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Angelica, il ritorno: vocazione Escort – Capitolo 12: La gang-bang - Parte I


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
09.05.2022    |    4.526    |    0 9.0
"Accortasi del leggero imbarazzo di alcuni dei presenti nel ritrovarsi con persone sconosciute per partecipare ad un incontro sessuale, Angelica cercò di..."
In questo episodio, Angelica organizza una gang-bang estrema con cinque uomini.
Sottogeneri: gang-bang, bisex, orge.
* * * * *

Dopo quella particolare avventura a bordo dello yacht, Angelica riprese la sua abituale attività a ritmo molto intenso, con l’agenda piena di appuntamenti. Essendo inizio agosto, e l’azienda in cui finora lavorava chiusa per ferie, lei poteva così dedicarsi a tempo pieno a quella sua vocazione da escort di classe.
Stava anche pensando di allargare il giro e intraprendere, da fine estate, dei tour in altre località. Ma per queste trasferte non sapeva bene come regolarsi, soprattutto per le location. Così chiese prima alla sua amica e collega Claudia di Bologna, prodiga di consigli e utili indicazioni sin dall’avvio del suo percorso, la quale le diede volentieri alcuni riferimenti logistici per varie città ove andare.
Poi avrebbe chiesto anche a Beatrice, proprietaria dell’appartamento ed ex-escort, che doveva incontrare per firmare il rinnovo del contratto di locazione almeno per un anno.
Tra le due c’era già una certa confidenza e ammirazione reciproca; così Beatrice si recò da Angelica per parlare in merito. Dopo i saluti e i convenevoli, disse:
“Allora Angelica, come ti trovi qui? Come è andato il primo mese di attività?”
“Oh, molto bene Beatrice!... Anche grazie a te che mi hai subito convinto a prendere questo tuo appartamento... Sono molto contenta e soddisfatta... oltre le più rosee aspettative... Ho vissuto anche situazioni particolari e divertenti... adesso ti racconto...”
Così le raccontò l’avventura sullo yacht.e alcuni episodi che le erano capitati con qualche cliente, come con Mauro, suo primo cliente e già frequentatore di Beatrice:
“Quel Mauro è davvero una persona a modo...gentile, generoso e porcellino... ne abbiamo combinate delle belle con lui...” le disse Angelica, e le raccontò anche dell’incontro a tre con la trans Lorena.
“Eh sì, anche con me Mauro si è sempre comportato da vero gentiluomo... proprio il cliente ideale...” confermò Beatrice.
Dopo qualche altra chiacchiera, arrivarono a definire velocemente il rinnovo del contratto di locazione dell’appartamento per un anno.
“Oh Angelica, sono proprio contenta che qui ti trovi bene e rimarrai almeno per un anno...”
“Certo, sono contenta anch’io... grazie della tua disponibilità... è proprio la location ideale... piace molto anche ai clienti...”

“Ma, piuttosto, hai pensato di ampliare la tua attività in altre zone facendo dei tour?... Sai, all’inizio qui hai avuto il beneficio dell’effetto-novità, unito alle tue doti, e del pieno della stagione estiva...
Ma potrà succedere che poi rileverai un graduale calo... è normale, è successo anche a me... E allora, trasferte in altre città possono portarti risultati notevoli...”
“Ecco... mi hai anticipato... proprio di questo ti volevo parlare... Sì, ci ho pensato anch’io a fare dei tour... ho avuto qualche indicazione da Claudia, la nostra amica di Bologna... ma se hai anche tu luoghi e location valide da suggerire mi saranno molto utili...”
“Ma certo cara!... Molto volentieri!... Ti do subito alcune informazioni...”
Così Beatrice, consultando la sua agenda, cominciò a stilare una lista di città e per ognuna una o due possibili location, con indirizzi e recapiti di residence, appartamenti o altre strutture, già conosciute e adatte alle necessità di una escort.
Così ne uscì un elenco di almeno una decina di possibili mete a breve e medio raggio: Ancona, Perugia, Firenze, Ravenna, Parma, Mantova, Brescia, Venezia-Mestre, Verona, Trento, e altre.
“Per andarci in tutte mi occorreranno mesi...” disse Angelica.
“Io facevo così: alternavo una settimana qui e una in tour... vedrai, è molto produttivo....e anche per te è stimolante vedere bei posti e conoscere nuova gente... Ti accorgerai anche che, avendo cominciato così alla grande, quando arriverai in quelle zone la tua fama ti avrà già preceduto...Inoltre vedrai... che tra pochi mesi festeggerai i tuoi primi centomila euro e tra qualche anno il tuo primo milione!”

“Grazie ancora Beatrice... i tuoi consigli mi sono preziosi... Penso proprio che farò così... Già che ci siamo, vorrei chiederti un’altra cosa... Ecco...in questo primo mese avendo lavorato a pieno ritmo,
devo dire che ho guadagnato bene... Ma adesso ho il problema di come gestire il contante... con le limitazioni che ci sono e con le banche che fanno le storie o scattano le segnalazioni... Così, se ho anche maturato una certa disponibilità non riesco a sfruttarla per quello che mi serve o come vorrei...”
“Oh, ti capisco... lo stesso problema che è successo a me e a tutte noi del settore... Ma fortunatamente c’è una soluzione, sicura e vicina, che ho già sperimentato anch’io con soddisfazione.... Ecco, questo è il nome e il recapito del direttore di una Banca di San Marino, consociata a un gruppo bancario svizzero.... Contattalo con fiducia, non fa domande anche se si rende conto della situazione e ti ritroverai con un conto estero su cui puoi versare i contanti e operare tranquillamente senza timore di rientrare in limiti e controlli....”
“Oh... molte grazie anche di questo Beatrice... mi sei molto cara... Contatterò sicuramente questa persona per fissare un appuntamento...” E l’abbracciò per darle un bacio di ringraziamento, aggiungendo:
“Che ne dici se adesso andiamo a fare shopping insieme e poi a pranzo?.... Mi farebbe molto piacere...”
“Oh sì, grazie per l’invito... Fa molto piacere anche a me... Andiamo pure!”
Così Angelica e Beatrice, se ne andarono a braccetto per Viale Ceccarini, sotto gli sguardi di ammirazione della folla presente per quelle due belle donne, eleganti e scollate.

Per la questione finanziaria, Angelica non perse tempo. L’indomani chiamò il numero avuto da Beatrice e fissò un appuntamento con il direttore per la mattina successiva.
Si recò fiduciosa a San Marino già con un certo gruzzoletto in contanti; al confine nessun controllo.
Il direttore si chiamava Giovanni Bauer, un uomo elegante sulla cinquantina, la ricevette immediatamente e con cordialità. Angelica si presentò e le bastò dire che aveva avuto il suo recapito dalla signora Beatrice di Riccione, che Bauer disse:
“Ho capito perfettamente... non c’è bisogno che aggiunga altro... noi siamo molto riservati e rispettosi della privacy dei nostri clienti... abbiamo la soluzione adatta alle sue particolari esigenze:
possiamo aprire un conto qui a San Marino collegato a un conto estero presso la capogruppo in Svizzera...può versare e prelevare contanti senza vincoli e controlli... tutto lecito e regolare...l’unica cosa, è che per i versamenti dovrà venire a San Marino, ma se non potesse o fossero cifre rilevanti potremo inviare noi un messo o un furgone blindato a ritirarli da lei, tutto registrato e assicurato... avrà due carte di credito diamond e platinum, con massimale illimitato... oltre ovviamente ad assegni, home banking, trading online, ecc... La remunerazione delle giacenze è a un tasso interessante ma poi le potremo proporre un’ampia gamma di investimenti finanziari; i nostri consulenti possono anche venire a domicilio... Inoltre, possiamo aggiungere un servizio che si è rivelato utile per certe professioni: un lettore Pos per pagamenti dei clienti con carte di credito, le cui operazioni saranno indicate solo con il nome della banca e la dicitura “servizi finanziari”... Tutto questo ad un canone mensile veramente contenuto... Ecco, le lascio la modulistica per prenderne visione, così quando deciderà è già tutto indicato...”
[Nota dell’Autore: quanto appena esposto è naturalmente solo una semplificazione di fantasia a fini narrativi, non entrando nel merito delle normative in vigore su limitazioni al contante, antiriciclaggio e conti esteri]

Angelica rimase sbalordita dalla facilità e semplicità con cui il direttore esponeva quel prodotto finanziario, che pareva proprio l’ideale alle sue esigenze. Rispose quindi senza indugio:
“Direttore Bauer... ho già deciso... mi ha convinta... è proprio quello che fa per me...venire ogni tanto a San Marino non è un problema... intanto avrei già un certa cifra da versare...”
“Molto bene signora Angelica... adesso compiliamo i vari documenti, le diamo tutte le credenziali e apriamo il suo conto, dove può già fare il versamento.... Tra una decina di giorni le arriveranno le carte di credito....Siamo lieti di averla tra i nostri clienti e siamo sempre a sua disposizione....”
Sbrigata la pratica in banca in meno di un’ora, Angelica uscì soddisfatta e contenta per aver sistemato così la gestione finanziaria della sua attività. Inviò anche un messaggio a Beatrice per darle conferma in merito e ringraziarla ancora una volta delle sue preziose indicazioni.
Quindi rientrò a Riccione per gli appuntamenti del pomeriggio.

Dato che dopo pochi giorni sarebbe stato un mese che aveva cominciato la sua professione di escort, Angelica cominciò a pensare a come festeggiare questa ricorrenza in modo adeguato.
Poiché in queste prime settimane c’erano stati alcuni clienti che l’avevano colpita più di altri o dai quali era rimasta attratta oppure che erano già venuti più volte da lei, pensò bene di combinare qualcosa con loro che avevano contribuito a quell’avvio alla grande della sua attività.
E quindi decise di organizzare un incontro collettivo, una gang-bang ad invito rivolta solo ad alcuni
clienti selezionati, in cui lei stessa si sarebbe voluta divertire ai massimi, godere ad oltranza, senza porre limiti preordinati.
Angelica aveva già organizzato delle gang-bang in famiglia, anzi delle vere e proprie orge con i figli ed anche le loro fidanzate, la famiglia della sorella o con le amiche-trans di Lorena [come raccontato nei capitoli 10-12 e 19-21 della serie “Angelica e i suoi figli”, N.d.A.], ed ancora si eccitava al ricordo di cosa aveva combinato e di quanti orgasmi aveva avuto.

Però, pur se la buona regola era che ogni partecipante dovesse usare le opportune coperture, pensare di fare una gang-bang con tanti ben cazzi a disposizione ma rinchiusi in un profilattico per lei era fuori questione; avrebbe perso la gran parte del piacere e non avrebbe goduto a fondo come avrebbe voluto; oltretutto il profilattico alla lunga continuava a darle fastidio, causandole una certa irritazione. Allora, come avvenuto già con qualcuno, valutò che se i partecipanti fossero venuti muniti di test recenti, sarebbero stati tutti tranquilli e potevano agire liberi da costrizioni.
Stabilì una quota di partecipazione forfettaria ridotta di 150 euro, con la possibilità di continuare ad oltranza; l’obiettivo della serata non era guadagnare più di tanto ma far divertire i partecipanti e per lei avere più orgasmi possibili.
Quindi, pensò a chi invitare, considerando un massimo di 5 persone per poterli accogliere comodamente, date le dimensioni della camera e del soggiorno.
Sicuramente Mauro, il suo primo cliente ed anche il più assiduo e probabilmente il più porcellino; poi voleva rivedere Alain, il superdotato di colore al quale aveva consentito di superare il suo problema di dimensioni, e quindi Alberto, suo “marito” per una sera per l’avventura sullo yacht della settimana precedente, al quale aveva già anticipato l’evento in cantiere [questi personaggi sono apparsi, con le relative vicende, nei precedenti capitoli della presente serie: cap. 4-5 e 7-8 Mauro, 9 Alain, 10-11 Alberto; N.d.A.].
Ad essi volle aggiungere Flavio e Franco, due cugini bisex detti “Fla & Fra” poco più che trentenni e “compagni di merende” alla ricerca di avventure con donne con spirito materno più grandi di loro; Angelica era stata colpita da loro perché, oltre che ci sapevano fare, le ricordavano molto i suoi amati figli e si eccitava assai quando facevano sesso tra loro.
Aveva anche qualche altro nome di riserva ma è su questi che puntava, confidando nella loro adesione. Dato che tutti questi non erano né sposati né fidanzati, quindi senza vincoli familiari, valutò che il giorno migliore potesse essere la domenica quando non avevano neanche impegni lavorativi.
Così, a metà settimana, ad essi inviò un messaggio che diceva:

“Vuoi vivere momenti insuperabili e indimenticabili?
Ti aspetto domenica dalle 21.00 con pochi amici selezionati per una serata in cui vi offrirò tutta me stessa.
Chiamami per le info e per una cortese conferma, ti saluto con un caldo bacio. Tua, Paris”

Il primo a richiamarla fu ovviamente Mauro che diede, con entusiasmo, immediata conferma; a lui non occorreva spiegargli il discorso del test perché già era una sua abitudine.
Seguirono scaglionate le risposte e le chiamate degli altri invitati, a cui spiegò i dettagli e la questione del test. Per ultimo la chiamò Alberto; lui l’aveva conosciuta solo pochi giorni prima per quella particolare occasione dello yacht, ma già il desiderio di rivederla in altro contesto era tanto, si soffermarono a lungo a parlare anche di altre cose e infine le diede la sua adesione, doveva solo organizzarsi arrivando da Reggio Emilia e quindi trovare un albergo, ma Angelica le disse:
“Alberto, dato che siamo stati marito e moglie per una sera, se poi vuoi fermarti qui da me c’è una camera degli ospiti... per me non c’è nessun problema...”
“Oh Angelica... ti ringrazio molto... non vedo l’ora di essere da te domenica... Ti penso spesso, a presto...:”

Alla fine tutti diedero conferma di partecipazione, ma da quel giro di telefonate emerse che solo Mauro, da vecchio puttaniere, aveva già partecipato a gang-bang vere e proprie, gli altri al massimo ad incontri a tre. Ad Angelica questo non dispiaceva affatto perché le piaceva guidare i giochi e magari insegnare qualcosa ai suoi adepti neofiti.

La domenica dell’evento, al mattino Angelica rientrò nel suo paesello di provincia nelle Marche; prima passò a casa per prendere delle cose e salutare velocemente i figli, Leonardo e Michele, accennandogli a quello che aveva in programma per la sera. Ma loro dissero:
“Ma come, mamma!... Anche una gang-bang?...Come quelle che avevamo già fatto in famiglia?... Ma sei proprio senza limiti!... Da quando svolgi questa attività vieni così di rado a casa e possiamo stare così poco con te... Quando possiamo venire a trovarti e tu dedicarti a noi?... Ci manchi tanto!”
“Ragazzi, anche voi mancate tanto a me... adesso ho mille cose da fare e così poco tempo... ma vi prometto che presto organizzeremo una serata a Riccione tutta nostra... e non in un giorno a caso,
ma il prossimo 15 agosto... a Ferragosto, l’anniversario di quella magica notte in cui è cominciato tutto tra noi e cambiato il nostro destino... Vi amo tanto!...Ma ora devo proprio andare!”
“Oh... questa almeno è una bella prospettiva... Ci teniamo tanto anche noi a celebrare e rivivere insieme a te quella ricorrenza così importante... Però, intanto siamo sempre un po’ gelosi e in pensiero per te... Mi raccomando, facci sapere come è andata la serata e se hai bisogno di qualcosa, chiamaci!... Ti amiamo mamma!” dissero in coro i figli.

Salutati e baciati amorevolmente i suoi ragazzi, Angelica si recò nel laboratorio di analisi dove lavorava Lorena, fidanzata-trans del figlio Michele ed esperta biologa, che, anche se era domenica le aprì appositamente per lei. Fece l’abituale test di controllo MST, risultato assolutamente negativo, e raccontò a Lorena quello che aveva in programma per la serata.
“Una gang-bang?... Uaooo!... Come quelle che abbiamo fatto insieme?... Conoscendoti, diventerà una vera e propria orgia di sesso sfrenato... Oh, Angelica quasi quasi vorrei esserci anch’io... anche se Michele non mi ha ancora perdonato per essere venuta da te per quell’incontro a tre con il tuo cliente... ma a me è piaciuto tantissimo!... Ti auguro buon divertimento e di godere tanto... Ti adoro!”
E salutò con un caldo bacio anche la trans, alla quale era molto affezionata.

Rientrò a fine mattina a Riccione; andò a comprare quello che serviva da offrire agli ospiti come bevande, dolci e una torta-gelato da tenere in freezer. Dopo un pranzo veloce, si riposò un’oretta e per il pomeriggio non aveva preso appuntamenti ma andò qualche ora al mare per rilassarsi al sole e in acqua, liberando la mente e distendendo lo spirito in attesa dell’intensa serata che l’aspettava.
Rientrata a fine pomeriggio, fece la doccia e l’abituale clistere depurativo per essere pulita e profumata per accogliere in sé quei cinque esemplari di maschi in arrivo.
Preparò la camera dei giochi con tutto l’occorrente: lenzuoli monouso, disinfettanti, asciugamani a disposizione degli ospiti, ecc.; e nel soggiorno il tavolo con le bevande per l’aperitivo di benvenuto,
nonché dolciumi, pizzette, stuzzichini, ecc. Riordinò la “cazziera” che i suoi ospiti (tranne Alberto) ben conoscevano: l’espositore a parete dove erano in bella mostra tutti la sua collezione di sex-toys: dildo e vibratori di ogni forma e dimensione, plug, strap-on, fruste e accessori bdsm e ogni altro strumento per fantasie erotiche.

Le rimaneva da decidere come abbigliarsi per la serata. Dopo averci pensato un attimo, non ebbe dubbi: scelse la sua “divisa da orgia”, già utilizzata in occasione degli eventi in famiglia: un completino, costituito da due ridotte strisce di tessuto semi-trasparenti sul torace che coprivano solo la parte centrale dei seni, da cui spuntavano orgogliosi i suoi piercing ai capezzoli, unite sotto ad una specie di perizoma ultraridotto e sottile che passava tra le labbra vaginali lasciandole visibili; infine, dietro solo una sottilissima fettuccia tra le natiche da cui faceva capolino il suo immancabile plug anale che aveva indossato come sua abitudine
Così abbigliata, Angelica si sentiva già eccitata e davvero pronta all’azione. Si fece un selfie e lo inviò ai figli, scrivendo: “Ecco, sono pronta all’azione!”. Le risposero poco dopo: “Sei uno schianto, mamma!... Sola contro tutti, ma vincerai la sfida!... Vorremmo essere lì con te!...Ti amiamo!”

Poco prima delle 9 di sera il primo fu, manco a dirlo, Mauro, giunto in leggero anticipo. Rimase incantato nell’ammirare Angelica con quella tenuta, e già avrebbe voluto cominciare, ma lei lo fermò per aspettare che ci fossero tutti, consolandolo con una serie di baci di benvenuto.

Poco dopo arrivarono, alla spicciolata, gli altri partecipanti: i due cugini Flavio e Franco, quindi Alain e, per ultimo, Alberto che venendo da Reggio Emilia aveva trovato un po’ di traffico.
Tutti le fecero i complimenti per quel suo abbigliamento così sexy e provocante. Angelica lì salutò affettuosamente uno ad uno con languidi baci in bocca, facendoli accomodare nel soggiorno.
Accortasi del leggero imbarazzo di alcuni dei presenti nel ritrovarsi con persone sconosciute per partecipare ad un incontro sessuale, Angelica cercò di metterli a proprio agio, dicendo:

“Cari Amici, vorrei darvi il benvenuto e ringraziarvi tutti per aver risposto al mio invito ed essere qui stasera... Sono molto contenta e anche un po’ emozionata: è il primo evento di questo tipo che organizzo in questa mia nuova attività, di cui voglio festeggiare con voi il primo mese di svolgimento... Spero possiate essere a vostro agio... intanto faccio le presentazioni: Mauro... Flavio... Franco.... Alain... e Alberto – disse indicando i presenti intorno a lei in senso orario - ...
Ecco qui c’è un piccolo buffet con alcune cose da mangiare dolci e salate e bevande fresche... prego, servitevi pure... così parliamo un po’ e vi conoscete meglio...”

I cinque uomini favorirono di quanto offerto da Angelica e, durante il buffet scambiarono qualche battuta tra loro; il più sciolto e disinvolto era senz’altro Mauro, abituato a situazioni di quel tipo; i due ragazzi parevano un po’ intimoriti essendo gli altri più grandi di loro, Alain rimaneva piuttosto silenzioso, mentre Alberto cercava di socializzare e capire a che livello gli altri si fossero posti con Angelica, dato che la sua esperienza con lei, in qualità di sua “moglie” per una sera, era sicuramente diversa da un normale incontro con una escort.
Fu Mauro a cercare di rompere il ghiaccio e scuotere gli altri, dicendo:
“Colleghi!... siamo tutti qui perché siamo attratti da questa donna stupenda che tra poco ci delizierà con il suo corpo meraviglioso!... Ci divertiremo tutti insieme con lo stesso obiettivo... quindi non siate timidi... men che meno c’è da vergognarvi se avrete qualche desiderio particolare... se qualcuno non è esperto di gang-bang e situazioni simili, vedrete che imparerà subito... Buon divertimento a tutti!”

Intervenne ancora Angelica:
“Grazie Mauro per queste tue parole... Infatti, tra poco daremo il via ai divertimenti per i quali siamo qui e che a noi tutti piacciono tanto.... La regola base è solo una: tra persone adulte e consenzienti tutto è possibile, per il piacere e nel rispetto reciproco.... Ognuno è libero di fare e chiedere ciò che preferisce e io sono a disposizione di tutti, vorrei realizzare qualunque fantasia vi venga in mente... Se avete fatto il test di controllo che vi ho chiesto, come ho fatto io stessa stamane, potremo fare tutto più liberamente senza costrizioni per godere a fondo con ognuno di voi e farvi godere in me...
Potremo continuare ad oltranza, senza limite di orario né di venute...
Aggiungo un’altra cosa: alcuni di voi già conoscono il mio vero nome; a chi non lo sa ancora ve lo dico: mi chiamo Angelica e vorrei che stasera mi chiamaste così, perché stasera oltre a Paris, la escort professionista, sono appunto Angelica, una donna che vuole avere quanti più orgasmi possibile ed essere davvero il vostro... ehm... sborratoio!... Dai, forza, andiamo a incominciare...”

[Nota dell’Autore: va da sé che l’atteggiamento libero e “disinvolto” di Angelica, personaggio idealizzato e di fantasia, verso l’uso delle normali precauzioni è solo per le esigenze narrative nelle vicende della fiction e non è certo un esempio di comportamento corretto da seguire nella realtà]

Queste sue eloquenti parole furono lo sprone per chi era ancora un po’ indeciso; a quella stimolante prospettiva tutti si sentirono drizzare l’uccello nei pantaloni e mostrarono volentieri en passant ad Angelica il referto negativo del test che avevano fatto.
Poi Angelica, quasi dimenticandosene, aggiunse:
“Ragazzi, prima di procedere, ci facciamo un bel selfie di gruppo?... Poi vorrei fare delle foto mentre siamo in azione... Siccome sarò piuttosto occupata, c’è qualcuno di voi che è un bravo fotografo?”
Si fecero avanti Mauro e Alberto, a cui Angelica disse:
“Bene, adesso ci facciamo il selfie tutti insieme e poi vi do lo smartphone... ci sono varie funzioni ma è molto semplice... poi a chi vuole le invio volentieri...”
Fatto il selfie, Angelica fece strada al gruppetto verso la camera dei giochi; tutti conoscevano l’appartamento tranne Alberto, che quando vide quell’ambiente, con le luci soffuse, il letto rotondo, gli specchi e la “cazziera” traboccante di sex-toys, rimase meravigliato, esclamando: “Oh cazzo!... e questa cos’è?” Gli rispose sibillino Mauro: “Sono tutti i giocattoli di Angelica... vedrai che dopo ne vorrà usare qualcuno...”
Lo tranquillizzò la stessa Angelica:
“Stai tranquillo Alberto...faremo solo quello che ognuno vorrà...”
Quindi, lei si avvicinò ad ognuno, baciandolo a fondo ed iniziando a sbottonare la camicia o sfilare la maglietta. Poi, fece sfilare ai presenti i pantaloni e rimasti in slip o boxer, tutti belli rigonfi, si sedette sul letto al centro del gruppo e passando la mano all’interno ne estrasse i rispettivi uccelli, tutti pressoché pronti per spiccare il volo.
Quando gli altri videro l’enorme membro eretto di Alain rimasero un attimo in ammirazione: i due ragazzi bisex quasi con una punta di desiderio, mentre Mauro gli disse:
“Complimenti per la dotazione, Alain!... Sicuramente Angelica apprezza molto!”
“Grazie Mauro... Ad Angelica le sono già molto grato per aver risolto il mio problema la volta scorsa...”

“Oh. bene ragazzi!... Vedo che siete già pronti!...Adesso mi dedico io ai vostri amichetti!”
disse Angelica prendendo in bocca il primo cazzo che aveva a portata di mano.
Subito tutti le si avvicinarono porgendole i loro uccelli che lei si dedicò a leccare e succhiare uno alla volta per un primo assaggio. Le piaceva sentirsi il viso circondato da cinque bei cazzi, di cui ne poteva sentire l’aroma di maschi vogliosi, e quindi dato che glieli sbattevano in faccia da tutte le parti, si affrettò a prenderne in bocca due alla volta, almeno quelli di dimensioni normali.
Mauro le scattò le prime foto-ricordo.
Dopo aver così spompinato insieme prima i due ragazzi poi Mauro e Alberto, quando venne il turno di Alain evidentemente oltre al suo, già enorme, in bocca non le ci stava altro. Dal precedente incontro con lui, aveva capito la tecnica per ingoiarlo tutto, estendendo al massimo la mandibola e direzionandolo direttamente in gola, riuscendo così a farlo sparire nelle sue fauci per buona parte della lunghezza. Gli altri uomini la guardarono con ammirazione, cercando di capire come riuscisse a fare quel deep-throat con un arnese di quelle dimensioni.
Completato il primo giro, Angelica cominciò subito il secondo, aumentando l’intensità delle slinguate e dei risucchi su quei cazzi che già erano ai massimi.
In effetti ognuno avrebbe voluto che lei si dedicasse maggiormente al proprio strumento, e quindi la incalzavano sbattendoglielo sempre più in faccia, mentre varie mani scorrevano sul suo corpo tastandolo con decisione ed afferrando chi una tetta, chi l’altra, dopo averle liberate dalla ridotta copertura superiore del completino sexy.
“Calma ragazzi!... Adesso accontento tutti!... Piuttosto, mentre io sono impegnata quassù, c’è qualcuno così gentile che vuole occuparsi della mia passerina che ribolle dall’attesa?”

Prontamente davanti a lei si inginocchiò Alberto, che non vedeva l’ora di gustare di nuovo quella dolce fighetta, dopo che l’aveva assaggiata solo brevemente, durante l’avventura in yacht.
Le scostò la striscia del perizoma infilata tra le labbra e vi affondò la lingua, sentendo com’era già calda e umida. Angelica apprezzò subito quelle attenzioni ed allargò di più le gambe per agevolare l’operazione.
Poco dopo fu Mauro a prendere l’iniziativa: si distese sul letto ed afferrò Angelica per farla mettere a 69 sopra di lui; così mentre lei lo succhiava, lui le dava delle profonde passate di lingua sul clitoride e sulla vagina sempre più bagnata.
Essendoci un varco libero, da sopra si chinò Alain per raggiungere il lato-B sopraelevato e dopo averle sfilato il plug, con la sua lunga lingua si rivolse al buchino posteriore, anch’esso voglioso e desideroso di ricevere visite. Ad Angelica piaceva assai farsi leccare contemporaneamente i due buchi del piacere da due lingue diverse, che sentiva arrivare sempre più in fondo.
Poco dopo lei sentì che i due avventori avevano sostituito la lingua con le dita, due più due, che andavano ad esplorare le sue cavità, trovando ben presto un movimento sincronizzato avanti e indietro separate solo dalla sottile membrana ano-vaginale, che le procurò subito un aumento di secrezioni.
Intanto, davanti, oltre ad avere sotto di sé l’uccello di Mauro, Angelica afferrò con una mano il cannone di Alain, segandoglielo dolcemente, mentre Flavio e Franco le avevano rimesso i loro giovani cazzi in bocca che lei spompinava con calma e dolcezza.

Poi, Angelica si sollevò mettendosi semidistesa appoggiata a Mauro, mentre Alain le piazzò velocemente il suo randello in mezzo alle tette, che Mauro da dietro le stava già massaggiando, arrivando così a cingere il cazzo nero di Alain, che data la lunghezza arrivava tranquillamente in bocca, ripetendo così la spagnola più pompino che l’altra volta era tanto piaciuto sia a lui che a lei.
La sua vulva bagnata era tornata preda di Alberto che vi aveva a sua volta affondato due dita e allungato il pollice fino in culo, per una presa ad uncino che faceva impazzire Angelica.
Alberto muoveva bene le dita con la giusta intensità e profondità, tanto che poco dopo Angelica ebbe un primo orgasmo, eiaculando il suo squirt in faccia ad Alberto che fu ben lieto di assaporare quei deliziosi succhi.

Dopo quel godimento, si tolse un attimo i cazzi che aveva in bocca per riprendere fiato, e sospirando disse: “Bene ragazzi!... Dopo questa prima godutina ed aver assaggiato in bocca i vostri cazzi è ora di prenderli sul serio...Chi vuole scoparmi per primo?... Chiedo solo ad Alain di avere la cortesia di dar la precedenza agli altri, così poi sono bella lubrificata e allargata per accoglierti come si deve... Forza!”
“Proporrei di dare la precedenza ai ragazzi, che mi sembrano molto vogliosi...” disse Mauro.
“Oh, grazie... in effetti entrambi non vediamo l’ora...”disse Franco che si pose davanti ad Angelica che lo attendeva sorridente a gambe aperte. Il suo giovane cazzo di dimensioni rispettabili, entrò subito in quella navigata vagina ed iniziò a spingere con una certa foga, comprensibile vista la sua non vasta esperienza e il contesto della situazione. Angelica sentiva bene i colpi in profondità e intanto afferrò i due cazzi più a portata di mano, quelli di Alberto e Mauro, per continuare ad avere la bocca piena.
Mentre Franco scopava Angelica, gli altri notarono che Flavio accarezzava il culo del cugino fino a raggiungere il buchino posteriore e poi infilargli un dito. Angelica sapeva che ai due ragazzi piaceva quel delicato tocco bisex, avendolo fatto con lei anche in precedenza, ma non era il solo. Così, quando Franco stava completando il suo turno, Angelica con fare sornione disse:
“Flavio, prima di dare il cambio a Franco, gli succhieresti un po’ il cazzo?... Mi ecciterebbe ancora di più!”
“Ehm... ma certo!” rispose Flavio, un po’ imbarazzato di farlo davanti a tante persone.
Così, appena Franco estrasse il cazzo grondante di umori dalla vulva di Angelica, Flavio vi si avventò per spompinarlo con decisione e dicendo:
“Mmm... così, con il sapore di figa di Angelica è ancora più buono!” Gli altri guardarono un po’ stupiti, ma facendo venire ad alcuni certe fantasie per il prosieguo.
Dopo un breve blow-job, Flavio non poté aspettare oltre e si diresse senza indugio verso quella fregna dall’aspetto così materno, iniziando a darci dentro a più non posso.
Angelica abbracciò il ragazzo mentre la montava chinato verso di lei, baciandolo con dolcezza.
Il bacio fu interrotto dal “Black & Decker” di Alain che andava in realtà a cercare la bocca di Angelica che iniziò a leccarlo da un lato, ma alla vista così ravvicinata di quell’enorme arnese, Flavio ne fu irresistibilmente attratto ed iniziò a sua volta a passarci la lingua dall’altro lato. Alain si ritrovò così con due lingue che lappavano il suo membro e disse sorpreso:
“Ehi!... Ma che fai Flavio?!”
“Oh... ehm... scusa... ma è che... il tuo coso...mi attrae tanto...è stupendo!... Vero, Angelica?!”
“Certo caro!... Vedrai che dopo Alain te lo fa assaggiare con calma... Intanto, continua a scoparmi!”
Flavio riprese così a fottere Angelica per qualche minuto, finché fu il turno di Alberto.

L’uomo era un po’ emozionato e si avvicinò a lei con circospezione. Nell’avventura in battello della settimana precedente, in effetti poté fare sesso con lei solo per poco e solo analmente, dato che entrambi era stati succubi delle voglie particolari del proprietario dello yacht [come narrato nei capitoli 10-11 della serie, N.d.A.]. Quindi, non l’aveva ancora mai scopata in modo tradizionale per quanto lui lo desiderasse tanto. Anche Angelica voleva completare la conoscenza biblica con quel suo “marito” per una sera, con il quale si era trovata assai bene. Capì la sua inquietudine e disse:
“Coraggio Alberto... tranquillo... sono tutta per te!”
Prese il suo uccello, che non era affatto niente male, e lo guidò teneramente all’ingresso della porta d’accesso alla sua intimità di donna e lentamente glielo spinse dentro. Sentendosi avvolto da quelle calde pareti vaginali, assai elastiche ed accoglienti, e con quella donna così attraente che lo invitava tanto apertamente, cominciò a tranquillizzarsi ed a realizzare che stava finalmente scopando Angelica. Il suo membro rispose bene a quell’impulso mentale, acquisì pieno vigore e cominciò quasi a muoversi da solo, ricevendo sensazioni gratificanti.
Anche Angelica si rese conto che finalmente lui aveva preso il via e si lasciò andare al piacere crescente che le saliva dalla vagina alla mente.
Dopo qualche minuto di scopata appagante come isolati dal mondo, Alberto tornò alla realtà ricordando che quella non era un incontro a due ma un evento collettivo, e quindi era il momento di passare il testimone al collega successivo, Mauro, che prendendone il posto gli diede una pacca sulla spalla dicendo: “Bravo, Alberto!”.

Mauro e Angelica dopo vari incontri oramai si conoscevano bene e c’era un notevole feeling; lui da marpione esperto sapeva bene come le piaceva essere presa e con che ritmo. E infatti in pochi attimi mentre lui la martellava e la baciava, Angelica era in preda a gemiti di piacere, sbrodolando di continuo. Così, dato anche che la forma leggermente arcuata del notevole cazzo di Mauro le stimolava adeguatamente il punto-G, poco dopo Angelica raggiunse l’orgasmo, gridando:
“Mmm... oh sì... dopo questi cazzi....vengooo.... godooo....!”
con ancora una squirtata, pur se non delle più potenti.
Mauro era visibilmente soddisfatto perché Angelica aveva goduto con lui, ma capì che era dovuto anche ai trattamenti degli “staffettisti” precedenti, e infatti disse:
“Ragazzi!... E’ anche grazie a voi che l’avete preparata così bene che Angelica ha goduto!... Forza, sotto a chi tocca!”

Ora toccava ad Alain, che aveva seguito i turni precedenti, menandosi delicatamente il cazzone ben duro. Si avvicinò ad Angelica, che gli sorrise e gli disse:
“Ecco Alain... ora sono pronta per te!... Fai vedere ai nostri amici come mi scopi a dovere con il tuo bazooka!”
A differenza del loro primo incontro, ora Alain, eccitato com’era e sapendo com’era accogliente e disponibile Angelica, non era certo troppo riguardoso. Appoggiò la cappella sulla vagina, sentì che Angelica se l’assestò un attimo, e quindi spinse. Il grosso randello nero entrò in quel canale abbondantemente lubrificato e già navigato dai siluri precedenti.
Adesso Alain poteva finalmente usufruire di quell’ambiente adeguato alla sua misura, e cominciò ad affondare i potenti colpi, fin dove riusciva ad entrare, facendo sobbalzare e gemere Angelica:
“Ohh... mmm.... adesso il tuo cazzo è proprio quello che vi vuole... sì...dai!”
Dopo qualche minuto di quel trattamento, Alain non sapendo bene come regolarsi con i tempi si sfilò lasciando la vagina di Angelica ben aperta e offrendole quel cilindro di carne in bocca per una rapida passata di lingua per ripulirlo.

Al termine di quel primo giro di giostra, durante il quale Mauro e Alberto avevano scattato altre foto, Angelica era visibilmente soddisfatta: aveva goduto e aveva assaggiato cinque bei cazzi, ognuno diverso dall’altro ed ognuno che le procurava sensazioni specifiche. Adesso era da andare avanti perché erano solo all’inizio, così disse:
“Bene, ragazzi!... Avete fatto tutti il primo assaggio che mi è piaciuto molto... Ora continuate pure perché anche la mia figa anale vuole la sua parte!... Forza, chi vuole sbattermelo nel culo?”
Così dicendo, si girò alla pecorina offrendo le sue magnifiche rotondità posteriori alla vista ed ai ferri del mestiere dei suoi avventori, lubrificandosi con l’apposito gel.
Cominciò Alberto, che aveva già usufruito del suo lato-B sullo yacht e ne era rimasto irresistibilmente attratto. Il suo uccello era su misura ed entrò senza difficoltà. La inculò con soddisfazione in modo piuttosto prolungato, a occhi socchiusi per gustarsi il momento.
Subito dopo gli diedero il cambio il duo “Fla & Fra”: dopo che il primo affondò il suo uccello nel culo di Angelica per qualche minuto, questa volta fu Franco a prendere in bocca il cazzo del compagno di merende, gustandone il sapore di culo di cui era permeato. Poi, a sua volta fu lui a sodomizzare la donna, che sentiva un piacere anale crescente e disse:
“Mmm.... sì... sì... continuate a incularmi... lo adoro... però vi chiedo ancora di non venire... resistete ancora un po’.. Intanto, datemi anche qualche cazzo in bocca!.”
E subito si ritrovò con tre uccelli pronti da spompinare.
Quindi fu la volta di Mauro, che adorava il sesso anale quanto lo adorava Angelica e anche per questo erano così affiatati. Oramai per lui quel culo non aveva segreti e sapeva bene come affondare i colpi. Compiuto il suo dovere nel suo minutaggio, lasciò il posto ad Alain, che rimaneva in ammirazione di quel buchino, peraltro ora ben dilatato a seguito delle visite ricevute, chiedendosi ancora una volta come potesse ricevere il suo gigantesco scettro nero.
Eppure, al primo tentativo, la cappella entrò senza apparenti difficoltà aprendo la strada a tutto il membro che raggiunse le viscere più interne dell’intestino di Angelica, che si gustò quella penetrazione devastante e profonda socchiudendo gli occhi e sospirando.
Ma bastarono pochi affondi di Alain che dal culo le contrazioni passarono alla vagina che proruppe in un altro orgasmo, con abbondante fuoriuscita di fluidi che fu lesto Mauro a infilarsi sotto per cercare di raccoglierne il più possibile.

Dopo che tutti assaggiarono il suo delizioso culo, Angelica era pronta e ancor più vogliosa della fase successiva, e così disse:
“Ragazzi!... Ora che sono così calda e ben aperta in entrambi i buchi, un cazzo alla volta non mi basta più... è ora di passare alle doppie penetrazioni!... Forza, chi vuole cominciare?”


12 – CONTINUA DI SEGUITO CON LA PARTE II


Nota: pur se i vari episodi della presente serie riguardano contenuti rientranti in generi diversi, sono inseriti tutti nella sezione “Lui & Lei” avendo una continuity seriale e per una più agevole sequenza di lettura.

Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.


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