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La Signora ed il suo "cane"


di Membro VIP di Annunci69.it TopBsx60
31.05.2018    |    32.081    |    21 9.3
"Ci mettemmo a chiacchierare e consumare degli stuzzichini e bere vino, ogni tanto alcuni resti di cibo venivano dati al "cane" che li divorò con..."

Era ormai un po' di tempo che avevo preso coscienza della mia bisessualità, del mio lato dominante e mi ero irrimediabilmente immerso nel mondo BDSM, tanto che i miei fine settimana erano una consuetudine di incontri con una teoria di schiavi di ogni età, fattezze e variegati nelle loro attitudini; fonte per me di esperienza e consolidamento della mia "carriera".
Uno dei miei "territori di caccia" era un noto portale bdsm dove traevo contatti dagli annunci pubblicati e soprattutto pescavo riscontri da un mio annuncio che periodicamente riproponevo su quelle pagine. I contatti erano ovviamente molti e spesso inconcludenti (come in tutti luoghi virtuali legati alla sessualità); tra i tanti mi contatta per email un certo Max che si descrive come un 50enne sottomesso disposto a subire un po' di tutto. La sua lettera non era particolarmente esaustiva e decisi di approfondire la cosa telefonicamente. In seguito allo scambio di numeri di cellulare poco tempo dopo ricevetti una sua telefonata. Dalla sensazione che ebbi ascoltando la sua voce e dal tenore della conversazione dedussi che fosse un tipo serio e tranquillo. Dopo poche battute esordì con una proposta: una sessione che avrebbe avuto la partecipazione di sua moglie, la sua Padrona. Ovviamente accettai di buon grado la proposta e ci lasciammo con la promessa che avrei ricevuto una telefonata da Lei.
Passarono alcuni giorni ed ormai non confidavo più sul fatto di ricevere una sua chiamata, quando un giorno mentre ero in macchina squilla il cellulare, numero privato. In genere non rispondo mai ai numeri coperti ma come per istinto, accostai e risposi, "ciao sei (***)?", una voce femminile dolce ma decisa proseguì " sono miss Ice la padrona di Max". Parlammo a lungo mentre rimanevo accostato al ciglio della strada, mi raccontò delle loro esperienze con delle Mistress e che ora era giunto il momento che Max trovasse un Padrone. La telefonata si concluse con una richiesta per lei inaspettata, chiesi di voler riprendere tutta la sessione con una mia telecamera, lei rimase interdetta, quasi contrariata ma comunque mi promise che ci saremo risentiti.
Nei giorni successivi si susseguì uno scambio di email con foto di lui sottomesso da corpulente mistress che fra l'altro lo sottoponevano al pissing oltre ad alcune telefonate dove demmo corpo alle nostre fantasie.
Finalmente dopo qualche settimana combinammo un appuntamento da Lei per un "aperitivo". Uscii dall'ufficio come di consuetudine alle 18 e raggiunsi la sua abitazione. Arrivato alla porta mi si presentò una donna sui 40 piccolina, graziosa, capelli neri molto corti ed un naso furbetto, indossava un abitino nero tenuto da sottili spalline. Mi accompagnò in una stanza disadorna con i mobili coperti da lenzuola ed un tavolo sul quale campeggiavano una serie di sex toys e strumenti bdsm.

Di fronte al divano stava nudo a quattro zampe Max, un uomo di aspetto robusto, rimase immobile ed in silenzio; non alzava lo sguardo, teneva la testa bassa di fronte alla ciotola per cani che gli stava davanti. Lei mi fece accomodare sul divano ma non prima di aver messo a Max il collare e guinzaglio che avevo portato con me poi posizionai la telecamera che avevo portato e la appoggiai in terra di fronte al divano accendendola. Mi tolsi la giacca e la cravatta per stare piu comodo e mi accomodai piacevolmente accanto a lei. Ci mettemmo a chiacchierare e consumare degli stuzzichini e bere vino, ogni tanto alcuni resti di cibo venivano dati al "cane" che li divorò con piacere. Lei ordinò al suo cane di leccargli i piedi e ne godè molto, toltemi le scarpe la lingua dell'animale domestico passò a sollazzarmi. Mi alzai e sfilatami la cinta dai pantaloni iniziai a colpire Max sul culo (mi limitai a questo in quanto , come da disposizioni della Padrona, non dovevo infierire più di tanto nè sodomizzarlo). Mi rimisi sul divano accanto a Lei e, inaspettatamente in quanto non era stato paventato nei nostri precedenti colloqui, si sfilò il vestitino rimanendo solo con delle mutandine nere; volle farsi baciare in bocca per umiliare ulteriormente il suo Max, poi mi tirai giù i pantaloni e feci uscire dalle mutande il mio cazzo che era diventato gonfio e turgido; il cane si avvicinò ed iniziò a leccarlo ma poi anche la sua padrona si unì a lui contribuendo all'ulteriore indurimento del mio membro. Fù inevitabile, presi lei, la feci sedere sul divano, gli sfilai le mutandine le alzai e divaricai le gambe per scoparla; immediatamente Max iniziò a leccarmi il culo mentre io affondavo il cazzo nella fica della sua padrona.. Dopo un pò smisi di scoparla e feci sdraiare Max lungo il divano , mi misi a cavalcioni sopra di lui in modo da far sfiorare la punta del mio cazzo sulla sua bocca; miss Ice si mise di fronte a me ed iniziò a masturbarmi mentre Max allungò avidamente la lingua, non passò molto che esplosi rovesciando sulla lingua del cagnolone una bella quantità di densa sborra con grande soddisfazione sia mia che del cane e della sua padrona.

Subito dopo presi Max al guinzaglio e lo portai in bagno, lo feci inginocchiare nella vasca ed iniziai a far sgorgare un forte getto di piscio che sembrava non finisse mai direttamente nella sua bocca. Nel frattempo la sua padrona riprendeva tutto con la sua telecamera e mentre osservava nel display questo spettacolo, scorsi in lei un sorriso di estasi e felicità.

Mi ricomposi, li salutai ed uscii da quella situazione da film.
Nei giorni successivi le inviai una copia del mio video dove i volti venivano oscurati rendendo totalmente anonima la situazione chiedendogli se potessi pubblicarlo nel mio blog; Lei si mostrò fermamente contraria ed io non insistei, ovviamente per correttezza non lo feci, anzi dopo un po di tempo cancellai definitamente il file.
Sono passati ormai otto anni da quel giorno ed ogni tanto, per motivi di lavoro, mi capita di passare davanti a quel palazzo e nonostante abbia vissuto tante altre avventure, ogni volta mi viene un inspiegabile sussulto di emozione.
N.B. Come per tutti i miei precedenti racconti, anche questo rappresenta in sintesi, momento per momento, senza aggiunte e/o omissioni la reale cronaca di tutto ciò che ho vissuto.


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