Lui & Lei
Eccitazione a distanza

17.10.2023 |
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"Non riesci neanche a parlare, fai un cenno con la testa e nello stesso istante ti lascio andare e vieni, percorsa da mille brividi di piacere..."
Ti racconto di quando ti sfioro il seno, tanto basta per sapere che la tua figa è bagnata e pulsa di desiderio. Ti lascio immaginare le mie mani sul tuo corpo, quando premo per far risaltare i capezzoli e fino a quando scendo per ficcare un dito nella figa ed esclamare… “Sei fradicia”, estraendolo e guardandolo come il più bello dei gioielli.Mi dici … “Ti giuro che faccio presto”, tu spinta dal desiderio di guardare immagini e di immaginare il mio cazzo davanti a te.
Arrivi in un negozio determinata a non starci più di cinque minuti. Ricordi a te stessa con insistenza di avere una sorta di appuntamento tra dieci minuti. Quindi fai quello che devi nel più breve tempo possibile e nel frattempo leggi il mio ultimo messaggio… ti ricordo che devi pagare un pegno da molto tempo: “Per farti perdonare dovresti inviarmi una foto della tua fighetta bagnata”.
Ora davvero non puoi più attendere. Inventi una pipì improvvisa. Corri in bagno, abbassi i pantaloni, scatti e invii. Esclamo…“Come sei bagnata!”, tu rispondi…“Ce la fai ad espettarmi ancora per cinque minuti?”…“Sì … forse”… Senti la figa che pulsa. Senti il desiderio irrefrenabile di toccarti, penetrarti, di ascoltare i gemiti, il piacere che cola lungo le gambe.
Nel tragitto fino a casa il telefono tace. Arrivata, ti fiondi in camera, sul letto, … ti connetti, io aspetto. Un altro scatto, ti guardo per un istante e capisco che non potrai più fermarti fino all’ orgasmo. Sfili pantaloni e mutandine assieme, accendi il vibratore e cominci a toccarti. Si sente nell’aria subito l’eccitazione, altissima, pulsarti tra le gambe. Incito nel penetrarti come se fossi di fianco a me.
Con le gambe aperte, infili il vibratore più in fondo che puoi. Hai un sussulto, sussurri e i respiri pesanti.
Sei incontenibile. Tutto il desiderio acceso dai miei messaggi sta esplodendo adesso. Senti che ci metterai un attimo a venire. Cerchi di serrare la bocca più forte che puoi cercando di non far uscire nemmeno un mezzo respiro dalla stanza. Il bacino si muove su e giù, desideroso dei colpi del mio cazzo. Io eccitato nel saperti così: mezza nuda, travolta da un piacere irrefrenabile, con la mano sulla bocca mentre ti masturbi più forte che puoi.
Io urlo…“Sto venendo”, ansimo, preso completamente dal piacere.
Non riesci neanche a parlare, fai un cenno con la testa e nello stesso istante ti lascio andare e vieni, percorsa da mille brividi di piacere. Ci abbandoniamo, ognuno sul suo luogo del piacere. Dopo un po’ un messaggio: “Ma quanto forte sei venuta?”. … si è sentito fino a qui… ridiamo dell’esplosione dei propri orgasmi, poi un messaggio “Domani me la paghi per tutto l’imbarazzo che mi hai creato oggi in mezzo ad altre persone…. monello!”.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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