Alla riscoperta della passione

Trenta anni di matrimonio si facevano sentire nel rapporto con Patrizia. Lavoro, figli, problemi avevano affievolito quella parte passionale del rapporto di coppia anche se ci amavamo come sempre. La mia voglia però rimaneva sempre alta e la voglia di sesso mi portava spesso a fantasticare spesso anche proprio su noi due. Patrizia era stata sempre una bella donna con i suoi fianchi e le sue cosce piene e tornite e a letto, una volta scaldata a puntino, riusciva a farmi sentire uomo. Negli anni era diventata sempre più brava nel sesso orale ed oggi riusciva a farmi pompini da urlo. Continuava però a mancare quella scintilla che ci riuscisse a portare al rapporto passionale di un tempo. Le proposi di ritagliarci una vacanza di pochi giorni tutta nostra, lontana da casa, lavoro e problemi. Patrizia accettò ignara di quanto mi stesse passando in mente. Nei giorni precedenti comprai online 2 vestitini leggeri adatti a ciò che avevo in mente e senza farle capire nulla li misi in valigia per portarli in vacanza. La stanza prenotata era nelle aspettative con annesso un bel terrazzino su fronte mare. Il pomeriggio trascorre tranquillo sistemandoci in camera ed uscendo subito a passeggiare alla scoperta del paesino. Localini caratteristici e molto carini perimetravano un lungo corso già pieno di turisti come noi. La sera ci prepariamo per andare a cenare, avevamo individuato un bel localino. Esco dalla valigia ciò che avevo preso online e propongo a Patrizia di indossarlo per la serata. Un bel vestitino leggero con gonnellina larga e corta a metà coscia, senza maniche e con elastico al petto. Patrizia sorridendo mi ringrazia ed indossa il vestito. Le calza a pennello, mette ben in mostra le sue cosce piene e tornite anche se, a suo dire, le sembra corto. Sta da regina invece, prova a mettere lo slip ma la blocco. Amore stasera solo questo, ne slip ne reggi, solo abbinamento con il sandalo con tacco. Ci incamminiamo verso il corso, io entusiasta di rivedere mia moglie vestita sexy. Decidiamo di mantenerci leggeri bevendo e spizzicando qualcosa al bancone. sediamo sugli sgabelloni, le cosce di Patrizia facevano capolino da quella corta gonnellina. Non potevo che non ammirarla nella sua sensualità mentre beveva ed accavallava le gambe. La gonna saliva talmente che si riusciva a vedere la fica nuda. Certo io lo sapevo e per me era più semplice capirlo, ma anche il cameriere se ne è accorto continuando a spiare tra le cosce di mia moglie. Patrizia si accorge di ciò che stava succedendo e capisce che la situazione diventava per me eccitante. Scavalla e socchiude leggermente facendo intravedere sia a me che al cameriere che cerca di rimanere impassibile. Il cazzo mi pulsava nei pantaloni mentre ammiravo Patrizia nella sua bellezza di femmina. Finiamo il nostre spriz e ci dirigiamo alla cassa. Patrizia accentua la discesa dallo sgabellone mostrando nitidamente la figa nuda al ragazzo che salutandola dice: complimenti sei ancora una bella signora... La mia eccitazione era al massimo. Per strada continuavo a cercare gli sguardi di coloro che osservavano mia moglie e immaginavo i commenti. Andammo in camera e senza neanche aver il tempo di chiudere la porta ci ritrovammo sul letto. Io sdraiato e lei sopra a cavalcarmi il cazzo diventato marmo. Patrizia si muoveva a ritmo facendo scomparire tutta l'asta dentro quella figa zuppa di piacere. Le abbassai il vestito scoprendole le tette e mentre continua a cavalcarmi le massaggiai il seno e quei capezzoli diventati due chiodi dall'eccitazione. La incitavo a continuare, a cavalcarmi sempre più e sempre più veloce sino a raggiungere insieme l'orgasmo. Le riempì la figa già zuppa dei suoi umori. Patrizia si accasciò su di me e limonammo mentre sentivo colare i suoi umori sul mio cazzo. Amore è stato bellissimo sentirmi desiderata mi disse ed io le risposi che che per era stato bellissimo vedere la mia donna desiderata. Lo rifaremo amore? chiesi e lei accasciandosi al mio corpo annui'....