4.9 Daniel e Sarah: punti di vista

Daniel ovviamente non era l'unico ad aver rimorchiato quella sera alla festa, anche Sarah si era data da fare aiutata dalla maggiore esperienza e dai freni inibitori ormai consumati.

Si era fatta accompagnare da Mario, un amico con cui già in passato ci aveva dato dentro e già in macchina si erano scambiati baci e toccatine, tuttavia arrivati alla festa avevano deciso di andare ognuno per la propria strada con la promessa di divertirsi un poco al ritorno.

Dopo qualche drink, nel corridoio vicino le scale, beccò un ragazzo che la fissava, era alto e massiccio, non il suo tipo ma sicuramente qualcosa da sperimentare così iniziò a stuzzicarlo, nel mentre incrociò anche lo sguardo di Daniel che veniva portato al piano superiore da una ragazza. Dopo i gesti a distanza di complicità con l'amico Sarah decise di lasciarsi andare e presto si ritrovò sbattuta contro una parete con la lingua del tipo in bocca. Gli tolse la maglietta e iniziò a passare le labbra su quei muscoli spaventosi.
Il ragazzo-armadio prese per mano Sarah e la portò in una delle salette dove era uso consumare i giochi più piccanti una volta superate le presentazioni, all'interno c'era già gente che si divertiva in maniera più o meno spinta.

Mentre il reggiseno e le mutandine di Sarah volavano via quelle mani enormi le afferravano le tette e i glutei stringendo con forza, lei decise di ricambiare tirando fuori il cazzo di li lui dalle mutande. Era un cazzo normale che un poco stonava con quel corpo enorme, iniziò a stringerlo facendo capire al ragazzo che anche lei poteva fargli male e questo fu sufficiente a placare le brusche maniere di lui.


Dopo un paio di minuti il ragazzone mise una mano sulla testa di Sarah ed iniziò a spingerla verso il basso, era chiaro, voleva un pompino e la ragazza lo assecondò o per la precisione non oppose resistenza ritrovandosi con quel cazzo a pochi centimetri dalla faccia, iniziò a dargli dei bacetti, prima lungo l'asta e poi sulla cappella.
Lui la teneva ancora per la nuca e iniziò a schiaffeggiarla con il cazzo poi quando la ragazza spalancò le labbra glielo mise dentro con un affondo profondo, senza il minimo di gentilezza, che andò a toccarle la gola. Le mani intorno alla nuca di lei divennero due e dettavano il ritmo con foga.

Non era la prima volta che qualcuno gli scopava la bocca ed era una sensazione che le piaceva, mentre il cazzo spingeva, lei cercava di dare il massimo contributo possibile con la lingua. Il ragazzo dopo qualche minuto allentò la presa cercando di rimettere la biondina all'impiedi.
Sarah sapeva che quella mossa voleva dire solo una cosa: il ragazzone voleva passare dalla bocca alla fica e a lei la cosa non andava bene, si stava trattenendo per Daniel, così decise di afferrarlo con forza dalle chiappe e continuare a farsi scopare in bocca ma questa volta dettando lei il ritmo che anziché diminuire, aumentò.

Il ragazzo rimase imbambolato e sorpreso e si godette quel lavoretto abbandonandosi al piacere e quando finalmente venne la ragazza riuscì ad accorgersene in tempo facendolo uscire e sborrare sul pavimento anche se il primo schizzo le bagnò labbra e mento. Sarah si ripulì sulla maglietta di lui e si dileguò prima che potesse riprendere le forze e magari volere qualcosa in più.

La ragazza dopo essersi risistemata in bagno trovò dei divanetti in un angolo appartato vicino la piscina e vi si sedette per controllare il telefono, aveva ricevuto alcuni messaggi da Giulia, a quanto pare l'amica si stava divertendo nella stessa saletta di Daniel e gli aveva pure invitato una foto in cui l'amico si stava baciando con una.
Sarah era sinceramente contenta che Daniel si stesse divertendo in quel modo e la cosa la eccitava pure parecchio. Mentre leggeva i messaggi arretrati ne ricevette un nuovo:

G: " Il cucciolotto è stato mollato, io ho da fare, lo mando da te a consolarsi?"

S: "Sì, digli che mi trova vicino la piscina."

Passarono alcuni minuti, Sarah iniziò a pensare che Daniel magari si era fatto abbordare nuovamente durante il tragitto. Si alzò all'impiedi per sgranchirsi un poco le gambe e dopo un paio di minuti qualcuno le arrivò alle spalle coprendole gli occhi. Inizialmente si spaventò ma poi capì che probabilmente si trattava di Daniel o al massimo di Mario e decise di stare al gioco.

S: "Mmmh chi sarà mai? Queste mani mi sembra di conoscerle ma ho bisogno di un aiutino."

Sarah mosse il culo all'indietro andando a cercare il contatto con il bacino della persona misteriosa e trovando un'erezione ben accentuata.

S: "Mmmh fammici pensare... no ancora ho qualche dubbio, che ne dici di farmi sentire le tue labbra?"

La richiesta fu esaudita e presto Sarah si sentì baciare sul collo mentre i due corpi continuavano a strusciarsi, le mani di lui iniziarono a perdersi sotto il vestito di lei abbracciandola sempre con più passione fino ad arrivare a giocare con il seno facendo scivolare i capezzoli fra le dita.

S: "Dani vedo che hai capito lo spirito della festa!"

La ragazza si liberò dalla presa, girandosi e ritrovandosi l'amico di fronte. Daniel la salutò provando a baciarla ma lei lo respinse.

S: "Meglio se non mi baci, ho da poco finito di succhiare il cazzo ad uno"

D: "Ti sei divertita allora eh?"

S: "Non abbastanza, per questo ora voglio stare con te!"

Sarah abbracciò nuovamente Daniel e approfittando del contatto mentre una mano gli accarezzava i capelli l'alra si infilò nelle mutande.

S: "Il tuo amichetto è bello sveglio, immagino che non abbia avuto la possibilità di sfogarsi! Ma tranquillo ora ci penso io!"

Il pene del ragazzo si ritrovò avvolto in quelle morbide mani e presto i pantaloni furono calati fino alle ginocchia, alle labbra di lui fu offerto nuovamente quel collo stupendo mentre le mani si divisero ancora una volta fra sedere e tette e nel frattempo anche le mutandine di Sarah scendevano lungo quelle gambe lisce fino ad arrivare alle caviglie. La ragazza si alzò la gonna fin sopra i fianchi e portò il pene di Daniel sulla sua vagina iniziando a massaggiarla passando quell'asta di carne lungo tutta la spaccatura mentre continuava con la sega.

Daniel sapeva perfettamente che modificando leggermente l'inclinazione e con una piccola spinta le sarebbe entrato dentro, sentiva la sua cappella essere ad un passo dal penetrare quel paradiso ma non potendo ancora fare quel passo decise di mandare in avanscoperta le proprie dita, che invece erano entrate già qualche volta, facendole scivolare pian piano lungo il solco del sedere fin sotto le gambe e infine nella vagina umida e accogliente.

Sarah mossa dall'eccitazione aumentò la cadenza della sega portando il ragazzo a sborrare con schizzi violenti, sintomi di tanta voglia accumulata durante tutta la serata, poco dopo anche lei venne sotto i colpi delle dita di Daniel rendendo fradicia quella vagina già ricoperta dal seme del ragazzo.

Daniel provò nuovamente a baciare Sarah ma lei lo respinse.

D: "Voglio le tue labbra, non mi frega nulla se hai spompinato qualcuno, non sono schizzinoso!"

S: "Avrai le mie labbra, ma non come pensi, sai... ti ho segato solo perché eri troppo carico ma ho qualcosa di più interessante in mente e non volevo farti venire subito, devi assaporarlo lentamente!"