L’eccitazione nasce dalla mente

Ci eravamo dati un appuntamento strano, di solito ci diciamo, oggi andiamo qui, o stiamo qui.. non questa volta , domani alle 9 al centro commerciale.
Sono le 6 , sveglia e colazione, doccia e barba… soliti riti, un passaggio in studio veloce per controllare che tutto sia in ordine per la giornata ma con la mente rivolta ad una cosa che sta nascendo in testa… “aspetta un attimo” avevo preso quelle due mutandine particolari… “e se fosse l’occasione giusta?”... si è quella giusta, le prendo e le metto in una busta, l’unica che ho e si parte.
La strada scorre tranquilla, non c’è fretta , ho tutto il tempo di pensare bene alla cosa, ma senza troppi vincoli. Arrivo, parcheggio, “cavolo… ma c’è già tutta questa gente alle 9 del mattino?”, entro intanto arriva un suo messaggio… “attendo istruzioni”… io:”entro e ti dico”, pochi passi trovo un panchina, perfetta:
Questo gioco nasce dall'idea di alcune cose che ci diciamo quando siamo lontani e invece vorremmo essere vicini... quando ci prende l’eccitazione... io ti so eccitata ma non posso far nulla se non immaginare
Sono dentro... ho davanti oltre e dietro tezenis
Sono su una panchina
C'è un sacchetto di carta di fianco a me
Il sacchetto non ti servirà puoi anche gettarlo
Dentro c'è una sorpresa per te
Anzi due
Qualcosa di colorato
Qualcosa di nero
Mi piacerebbe che scegliessi un negozio
Fai finta di provare qualcosa
In realtà sceglierai una delle due cose della busta
O nessuna delle due?
Io ti seguirò con la coda dell'occhio da fuori
... poi mi dirai tu dove potrò vedere ciò che hai scelto
Quando potrò avvicinarmi, sarà il momento in cui potrò fare quello che di solito scrivo.... e in quel momento la tua eccitazione potrò assaporarla
Quando sceglierai .... saprai che da lì a poco la mia lingua sarà su di te
Per sentire quello che di solito immaginiamo

Immagina ... da qui a poco le mie mani che corrono sulla tua pelle
Le nostre labbra che si mischiano
Sentire i tuoi respiri immaginati da qui a poco invece con le mie orecchie
Appena esci fammi un cenno... ti seguirò dove tu vorrai...

Ci mette un po’ , penso: “ma ci saranno problemi?” in realtà da li a poco esce, la seguo… si volta mi sorrido, stiamo passeggiando quasi normalmente , ma l’eccitazione è a mille, si gira ed entra in un negozio, prende due cose a caso, si dirige verso il camerino… la seguo… eccoci siamo vicini, posso baciarla… il suo profumo, quello che mi inebria, lo sento, è come una droga ormai, la bacio come fosse la prima volta che la vedo, lei gioca si gira di spalle, le accarezzo il seno e poi mi fa vedere, ha indossato quelle nere, quelle aperte per scopare, ho indovinato, penso tra me e me, intanto lei fa scendere i pantaloni, suoi e miei, è li con la figa aperta davanti a me, ma prima mi vuole assaggiare , ormai lo leggo in quegli occhi, non posso gemere come al solito ma i respiri si fanno profondi, me lo succhia, sparisce nella sua bocca calda ed accogliente, non resisto più, la stringo a me da dietro, c’è un gioco di specchi intorno a noi, sono eccitato e voglioso, cala un po di più la testa e le spalle, si pone a me, entro dentro di lei… si stiamo scopando in un camerino, come abbiamo fantasticato a volte, lei è li, con quella mutandina con lo spacco nel punto giusto ed io sono dentro di lei.
Mi muovo con un orecchio all’esterno, ma con gli occhi mi godo il suo sguardo di fuoco, quello che ha quando è eccitata, anche io penso di avere quello sguardo, il gioco di specchi ci aiuta, la sua figa è come sempre bollente, bagnata, vogliosa… stiamo scopando con voci indistinte intorno… all’improvviso… signora li non si può stare… opppsss… ci ricomponiamo… storie della commessa … noi ridiamo… non ci lasciamo toccare il momento è stato eccitante e divertente…

Mi rimprovera… “non mi hai fatto venire” porcellina penso io se non ci disturbavano avremmo goduto insieme, qualcuno ci disturba sempre…
La seguo ancora… qui no… qui si… qui non c’è nulla… troviamo il negozio con il camerino giusto… una tenda verde, un pouf color tortora, uno specchio… è più spartano ma va benissimo… si pone di nuovo a me… non capisco più nulla… lei prende un suo giochino io ormai non ragiono più … la mia testa è solo per il suo corpo, le sue labbra, i suoi occhi pieni di desiderio… sono ormai perso e mentre lei gioca… io entro dietro… è strettissimo… lei dice “ma nel culo”, ed io: “ si nel culo”… la sto scopando nel culo in un camerino con la tenda verde, il pouf tortora e lo specchio pieno delle nostre immagini vogliose, lo sfilo… lo riprende in bocca, lo insaliva… poi si mette sul pouf e mi fa vedere come gioca con il vibratore… mi eccito la rigiro… sono di nuovo dentro di lei, non ne posso fare a meno… non è ancora il luogo giusto…
In macchina dice lei, al mio posto, la seguo… la voglia è tanta, parcheggiamo e siamo seminudi sul sedile della macchina… il tempo di trovare la posizione giusta e si, ora stiamo scopando nella nostra posizione, sono su di lei, dentro di lei, dentro quella figa bollente e fradicia di umori e voglie, è un vero fuoco per il mio cazzo, entro ed esco in quel lago, la stringo a me, ci baciamo, succhio e mordo i capezzoli, so che le piace, e più so che le piace più piace anche a me, mi muovo dentro lei, ora lento, ora veloce, ora dolcemente ora fortissimo, il mio ventre sbatte sulla figa, ho il cazzo invaso dai suoi umori, ogni tanto lo sfilo e lo guardo… è magnifico sempre questo momento , vedere i suoi occhi dolci trasformarsi, chiamarmi a scoparla, siamo una sola cosa in quel momento, il fuoco passa attraverso i nostri occhi, percorre i nostri corpi per esplodere… la sento, mi sento, la sento… ansima, forte, questa volta più forte del solito, le urla sono senza freni…. Schizza umori, mi invade cazzo, palle, ventre… un fiume, non mi fermo, le dico”ne voglio ancora”, non mi fermo la scopo ancora dopo il suo orgasmo, ancora urla, ancora piacere che invade il silenzio del luogo, siamo seminudi… stiamo scopando… il vento accarezza i nostri corpi, la nostra pelle, i nostri umori... abbiamo scopato… abbiamo goduto… non ci basta, non ci può bastare, il fuoco fa fare follie… le follie di due amanti che scopano all’aria aperta, in un camerino, ovunque…