Prime Esperienze
4.1 Daniel e Sarah: amici speciali

07.08.2021 |
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"Daniel non se lo aspettava e ovviamente la cosa lo mandò in tilt..."
Daniel e Sarah erano amici, o per la precisione migliori amici, fin da piccolissimi. Avevano fatto elementari, medie e superiori insieme e il loro rapporto era di massima fiducia, parlavano liberamente e si raccontavano letteralmente tutto.I due avevano caratteri molto diversi, lui timido e introverso, lei amichevole e solare.
Sarah era probabilmente l'unica persona con cui Daniel si confidava regolarmente.
Sarah spingeva il ragazzo a credere in se stesso e a fare cose che non avrebbe mai fatto, Daniel era per la ragazza un'ancora a cui potersi sempre aggrappare.
Arrivati all'Università i due ragazzi andarono a studiare fuori regione, la famiglia del ragazzo aveva un appartamento non troppo distante dal polo universitario e Sarah riuscì a convincere i sui genitori a permettergli di abitare con Daniel per un certo periodo non essendo riuscita a trovare subito una sistemazione valida.
Per Sarah l'inizio dell'università non fu un periodo semplice, si era da poco lasciata con un ragazzo per via della distanza e Daniel era lì pronto a fare da valvola di sfogo.
S: "Certo che gli idioti li trovo tutti io."
D: "Magari non se la sente di avere una relazione a distanza, spesso finiscono male."
S: "Sì, questa sarebbe stata una buona scusa, l'avrei anche capito, ma no, io stavo con un idiota che mi ha lasciata perché... perché non mi poteva più scopare."
Quando si arrivava a parlare di sesso Daniel era sempre un poco a disagio, era ancora vergine e temeva figuracce per via della sua inesperienza, tuttavia con Sarah riusciva a parlarne una volta superato il momento iniziale.
D: "Beh allora è una fortuna che tu lo abbia smascherato."
S: "Sì... ma continuo a trovare idioti. Sono tipo una calamita per teste di cazzo."
D: "Arriverà la persona giusta prima o poi."
S: "Spero tu abbia ragione. E forse dovrei accettare la cosa sai... limitarmi al sesso senza questa disperata ricerca dell'amore. "
D: "Sì magari dovresti prenderla meno seriamente e pensare alla tua felicità. Ma una cosa non esclude l'altra. "
S: "Il sesso mi piace, devo dire che mi rende anche abbastanza felice. Bene, vado a vestirmi e questa sera si va in giro a scopare il primo penemunito che attiva i miei sensori."
D: "Buona fortuna, io resto a guardare un film sul divano, se porti qualcuno a casa mandami un messaggio così mi chiudo in camera. "
S: "E invece no, questa sera vieni anche tu. È ora di inzuppare il biscotto."
D: "Ti prego non lo dire mai più."
S: "Daiiii, ti porto in un posto dove anche i timidini come te hanno buone speranze di combinare qualcosa. "
D: "No, sai che finirebbe male. E poi non so se voglio farlo con una ragazza che nemmeno conosco."
S: "Che verginello...mica devi andare fino in fonda, comunque... e va bene, se non vuoi uscire a caccia almeno vieni a divertirti un poco, inoltre sarebbe fantastico se tu mi potessi aiutare come l'anno scorso alla discoteca sulla spiaggia."
D: "Intendi quando dei coglioni ti ronzavano intorno e per toglierteli di dosso hai detto che ero il tuo fidanzato?"
S: "Esattamente."
D: "Quando fai così non possono rifiutarmi vero?"
S: "Giusto."
D: "E allora andiamo!"
...
La serata stava procedendo, Sarah era alla ricerca di qualcuno che rispettasse i suoi standard e Daniel era seduto su un divanetto del locale che sorseggiava molto lentamente un cocktail, riuscì persino ad attaccare bottone con una ragazza, solo perché era lei ad aver iniziato la conversazione, ma poi un tipo tanto alto e muscoloso quanto spavaldo si intrufolò nella discussione facendo scappare la ragazza e poi ripartendo alla carica per nulla turbato dal fallimento.
Dopo un'oretta Sarah raggiunse Daniel al divanetto, senza dire una parola lo abbracciò e lo baciò sulle labbra.
Non era il copione dell'ultima volta in cui si erano limitati ad allontanarsi mano nella mano.
Daniel non se lo aspettava e ovviamente la cosa lo mandò in tilt.
In fondo sapeva perfettamente di provare dei sentimenti per Sara, sentimenti repressi duramente perché la loro amicizia era più importante.
Il bacio non aiutò quella soppressione riportando alla luce qualcosa che sicuramente lo avrebbe turbato per giorni e costretto a fare nuovamente a pugni con quello che provava.
S: "Tutto ok? Bevuto troppo?"
D: "No no sto bene, mi hai solo preso alla sprovvista... allora qual'è il piano?"
S: "Mmmmh pensavo di andare via, nulla di interessante e troppe mosche fastidiose. Però prima volevo fare rosicare un pochino qualche scocciatore, ti va di continuare?"
D: "Continuare?"
S: "Con il bacio, o non ti è piaciuto?"
D: "No no, hai delle labbra fantastiche solo che..."
S: "Solo che?"
D: "Nulla."
S: "Bene, allora baciami, forza!"
Daniel fece un respiro e si lanciò sulla bocca di Sarah iniziando prima un bacio lento e poi sempre più passionale.
Le labbra si cercavano e intrecciavano, ogni tanto i denti cercavano di stuzzicare la carne. La mano di Sarah si perse fra i capelli del ragazzo e le dita di Daniel accarezzavano il viso di lei.
Le labbra pian piano si spalancarono e la lingua entrò in quel gioco.
Quella strana danza durò una decina di minuti ma per qualcuno lì in mezzo sembrò un'ora.
La mano di Sarah scivolò lungo la coscia di Daniel fino ad incontrare una protuberanza disegnata dal cazzo diventato duro del ragazzo.
Quel contatto fu una doccia fredda che risvegliò Daniel che si staccò da quel paradiso tutto inpanicato e senza riuscire a guardare negli occhi Sarah.
D: "Direi che è ora di andare."
(Continua)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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