.

Come dicevo il vedere la scena di Luisa che divideva lo sperma con Anna mi aveva fatto diventare pazzo ma, non era che l'inizio, subito dopo Luisa si sedette sul letto dicendo -Anna sai come sono i patti, oggi assisterai e basta, l'unica cosa che ti verrà concessa sarà quella di ripulire il cazzo dallo sperma e di lubrificarmi la figa quando ti verrà chiesto, nel frattempo, guardando, imparerai molte cose, ti concedo di masturbarti.- Luisa era diventata la padrona di Anna, non so dove avesse visto o preso spunto per quell'atteggiamento anche se la cosa mi intrigava moltissimo. Così iniziammo i nostri giochi Luisa ordinò ad Anna di leccarle la figa mentre lei si occupava del mi cazzo, anche se era ancora in tiro da prima, appena si sentì appagata dal trattamento della lingua di Anna la allontanò e cominciai a scoparla, tra un gemito e l'altro disse, o meglio ordinò, ad Anna di mettersi con bocca sotto la sua figa per berne tutti gli umori, come avevo detto nel primo racconto Luisa sembrava si pisciasse sotto per quanto si bagnava, io approfittai e alternavo la sua figa alla bocca di Anna, per rendere ancor più calda la situazione dicevo a Luisa che Anna aveva imparato presto, la sua bocca era accogliente e sembrava proprio non fosse così inesperta, - sono contenta, il suo spirito da puttana viene fuori subito, e siamo solo all'inizio, le ho promesso che quando torneremo a Milano l'avrò trasformata in una vera troia, anzi nella nostra troia, le detto che dovrà dipendere da noi per tutto ciò che riguarda il sesso, saremo noi a decidere quando e quanto farla godere.- Noi parlavamo mentre Anna mi succhiava il cazzo con una foga eccezionale. Continuò – comincia a trattarla anche tu come merita, è una schiava e una troia e così va trattata.- Luisa sapeva che non avrei mai fatto niente di violento in quanto non era nella mia natura e neanche nella sua, era solo un atteggiamento di sottomissione “sessuale”. Ad un tratto disse – puttana ora leccami bene il buco del culo, mettimi dentro un dito e allargalo un po', infilalo fino in fondo e poi leccalo, nettalo a fondo, non voglio che il cazzo si sporchi con qualche escremento.- Anna ubbidì e si dedico per qualche minuto al culo di Luisa, mi trattenni a stento dal sborrare, sapevo che il gioco doveva continuare e così, sempre con Anna che mi guidava glielo misi nel culo, iniziò a godere coma una folle, fece mettere Anna con la figa sulla sua faccia per leccarle la figa e nello stesso tempo pretese lo stesso trattamento, quando Anna si posizionò potei vedere che la sua figa era fradicia addirittura gocciolava, veniva come Luisa, così inizia scopare alternandomi tra il culo e la figa di Luisa e la bocca di Anna , ero in paradiso, non sapevo quanto avrei potuto resistere. In breve tempo raggiunsi l'orgasmo, le venni nel culo scaricando una dose impressionante di sperma, contemporaneamente vennero anche le mie due donne, mentre conoscevo il trasporto con cui veniva Luisa rimasi sorpreso dal comportamento di Anna, gridò e si contorse come in preda ad un raptus, diceva frasi sconnesse e ci implorava di farle godere ancora di più ci pregava di trattarla come una schiava e come una puttana, Luisa si girò e mettendo il culo in faccia ad Anna la obbligò a bere e succhia re lo sperma che le usciva dal buco, e volle anche che la ringraziasse per quella concessione. Stavo impazzendo. Ci riposammo un attimo e proposi una doccia, dovevo assolutamente allentare la tensione, avevo ancora il cazzo duro e iniziavo a sentire anche del dolore.
Così andammo in bagno, prima di metterci sotto la doccia mi aspettava un'altra sorpresa Luisa prese una peretta clistere ad Anna, dicendo che se avesse avuto voglia di cominciare a lavorarsi il suo culo non avrebbe voluto sporcarsi, notai un che in Anna in attimo di esitazione, si vergognava, allora Luisa, sempre più perversa – come mi hai succhiato lo sperma che mi usciva dal culo e adesso ti vergogni per un clistere? Allora te lo farà lui, rivolgendosi a me, e ci farai vedere come ti liberi, e chiedi scusa di questo tuo comportamento.- Anna si “scusò” e si sottomise ai nostri voleri, si fece fare la peretta e si scaricò con Luisa che continuava a stuzzicarla e ad eccitarla ancora. Fatta la doccia fece “vestire” Anna con un grembiulino, le autoreggenti nere e le scarpe con tacco alto e ci fece da cameriera, mentre mangiavamo le ordinò di mettersi sotto al tavolo per darle una leccatina alla figa e le concedeva di prendere anche un po' in bocca l'uccello, assurdo lei ringraziò della concessione e si mise sotto al tavolo, quello mi fece capire che ormai era entrata nella parte della sottomessa e ci provava gusto, mentre mangiavamo Luisa mi disse se ero contento, che tutto ciò che faceva era solo per me e mi chiedeva se avesse potuto condurre i giochi lei per quella prima serata, dall'indomani sarei tornato a ad essere io io il comandante assoluto, mi piaceva quel modo di fare di Luisa, in pratica si era venuta a creare questo tipo di situazione: io ero il padrone, Luisa la mia concubina e Anna la schiava, anche se per quella prima sera era come se avessi “delegato” il comando. Mentre Anna era sotto al tavolo pensavo a cosa si sarebbe inventata Luisa per il proseguo della serata e mi accorsi che le attenzioni della nostra troietta erano più rivolte a Luisa che a me, ne fui quasi contento, non so quanto avrei tirato.
Finito di mangiare ci sedemmo sul divano mentre veniva sistemata la cucina, fatto ciò Luisa chiamò Anna – vieni, togli il grembiule e mettiti sulla poltrona davanti a noi- prese il vibratore che di solito usavamo per la doppia penetrazione – adesso voglio che con questo ti masturbi e poi, quando te lo dirò, voglio vederti mentre te lo infili nel culo, fai un bel lavoro e se sarai brava domani ti premierò- a quelle parole vidi il volto di Anna rilassarsi notai anche la sua figa era già bagnata infatti i suoi umori le stavano bagnando le cosce, a conferma di questo quando si sedette davanti a noi e aprì le gambe appena appoggiò i cazzo finto alle grandi labbra questo sparì senza trovare la minima opposizione. Si masturbò per qualche minuto, Luisa la guardò solo all'inizio poi non resistette e mi prese in bocca il cazzo per un sontuoso bocchino, allora Anna chiese se poteva metterlo nel culo, si era creata una situazione assurda, una donna matura, una donna in carriera a capo di importante ufficio chiedeva a Luisa, una ragazza, intenta farmi un bocchino se si poteva aprire il culo con vibratore. Luisa sentì che la cosa mio stava scombussolando si staccò dall'uccello, si mise comoda – va bene vediamo come fai, voglio che ti entri tutto, ricorda che è più piccolo del cazzo che “forse” ti riempirà domani, devi ringraziarmi se ti concedo questo primo assaggio.- Anna ringraziò e cominciò a spingere la punta del vibratore sul suo buchino, era completamente bagnata, sembrava avesse un orgasmo continuo produceva fiumi di umore, malgrado ciò faceva fatica a farlo entrare. Nel frattempo Luisa si era impalata su di me mettendosi in una posizione tale da vedere Anna e prenderlo nel culo. Vista la difficoltà di Anna e con una punta di perfidia le ordinò di smettere e mettergli il vibratore nella figa e di leccargliela, inoltre di vedere bene le dimensioni del mio cazzo, domani sarebbe entrato tutto nel suo buco del culo, lo sfilai dal culo e glielo infilai in bocca e venni, Luisa prese la prese e ancora una volta divise lo sperma con lei. Non avevo tregua a quella vista il cazzo rimaneva duro e l'unica cosa che volevo e chiavare ancora, ma per quanto, quella sera ero già venuto parecchie volte e la sensazione era che la serata sarebbe stata ancora lunga, Luisa percepì qualche cosa e chiese se ero stanco, propose di mettermi comodo che avrebbero fatto uno spettacolo solo per me. Accettai, non nego che la curiosità era enorme, e mi misi comodo.
Luisa fece stendere Anna sul letto, entrambe erano ancora bagnate non so quanti orgasmi avessero avuto fino ad allora, le mise la figa sulla faccia ordinando di leccarle bene anche il culo, anzi di aprirlo e di infilarle la lingua dentro, voleva fare un po' la dura ma dopo due o tre passaggi con lingua, come immaginavo, si sciolse e buttò tra le sue gambe, cercò il vibratore lo diede ad Anna e se fece infilare in tutti e due i buchi, si controllò un attimo – se mi fai godere e me lo chiedi te lo infilo io nel culo, ti faccio godere come quella puttana che sei.- Anna godeva come una matta, sembrava godesse solo a sentirsi insultare, disse -amore, mia padrona ti supplico mettimelo nel culo voglio godere, voglio sentirmi puttana e voglio essere il tuo giocattolo erotico.-
Luisa mi guardò, mi stavo facendo una sega, e aggiunse- ricorda che il padrone è lui io sono solo la sua serva e tu sei la sua e mia schiava, non scordarlo, se lui non vuole più o se non lo asseconderai come una brava e affettuosa cagnetta smetteremo immediatamente di farti godere.- Poi, rivolta a me -non sprecare niente questa volta il tuo nettare lo voglio bere tutto io. - Anna si scusò e la implorò di farla godere e così Luisa si estrasse il vibratore dal culo lo fece leccare a Anna e glielo mise subito nella figa, Anna sotto di lei si agitava e mugolava, dopo un ennesimo orgasmo iniziò ad appoggiarlo sulla rosetta e disse ad Anna di rilassarsi, quando reputò che fosse pronta, con pizzico di cattiveria, lo infilò dentro tutto in colpo, Anna urlò e lei disse -vedrai così ti piacerà ancora di più, io ho fatto così ma con il suo cazzo e non me ne sono mai pentita, anzi godo molto di più quando lo prendo nel culo che nella figa.- A quelle parole Anna si rilassò e dopo due o tre minuti, quando le pareti si rilassarono cominciò a godere, io mi alzai e andai da Luisa le misi il cazzo in bocca e venni per l'ennesima volta, Anna con grido di piacere ebbe un orgasmo che la stremò, penso che perse anche i sensi e anche Luisa raggiunse l'ennesimo orgasmo lasciandosi andare anche lei sul letto ormai stremata, ci abbandonammo così tutti e tre e sporchi ma stravolti ci addormentammo subito.
La mattina seguente quando mi svegliai le mie donne non c'erano si erano già alzate, andai in cucina e le trovai intente a cucinare, rimasi sulla porta a guardarle, notai che c'era complicità in tutti i loro gesti, si scambiavano die piccoli baci, e qualche palpeggio, non mi feci notare e andai a fare una doccia, avevo già il cazzo duro.
Al mi ritorno in cucina loro si erano accorte che mi ero alzato e si erano già preparate, erano già abbigliate da troie, scarpa alta, autoreggenti velate, un tubino con spacco sulla gamba, e camicetta bianca leggermente scollata, stranamente mi rivolse la parola Anna -siediti e fatti servire, siamo uscite a far spesa così non dobbiamo più uscire fino a domani,- dicendo questo mi si avvicinò e chiedendo, con losguardo, il permesso a Luisa mi infilò la lingua in bocca mentre con la mano mi tastava il cazzo. Ci sedemmo e mangiammo, verso la fine Anna si alzò e andò a preparare il caffè, in quel mentre Luisa si avvicino mordendomi l'orecchio – oggi Anna deve conoscere i piaceri del sesso, è pronta a tutto, mi ha detto che farebbe qualsiasi cosa per provare lo stesso godimento che ha provato ieri, se ti è piaciuto posso ancora controllarla io direttamente, ma voglio che tu sia il nostro padrone.- Risposi che a me la cosa andava benissimo. Anna ritornò con il caffè e lo appoggiò sul tavolo, ancora una volta chiede il consenso a Luisa e la spostò leggermente sulla sedia si accosciò e le alzò la gonna, e notai che non portavano le mutandine, e cominciò a leccarle la figa; come ho già detto Luisa, anche Anna, si bagnavano in una maniera esagerate, infatti dopo poche passate di lingua Luisa già grondava umori allora Anna prese la tazzina e ne fece colare un po' nel caffè con voce quasi infantile – mi piace corretto-. Poi passammo nella camera da letto e Anna, sempre più presa dal gioco, -non volete portarmi in bagno, vorrei essere ripulita, sempre che oggi mi vogliate fare il culo come si deve – non ci pensai un attimo, la spinsi nel bagno e mentre Luisa preparava l'occorrente mi slacciai la camicetta ad Anna e le misi il cazzo in bocca, appena tutto fu pronto le feci appoggiare alla vasca e alzandogli le gonne mi apprestai a fare un clistere a tutte e due, ma mentre mi avvicinavo vedevo che si erano già bagnate, vedevo le cosce umide, non resistetti, mi tolsi i pantaloni e inizia a scoparle, non volevo che si girassero, mentre scopavo una infilavo le dita nella figa dell'altra, gli permisi di guardarsi e di baciarsi, vedevo la loro lingua che saettava da una bocca all'altra e sentivo i loro orgasmi aumentare di intensità; mi trattenni, pensavo che la giornata sarebbe stata lunga e non avrei voluto perderne neanche un minuto, così mi scostai e infilai la peretta prima ad una e poi all'altra, le lasciai e andai fuori dal bagno, subito dopo mi avvicinai alla porta e le vidi, due troie erano già intente a toccarsi e a leccarsi, con la scusa di lavarsi si stavano infilando le dita nel culo e nella figa, Anna aveva messo tre dita nel culo di Luisa che a sua volta, con un dito, continuava ad entrare ed uscire dal culo di Anna. Quando mi videro non si scomposero, mi chiesero se potevano finire di “pulirsi” e che mi avrebbero raggiunto subito, Luisa disse -vedi uso un solo dito così dopo potremmo sfondarla con il tuo cazzo. Andai in camera, quando mi raggiunsero mi accorsi che si erano cambiate, erano “vestite” scarpa alta, calze di rete con reggicalze, perizoma di seta e un reggiseno a balconcino che lasciava uscire i capezzoli duri, ( ma dove erano state a far spesa?) si misero sul letto, Anna mi appoggiò la figa alla bocca e l'altra iniziò a succhiarmi il cazzo già duro, Luisa si alzò e si impalò sul cazzo iniziando a cavalcarmi giocando con la lingua di Anna che si dimenava sulla la mia bocca e inondandomi, in un attimo Luisa si sfilò il cazzo dalla figa per infilarselo nel culo, lo fece con una mossa unica, lo infilò in un solo colpo e anche se era tutta un lago la penetrazione le provocò dolore e come sempre godimento, la cosa che mi stupì fu che come entrò il cazzo nel culo di Luisa Anna fu percorsa da un fremito e venne, sembrava quasi che ne godesse. No resistevo più le venni nel culo provocandole l'ennesimo orgasmo, Luisa si girò e ancora una volta chiese ad Anna di ripulire bene il cazzo e prendere in bocca lo scolo della sborra, la obbligò a non bere tutto ma a dividerlo con lei, avevo nuovamente il cazzo duro. Erano stremate, dopo una breve pausa Luisa fece sdraiare Anna sul letto a pancia in giù e le mise due cuscini sotto, ora toccava a lei, le andò dietro e le leccò la figa e la rosetta del culo, poi le infilò il vibratore davanti e un dito dietro, stava già godendo, le massaggiava il buco del culo co movimenti concentrici per allentare le pareti, mi disse – vieni mettiti dietro e comincia scoparla- estrasse il vibratore mi leccò il cazzo per lubrificarlo e lo infilò nella figa di Anna, poi – adesso aspetta voglio andare davanti, voglio vedere la sua faccia mentre le sfondi il culo, voglio masturbarmi guardandola e facendomi vedere- così prese posto sulla poltrona davanti a noi. Mi sfilai dalla figa e appoggiai ila cazzo al buco di Anna, iniziai a spingere ed infilai il glande dentro, mi fermai un attimo, Anna gemeva e si contraeva nel frattempo Luisa si masturbava e ripeteva ad Anna- sei una troia, ti piace sentire il cazzo che ti sfonda adesso rilassati respira profondamente e preparati a ricevere tutto il bastone nel tuo culo- mentre parlava si era messo il vibratore nel culo, aveva due dita nella figa e leccava, come una cagnetta, la faccia di Anna; mi guardò – ora infilaglielo tutto, tutto in una volta, falla gridare e godere insieme- Anna annuiva, non riusciva a parlare. Con un colpo secco le entrai tutto dentro, emise un grido cercando di soffocarlo mordendo il lenzuolo, Luisa glielo tolse di bocca- voglio sentirti gridare, voglio vedere mentre godi, ora sei quasi un puttana come si deve- poi rivolta me- scopala a fondo falle sentire il cazzo fino all'intestino, falla godere da impazzire- mentre parlava si stava masturbando come una pazza, pensavo stesse dando i numeri era come indemoniata. Io dal canto mio cercavo di trattenermi il più possibile, sentivo Anna percorsa da una serie continua di orgasmi, il culo di Anna si era dilatato e io riuscivo a sfilarlo ed infilarlo con facilità, Luisa si rese conto che stavo per venire e mi fece smettere. Mi fece sdraiare e fece impalare Anna, le leccava la figa e ogni tanto sfilava il cazzo lo succhiava e poi lo rinfilava nel culo, Anna era sconvolta ormai era preda di un orgasmo continuo, la sua figa era talmente bagnata che sembrava si stesse pisciando sotto. Non resistetti più e le venni nel culo, le inondai di sborra l'intestino, Luisa tolse il cazzo dal culo e avidamente si chinò a succhiare tutti i liquidi che uscivano dal culo di Anna riversandoli poi nella bocca. Anna aveva goduto così tanto da perdere i sensi, io e Luisa eravamo stravolti, penso che non avessi mai goduto in quel modo, ci rilassammo e ci addormentammo abbracciati.

Questa è la storia di me Luisa ed Anna, dal quel fine settimana frequentavamo sempre meno la compagnia, da quel giorno non ci fu una volta che non scopassimo insieme, ogni occasione era buona, non se il marito di Anna sospettò mai o comunque a lui andasse bene così io però benedivo il tennis ed il calcetto che ci permettevano di avere la casa di Anna sempre a disposizione. La storia a tre andò avanti per diversi anni fino a.... ma questa è un'altra storia, se volete conoscere il seguito, se il racconto vi è piaciuto fatemelo sapere, leggo sempre il sito con Luisa al mio fianco e sarò felice di raccontarvi altri particolari, scrivetemi [email protected]

mgc56 e Luisa
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