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Lui & Lei

Il Fotografo Cap.39 - Il giorno del sì


di blueyes5
02.06.2025    |    590    |    3 9.6
"«Non si discute con l’accompagnatore ufficiale, ricordi?» Maddie alza le mani in segno di resa..."
È domenica mattina. L’aria è tersa, il cielo limpido. Marco arriva sotto casa di Maddie alle 9:55 in punto. Indossa un completo blu scuro, cravatta sottile e un mazzo di fiori di campo comprati mezz’ora prima. Quando Maddie esce, Marco resta senza parole. Un abito lungo color champagne le abbraccia il corpo, scollatura profonda ma elegante, schiena nuda, capelli raccolti in uno chignon morbido. È bellissima.
«Ti sei dato da fare, Roggia. Non sembri nemmeno il mio fotografo personale» commenta lei con un sorriso malizioso.
«E tu sei da perdere la testa» risponde lui, porgendole i fiori.
«Occhio, Markus. Potrei anche crederti.»

Arrivano alla location del matrimonio, una villa di campagna immersa nel verde, tavoli decorati con tulle bianco, luci tra gli ulivi. Le ragazze dell’addio al nubilato sono tutte lì: Beatrice in abito corto color avorio, raggiante; Marika in rosso fuoco, Silvia in verde smeraldo, Giada in blu elettrico. Appena vedono Markus si scambiano sguardi complici.
«Il fotografo è oggi in veste ufficiale o ufficiosa?» chiede Marika, passandogli accanto sfiorandogli il petto.
«È il mio +1» risponde Maddie rapida, prendendolo per il braccio. «E guai a chi lo tocca.»

La cerimonia è breve, intensa. Gli sposi si giurano amore davanti agli amici, tra risate e lacrime. Dopo il brindisi, il ricevimento si apre nel giardino. Cibo, musica, balli.
Marco si muove bene. Conversa con tutti, regge la pressione. Maddie lo guarda e per la prima volta lo vede davvero uomo. Sicuro. Elegante. Non il suo solito allievo.
Durante un lento, Silvia lo invita a ballare. Maddie lo osserva dalla distanza, bicchiere in mano. Lui le prende la mano, la fa volteggiare. Silvia gli parla all’orecchio. Maddie stringe le labbra. Quando la canzone sta per finire, si avvicina decisa.
«Scusate se interrompo» dice con un sorriso forzato. «Ma questo è il mio accompagnatore.»
Marco la guarda con gratitudine, le porge la mano. «Vuoi ballare, Maestra?»
«Solo se mi chiami così tutto il giorno.»
Ridono. E iniziano a ballare. Un ballo lento, i corpi vicini. Si guardano negli occhi, la tensione cresce.

Nel tardo pomeriggio, Beatrice li chiama. Sono soli sotto un gazebo.
«Avete portato l’album?» chiede, eccitata.
Maddie porge la busta elegante. Beatrice lo apre come fosse un regalo di Natale. Sfoglia le pagine lucide.
«Questo scatto… io e Karim… madonna che faccia ho! E qui… oh, Silvia, che lingua!»
Ride, arrossisce. Poi arriva all’ultima foto: lei tra le braccia dei tre ragazzi, nuda, spettinata, felice.
«Al mio futuro marito piaceranno. E anche alle sue fantasie…»
Porge a Marco una busta chiusa. «Il compenso. Sei un artista.»
Marco la apre qualche minuto dopo: venti banconote da cento euro. Maddie lo guarda.
«Abituati. Il talento si paga bene.»

Quando il sole comincia a calare, la festa non è ancora finita. Maddie e Marco si siedono sotto un albero a guardare gli invitati ballare. Vicino a loro, Silvia e Marika ridacchiano, Giada balla con un ragazzo amico dello sposo. Tutto sembra leggero.
«Ti stai divertendo?» chiede lei.
«Molto. Ma la cosa più bella è vederti così. Libera. Sorridente.»
Lei lo guarda a lungo. Poi si appoggia alla sua spalla.

È lunedì sera, la vigilia della partenza. Marco ha chiamato Maddie nel pomeriggio.
«Ti va di uscire? Solo noi due.»
Sono seduti a un tavolino all’aperto, in un bistrot nascosto in una piazzetta alberata. Vino bianco, tapas, candele accese.

«Tra qualche ora mio padre sarà a casa. Domattina partiamo. Niente telefono, niente pc. Solo mare e relax» dice Marco.
Bevono. Ridono. Ricordano la prima volta che si sono parlati davvero, non nell’ascensore, come raccontano agli altri, ma quando lei lo ha beccato a spiarla col teleobiettivo dalla finestra del suo salotto.
«Ero furiosa,» racconta Maddie, «ma ammettilo, ti sei innamorato a prima vista.»
Marco sorride, giocando con il gambo del bicchiere. «Mi hai trafitto. Dritto al cuore. Però ammettilo tu: ti piaceva sapere che ti guardavo.»
«No, mi piaceva sapere che non potevi smettere.»
Si guardano negli occhi. Non c’è sfida né gioco, solo un’intimità nuova, senza filtri.
«E tu invece… non ti sei più tolta di torno,» aggiunge lui con un mezzo sorriso. «Cioè, ogni volta che apro una porta, sei lì. Con uno shooting assurdo, una frase fuori luogo o una domanda che mi spiazza.»
«Ti ho cambiato la vita, eh?»
«Sì, e ora non saprei più immaginarla senza di te.»
Il silenzio che segue è morbido, pieno di cose non dette. Poi Marco si fa più serio.
«E… cosa farai adesso? Vacanze?»
Maddie si versa un dito di vino, guarda fuori dalla vetrina del bistrot, osserva una coppia che passa abbracciata. «Ho qualche invito. Un paio di amici vogliono che li raggiunga in Sardegna, hanno preso una villa sul mare. Relax, musica, tramonti su terrazze infinite.»
«Suona bene.»
«Poi ci sono… altri contatti. Gente che mi segue su MadSex. Clienti, ma non proprio. Ricconi che vogliono ragazze belle da portare sui loro yacht per far vedere al mondo quanto valgono.»
«E tu ci andrai?»
Lei solleva lo sguardo, lo fissa con dolcezza. «Dipende. A volte è divertente. Ti senti potente, desiderata. Al centro. Ma poi, succede anche che alle due di notte ti trovi a bordo di una barca con un vecchio che parla solo di motori e soldi… e vorresti solo essere altrove. Con qualcuno che ti guarda come fai tu. Anche quando non dici niente.»
Marco si sporge in avanti. Le prende la mano, la stringe. Il suo pollice le accarezza il dorso con lentezza. «Non smetterei mai di guardarti.»
Maddie si lascia cullare dal gesto per qualche secondo, poi si sfila la mano con dolcezza. «Lo so. E ti ringrazio per questo.»
«Tu mi hai insegnato a guardare. E a vedere. È diverso.»
Lei sorride, ma è un sorriso stanco. «Già. Forse è per questo che ho paura. Perché tu vedi troppo.»
«A me non fa paura vederti.»
Le mani si cercano di nuovo, sfiorandosi appena. Poi lei distoglie lo sguardo, sospira. «A volte penso che stia finendo una stagione. E che non so cosa arriverà dopo.»
«Magari un’estate nuova. Una bella.»
«O magari un’altra tempesta.»
«Se arriva, la attraversiamo insieme.»
Rimangono in silenzio. Lei si porta il bicchiere alle labbra, ma non beve. Lui la osserva, come se volesse imprimere nella memoria ogni sfumatura del suo viso.
Poi Marco si alza e paga il conto, nonostante le sue proteste.
«Non si discute con l’accompagnatore ufficiale, ricordi?»
Maddie alza le mani in segno di resa. «Va bene, cavaliere.»

Camminano piano fino a casa sua. Il cielo si è fatto rosa, le ombre allungate si muovono insieme a loro sui marciapiedi. Lei si ferma davanti al portone.
«Allora ci scriviamo?»
«Io ti scrivo anche se non rispondi.»
«Risponderò. Magari da una barca.»
«Io ti aspetto a terra.»

Lei lo guarda. Poi lo bacia. Lungo, lento, pieno. Non è un addio. È una promessa silenziosa.


Continua con l’ultimo capitolo nella sezione “Lui & Lei”…
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