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Sera a sorpresa


di elifra36
25.11.2008    |    14.859    |    0 7.7
"Lei in realtà si era un po’ raffreddata, ma Luca iniziò ad accarezzala sapientemente, a baciarla con passione, con impeto, infilando la sua lingua fino in..."
Silvia non lo sapeva che quella sera per Luca era speciale.
Aveva nevicato tutto il giorno e un manto bianco si era steso su tutta la campagna emiliana, dando un po’ di luce alla notte altrimenti nera.
Si incontrarono come sempre sotto casa di lei, lui con la sua divisa da ufficiale dell’aeronautica, che lei adorava, lo rendeva molto sexy. Silvia come sempre aveva impiegato più di un’ora a prepararsi. Si era depilata con cura anche le parti intime, per essere morbida e liscia a qualsiasi contatto.
Aveva spalmato sul suo corpo una crema profumata, quel meraviglioso corpo di ventenne, sodo agile snello ma allo stesso tempo formoso. I capelli lunghi e biondi incorniciavano un viso dolce e malizioso, la pelle pallida come la luna di quella sera era quasi iridescente. Le labbra carnose e rosee si schiusero in un sorriso non appena vide la macchina apparire in fondo alla via.
Lui accostò un momento e lei salì in macchina, quel movimento con il cappotto aperto aveva fatto trapelare le calze autoreggenti sotto il corto vestito di seta nera, lui sentì un brivido a quella vista ed un piccolo inturgidimento del membro, che già iniziava a risvegliarsi sotto i pantaloni.
Un bacio tenero e sensuale allo stesso tempo, la gioia di stare insieme li aveva avvolti all’improvviso come sempre quando si incontravano.
Lei lo guardò felice, quell’uomo sexy, atletico, dai grandi occhi blu, dalle labbra morbide che diventavano irresistibili aperte in un sorriso era tutto quello che desiderava in quel momento.
Era così eccitante lui con quei cortissimi capelli biondi, che altrimenti sarebbero esplosi in mille ricci capricciosi, ed era così eccitante per lei sentirsi ammirata. Lo guardò e per un istante si sentì annegare nel languore di quello sguardo caldo e aperto come un cielo in una fresca mattina di primavera.
“Dove mi porti stasera ? Le strade sono poco praticabili con tutta questa neve “
“Non voglio andare tanto lontano, ti va di bere qualcosa ?”
“Sì magari, ma me ne starei volentieri in un posto tranquillo”
“Sicura ? Non hai desideri particolari ?”
“No, mi basta stare con te”
“Va bene, allora decido io – chiudi gli occhi”
Lei divertita dal gioco, chiuse gli occhi sorridendo e si lasciò condurre da lui e dalla sua auto dove lui voleva.
La macchina andava lentamente e non si sentivano rumori di altri veicoli o traffico, fino a che l’andatura rallentò e dolcemente si fermò “Ora puoi aprire gli occhi” disse Luca.
Silvia si guardò attorno, erano in una strada isolata, una delle tante che costeggiano gli argini del fiume Po’. Aveva smesso di nevicare ed il cielo era stellato, freddo e luminoso allo stesso tempo. Il terreno era completamente coperto di neve intatta, il bianco tutt’attorno sembrava quasi avesse fermato il tempo.
Luca la baciò dolcemente, con sensualità “Vuoi qualcosa da bere ?” disse aprendo il cruscotto della macchina e facendo uscire una bottiglia di ottimo Ferrari e succo di pesca. “Che bello ! Che sorpresa !” Le sembrava di vivere una favola. “Oggi sono sei mesi che stiamo insieme e volevo festeggiare !” “Allora auguri amore !” E allegramente brindarono alla loro storia appena sbocciata, che stava procedendo a gonfie vele.
Lei intanto si era aperta il cappotto e i suoi seni sodi ammiccavano da una generosa scollatura “Brr che freddo !” Non aveva mai sopportato le basse temperature, e lui pronto “Vieni qui ti scaldo io”.
Iniziarono a baciarsi dolcemente, le loro lingue si toccavano e scivolavano dentro e fuori le loro labbra incollate, in una danza prima leggera e poi sempre più passionale, sempre più profonda. Era un’esplorazione dei sensi, una scoperta del gusto, ed intanto in turgore aveva alzato il membro di lui sempre più stretto i pantaloni.
Luca prese a baciarle il collo e con la mano toccava, palpava esplorava i seni, accarezzava le gambe arrivando fino alla giarrettiera delle calze autoreggenti, ed ancora più sù dove un calore si era diffuso radiando nel ventre e bagnando le mutandine.
Vista l’esplosione nei pantaloni di lui, Silvia aprì la lampo ed il bottone, subito si liberò l’uccello, lungo, dritto e duro, ricoperto da pelle liscia come il velluto. Non poteva resistere e lo accarezzò prima sfiorandolo, poi lo prese con la mano cominciando a far scendere e salire con movimenti ritmici e lenti quel tessuto magnifico.
Ma no, non le bastava. Mentre la mano di lui si era insinuata nelle mutandine ed esplorava la passera già allagata, lei si chinò e lo prese in bocca, riempiendosela tutta, iniziando a baciarlo, a limonarlo, come fosse stato il più delizioso gelato, il più buon lecca lecca assaggiato fin ora.
Luca nel frattempo era riuscito a toglierle il micro perizoma nero ed aveva slacciato il reggiseno, per accarezzare meglio i seni di lei, per sentire meglio i capezzoli inturgiditi che si rizzavano da quelle morbide colline.
Tutto era magnifico e Silvia desiderava sempre di più essere riempita da quel grande e durissimo cazzo ma lui la fermò un momento.
“Aspetta le disse – Vuoi fare una cosa per me ?”
“Qualsiasi cosa (tanto era eccitata)”
“Allora scendi, mettiti davanti alla macchina e balla per me”
Lei sorrise maliziosa, scese e si mise davanti all’auto, illuminata dai fari. La neve era ghiacciata ma non ci fece caso. Con la radio a tutto volume, la musica riempiva di calore in quella notte silenziosa.
Ancheggiando iniziò a ballare, facendo ben vedere quel corpo sensuale, mostrando i seni, il pube depilato, divertita ed eccitata nel vedere lui così preso da quella danza.
Poi vide che lo sguardo di Luca cambiò direzione, alla sua destra. Mentre ballava Silvia si girò con noncuranza e vide un giovane, vestito da contadino, immobile dietro loro.
Era un bel giovane moro, alto e robusto, tutto rosso in faccia perché si era trovato di colpo davanti una scena che mai avrebbe pensato di vedere. Era uscito solo per controllare di aver chiuso tutti i recinti e per far fare un giretto al cane che stava dietro di lui.
Imbarazzato si era fermato perché non sapeva che fare. Non voleva essere di troppo, non voleva disturbare, ma allo stesso tempo non riusciva a togliere gli occhi da quella bella bionda che mezza nuda ballava sensuale tra la neve.
Lei si bloccò per un istante, ma Luca era già uscito dalla macchina e con sguardo sicuro le fece cenno di continuare, di non preoccuparsi. AndandoLe incontro disse che non c’era niente da temere, quel ragazzo era rimasto fermo e non si sarebbe avvicinato.
Lei in realtà si era un po’ raffreddata, ma Luca iniziò ad accarezzala sapientemente, a baciarla con passione, con impeto, infilando la sua lingua fino in fondo alla gola ed infilando le sue mani dove ben sapeva. Una parte di lei sarebbe scappata impaurita, ma era tardi ormai, era tanta l’eccitazione, e tanto bello era sentirsi palpata e ammirata che si disse “chi se ne frega” e si dedicò completamente a lui. Lo accarezzò, si chinò con fervore a baciargli l’uccello. Lo prese in bocca con passione ed energia quasi lo volesse ingoiare tutto, tenendo con una mano i pesanti testicoli e allo stesso tempo strizzando il culo di lui . “Che buono, che bello !” Pensava, era completamente posseduta da quell’uomo e completamente si sarebbe donata a lui.
“Alzati !” Le disse Luca con autorità e subito la fece sdraiare sul cofano della macchina, supina con le gambe larghe. Lei non desiderava altro.
Prendendo le cosce con le mani la penetrò con decisione, un colpo, due colpi, Silvia era sempre più bagnata e mugolava in preda al piacere.
Poi lui, si accostò al suo orecchio e le disse con un sorriso malizioso “mi piacerebbe tanto farlo partecipare … purchè lo voglia anche tu!” Come poteva resistere lei in quel momento, scossa da ogni affondo, presa dal desiderio di essere posseduta ancora di più “Tutto quello che vuoi, purchè tu badi a me ”.
Luca fece cenno allo sconosciuto di avvicinarsi, era bello in viso, imbarazzato, divertito con gli occhio neri lucidi dall’eccitazione.
“Ti piace la mia donna ?” “Sì” rispose l’altro con la voce rotta dall’emozione.
“La senti come gode ? – alludendo ai gemiti di lei sempre più forti sotto le spinte del suo cazzo – non è una magnifica troia ?”
“Oh sì” disse l’altro che aveva inziato a toccarsi i pantaloni nel punto dove un duro rigonfiamento sra spuntato.
“Lo sai che è bravissima e succhiare ? Vorresti che te lo succhiasse ?”
“Certooo ! “ disse pronto il giovane con un sorriso e si slacciò la cintura ed i bottoni della patta, lasciando uscire un cazzo duro di enormi dimensioni.
Poi Luca rivolto a Silvia con la voce roca “Vero che sei la mia splendida troia, lo succhieresti per me ? Mi farebbe davvero molto piacere”.
Lei non capiva più niente, era scossa e bagnata, con le gambe spalancate, aperta da un cazzo lungo e duro come il marmo che scivolava velocemente con ritmo dentro e fuori di lei, un altro cazzo le si era messo davanti al viso, enorme, grosso e non potè far altro che prenderlo in bocca.
Non era buono come quello di Luca, non era amato, ma la sensazione di essere presa da più cazzi la stava facendo impazzire di piacere.
Inizio subito a leccarlo sapientemente, muovendo la mano su e giù , nel frattempo Luca la spompava con forza, sempre di più sempre più in fondo, lei gemeva succhiando, urlava dal godimento. Cazzi sotto, cazzi sopra, aveva due cazzi tutti per sé ed i due proprietari le gridavano eccitati “Brava, forza, umh, che bello ! Come succhi bene, come lo prendi bene ! “
I gemiti diventarono grida e le grida si unirono all’unisono in una goduta generale, mentre lei emetteva suoni gutturali, Luca diceva “Si troia godooo, si come godo beneeee”e lo straniero spruzzava di sperma il collo ed il petto di lei.
Rimasero un minuto a godersi quel grande, meraviglioso esplosivo orgasmo. Poi si guardarono negli occhi, Luca innamorato più che mai per il grande regalo ricevuto, il ragazzo soddisfatto e felice per quell’esperienza, lei completamente persa nei grandi occhi blu del suo amore.
Lo straniero si rivestì in fretta, ringraziando entusiasta per quel regalo inaspettato.
Silvia e Luca rientrati in macchina e rivestiti si guardano felici dicendo entrambi simultaneamente “Grazie amore ! Una bella sorpresa!”

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