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La sorpresa


di -andreami-
26.06.2019    |    18.008    |    8 8.6
"Apro la borsa dei giochi che avevo portato..."
Busso alla porta.
“Entra. È aperto” risponde una voce dentro la stanza.
Giro la maniglia. Entro. Il salotto è inondato dalla luce del tardo pomeriggio estivo. Sul divano al centro della stanza un corpo femminile. È Barbara. È inginocchiata sul divano. Le mani sulla spalliera. Mi dà la schiena. Guarda verso la parete opposta o forse tiene gli occhi chiusi. Indossa solamente un paio di mutandine nere. Così le è stato detto di farsi trovare. La guardo. Il suo corpo mi eccita all’istante. La schiena ben fatta, con i lunghi capelli neri che ricadono sulle spalle. Le gambe ben tornite. Il culetto invitante. Mi avvicino. Non dico una parola.
Le sfioro la schiena con la punta delle dita. Un brivido la pervade. Le scosto i capelli, le accarezzo il collo. Poi scendo lungo la schiena. Lentamente arrivo al bordo delle mutandine. Passo un dito tra il suo corpo e l’elastico. Sento il suo respiro farsi eccitato. Continuo a sfiorarle il corpo. Le natiche, le cosce, i polpacci. Poi risalgo, sempre esplorando il suo corpo con i polpastrelli. Torno al collo. Brividi percorrono il suo corpo tonico. Dopo alcuni lunghissimi minuti di “tortura”, le spingo dolcemente la schiena in avanti, in modo che il suo culetto sia a mia disposizione. Scosto le mutandine di lato. La fica perfettamente depilata davanti a me. Avvicino un dito. Sento il calore che sprigiona. È eccitata. Passo il dito tra le sue labbra. Sono già umide. La fica si schiude lentamente al passaggio del mio dito. Altri brividi lungo la sua schiena.
“Così mi farai impazzire” mi dice sospirando.
Non rispondo.
Continuo a solleticarle la fica con il dito. È sempre più bagnata. Sfioro il clito. Inarca la schiena. Ripasso tra le labbra e risalgo fino al culo. Le sfioro il buchetto. Torno alla fica. Piano spingo in avanti il dito medio. Non trovo resistenza. La penetro. Tutto il dito dentro. Lo muovo avanti e indietro, simulando una penetrazione. Infilo anche l’indice. Entrano ed escono sempre più veloci. La fica si dilata sempre più. Infilo anche l’anulare. La scopo con tre dita. Lentamente, poi veloce, poi lentamente. Sento l’eccitazione crescere anche in me. Barbara respira sempre più velocemente.
Esco da lei, piano. Con l’indice bagnatissimo gioco sul suo culetto. Lo massaggio. Avvicino la bocca e con la punta della lingua lo lubrifico. Spingo dolcemente il dito. Barbara si irrigidisce. Il dito bagnato entra facilmente in lei. Si rilassa e il dito entra completamente nel suo culo. Lo tiro fuori piano. E poi spingo di nuovo dentro. Questa volta irrigidisco anche medio e anulare. Che penetrano nella fica bollente. Inizio lentamente a scoparla con le dita. Davanti e dietro contemporaneamente. Barbara non resiste. Viene. Viene ansimando e urlando il suo piacere.
Non mi fermo. Non posso fermarmi. Continuo a scoparla così, mentre il piacere esce da lei. Ma non si ritrae. Ne vuole di più. Sento che ricomincia ad ansimare. Si sta eccitando nuovamente, senza che io abbia mai smesso di stimolarla.
Mi inginocchio dietro di lei. Le allargo le natiche con le mani. La punta della lingua pronta ad assaporare ogni suo umore. Lecco dolcemente il buco del culetto. Poi scendo sul pezzetto di pelle tra culo e fica. La sento inarcare la schiena. Le piace. Assaporo piano la fica bagnata. È fradicia. La lingua si insinua tra le labbra. Arriva al clito. Lo stuzzica, lo lecca. Spingo il viso in avanti e prendo il clito tra le labbra. Lo succhio.
“Andre, se continui così vengo ancora, scopami” sussurra con voce rotta dall’eccitazione.
Non rispondo.
Continuo a succhiare il clito. Le dita esplorano il suo corpo. Ne infilo due nella fica. Aumento la velocità mentre la scopo con le dita. Succhio e lecco il clito. Mi disseto con i suoi umori.
“Aaaaaaaahhhhhhhhh” il secondo orgasmo esplode potente. Barbara si scuote tutta. Gode.
“Scopami, scopami” mi urla mentre viene.
Non rispondo.
Mi stacco da lei. Faccio un passo indietro e la guardo. Le gambe divaricate sul divano. La schiena appoggiata allo schienale. Le mutandine scostate di lato. Le cosce lucide dei suoi umori. Mi spoglio. Sento l’eccitazione crescere in me. Lei non si gira. Le è stato detto di stare sempre sul divano con la schiena alla porta. Almeno fino a nuovo ordine. Non vuole rovinare il gioco. Non è da lei farlo. Ansima mentre si riprende dall’ultimo orgasmo.
“Ancora” mi sussurra.
Mi riavvicino, le bacio le spalle, la schiena. Le abbasso le mutandine. Mi aiuta a toglierle. In silenzio. Apro la borsa dei giochi che avevo portato. Estraggo un dildo. Rosa. Con due cornetti. Uno dovrebbe servire a stimolare il clito, l’altro il culetto. Barbara sente trafficare dietro di lei.
“Che fai?” chiede.
Non rispondo.
Accendo il dildo. Il ronzio le fa capire cosa sta suvvedendo.
“Sei un maiale, scopami” mi apostrofa.
Avvicino la punta del dildo alla sua fica.
“Oh sììììììì”
Lentamente lo spingo in avanti. Entra. Lo giro in modo che lo stimolatore del clitoride faccia il suo lavoro. Il cornetto anale si appoggia al buchetto. Lo succhio per lubrificarlo. È grande come un mio dito. Lo spingo piano e anche quello entra senza troppa resistenza. Barbara ansima sempre più velocemente. Il triplo stimolo la fa impazzire. Mentre muovo lentamente il dildo in lei inizio a masturbarmi.
La porta dietro di noi cigola lentamente. Si apre. E si richiude subito dopo. Dei passi. Barbara si irrigidisce. Non si aspettava una terza persona.
“Chi è? Andrea, non fare scherzi”
“Non faccio scherzi, fidati, ti piacerà. Goditi il gioco”
Nonostante la rassicurazione sento che non si rilassa completamente. Ho un’idea. Mi giro verso la “sorpresa” e la bacio. La bacio appassionatamente, rumorosamente. Sempre muovendo piano il dildo dentro Barbara. E continuando a masturbarmi lentamente. Sento che si rilassa. Torna ad ansimare veloce.
“Adoroooo” sussurra.
Non smetto di masturbarla con il dildo. La “sorpresa” si spoglia. Mi si avvicina. Mi bacia. Le nostre lingue si inseguono. La sua mano cerca la mia che mi sta masturbando. Si sovrappone a lei, la sostituisce. Si muove veloce. Ansimo. L’eccitazione che ho accumulato è tantissima. Non resisto, fermo la mano con il dildo e vengo. Vengo urlando.
Barbara viene nello stesso istante. Godiamo insieme. Fortissimo. Lei per la terza volta, io per la prima e spero non ultima di questa giornata. Il dildo scivola fuori di lei e ricade sul divano.
L’ospite si scosta da me. Fa il giro del divano. Barbara lo vede e si blocca. Capisce che chi l’ha fatta godere fino a quel momento non era l’amante che si aspettava.
“Andrea?”
“Sono qui, va tutto bene” le sussurra Andrea accovacciandosi dietro il divano. Le prende la testa tra le mani. La bacia.
“È stata brava Cristina?” le chiede.
Barbara guarda per la prima volta dietro di sé e mi vede. Le sorrido.
“Ciao Barbara” la saluto.
Mi guarda. Guarda Andrea.
“Mi piaceeeeeeeee” ci fa, passando lo sguardo da uno all’altra “Ciao Cristina”
Andrea si alza. Il cazzo durissimo davanti al viso di Barbara. Lei capisce cosa fare e lo prende in bocca. Andrea mi guarda. E anche io capisco cosa vuole.
Faccio il giro del divano. Mi inginocchio davanti al cazzo del nostro amante. Barbara si stacca. Lo prende alla base. Me lo mette davanti al viso. Succhio avida. Mi stacco un attimo masturbando Andrea. Avvicino la bocca a quella di Barbara. Ci baciamo. Sappiamo di lui. Mi eccita sempre baciare un’altra donna.
Andrea mi fa alzare. Mi porta sul grande divano. Mi fa coricare. Le cosce aperte. Pronta per lui. Barbara si avvicina a me. Si infila tra le mie cosce e inizia a leccarmi e baciarmi la fica, il clito, l’interno coscia. Sono completamente bagnata. Andrea si avvicina. Il cazzo puntante verso la mia fica già dilatata dalle attenzioni di Barbara. Barbara si sposta di lato. Prende in mano il cazzo. Lo succhia per qualche istante. Lo avvicina alla fica. Lo sento entrare. Piano, dolcemente. Come piace a me. Sento Andrea che lo spinge fino in fondo. Si ferma. Esce un po’ e riaffonda. Fino in fondo. Si ferma. Riprende il gioco. Non so quanto resisterò. Barbara infatti non mi lascia in pace il clitoride. Lo massaggia lentamente. Poi lo lecca. Andrea si ferma. Esce. Barbara glielo lecca avida. Poi lo rimette dentro di me. E lui ricomincia a scoparmi come sa che mi piace da impazzire. Non resisto oltre. Sento l’orgasmo esplodere in me. Vengo urlando.
Andrea non rallenta, anzi, aumenta la velocità dei colpi.
“Vienimi dentro” gli sussurro ancora ansimante.
Barbara si sposta e viene verso il mio viso. Ci baciamo. Andrea ci guarda. Sorride. Non resiste. Viene. Viene mugolando. Viene dentro di me. Sento caldo. Sento il suo orgasmo copioso. Si ferma. Lo tira fuori lentamente. Barbara si scosta dalla mia bocca. Va verso il cazzo ancora svettante. Lo lecca. Lo succhia. Lo ripulisce dell’orgasmo di Andrea e dei miei umori.
“Baciatevi” ci ordina.
Ci baciamo. Sappiamo di lui. Di me. Di noi.

FINE O CONTINUA…


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