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Mai dire mai, grazie Giulia


di in_due
10.01.2016    |    5.964    |    4 9.7
"Entrambi avvertiamo già un po’ di eccitazione come succede d’altronde ogni volta che affrontiamo questi argomenti..."
a distanza di tanti anni ho finalmente partorito il seguito del racconto precedente aggiungendo tanto sale ed una variazione sul tema. Non è indispensabile aver letto il prologo nel racconto "bellissima giornata di sole oggi" , però aiuta sicuramente a comprenderne meglio tante sfumature.

E’ sabato mattina sono le 12.15, la primavera preannuncia un’estate torrida, le temperature sono già elevate e siamo solo ad inizio giugno.
Sto finendo di dare una sistemata al nostro giardino pregustando un po’ di relax sulle sdraio in compagnia di Lea. Ho fissato un telo scuro per impedire la visuale dall’unico versante dal quale potremmo essere osservati dai vicini, ed ora la nostra privacy è garantita e potremo prendere il sole in piena libertà.
Guardo il cellulare e trovo una chiamata senza risposta ed un messaggio. Per un attimo resto interdetto, entrambi provengono dallo stesso contatto “autostop”. E’ la ragazza a cui ho dato il passaggio in auto una decina di giorni fa, nella distrazione più totale mi sono memorizzato il numero senza neanche conoscere il suo nome di battesimo.
La chiamata è di trenta minuti fa, il messaggio è arrivato da pochi minuti.
“ciao gentleman, hai già scordato il nostro bacio ?”
La mia espressione di stupore si trasforma in un sorriso spontaneo. In effetti per diversi giorni avevo ripensato a quel bacio con cui ci eravamo lasciati, ma ancor di più alle due ore trascorse assieme in auto, a quella curiosa giornata condivisa con una sconosciuta che aveva saputo in poco tempo catturare la mia attenzione e la mia curiosità. Poi complici gli impegni di lavoro e la mia vita di coppia, avevo rimosso l’episodio e sinceramente negli ultimi giorni non mi era più tornato alla mente.
Decido di provare a depistarla e metterla subito sullo scherzo levandomi dall’imbarazzo del ruolo di sedotto/seduttore. “Ciao, scusa ma sei sicura di aver baciato proprio me e di non aver sbagliato numero?”
La spunta di lettura sul messaggio è immediata, stava aspettando la mia risposta.
Un attimo dopo il cellulare mi vibra tra le mani “autostop” , sorrido, schiarisco un attimo la voce e rispondo. “Ma sei proprio un disgraziato! Ora fai anche finta di non conoscermi?” e si fa una bella risata, è chiaro che non ha minimamente abboccato allo scherzo.
Sentirla ridere, riconoscere la sua voce, mi trasmette un piacevole senso di benessere ed a quel punto mi faccio pure io una sonora risata incalzando prontamente alle sue lamentele.
Restiamo qualche minuto al telefono e lei mi dice che sta ripartendo per tornare a casa ma che prima di decidere che treno prendere voleva sapere se potevamo trascorrere una giornata assieme.
Le rispondo che la cosa mi farebbe molto piacere e che però assieme a Lea abbiamo già organizzato per il dopopranzo un bagno di sole e che stavo giustappunto finendo di preparare il giardino per il nostro relax.
“Se ti vuoi unire a noi sei la benvenuta, devo solamente chiedere a Lea di aggiungere un posto a tavola ed io preparo una terza sdraio, ti avverto però che noi prendiamo il sole rigorosamente nudi, non amiamo avere segni del costume addosso”
“Mi stai forse proponendo un ménage à trois ? Non ti credere che mi tiri indietro, anzi, ho un certo debole per le femmine e assolutamente nessun problema a prendere il sole nudi”
Non riesco a trattenere una breve risata, “macché ménage… Lea è etero al 100%, non è certo il tipo da gradire le effusioni di un’altra donna…. sempre che non decidiate di dedicarvi entrambe al sottoscritto”
A questo punto è lei che esplode in una fragorosa risata “seeee .. bello lui, facciamo così: invito accettato, dimmi cosa posso portare per il pranzo…. per il dopo, vedrò di stupirti con i miei effetti speciali”
La sfida è lanciata, non conosco ancora la reazione di Lea quando le dirò che abbiamo un ospite a sorpresa però conoscendola non farà certo storie anzi, la compagnia di altre persone le fa sempre piacere ed ogni volta è anche un’occasione per poter sfoggiare le sue doti di ottima cuoca.
Insisto con Giulia per andarle incontro in auto ma lei a tutti i costi non vuole disturbare e mi chiede l’indirizzo per arrivare in taxi. Massimo all’una sarebbe arrivata a casa nostra.
Quando chiudo la telefonata ed entro in casa Lea mi chiede con aria sospettosa con chi stessi parlando al telefono così divertito. Le racconto la conversazione appena terminata, lei sa dell’autostoppista, le avevo raccontato nei dettagli quanto accaduto anche se avevo forse omesso il bacio finale, o meglio avevo parlato di un bacio a stampo e non di un bacio passionale. In fondo si tratta di omissioni, non di bugie.
Lea con entusiasmo si dedica subito alla tavola, apparecchiando anche per la nuova ospite. Io controllo che ci sia un buon bianco in frigo e scelgo un rosso adatto al menù. Quindi scelgo anche i calici da mettere sulla tavola.
Sono particolari a cui tengo molto, mi piace gustare anche i sapori della tavola con la giusta preparazione senza trascurare nessuna sfumatura.
“Amore !! ma il nostro primo bagno di sole integrale ?? va in fumo??”
Tranquillizzo Lea, e le racconto di aver già preavvisato l’ospite che avremmo preso il sole completamente nudi, le accenno anche la risposta con velate allusioni bisessuali.
“Levatelo dalla testa ! sai bene come la penso, a me piacciono i maschi e non ho intenzione di assaggiare piatti diversi”
L’abbraccio stretta cercando di baciarla sul collo, lei dimenandosi mi diffida anche solo dal pensare a qualsiasi sviluppo bisex. Io mi diverto a provocarla e ad un tratto le ricordo che un esperienza a tre l’avevamo avuta con un bel ragazzo, e che forse oggi poteva esser l’occasione per restituirmi il regalo. Lea mi guarda imbronciata “ah, ecco lo stronzo, non mi dire che è tutto già preparato a mia insaputa… “
La bacio con passione e dopo un breve cenno di resistenza questa volta si abbandona tra le mie braccia. Entrambi avvertiamo già un po’ di eccitazione come succede d’altronde ogni volta che affrontiamo questi argomenti. Ognuno sa perfettamente che cosa sta pensando l’altro, dopo tanti anni ci conosciamo troppo bene e la nostra complicità è oramai totale.
Il pranzo è praticamente pronto, Lea corre a prepararsi, ed io finisco di sistemare la tavola quindi faccio a tempo a farmi una doccia veloce ed indossare qualcosa di leggero.
E l’una in punto quando il taxi si ferma davanti alla nostra abitazione. Appena apro la porta di casa riconosco il sorriso inconfondibile che mi aveva fatto compagnia durante viaggio di rientro. Mi avvicino per darle un bacino sulle guance ma lei mi sorprende tirandomi a se ed abbracciandomi stretto mi stampa un bacio sulle labbra.
Quindi mi scosta e si dirige diretta verso Lea che nel frattempo è appena uscita dalla camera da letto. Si salutano cordialmente e la nostra ospite porge a Lea una bellissima rosa rosso carminio.
Parlano in piedi vicino alla porta finestra, il sole che filtra in casa dona un particolare contrasto ad entrambe. Il vestito di Lea è molto leggero e sottile, alla trasparenza della luce si nota chiaramente che non indossa reggiseno, e si nota pure che le sue curve si reggono bene autonomamente. Il sole fa brillare i capelli vaporosi della nostra ospite che indossa un abitino corto che mette in risalto un bellissimo paio di gambe. In auto durante il viaggio indossava i jeans e non avevo avuto modo di apprezzarle. Sono entrambe sorridenti e bellissime e dentro di me risale nuovamente un filo di eccitazione iniziando a fantasticare un possibile coinvolgimento…..
Vengo interrotto nei miei pensieri da Lea che mi chiede di fare le presentazioni da buon padrone di casa. Io resto un attimo interdetto e poi le dico: “Lea, ti presento la signorina autostop” .
“La signorina autostop ha un nome, mi chiamo Giulia” .
Ci sediamo a tavola per iniziare il pranzo. Il tavolo è di vetro ed è apparecchiato con delle piccole tovagliette all’americana. La cosa può sembrare casuale, ma di fatto mi consente di gustarmi tra un boccone e l’altro una bellissima panoramica sulle gambe di Lea e di Giulia che grazie ai generosi abiti nascondono davvero poco allo sguardo.
Entrambe mi sorprendono più di una volta con l’occhietto distratto, ma nessuna delle due fa alcun gesto per ricomporsi. Intravedere riesce ad essere eccitante ed a catturare l’attenzione più di quanto non accadrebbe alla vista di un corpo completamente nudo.
Terminato il pranzo invito le signore a sistemarsi comode in giardino, avrei provveduto io a sgomberare la tavola e a preparare un buon caffè.
Mentre riempio la lavastoviglie non riesco a fare a meno di buttare lo sguardo in giardino. Sono parzialmente coperto dalle piante ma riesco ad intravedere Lea che si sfila con disinvoltura l’abito dalla testa e mentre solleva le braccia resto catturato dal suo bellissimo seno.
Giulia è in un punto che non riesco a vedere e per il momento non mi resta dunque che immaginare.
Quando esco in giardino con il caffè per un attimo mi sento mancare le gambe. Lea e Giulia sono distese completamente nude sulle sdraio e stanno conversando con disinvoltura. Quasi non si accorgono del mio arrivo, e mentre porgo loro le tazzine ringraziano distrattamente senza perdere il filo del discorso.
Sorseggio in piedi il mio caffè quindi raccolgo le tre tazzine vuote e le porto in cucina.
Le raggiungo nuovamente e Lea mi chiede se prima di sdraiarmi a mia volta, le porto la crema solare.
Che patimento, non riesco proprio a godermi in pace lo spettacolo. Torno dopo qualche minuto con la crema e quando sto per offrirmi come d’abitudine per aiutarla vengo preceduto da Giulia che mi strappa il flacone dalle mani ed invita Lea a mettersi prona per cospargerle la schiena.
Lea mi lancia un’occhiata intimidatoria, poi sorride con gentilezza a Giulia ed accetta l’offerta voltandosi pancia sotto sulla sdraio rilassandosi per il massaggio, conoscendola non senza un velo di preoccupazione.
Finalmente posso disfarmi a mia volta degli abiti, fa molto caldo, mi rinfresco leggermente con la doccia del giardino e quindi prendo posto sulla mia sdraio.
La doccia fredda mi è servita anche per calmare gli ormoni che iniziano ad essere un po’ troppo agitati. Mi sdraio supino, non è una buona posizione per osservare con attenzione Giulia e Lea, ma non voglio sembrare neppure troppo sfacciato e mi accontento di sbirciare.
Giulia ha raccolto i capelli con un elastico, è inginocchiata affianco al lettino di Lea e le sta massaggiando il collo e le spalle con la crema. Ogni tanto mi lancia un sguardo divertito, mi ricordo la promessa fatta al telefono e sotto, sotto spero che liberi i suoi istinti bisex. Allo stesso tempo però un gesto inopportuno potrebbe scatenare una reazione poco simpatica e rovinare l’atmosfera che si sta venendo a creare.
Osservo il suo corpo, è molto simile a quello di Lea, anche lei un bel seno sodo e tonico praticamente delle stesse dimensioni. Ha il ventre piatto, due cosce sode ben proporzionate ed un unico piccolo ciuffetto di peli sul basso ventre.
Seguo i movimenti delle mani di Giulia che mi guarda negli occhi mentre comincia a farle scendere lungo i fianchi iniziando a distribuire la crema anche sui glutei di Lea la quale non da segni di reazione. So quanto le piacciono i massaggi e non può non gradire il tocco dolce e sapiente di quelle mani.
Decido di unirmi a loro e mi inginocchio dall’altro lato del lettino, verso un po’ di crema nel palmo della mano ed inizio a massaggiare le gambe di Lea salendo dalle caviglie lentamente verso l’interno coscia.
Lei istintivamente allarga leggermente le gambe per permettere alle mani di insinuarsi meglio. Siamo abituati da anni alla nudità ed al momento la situazione, seppur sempre più calda, non mi ha ancora provocato una vera e propria erezione.
Giulia cerca di stuzzicarmi, le sue mani incrociano le mie tra le cosce di Lea, le nostre dita si sfiorano, vedo che i suoi seni sono turgidi ed i capezzoli decisamente reattivi.
Lea percepisce qualcosa e chiede di lasciarla voltare, forse per controllare meglio l’evolversi della situazione.
Detto fatto trova la posizione più comoda e quindi socchiude gli occhi mettendosi alla mercé delle nostre mani. Sa di avere un bel corpo e non avere difetti per i quali vergognarsi. Se Giulia è realmente bisex come mi ha confessato al telefono non può rimanere indifferente al corpo di Lea, alla sua pelle morbida e perfetta, al contatto con il suo seno florido che ha ancora la tonicità di una ragazza molto più giovane.
Versiamo nuova crema nelle mani ed iniziamo un massaggio a quattro mani ora molto più sensuale. I nostri movimenti sembrano coordinati, le mani scorrono speculari sul suo corpo. Le accarezziamo il seno, il collo, il ventre, l’interno coscia…. a questo punto do libertà al mio testosterone e la mia erezione per l’eccitazione diventa praticamente marmorea.
Lea sorride, in realtà gli occhietti non sono proprio del tutto chiusi e si è accorta dell’effetto che la situazione sta facendo sui miei ormoni.
Quando sembra che tutto stia per degenerare, Lea si solleva sugli avambracci, appoggia un bacio delicato sulle mie labbra, quindi mi accarezza leggermente l’erezione come a tastarne la consistenza, e poi dice che è arrivato il turno della nostra ospite.
Giulia non se lo fa ripetere due volte si sdraia al posto di Lea che viene a posizionarsi al mio fianco. Iniziamo il massaggio assieme, guido le mani di Lea fino a soffermarsi sul culetto di Giulia che è invitante e sodo, quindi le aiuto a scivolare tra le cosce di Giulia che reagisce con un fremito allargando istintivamente le gambe.
Sento Lea sospirare di piacere e mi accorgo che una mano di Giulia si è insinuata tra le sue gambe con carezze che lasciano poco all’immaginazione. Mi sposto dietro a Lea e inizio ad accarezzarle la schiena avvolgendola lentamente sino a cercare i suoi seni.
Giulia ruota su se stessa mettendosi supina ed offrendo tutta la bellezza del suo corpo perfetto ai nostri sguardi ed alle nostre carezze.
Conduco le mani di Lea sui seni di Giulia e mentre stuzzichiamo i suoi capezzoli, con una mano scivolo tra le gambe di Lea dove trovo un lago di eccitazione ed incontro le dita di Giulia che la stanno carezzando con movimenti sapienti.
Lea in preda ad una crescente eccitazione mi fa cenno di alzarmi in piedi, e con avidità inizia a leccarmi l’uccello, e a masturbarlo con un lento movimento su e giù.
Giulia si lascia scivolare dal lettino e si insinua supina tra le gambe di Lea proseguendo con la bocca e la lingua il lavoro iniziato con le dita.
Lea è percorsa da un fremito violento e raggiunge quasi subito un lungo orgasmo che la fa sussultare sul viso di Giulia per quasi un minuto.
Con la bocca e le mani succhia e stringe sempre più forte il mio membro rischiando di farmi venire a mia volta.
A questo punto Giulia si solleva in ginocchio e prova a baciare sulle labbra Lea, che inizialmente raccoglie con piccoli baci i propri umori dal suo viso, ma quando Giulia apre la bocca cercando la sua lingua Lea si ritrae e torna a cercare con la bocca il mio uccello.
Giulia allora torna a dedicarsi al corpo di Lea, la bacia ovunque, le stuzzica e le succhia i capezzoli, nel mentre con un gesto invita me a sdraiami a terra supino.
Aiuta Lea a sedersi su di me e cavalcarmi dandomi le spalle. La penetrazione non è difficoltosa, Lea è fradicia di umori, calda ed accogliente. Non appena terminato di far scivolare completamente dentro di se il mio uccello, inarca la schiena all’indietro consentendomi di afferrarle forte i seni. Giulia si abbassa su di noi e comincia a leccare la mia asta mentre entra ed esce dal corpo di Lea, senza trascurare attenzioni anche per il suo clitoride.
Non passano che pochi minuti e Lea raggiunge un secondo orgasmo forse meno violento del precedente ma molto più lungo, il suo corpo non smette di scattare incontrollato come se stesse ricevendo delle scosse elettriche.
Quando si riprende, si sfila dal mio uccello sedendosi più in dietro sul mio petto, ed invita Giulia ad accomodarsi al posto suo indicandole di prendere però un preservativo che magicamente spunta da sotto all’asciugamano. Forse quella che aveva pianificato tutto era proprio Lea e non noi.
Giulia prima si dedica con passione al mio uccello con la lingua e la bocca, quindi dopo aver calzato il profilattico si cala lentamente su di me rimanendo seduta viso a viso con Lea.
La sua passera è stretta e calda, sento i suoi muscoli che si contraggono quasi ad aspirarmi la carne, Giulia e Lea sono abbracciate su di me e si accarezzano avidamente. Lea lecca i seni a Giulia che le carezza le gambe i glutei e l’interno delle cosce.
Io sono praticamente bloccato sotto il loro peso senza riuscire a muovermi, ma subisco passivamente la situazione guardandomi bene dal lamentarmi.
Ad un tratto Giulia invita Lea a sdraiarsi sul lettino tenendo le gambe aperte, Lea l’asseconda prontamente , Giulia si alza a sua volta e si china su di lei incominciando a leccarle i seni per poi lentamente scendere lungo le linee del ventre fino a tornare a dedicarsi alla sua parte più intima.
La nuova posizione ricurva assunta in ginocchio da Giulia è una tentazione a cui non si può resistere, Lea interpreta il mio sguardo e con un cenno di approvazione mi invita a portarmi alle sue spalle.
Mi sposto rapidamente e posando le mani sui fianchi di Giulia da prima mi accosto facendole sentire la mia eccitazione poi lentamente la penetro da dietro.
Lea mi guarda sorridendo con uno sguardo che è un misto di amore, di gelosia ma soprattutto di libidine perché la lingua di Giulia le sta regalando proprio in quel momento il terzo orgasmo. Io affondo i miei colpi con decisione e desiderio fino a che anche Giulia staccandosi momentaneamente da Lea inarca la schiena e raggiunge l’apice del piacere emettendo un piccolo grido.
Oramai sto per scoppiare a mia volta, mi sfilo il preservativo e mi sdraio accanto a Lea iniziando a baciarla con passione. Sulle nostre lingue il gusto di tutti gli umori, un sapore di sesso che ubriaca i sensi e mi fa avvertire forti brividi lungo la schiena.
Le mani di Giulia ora si stanno dedicando sia al mio uccello che al corpo di Lea e le basta davvero poco per accompagnarmi all’orgasmo.
Guardandomi maliziosa, con la bocca raccoglie un po’ del mio sperma dal corpo di Lea che è scosso da nuovi sussulti mentre io proseguo a baciarla con dolcezza.
Trascorre qualche istante di silenzio in cui quasi ci dimentichiamo della presenza di Giulia nonostante sia stata l’abile artefice del nostro piacere, fino a che non veniamo sferzati dal getto gelato della doccia da giardino e dalla sua risata sadica e divertita.
Ci alziamo entrambi di scatto e la inseguiamo mentre lei scappa urlando cercando rifugio in casa.
L’inseguimento termina inevitabilmente con la cattura di Giulia sul letto di camera nostra.
Mi risveglio un’ora dopo, siamo tutti e tre abbracciati completamente nudi ed esausti sul lettone. Il breve riposo mi ha ricaricato le energie, osservo i loro corpi così belli che si fondono praticamente in un solo corpo con il mio. I loro seni, le loro gambe lisce… una mano di Giulia è posata sul mio sesso che sta ricominciando a prendere vigore. Apre gli occhi e mi sorride maliziosa.
Ci siamo. Ricominciano le danze !


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