Prime Esperienze
4.6 Daniel e Sarah: occhio non vede...

20.08.2021 |
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"Successivamente il ragazzo si sentì toccare sui fianchi e prima di rendersene conto anche le sue mutande volarono via facendo scattare a molla il cazzo..."
Lo sguardo di Daniel era totalmente perso negli occhi di Sarah mentre le mani, frenetiche, le accarezzavano le cosce. S: "Dimmi quanto vorresti saltarmi addosso!"
D: "Vorrei strapparti di dosso le mutande e leccare tutta la tua fica!"
S: "Per le mutande è ancora presto, ma puoi togliermi il reggiseno."
Daniel posò una mano sul fianco della ragazza e iniziò ad accarezzare con passione la zona nuda risalendo lentamente fino al gancio del reggiseno.
Lungo il percorso ad ogni vertebra che sentiva sotto la pelle si soffermava facendo un leggero massaggio.
Quel contatto rilassò Sarah e la eccitò al tempo stesso, la ragazza conosceva bene i massaggi dell'amico e quelle mani d'oro avendone approfittato spesso con la scusa di muscoli accavallati o schiena indolenzita.
In quel momento, però, si trattava di un tocco totalmente differente, quelle erano mani cariche di desiderio che trasmettevano sensazioni ben distinte dai vecchi massaggi.
La mano di Daniel raggiunse il gancio e dopo un paio di tentativi riuscì ad aprirlo.
S: "Sai non tutti riescono ad aprirlo così facilmente, specialmente con una sola mano! Sicuro di non averne sganciati molti altri?"
D: "Non mi sono allenato! Giuro!"
S: "In tal caso che aspetti? Sfilalo via!"
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e dopo un gesto quasi teatrale, mentre il reggiseno volava sul pavimento della stanza, si ritrovò quella terza abbondante a pochi centimetri dalla faccia insieme a quei capezzoli turgidi con le aureole perfette che sembravano fissarlo.
S: "Sono tutte tue! Baciale, stringile, fai quello che ti pare e non ti preoccupare di farmi male, ormai ho imparato ad apprezzare anche i tocchi più burberi."
Il ragazzo iniziò ad accarezzare quelle tette seguendone i bordi, era difficile dire se fossero più affamate le sue mani o i suoi occhi che osservavano ogni centimetro di quella pelle con venerazione.
La bocca non si fece attendere troppo, il ragazzo scese leggermente con il suo corpo per portarsi all'altezza giusta ed iniziò a baciare nel mezzo, fra una tetta e l'altra, come se fosse profondamente indeciso se iniziare con quella sinistra o con quella destra. Le mani ormai avvolgevano a coppa entrambi i seni e li spingevano contro quella faccia che affondava nel piacere.
Fra le cosce la ragazza stringeva l'addome di lui e lo spingeva contro il proprio sesso non potendo fare a meno di cercare quel contatto e strusciarvisi.
La ragazza portò una delle proprie mani sulla schiena di lui per godersi quella muscolara tesa e intenta alla ricerca del godimento puro e l'altra mano sulla testa, affondando le dita nei capelli del ragazzo, pian piano riuscì a spingere la bocca di lui a superare quell'indecisione e a concentrarsi sulla sua tetta destra.
Al contatto tra bocca e capezzolo i sessi di entrambi i giovani ebbero un sussulto, Daniel sentì qualcosa di umido premere contro il suo addome, erano le mutandine di lei che si stavano bagnando, il ragazzo dopo qualche minuto fermò per un momento i baci e migliorò la sua inclinazione per permettere a Sarah un maggiore contatto fra la sua figa coperta dalle mutandine e il suo addome.
Durante quei movimenti le gambe di lei si erano oscenamente divaricate cercando di avvolgere sempre di più il corpo di Daniel.
I baci ripresero e la lingua iniziò a giocherellare usando piccoli e rapidi colpetti e poi alternandosi con movimenti circolari intorno quei capezzoli sempre più duri.
La mano di Sarah sui capelli del ragazzo e il suo respiro, con il torace che si gonfiava sempre più, trattenendo quasi il fiato, spingevano la testa del ragazzo a premere sempre di più su quelle morbide gemelle mentre le mani di lui affondavano in quel seno come se volessero assorbirne ogni atomo.
Quella passione di baci, leccate e strizzate andò avanti fino a quando Sarah non ebbe il suo orgasmo, tremando impazzita sotto il peso del corpo di Daniel che durante quel terremoto di piacere non si fece intimorire e continuò con passione a succhiare il capezzolo sinistro della ragazza.
Finito quell'orgasmo anche Daniel decise di fermarsi, poggiò la testa sul seno della ragazza, luccicante della saliva dei suoi baci, come se fosse un cuscino, rilassandosi e muovendo delicatamente la mano sui fianchi di lei provocando un piacevole solletico, Sarah lo abbracciò e si mise ad accarezzarlo passandogli entrambe le mani sulle guance e fra i capelli.
D: "Il tuo cuore batte velocemente, è veramente un bel suono!"
S: "È eccitato pure lui, tu invece come sei messo? Sei venuto?"
D: "Non ancora, ma è ben in tiro."
S: "E non hai voglia di svuotarti?"
D: "Tantissima, ma ho più voglia di sentire questi splendidi cuscini sotto le mie guance!"
S: "Dai forza, tirati su che non abbiamo finito!"
Daniel, contrariato ma curioso, levò via il suo peso liberando la ragazza che ne approfittò per recuperare qualcosa dalla busta che si era portata dall'altra stanza.
D: "Che hai preparato?"
S: "Due bende e un dildo!"
D: "Interessante, che hai in mente?"
S: "Tu indossala e stai al gioco!"
Il ragazzo si bendò e guidato dalle mani di Sarah si distese alla destra della ragazza, la quale nel frattempo si era cacciata le mutandine rimanendo totalmente nuda.
Successivamente il ragazzo si sentì toccare sui fianchi e prima di rendersene conto anche le sue mutande volarono via facendo scattare a molla il cazzo all'aria e lasciandolo nudo.
S: "Bel bastone!"
D: "Ma non dovevi metterla anche te la benda?"
S: "Sì la sto mettendo ma dovevo prima sistemare tutto! Prendi questo!"
Daniel si sentì passare fra le mani qualcosa, ci mise un poco ad identificarlo: era il dildo.
Sarah prese la mano "armata" del ragazzo e la guidò sul suo sesso, posizionandosi la punta del cazzo di gomma nell'ingresso della vagina ed invitando la mano del ragazzo a spingere leggermente. Non ci fu bisogno di lubrificanti, la ragazza era già abbondantemente bagnata e aperta.
S: "Dovrai scoparmi con questo dildo visto che per il tuo cazzo è ancora presto. Anche io farò la mia parte ovviamente. Con le bende possiamo concentrarci meglio su quel che proviamo e lasciare perdere le distrazioni visive. "
Il ragazzo inizialmente guidato dalla mano di lei iniziò ad entrare lentamente facendo percepire a Sarah ogni centimetro di quel bastone di gomma.
La figa non opponeva resistenza bramando quel cazzo di gomma e il cervello di lei probabilmente si stava convincendo che non si trattava di un semplice dildo inanimato.
Come aveva predetto la ragazza, grazie alle bende era possibile concentrarsi su ogni piccolo movimento e sensazione.
Daniel sentiva chiaramente contro il suo corpo i respiri di Sarah farsi irregolari, il bacino spingere contro quel dildo come a volerne sempre di più e udiva i gemiti della ragazza in perfetta sincronia con i movimenti nel basso ventre.
La ragazza si concentrò, oltre che sulla penetrazione, anche sul calore del corpo di Daniel appoggiato lungo il suo fianco e sul tocco delle sue mani.
Il su e giù del dildo ebbe presto inizio provocando a Sarah un grosso piacere.
Il ragazzo era totalmente focalizzato sul suo lavoro, adorava sentire godere l'amica sotto i suoi colpi e il non poter vedere rendeva il tutto più incerto, imprevedibile ed eccitante.
Ed a proposito di sorprese, il ragazzo si sentì afferrare il cazzo all'improvviso. La mano di Sarah si era stretta attorno al cazzo bollente del ragazzo. Un contatto improvviso che spinse il ragazzo a fermare per qualche secondo il suo lavoro per poi continuare con più foga.
La mano di Sarah iniziò a muoversi sul pene del ragazzo dando inizio ad una sega.
Tutto era perfetto, quei corpi si stavano dando piacere a vicenda. La mano non impegnata del ragazzo si distese dietro il collo della ragazza, finendo poi dall'altro lato a palparle una delle tette, con grande piacere di Sarah che cercò di ricambiare accarezzando il petto del ragazzo sentendone il respiro.
La ragazza era stesa totalmente sulla schiena ma con il bacio leggermente inclinato verso Daniel, lui invece era disteso sul fianco sinistro abbracciando praticamente di lato Sarah.
La sega continuò aumentando il ritmo, Sarah inoltre spinse la cappella del ragazzo ad urtare contro il suo bacino a pochi centimetri dalla figa che continuava ad essere scopata da quel dildo.
Il precum iniziò a colare sul ventre liscio della ragazza.
D: "Mmmh...stò...stò per venire!"
Sarah assecondò quelle parole aumentando il ritmo della sega e il contatto fra la cappella e il suo corpo.
Quel contatto, le sensazioni profonde e tutta l'eccitazione repressa della mattinata avevano portato Daniel a durare meno del previsto.
Nella sua mano Sarah sentì il cazzo gonfiarsi, pulsare e scaricare il seme direttamente sul suo ventre e sulla sua figa.
La sborra calda che finì sulla vagina colò inevitabilmente lungo la fessura e fu spinta dal sali e scendi del dildo direttamente all'interno del sesso della ragazza, diventando una nuova fonte di lubrificante e non solo... quel liquido bollente diede al lavoro del dildo qualcosa che ancora mancava per rendere quella sensazione di penetrazione perfetta: del calore umano.
La ragazza iniziò a tremare lasciandosi andare ad un nuovo orgasmo mentre Daniel continuava a masturbarla, condendo il tutto con una vigorosa palpata di seno e con un bacio in bocca avente come protagonista la lingua che si prese cura di quelle labbra intente ad abbandonarsi al godimento.
Il ragazzo sentì chiaramente i contraccolpi di quell'orgasmo risalire lungo il dildo fino alla sua mano.
Finito il godimento e sfilato via il dildo Sarah sentì un senso di vuoto, vuoto che fu presto colmato dall'abbraccio affettuoso del ragazzo che la trascinò a se avvolgendola e baciandola prima sulla fronte, per permettergli di riprendere fiato, e poi nuovamente sulle labbra per scaricare la passione residua.
Alla fine si addormentarono, lei con la testa sul petto di Daniel e lui con il profumo dei capelli di Sarah fra le narici e un braccio che le avvolgeva il seno.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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