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Lui & Lei

AL MARE (3°PARTE)


di Sabrinazeta
03.08.2013    |    20.361    |    27 9.6
"Ingoio tutto, perché ha un buon sapore e risalgo, lo sego un po' per lasciarlo scaricare tutto mentre mi rinfresco col cubetto, ormai il ghiaccio è piccolo..."
Sono le tre del pomeriggio e con questo caldo, non ho voglia nemmeno di andare in spiaggia. Mi chiudo in camera, spengo tutte le luci, abbasso la veneziana e lascio entrare qualche riga di luce. Nuda, apro l'acqua fredda e mi lascio accarezzare. La mia mente è sgombra d'ogni pensiero quando improvvisamente irrompe un lampo. La voglia. L'acqua non è abbastanza fredda, mi sfioro appena e sento come una esplosione nel ventre.
Ho voglia di essere presa, subito. Mi abbandono sul letto quasi senza asciugarmi, mi piace sentire scivolare le gocce d'acqua su di me.
Apro l'accappatoio bianco e cerco di respirare, sento l'affanno del desiderio, nel buio. Lascio che le mani cerchino su di me, di chetare la voglia, la sinistra sul seno mi accarezza piano, la destra ha deciso di scendere. Sono affogata tra lenzuola e cuscini, le mie mani sembrano guidate da un demone che mi tortura. Squilla la porta. Oddio non è vero. Forse han sbagliato porta. La porta suona ancora. Mi avvolgo nell'accappatoio, sollevo poco le veneziane per vederci meglio e mi avvicino. "Chi è" dico severa "Giulio, signora Sabrina".
Mi raccolgo all'indietro i capelli bagnati e apro la porta. Lui è a torso nudo, appena abbronzato, con quella tonicità fresca dei ventenni, con dei piccoli pantaloncini celesti e le infradito colorate.
"Che vuoi…" dico sgarbata. Lui mi sta spogliando con gli occhi ed è a un passo da me, sento l'odore della sua pelle. "Allora???" insisto
"Da basso volevano sapere…se per cena…voleva qualcosa di particolare" dice senza un briciolo di credibilità "Bugiardo!" dico io, lo prendo
per un braccio e lo tiro dentro la mia stanza. Chiudo a doppia mandata. "Vieni qui ragazzo…" e lui mi sbatte contro la porta in un bacio appassionato. Sento la sua forza, l'irruenza prepotente di una giovane corpo eccitato. Anche lui ha voglia e chissà cosa si è inventato per ritagliarsi questo momento lontano da tutti per stare con me. Lo adoro. Lascio che sia lui a guidare il bacio, voglio che esprima il suo desiderio, la sua voglia, baciandomi. Sento le sue mani su di me, ha voglia di toccarmi, vuole toccare una donna, una vera donna. Non come una delle ragazzine della sua età, slanciate e fresche, con una femminilità appena sbocciata e promettente. Lui vuole il frutto di quella promessa, vuole una donna matura e succosa come un frutto, vuole una donna dalle forme morbide che sanno accogliere ogni desiderio dell'uomo. Vuole una donna che si lasci prendere completamente e che sappia pilotare questo suo desiderio verso una soddisfazione piena, concreta.
L'accappatoio è slacciato e sento i suoi pettorali strusciare contro il mio seno, lo abbraccio, che pelle meravigliosa hanno i giovani.
La mia voglia torna più forte di prima e non so se devo abbandonarmi a lui proprio oggi, domani o mai.
Mi bacia ancora e lascio che prenda tutto il piacere dalla mia bocca. Stretto a me, sento il suo desiderio colpire il mio ventre, mimando l'amplesso. E' fuori di testa ed io non resisto.
lo prendo e ci buttiamo sul letto, gli tolgo i pantaloncini ed è meraviglioso sentirlo tutto nudo su di me. Il suo odore di giovane maschio, il calore della sua pelle, le sue gambe forti che si aprono la strada tra le mie cosce, le sue mani su tutto il mio corpo. Ansima e non dice una parola, tanto è preso dalla voglia. Continuiamo a baciarci e a toccarci con un brio inarrestabile. Sento il suo sesso sul mio, ma non è questo pomeriggio che mi avrà. Lo faccio scivolare sulla schiena e gli sono sopra. "Piano Giulio….piano….abbiamo tutto il tempo…." dico con tutta la dolcezza che posso "Scusa Sabrina… ma io… scusa solo che…" dice concitato "Vedo che siamo passati al tu…." dico io,gli sorrido e lui ricambia.
"Puoi chiamarmi così, solo quando siamo soli…intesi?" "Sì…sì Sabrina…" e riprende a baciarmi, ma stavolta sono io a dirigere il gioco.
Ho voglia di divorarlo questo giovane leone e le mie labbra premono su di lui, la mia lingua scende nella sua bocca con tutta la sua umida sensualità. Ho fame di baci e lui saprà finalmente che cosa vuol dire baciare una donna. Una donna può fare sesso con te, senza baciarti, ma se si abbandona al bacio allora vuole fare l'amore con te ed è tutta un'altra cosa. Sento il suo desiderio, prepotente battere sul mio ventre, allungo una mano e bagno la punta delle dita con il mio umore fresco, prendo il suo sesso in pugno e gli accarezzo la punta con le dita umide, gli giro intorno, lo riprendo in pugno e scendo fino alla radice, mi allungo sulle palle. Sono quelle di un ragazzo, con una pelle morbidissima e vellutata, avrei voglia di baciarle, avrei voglia di passarci la lingua sopra e sentirne la consistenza, sono piene, le stringo un poco.
Risalgo e lo tengo in pugno, mi pulsa nel palmo della mano. Salgo e scendo lentamente, lui ha gli occhi chiusi e mugola.
Lo bacio ancora e lui mi guarda, la sua espressione mi implora di dargli ancora piacere, non so resistere e scendo con la bocca su di lui, prima sui pettorali, poi sugli addominali appena accennati e già sento l'odore del suo sesso. Continuo a muovere la mia mano, con il pollice che sfiora un punto preciso, che lo esalta. Sono sempre più vicino e lui mi appoggia una mano sulla testa, come un invito a continuare.
"Se faccio qualcosa che non ti piace…..fermami…" e non appena finisco di dire queste parole, senza nemmeno sentirlo rispondere, prendo tutto il suo sesso nella mia bocca, stringendo le mie labbra sulla pelle per scoprirlo tutto e avvolgendolo nella presa morbida della mia lingua che ormai non chiedeva altro che sentirne il sapore. Lui ha un gemito, quasi un esulto di godimento. La bocca di una donna vera, di una donna con la D maiuscola è una bocca che sa dare piacere con una generosità che non ha pari. Sicuramente avrà avuto altre esperienze, ma solo adesso sente quell'emozione unica di sentirsi preso, preso nella bocca di una donna che vuole regalargli piacere allo stato puro.
Risalgo e scendo di nuovo, risalgo e scendo di nuovo, stringendolo con una mano alla base e con l'altra tenendo teneramente le palle nella mia presa, le sfioro appena con le unghie e loro si induriscono ancora. Lui si è completamente abbandonato a me, posso farne cioè che voglio.
Quando scendo con la bocca fino alla base e col naso premo sul suo pube per fargli capire che sono arrivata in fondo e purtroppo non posso andare oltre, sento che lui accenna un colpo di reni, mi vorrebbe scopare la bocca. Risalgo e scendo di nuovo, stirandogli per bene la pelle fino alla fine poi mi fermo. Lui riprende fiato. "Aspetta…." dico e mi alzo, mostrandogli le spalle raggiungo il frigo bar, sento il suo sguardo su di me, mi chino per prendere un cubetto di ghiaccio e lascio che i suoi occhi affoghino nel mio sesso, voglio che lo veda bene e inarco appena la schiena così che oltre la riga del culo possa vedere….tutto. Metto il ghiacciolo in bocca e torno da lui, ora può vedermi meglio e lascio che guardi il mio seno, i miei fianchi, il mio ventre, le cosce fino ai piedi ed è così che il suo sguardo si è posato su di me, lo sento come se fosse una mano ad accarezzarmi. "Che fai…" chiede ingenuo "Taci ragazzo…." dico con un briciolo di autorità. Torno al suo fianco e mi sfilo il cubetto di bocca e riprendo il suo sesso dentro di me, con la lingua ghiacciata e la gola fresca. Lui impazzisce, mi prenda la testa e comincia a scoparmi, lascio che sfoghi tutta la sua forza, tutta la sua voglia dentro di me, sento che non manca molto e mentre gli passo il cubetto sulle palle. Lui esplode.
Ingoio tutto, perché ha un buon sapore e risalgo, lo sego un po' per lasciarlo scaricare tutto mentre mi rinfresco col cubetto, ormai il ghiaccio è piccolo e riesco a tenerlo in bocca mentre gli succhio le palle. Lui vibra. Lo tengo stretto alla radice e lo riprendo tra le labbra e di colpo tutto in gola fino al naso. Sento che gli piace. Risalgo e scendo, risalgo e scendo e lui è sfinito. Ride, una risata liberatoria, è felice il piccolo uomo.
Rimaniamo in silenzio e la mia mente si riempie di mille pensieri. Squilla un cellulare, è il suo, è un messaggio. "Merda mi cercano quei ragazzi, come faccio…." se fosse stato un uomo, non so come avrei reagito, ma Giulio è un ragazzo che ha ancora molto, tutto da imparare, lo perdono e con voce materna gli dico "Dai, forza, vai…" e lui "Sì, ma così….subito così…." e mi commuove sentire la sua incertezza, forse ha capito che non si lascia così una donna, non in questo momento, non così.
"Giulio…" dico quando è sulla porta "…posso fidarmi di te? Parola?" e lui improvvisando una espressione seria, così come quando i ragazzi imitano gli adulti risponde "Parola…" e se ne va. La camera è ancora nell'ombra, sono stesa sul letto, nuda, col suo sapore ancora in bocca e guardo il soffitto, in silenzio. Scendo con una mano tra le cosce, mi accarezzo. Ho voglia.
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