Prime Esperienze
4.8 Daniel e Sarah: la festa disinibita

01.09.2021 |
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D: "Grazie, penso sia inutile dire che anche tu sei stata fantastica e le tue mani non sono da meno..."
I due amici passarono il resto della giornata in tranquillità facendosi la doccia, pranzando, guardando un film insieme e sistemando la camera di Daniel che era stata fino ad ora la loro stanza dei giochi e ne riportava tutti i segni e gli odori.Sarah decise che era meglio per entrambi rimettersi dei vestiti, la nudità non li avrebbe aiutati a calmarsi ed effettivamente stavano sperimentando troppe cose una dietro l'altra.
Nel pomeriggio, dopo il film, i due rimasero un poco sul divano parlando e baciandosi abbracciati.
S: "Questa mattina sei stato bravo, le tue mani si confermano degli oggetti fatati. In genere non faccio i complimenti ad un ragazzo, si montano la testa, ma tu hai bisogno di un poco di autostima."
D: "Grazie, penso sia inutile dire che anche tu sei stata fantastica e le tue mani non sono da meno."
S: "Non mi dispiace mai se mi dici quanto sono troia."
D: "Ti ho trovato estremamente sensuale e femminile, ti sei abbandonata al piacere senza timore."
S: "Guarda che se usi termini meno gentili non mi offendo!"
D: "Forse un giorno li userò, per ora voglio accarezzarti anche con le parole."
S: "A proposito dei tuoi modi gentili, sicuro sia tutto ok?"
D: "In che senso?"
S: "Non ti starai innamorando?"
D: "Lo sai che sono innamorato già da qualche anno, ma tranquilla, so cosa c'è fra noi: amicizia e sesso."
S: "Beato te, io inizio ad avere difficoltà a sopprimere tutti i sentimenti che provo. Se mi trattassi con meno gentilezza magari sarebbe più facile, tipo stare qui sul divano abbracciati non aiuta."
D: "Ti sei già dimenticata che hai iniziato questo gioco perché eri stufa dei soliti tizi stronzi? E ora mi stai chiedendo di fare lo stronzo così non ti affezzioni?"
S: "Hai ragione, allora forse è meglio se ci mettiamo un poco alla prova."
D: "In che senso?"
S: "Ad esempio, questa sera c'è una festa, è un poco particolare... diciamo che è un ambiente abbastanza libertino, potremmo andarci ma senza stare insieme."
D: "Intendi dire che dovremmo metterci a rimorchiare altre persone?"
S: "Sì, ovviamente ho intenzione di mantenere la promessa che ti ho fatto e non finire a letto con nessuno, però ecco magari avere mani estranee addosso ci aiuterebbe a sotterrare i sentimenti dal nostro tipo di relazione, inoltre se dovessimo sentirci troppo gelosi penso che l'esperimento dovrebbe chiudersi, non possiamo permetterci di continuare e rischiare di rovinare la nostra amicizia."
D: "Se è quello che pensi ci serva, per me va bene, però ecco... sai che non sono uno che rimorchia in una serata."
S: "Tranquillo che in quel tipo di festa un bocconcino come te se lo divorano! Inoltre non sentirti in colpa se finisci a letto con qualche ragazza, forse è un bene se a sverginarti non sono io, ho paura possa essere un legame troppo forte. "
D: "Non dire cazzate, io voglio te e sappi che la considero come una promessa che mi hai fatto! E comunque non sentirti obbligata a trattenerti, se vuoi scopare fallo."
La ragazza osservò attentamente Daniel per capire se quelle parole fossero sincere ed effettivamente lo sembravano e ne fu rincuorata.
S: "No, il prossimo cazzo che voglio dentro è il tuo, se stai resistendo tu resisterò anche io!"
Il pomeriggio passò e i ragazzi iniziarono a prepararsi per la festa, Sarah indossò un vestitino che al solo guardarlo fece arrapare Daniel, il ragazzo scelse una camicia blu, i colori scuri gli stavano molto bene.
S: "Un poco mi dispiace che non sarò io a farti saltare i bottoni di quella camicia strappandotela di dosso. Comunque io scendo, Mario mi aspetta."
D: "Mario?"
S: "Sì ho pensato che è meglio se andiamo separatamente, Mario mi accompagnerà, tu invece vai a prendere Giulia."
Daniel era un poco confuso e Sarah lo notò ma decise di fiondarsi fuori senza dargli ulteriori spiegazioni. Dopo qualche minuto il ragazzo si mise in macchina ed andò a prendere Giulia, un'amica di Sarah che anche lui conosceva bene, arrivato trovò la ragazza ad aspettarlo, si scambiarono i convenievoli e ripartirono verso la festa.
Giulia era una ragazza bassa di statura e leggermente paffuta, un visino molto carino con capelli e occhi scuri, un seno notevole e un culetto armonizzato perfettamente con il resto del corpo.
Daniel mentre guidava notò con la coda dell'occhio che la ragazza lo stava fissando ma non sapeva come reagire a quella situazione, fu lei dopo qualche minuto a rompere il silenzio.
G: "E così la nostra Saretta ti ha incastrato facendoti venire a questa festa eh!"
D: "Sì, non mi ha detto molto, solo che si tratta di qualcosa di insolito!"
La ragazza si mise a ridere.
G: "Sì, comunque meglio non rovinarti la sorpresa!"
La festa era in una mega villa probabilmente affittata per l'occasione, all'ingresso c'erano dei buttafuori che controllavano la lista degli invitati, Daniel scoprì di essere stato segnato come un "più uno" di Giulia.
Una volta entrati la ragazza diede un caloroso abbraccio a Daniel augurandogli di divertirsi e poi si dileguò verso alcuni amici da salutare.
Il ragazzo vagò un poco per il piano inferiore di quella villa, probabilmente inconsciamente cercando Sarah, non la trovò, vide invece Mario, l'amico che l'aveva accompagnata in quel luogo. Daniel provò ad avvicinarlo per chiedergli di Sarah ma batté in ritirata quando vide Mario afferrare dai fianchi una ragazza, attirarla a se e baciarla vigorosamente mentre le mani facevano conoscenza del di lei sedere.
A quel punto Daniel optò per terminare la sua ricerca, anche perché in fondo erano venuti entrambi lì per staccarsi un poco l'uno dall'altra, e decise di sedersi al bancone vicino la piscina e bere qualcosa. Dopo nemmeno cinque minuti una ragazza si mise a sedere al suo fianco, era carina e dallo sguardo furbo.
Memore di aver promesso a Sarah che avrebbe dato il suo meglio per rimorchiare qualcuna decise di attaccare bottone e di offrirgli da bere.
Katia, la ragazza, stette al gioco mostrando interesse ma intuendo subito che il ragazzo era un poco impacciato, fregandosene o forse divertita da questo fatto iniziò a posare una mano sul ginocchio di lui risalendo poi pian pianino fin quasi all'inguine facendo poi un salto e infilandosi sotto la camicia, andando a tastare gli addominali.
Il ragazzo a quel punto si fece coraggio fiondandosi sulla bocca di lei e dando vita ad un bacio intrecciando prima le labbra e poi la lingua. A quel punto la ragazza lo afferrò da una mano e pian piano lo trascinò prima all'interno della casa e poi su per le scale.
Durante quel tragitto Daniel avvistò Sarah che stava visibilmente flirtando con un ragazzo alto e massiccio. Gli sguardi dei due amici si incrociarono, Sarah sorrise e Daniel fece altrettanto anche se si sentiva un poco imbarazzato, l'amica da lontano decise di incoraggiarlo ulteriormente facendogli "ok" con la mano.
Katia alla fine fece arrivare il ragazzo dove voleva, una sala al piano superiore, con una serie di divanetti e poltroncine dove c'erano anche altre persone alle quali Daniel non ebbe il tempo di prestare troppa attenzione, la ragazza infatti appena entrata si poggiò contro un muro trascinandosi il ragazzo addosso e invitandolo con le mani fisse sui fianchi letteralmente a schiacciarla contro la parete strusciando i due bacini.
La ragazza sbottonò con foga la camicia di lui lasciando nudo il petto e dopo averlo baciato e leccato un poco lo abbracciò con foga.
Daniel sentiva i capezzoli duri di lei che attraverso il vestito, evidentemente senza reggiseno, premevano sul suo petto così come lei poteva percepire l'erezione del giovane fra le gambe.
A quel punto Katia offrì il collo a Daniel che felice come un bambino iniziò ad assaporarlo.
K: "Sbottonati i pantaloni!"
D: "Non sarebbe meglio trovare un posto più appartato?"
La ragazza rise di gusto.
K: "Prima volta qui? Guardati un poco intorno!"
Il ragazzo si staccò da quel collo che ormai brillava della sua saliva e analizzò l'ambiente circostante: sulla parete di fianco una ragazza era appoggiata al muro esattamente come Katia e di fronte c'era un ragazzo con i pantaloni calati e chiappe all'aria che la stava visibilmente penetrando ritmicamente; sul divanetto di fronte due gemelli erano comodamente seduti e nudi dalla vita in giù, uno riceveva un pompino impegnativo da una ragazza riccia e scura, l'altro veniva cavalcato da una biondina, i gemiti di tutti erano coperti dalla musica.
Prima di poter notare altro Daniel fu afferrato dalle guance da Katia che riportò l'attenzione del ragazzo su di se infilandogli la lingua in bocca.
K: "Giù i pantaloni!"
Il ragazzo eseguì, gli indumenti non avevano ancora toccato terra che la mano di Katia aveva già scostato le mutande e afferrato il cazzo del ragazzo.
In breve anche le mutandine di lei furono giù, Katia allungò la mano verso una mensola lì vicina dove erano poggiati dei tubicini di lubrificanti e una coppa piena di preservativi, ne afferrò uno, lo aprì ed iniziò a srotolarlo con fulminea maestria sul cazzo del ragazzo mentre lui nel panico cercava di trovare un piano per uscire da quella situazione.
Daniel capì dove stava per andare a parare la ragazza e non poteva permetterselo, il suo cazzo vergine era di Sarah, tentò di fermare Katia con le parole ma la sua bocca fu presto tappata dalle dita di lei inviate lì per farsi succhiare alla ricerca di saliva, finita la ricognizione quelle dita riportarono il bottino nella figa per aumentarne la lubrificazione già abbondante.
A quel punto la mano di Katia afferrò saldamente il cazzo di Daniel avvolto nel condom e lo puntò sulla vagina, poi entrambe le mani di lei si spostarono sul sedere del ragazzo pronte a guidare quell'affondo.
Daniel fece in tempo a reagire spostandosi leggermente e portando la sua mano fra le gambe di lei che ricevette dentro due dita anziché un pene, il cazzo finì invece per strusciarsi sull'interno coscia di Katia.
L'altra mano del ragazzo si era infilata fra le tette di Katia stringendole con una certa forza, non troppa da far male ma abbastanza da togliere il fiato e impedire alla ragazza di protestare per quel cambio di programma.
Le dita di Daniel si muovevano dentro di lei con passione mentre le sue labbra erano tornate su quel collo liscio e dal profumo piacevole, ma lei era impaziente e voleva altro.
K: "Che stai aspettando? Fottimi!"
Il pene del ragazzo veniva ripetutamente tirato e indirizzato verso la vagina, non era più possibile temporeggiare, Daniel dovette staccarsi da quell'abbraccio e allontanarsi di qualche passo.
D: "Scusami ma non posso."
K: "Sei serio? Non sarai mica fidanzato e la tua lei non sa che sei qui? "
D: "No no, lei sa che... cioè non sono fidanzato... ma...insomma ho fatto una promessa... scusami ancora!"
K: "Oh vai a quel paese! Cerca di mettere il cervello a posto, mi sembri confuso."
D: "La verità è che sono vergine e ho promesso ad un'amica che la mia prima volta sarebbe stata con lei."
K: "Allora non dovresti trovarti a questa festa!"
D: "Diciamo che mi ci ha trascinato lei."
K: "Allora o è stupida o non ci tiene molto a prendersi la tua verginità. Comunque addio! Preferisco evitare i casi umani!"
Katia spinse definitivamente Daniel via, si risistemò i vestiti e si allontanò, anche il ragazzo tirò su i pantaloni dopo essersi levato il preservativo.
"Non è colpa tua."
Quella frase proveniva dalle sue spalle, era una voce conosciuta, si trattava di Giulia che seduta su un divanetto lì vicino era impegnata a farsi leccare la fica da un ragazzo mai visto prima, fece cenno a Daniel di sedersi al suo fianco e congedò "il leccatore" mandandolo via promettendogli che si sarebbero rivisti dopo.
Daniel si sedette con un poco di imbarazzo cercando di non fissare la fica bagnata fra le gambe spalancate della ragazza. Giulia lo mise subito a suo agio passandogli un braccio sulle spalle e accarezzandogli il petto con l'altra mano.
G: "Quella stronzetta ha ragione. È colpa di Sarah se ti ha fatto arrivare qui impreparato. Mi ha raccontato tutto, del vostro rapporto, dei vostri giochini e del fatto che non hai ancora inzuppato il biscotto."
Daniel non sapeva assolutamente cosa dire e il suo imbarazzo cresceva.
G: "Comunque... il tizio di prima non era molto bravo, mentre tu... Sarah dice che hai le mani d'oro e mi ha raccontato di provarle se avessi avuto l'occasione, ti andrebbe di farmele sentire?"
Il ragazzo senza rispondere iniziò ad accarezzare la coscia di Giulia spingendosi sempre più verso l'interno trovando un sesso già bagnato, il suo predecessore magari non era bravo ma aveva lubrificato bene la zona.
Il ditalino ebbe inizio condito da un profondo bacio, Giulia afferrò la mano libera di Daniel e la portò sul suo seno facendogli sentire i capezzoli turgidi sotto le dita, dopo un poco anche la bocca di lui finì su quelle tette.
Quel lavoretto di dita terminò con un orgasmo e tanti fluidi vaginali riversati sulla mano del ragazzo e su quel divanetto. Giulia ci mise qualche minuto a riprendersi.
G: "Sei ancora un poco acerbo ma Sarah non aveva tutti i torti, hai un buon tocco. Ora fammi vedere il tuo arnese!"
Il ragazzo si sbottonò i pantaloni e tirò fuori il cazzo duro come il marmo, Giulia ci giocò un poco spalmando lungo l'asta il precum che fuoriusciva a causa dell'enorme eccitazione accumulata ma smise presto ritirandosi. Il ragazzo sembrava un poco preoccupato.
G: "Tranquillo, non hai fatto nulla di male, mi piace e ti farei godere volentieri, ma ora hai di meglio da fare, Sarah mi ha mandato un messaggio, ti aspetta vicino la piscina, vai e dagli un bacio da parte mia!"
Daniel si sistemò i pantaloni e salutò Giulia con un ultimo bacio fiondandosi poi giù per le scale.
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