Lui & Lei

Barbara


di -andreami-
05.06.2019    |    9.101    |    4 9.7
"“Dai, non resisto” Ma so che a lei piace questo gioco..."
Entro nella camera da letto di Barbara. Lei è lì, stesa sul letto, nuda. Sul viso una mascherina da notte. È il nostro modo di incontrarci. Perché lei non gioca con i colleghi di lavoro. Ma con me ha fatto un’eccezione. Più o meno. Questo è uno dei nostri stratagemmi per non violare la sua regola. Barbara non sa chi io sia sul lavoro. Sa solo che lavoriamo insieme. Non ha mai indagato per scoprirmi. Il nostro è un gioco di parole, inseguimenti, incroci inaspettati nei corridoi.
Nei nostri incontri mi aspetta sempre in camera con una mascherina. Così non mi vede e sono solo l’amante, non il collega.
Appena mi affaccio dalla porta la vedo irrigidirsi. Potrei essere chiunque. È tesa, come per tutti i nostri incontri. Oggi in particolare, perché le ho detto di aspettarmi completamente nuda. Cosa che non aveva mai fatto prima.
“Ciao Barbara” sussurro richiudendo la porta.
Vedo il suo corpo rilassarsi piano piano.
“Ciao Andrea” risponde con la sua voce angelica “era così che mi volevi?”
“Sei perfetta”
Mi avvicino piano al letto. La faccio attendere. Mi piace, le piace, ci piace caricare la tensione tra di noi con giochi di attesa. Non sa mai quale sarà la mia mossa successiva. Le do solo qualche indizio, per farla incazzare, per eccitarla, per sedurla.
Mi siedo sul letto. La guardo stesa di fianco a me. Sensualmente rilassata, ma pronta ad esplodere in orgasmi su orgasmi. La guardo indifesa. È bellissima. Alta, mora, il corpo con le curve giuste nei punti giusti. Un corpo pronto a ricevere e donare piacere. Senza pensarci troppo, senza fermarsi fino al godimento di entrambi. Quello che mi ha attirato di più in lei però è quello che c’è nella sua testa. Una donna che sa cosa vuole e sa come prenderselo, ma pronta ad abbandonarsi tra le mie braccia per ottenere tutto il piacere possibile di un’esperienza mai provata prima.
Sfioro le sue gambe con la punta delle dita. Il suo corpo freme. Non se lo aspettava. Risalgo piano dal polpaccio al ginocchio, alla coscia. Sfioro l’inguine senza avvicinarmi alla sua bella fica depilata. Sa che mi piace così. Disegno arabeschi con le dita sui suoi fianchi. Mi sposto al centro del suo corpo, sfioro i seni senza toccarli e arrivo al collo. Adoro il suo collo. Lo bacerei per ore. Le accarezzo il viso. Si rilassa, mi sorride.
“Ho voglia di farti godere” le sussurro all’orecchio.
“Ho voglia di godere” risponde.
Avvicino le mie labbra alle sue. Il calore dei nostri respiri. Dischiude le labbra. Ci baciamo. Le nostre lingue si cercano, si trovano, si inseguono.
Mentre ci baciamo la mia mano continua ad esplorare il suo corpo. La sfioro i seni, i capezzoli ormai turgidi. Sento che le piace, il bacio si fa più sensuale.
Prendo la mano di Barbara. Metto la mia sulla sua. Entrambe sulla sua pancia nuda. Continuiamo a baciarci. Intanto spingo piano le mani verso il basso. Senza dirle nulla Barbara allarga lentamente le cosce. Le mani scendono ancora. Il calore della fica eccitata. Le faccio appoggiare le dita tra le labbra. È bagnatissima. Spingo il mio dito medio sul suo. Non troviamo resistenza e le due dita entrano in lei. Continuiamo a baciarci. Ma il bacio si fa ancora più erotico.
Le dita si inseguono dentro e fuori la fica gocciolante. Come le nostre lingue nelle bocche affamate. Dentro la fica, fuori a sfiorare il clito. Sento Barbara ansimare sempre più forte. L’orgasmo arriva potente. Deciso. Liberatorio. Faccio scivolare le dita fuori dalla fica. Smettiamo per un attimo di baciarci. Barbara gira il viso verso di me. Come volesse guardarmi attraverso la mascherina. La guardo. Le do un bacio casto sulle labbra. Poi sul collo. Su una spalla. Sul seno palpitante. Succhio il capezzolo. Poi continuo a baciarla scendendo piano. Arrivo alla pancia. Al pube. Proseguo baciando l’interno coscia. Il calore emanato dalla fica è intenso. È eccitatissima. Bacio il ginocchio, la gamba, il collo del piede, le dita dei piedi. E poi risalgo dall’altra gamba. Lentamente. Piccoli baci. Barbara ansima per l’eccitazione.
Arrivo all’interno coscia, nuovamente. Al pube. Ma questa volta non continuo la risalita. Mi fermo a baciare tutto intorno alle labbra umide ed eccitate.
“Leccami” sussurra Barbara.
“Non ancora” le rispondo.
Esploro il pube liscio con la punta della lingua. Assaporo gli umori dell’orgasmo precedente.
Poi, mentre lei si contorce per avere la sua dose di piacere, inaspettato, affondo la lingua nella sua fica socchiusa. La penetro come se la mia lingua fosse un piccolo cazzo eccitato. Uno, due, tre colpi. Mi fermo. Succhio il clito. Lecco avido i suoi umori. Poi ricomincio a penetrarla. Barbara inarca la schiena. Io cambio tra la penetrazione e il leccare assetato. Non resiste. Un’altra esplosione di piacere. Fortissima. Più di prima. Diminuisco l’intensità con cui la mia lingua titilla il clito. Mi fermo. Mi stacco. Mi avvicino al suo viso. Ci baciamo. Le faccio gustare il suo sapore. Mi bacia avida. Mi rialzo. La guardo. Stesa sul letto. Nuda. Con la mascherina sul viso.
“Scopami” sussurra con la voce ancora ansimante dall’ultimo orgasmo.
Mi spoglio lentamente. Lo faccio apposta. Barbara si agita sul letto. Vuole sentire il mio cazzo dentro di lei.
“Dai, non resisto”
Ma so che a lei piace questo gioco. Quindi mi prendo i miei tempi.
Poi mi stendo sul letto, di fianco a lei. Si gira verso di me. Le labbra socchiuse, vogliose. Ci baciamo ancora. Con la mano mi tocca il petto e scende alla ricerca di quello che le può dare piacere. Prende in mano il mio cazzo già turgido. Lo scappella lentamente e inizia a muovere il pugno in su e giù senza fretta.
“Scopami Andrea, lo voglio sentire dentro di me” sussurra tra un bacio e l’altro.
Mi muovo sopra di lei. Allarga le cosce per accogliermi. Ci baciamo ancora. Le bacio i seni, succhiando i capezzoli. La pancia. Il pube. La fica. È bagnatissima, ancora. Mi metto in ginocchio tra le sue gambe. Punto il cazzo sulla fica socchiusa. Spingo piano e senza trovare resistenza sono dentro di lei. Il mio cazzo si muove avanti e indietro lentamente. Quando sono dentro spingo più in profondità che posso, fermandomi un attimo e poi ricomincio. Prendo Barbara per i fianchi. Inarca la schiena. Sento il suo corpo fremere sotto i miei colpi sempre più veloci. Non resiste e il terzo orgasmo arriva come uno tzunami. Urla tutto il suo piacere. Sorrido guardandola. Il godimento scema lentamente.
“Ora tocca a te” sussurra. Il viso rilassato. Felice.
“Lo decido io quando tocca a me, lo sai” le ricordo.
Continuo a scoparla lentamente. Ora coricato su di lei. Ci baciamo. Il mio bacino si alza e si abbassa, molto lentamente.
Rallento. Mi fermo.
Piano esco da lei. Barbara tenta di fermarmi. Stava già iniziando a godere di nuovo. Mi metto in ginocchio di fianco al suo viso. Capisce cosa voglio.
Con la mano mi cerca. Trova il cazzo durissimo. Eccitato come solo lei sa farlo eccitare. Lo prende. Lo tiene saldamente. Avvicina il viso. Bacia la punta. Poi tutto fino al pube. Ritorna verso la punta. Apre la bocca avida e lo fa sparire dentro di sé. Succhia la cappella, poi lo fa scivolare più che può in gola. Torna alla cappella. Si scopa la bocca con il mio cazzo e nel mentre la mano si muove su e giù a ritmo.
Dal comodino prendo il piccolo vibratore che tiene sempre pronto. Lo accendo. Barbara se ne accorge e si ferma un secondo. Sembra sorridere. Avvicino il vibratore alla sua fica. È ancora caldissima. Ancora eccitata. Lo appoggio al clito e per un lungo istante la sento irrigidirsi. Poi si rilassa. Lascia che il vibratore faccia la sua parte mentre lei continua a succhiare avida il mio cazzo. Sento la sua lingua titillare il prepuzio. Sto per godere. Cerco di resistere.
“Se continui così vengo” sussurro a Barbara.
“Lasciati andare” mi risponde.
Pochi colpi della sua lingua e non resisto più. Vengo. Vengo con un fiotto caldo. Vengo nella sua bocca che non si è staccata dal mio cazzo. Sento un secondo fiotto uscire da me. Anche questo nella sua bocca. Le labbra serrate intorno alla mia asta. Vengo ancora e ancora, sempre meno potente.
Godendo non mi sono accorto che anche lei è venuta per la quarta volta. È venuta mentre io le versavo tutto il mio orgasmo in bocca.
Si stacca da me. Lentamente. Mi guarda attraverso la mascherina. Ingoia.
“Baciami scemo”
La bacio. Un lungo bacio. Un bacio che significa “alla prossima volta”.
Ci abbracciamo per qualche istante. Qualche lungo instante. La sua testa sul mio petto. Si addormenta. Scivolo fuori dal letto. Mi rivesto. Apro la porta della camera. La guardo un’ultima volta. Nuda. Spossata. Indifesa. Felice.
Esco. Richiudo la porta. Alla prossima volta Barbara.

FINE


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