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Uno, due, tre … SCOPATEMI


di Hotchocolate90
21.06.2023    |    7.241    |    4 9.4
"Finita la cena ci accomodammo sul divano/letto che era in salotto, tutt'attorno l’avevo precedentemente circondato da specchi e luci soffuse per creare la..."
Ultimamente nei nostri momenti di intimità focosa tornava spesso un discorso:
“Ti piacerebbe avere dei rapporti con un'estranea?”
Sinceramente io non ci avevo mai pensato.
Frequentemente mentre scopavamo, magari durante i preliminari, mi chiedeva se mi sarebbe piaciuto farmi leccare la figa da una donna mentre lui mi scopava, o viceversa, se io volevo leccare una bella fregna sempre mentre lui mi scopava.
Io all'inizio rimasi un po’ scocciata, ma poi a mente fredda, lucida, in separata sede, cominciai a pensarci sempre più intensamente e da quel momento in poi incominciai a masturbarmi con quei bei pensieri, perché qualcosa in me cambiò, forse mi stavo finalmente liberando dai soliti tabù inutili.

Nel frattempo si avvicinava la festa del suo compleanno e alla domanda di cosa gli avrebbe fatto piacere, lui ritornò con i soliti discorsi di un incontro a tre.
Gli risposi che ci avrei pensato, sinceramente volevo dirgli subito di sì, a gran voce, ma volevo anche tenerlo un po' sulle spine.
Dopo qualche giorno presi in mano il gioco e gli chiesi come avremmo potuto fare per trovare l’ipotetica terza persona, lui mi rispose che avremmo potuto cercare su internet ma io non ne ero per niente convinta così l’indomani, ancora molto presa da questa fantasia, decisi di parlarne molto apertamente con un mio amico del cuore, di lunga data.
Lui, come mi aspettavo, fu molto comprensivo e mi mise subito a mio agio dandomi un bellissimo consiglio: quello di non perdermi troppo nella ricerca di questa ipotetica terza persona, di stringere subito il cerchio.

“Conoscete tanta gente, siete giovani, socievoli, belli, ci sarà sicuramente intorno a voi una persona che ti crea desiderio, che vorresti scoparti insieme a lui, che vorresti esplorare e che sicuramente ricambierebbe.
Sai, certe intese si capiscono subito, non serve andare molto oltre o fingere, fare finta di niente, basta solo fare consapevolezza dentro di te.” Disse.

Cazzo, ha ragione. Pensavo io.
Dopo una mezz'ora d'auto arrivai a casa.
Di lì a poco iniziai a masturbarmi, avevo bisogno di scrollarmi di dosso la tensione di quella piacevole ma intensa chiacchierata.
Le idee nella mia mente si concretizzarono tutte, una fantasia dopo l’altra, l’aveva trovata, era lei la donna perfetta per noi …
Una nostra amica, una bella ragazza, che mi aveva fatto conoscere il mio lui, formosetta, con tutte le curve al punto giusto, un po' ninfomane.
Abbastanza rassicurata, ma molto eccitata al pensiero, la chiamai e concordai di vederci a casa di lui per il giorno del compleanno di lui, che per mia fortuna cadeva di venerdì, giusto in tempo per infuocare e inaugurare il weekend.
Durante la chiamata rimasi però vaga, niente dettagli, ma lei aveva già capito tutto, come ben mi disse precedentemente il mio amico: “certe intese si capiscono subito.”

Alla sera, quando lui tornò da me, gli affermai che per il suo regalo poteva stare tranquillo perché avevo già pensato a tutto io.
Lui già a cazzo dritto cercò di carpirmi qualcosa ma io non volli dirgli niente.

Venne la sera fatidica, facemmo la doccia rigorosamente insieme e ci preparammo, io gli consigliai di mettersi una bella camicetta bianca, che con il colore della sua pelle calzava a pennello, la mia preferita insomma… mentre io incominciai a prepararmi partendo dal trucco.
Non mi ci volle molto a vestirmi in modo provocatorio, un bell'intimo di pizzo nero e trasparentissimo, reggicalze di rito con autoreggenti, tacco a spillo e per finire un vestitino sempre nero, leggero, abbastanza trasparente con lo spacco che non toglieva assolutamente niente all'immaginazione… tantissimo profumo perché senza non sarei io ed eccomi pronta.
Passai davanti a lui, che era ancora a petto nudo e vedendomi mi disse:
“Sei proprio la mia troia, che fa sempre la sua porca figura.”

Ridendo sostenne che ero splendida e che mi sarebbe saltato addosso sul momento se volevo, ma io gli dissi di non fare il cretino e che non era ancora quello il momento giusto.
Che poi si sa, l’attesa aumenta il desiderio, o no?

Non feci in tempo a pensarlo che suonò il campanello, era lei, era arrivata.
Insieme a lei arrivò anche l’ora di cena, inizialmente eravamo tutti un po' agitati poi procedette tutto a gonfie vele, davanti a del buon cibo, a del buon vino e a tante risate.

Lei comunque bellissima, attirò subito la nostra attenzione, del mio lui soprattutto.

“Cosa hai da guardare, sguardo basso!" gli dissi io e lui subito fece finta di niente ma lo vedevo che la mangiava con gli occhi ed allora io continuai:
“Ti ricordo che siamo qui per me percui non farti venire certe idee in testa, capito?"

È chiaro che l’intera situazione ormai mi intrigava parecchio, mah… la sua puttana preferita ero e sono io e tale dovevo rimanere.

Finita la cena ci accomodammo sul divano/letto che era in salotto, tutt'attorno l’avevo precedentemente circondato da specchi e luci soffuse per creare la giusta atmosfera.
Lei si avvicinò subito al mio lui e in un attimo si tolse il poco vestito che la copriva, era rimasta in lingerie, abbronzatissima, con un completo bianco simile al mio che risaltava tantissimo e passandogli vicino gli chiese se gli piaceva ma, alla sua affermazione, subito lo mise in riga dicendogli:
"Voi maschi siete tutti dei gran porci, non siete mai contenti, non ti basta quella puttana della tua ragazza?".
Inutile dire quanto lui stesse già godendo per quella frase.
Lei continuò imperterrita:

“Non farti idee strane, questo gran pezzo di troia questa sera è tutta e solamente per la tua ragazza.
Tu non vorrai mica scoparmi, giusto?”

A questo punto lei si avvicinò anche a me, mi afferrò per mano, mi fece alzare e molto dolcemente, accarezzandomi il viso ed i capelli mi disse: "Sei molto bella, mi piaci da morire fin dal primo momento che ti ho vista.”

Un brivido gelido partì dalla mia schiena, mi fece venire la pelle d'oca, non sapevo cosa dire, cosa fare, in una situazione del genere non mi ero mai trovata.
Immaginata però si, ormai tante volte, ma cazzo, stava succedendo per davvero ed era totalmente un’altra cosa.

Senza perdere tempo, con ambedue le mani lei mi prese la testa, l'avvicinò a se, con uno sguardo che praticamente mi paralizzò, portò le sue labbra a contatto con le mie e mi baciò. Non l'avevo mai fatto, pensavo che mi avrebbe fatto schifo, in fin dei conti non ero lesbica ma vi assicuro che mi piacque tantissimo ed in un attimo la mia lingua duellava con la sua. Mentre mi baciava incominciò a sbottonarmi il vestito che in brevissimo tempo si sfilò giù dal mio corpo facendomi rimanere in lingerie come lei.
Con la coda dell'occhio sbirciavo dagli specchi che ci circondavano e notavo che facevamo una bella coppia, spostando lo sguardo su di lui vidi che si stava segando perché anche lui, a suo modo, ci stava prendendo gusto.
Dopo alcuni baci interminabili, lei mi fece coricare sul divanetto ed invitò il mio lui ad avvicinarsi per guardare meglio ma senza toccare e fare niente.
Lui come uno scolaretto ubbidì.
Lei, incominciò con abile maestria, stupendi preliminari, partì col baciarmi in bocca, poi con la lingua scese dal collo sui miei seni che facevano bella mostra dal ridotto reggiseno e che gridavano vendetta per poter uscire. Passò sui miei turgidi capezzoli che sembravano volessero perforare la sottile stoffa, poi scese verso il basso arrivando all'ombellico. Qui si soffermò un pochino e poi continuò la discesa verso il basso ventre.

Passando sopra la mia figa, ormai già bagnata di piacere, cercava di inebriarsi odorandone gli odori, nello stesso tempo con una mano mi accarezzava un seno e con l'altra sfiorava l'interno di una coscia soffermandosi ogni tanto sulla figa.
Io con le mani le accarezzavo i capelli forzandole la testa ogni tanto quando con la lingua mi accarezzava proprio lì.
A questo punto si fermò e mi disse di assecondarla, dalla sua borsetta prese una mascherina di stoffa e m'invitò ad indossarla ed io un po' intimorita accettai.
Lei rassicurandomi mi affermò che il piacere è molto più intenso se l'occhio non vede e mi aiutò ad indossarla.
Io seduta, lei si mise di fronte a me a cavalcioni sulle mie gambe, con abile maestria mi sbottonò il reggiseno e me lo sfilò, stringendosi a me, sentii in questo modo i suoi seni sfiorare i miei, i suoi capezzoli giocare con i miei.
Successivamente la mia bocca lasciò la sua per incontrare i suoi capezzoli, anch'essi belli turgidi di piacere.
A questo punto scese dalle mie gambe, e con la lingua continuava sapientemente a stimolarmi i punti di maggior piacere e con le mani sfiorando il mio corpo giunse fino al perizoma, cercò di sfilarmelo ed io senza porre resistenza l'assecondai.
Rimasi solamente in auto reggenti e sentii le sue mani spingermi all'indietro invitandomi a sdraiarmi sulla schiena.

Non vedevo niente poiché ancora bendata ma la cosa mi eccitava tantissimo costatando dagli umori che la mia figa produceva ed in un attimo sentii le sue mani sollevarmi le gambe, il viso sulla mia fregna e la sua lingua ripulirmi per benino.
Era stata bravissima perché qui ebbi il primo orgasmo della serata, così intenso che non mi ricordo di averne mai provati così prima di allora.
Appena mi ripresi, lei mi si avvicino e mi chiese se mi era piaciuto, domanda inutile ma di circostanza e dopo averle detto di sì, mi chiese se io le facessi la stessa cosa. Le risposi ovviamente di sì.
Ci scambiammo i ruoli, lei sotto ed io sopra, cercando di fare del mio meglio e fin dall'inizio compresi di riuscirci anche inaspettatamente piuttosto bene sentendo da come la troietta urlasse.
Anch'io partii dal viso, scesi sui seni e poi giù sulla sua figa bagnatissima, anch'essa di piacere, io con porcaggine la ripulii per benino fino a sentire anch'io il suo primo orgasmo. Risalii fino a raggiungere un suo orecchio e mentre glielo leccavo le chiesi se ero stata brava e lei mi rispose:
“Sei stata una zoccola ma ora girati su di me che voglio ancora godere della tua lingua.”

Non me lo feci ripetere due volte e mi misi su di lei formando un dolcissimo 69.
A questo punto lui incominciò a brontolare affermando che in fin dei conti il compleanno era il suo e che effettivamente non aveva ancora ricevuto niente.
Gli dissi di non preoccuparsi, che la sera era ancora lunga, lo invitai a spogliarsi e a mettersi vicino a me e mentre mi dedicai alla figa di lei, con una mano gli presi il cazzo sentendolo ormai già bello pronto e svezzato.
Il porco si era eccitato a dovere, incominciai a masturbarlo ulteriormente io stessa, con un balzo si mise in ginocchio davanti a me e sentii le sue mani afferrarmi i capelli, sollevarmi la testa e portarmi la bocca sul suo cazzo che spingendo s'infilò in bocca fino ad arrivarmi alla gola. Tutto sommato la strada la conosceva già benissimo.
Dovetti tralasciare provvisoriamente la figa di lei per dedicarmi al suo cazzo perchè in quel momento mi sembrava la cosa più giusta da fare.
Lei che poteva vedere tutto capì e da brava complice continuò a lavorarmi la fregna mentre io spompinavo energicamente il bel cazzo del mio lui.
Venni una seconda volta, quasi gridando di piacere, chiesi a lui, con foga, di fottermi a pecora e lui ovviamente si precipitò ad accontentarmi, così finalmente potetti riprendere il servizio precedentemente interrotto, su di lei.
Lei gradì molto la cosa ma io ancor di più sentendo il cazzone gonfio di lui che dopo avermi passato con la punta la soglia della figa senza difficoltà, entrò con estrema facilità e passione, fino a toccare il punto più profondo.

Mentre leccavo la figa di lei, lei con estrema esperienza usava la punta della lingua per stuzzicarmi il clitoride mentre lui mi scopava con decisione e sentivo che da lì a poco sarei venuta un'altra volta. E cosi fu.
Mentre godevo come una pazza sentii la mia figa inondarsi dello sperma di lui che era ormai arrivato all’apice del piacere e mentre continuava a scoparmi sentii il suo liquido assieme al mio fuori uscire trafilando dai bordi della mia figa.
La cosa più bella?
Lei che non si perse niente di tutto ciò e ci ripulii per benino ad entrambi.
Lui a questo punto disse di essere ancora eccitato ed invitò lei a prepararmi il buco del culo mentre io avrei dovuto nuovamente intostargli il cazzo.
Lei non se lo fece ripetere due volte, mi si sfilò da sotto e si mise dietro lubrificandomi il buchetto con la lingua ed io mi ritrovai in bocca il cazzo di lui.
Io ero ancora bendata e devo confessare che la cosa mi piaceva da morire, appena il cazzo fu pronto lei prese a lubrificarmi il buco del culo con un olio alla vaniglia e dopo avermici infilato prima un dito, poi due e infine il terzo mi annunciò che ero pronta.
Fece così avvicinare lui e io intuii dai versi che il porco si stava facendo succhiare il cazzo anche da lei ma stavolta feci finta di niente perché il solo pensiero mi faceva squirtare e lei dopo averglielo lubrificato a dovere, (con l’olio diceva lei la bugiarda) affermò che anche lui era pronto.
Lui si mise seduto sul divanetto ed io in piedi davanti a lui mentre gli davo la schiena con le mani appoggiate alle mie ginocchia, incominciai ad abbassarmi fino a cercare il suo cazzo. Lui da dietro mi prese per le tette e mentre continuavo ad abbassarmi sentivo la mano di lei che, tenendo fermo il cazzo, me lo indirizzava per la giusta strada. La sua grossa cappella era sul ciglio della mia figa, abbassandomi leggermente sentii la sua penetrazione e scendendo lentamente sentii presto le mie natiche toccare le sue palle, era tutto dentro di me.
Risalendo incominciai un su e giù da sballo. Ero eccitatissima, sentivo la mano di lei che cercava di aiutare il cazzo del mio lui ad entrare ancora di più nelle mie viscere imputandogli dei colpi da sotto che mi facevano sobbalzare di piacere ma porca puttana era gia tutto dentro e le palle sicuramente non potevano entrare!
Mi stavano distruggendo di piacere!
A coronare tutto questo si mise lei che nel mentre io mi dimenando a dovere sul cazzo di lui, oltre a fare quello che faceva con la mano, con la lingua prese a leccarmi nuovamente la figa, o meglio lei stava ferma e con la lingua ben tesa mi percorreva la fessura e con un dito dell'altra mano mi masturbava mentre io andavo su e giù. Una scena spaziale.

A questo punto, lui mi sfilò la mascherina ed io vedendo la scena dallo specchio che avevo di fronte, dopo alcuni minuti avvertii che stavo nuovamente godendo, e che godimento, il mio primo doppio orgasmo.
Mi bloccai nel punto più alto senza far uscire il cazzo dal culo, invitai lui a sfondarmi il più forte possibile e con un sincronismo fantastico godetti dal culo e mentre davo dei colpi di sfintere strozzandogli il cazzo sentii i suoi colpi di sperma inondarmi.
Quasi contemporaneamente con due dita nella figa che mi stavano scopando davanti, la lingua sapientemente adoperata sul mio clito presi a godere anche da lì come una forsennata, dimenandomi ed urlando.
Lui cercò con una mano di tapparmi la bocca per non insospettire i vicini, ma ormai era decisamente troppo tardi.
Lei avidamente si bevve tutto quello che entrambi avevamo prodotto e ci ripulii tutti e due per benino un’altra volta ancora.
Mi uscivano le lacrime dagli occhi, forse per l'intenso piacere ma anche dall'indolenzimento delle mie intimità duramente provate.
Esausta mi buttai sul divano lasciando correre sul fatto che lei si stava letteralmente soffocando con il cazzo del mio lui in bocca.
Ma come potevo lamentarmi dopo una scopata del genere? Tutto sommato, quel giorno il regalo più bello lo avevo ricevuto io.
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