Lui & Lei
Fuerteventura con Isabella


03.10.2024 |
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"Erano ormai le 19, il sole era calato la temperatura perfetta, i nostri corpi puzzavano di sesso, entrambi fradici di umori e sudore che ci passavamo l’un l’altro..."
Appena arrivati a Fuerteventura io e Isabella andammo a noleggiare una macchina.Faceva molto caldo, ed il noleggiatore ci spiego che l’aria condizionata in auto non serviva in quella zona, in quanto c’è sempre molto vento. ( quel giorno no )
La temperatura quel giorno era insopportabile, una caloria pazzesca.
Montammo in una piccola utilitaria, devo dire divertente per come era conciata, facemmo subito il pieno e come consigliato dal noleggiatore ci recammo in una spiaggia li vicino dove avremmo potuto trovare un po' di refrigerio.
Isabella non ce la faceva più.
“ Ho il sudore che gronda in mezzo alle tette “
Effettivamente, tra il canale mammario di Isabella, colavano le gocce di sudore che le bagnavano la camicetta. La cosa mi eccitava molto, quelle gocce avrebbero fatto scivolare benissimo il mio cazzo in mezzo alle sue tette favolose.
Io ed Isabella siamo amici da sempre, tra noi c’è stata sempre solo amicizia, qualche forte abbraccio dove lei mi faceva sentire il calore delle sue magnifiche tette, e da parte sua qualche palpata al mio culo, cosa che accadeva con molte donne per la mia muscolatura dei glutei dovuta ad anni di allenamenti in bici da corsa.
Le sue calde e morbide tette le ho sentite più di una volta anche viaggiando in moto, ed in moto spesso mi struscia anche il bacio a gambe ben aperte quando indossa la minigonna in jeans cosa che a me fa molto piacere.
Le tette di Isabella erano libere leggermente coperte da una camicetta sbottonata ormai intrisa di suore e ormoni impazziti. Avevo già visto i suoi seni in topless al mare, una donna bellissima, ne avevo provato anche la loro turgidità spalmandone la crema solare, ed una tega come il marmo era stata la risposta, ma non m’ero mai trovato in una situazione provocatoria simile.
Lei seminuda, un calore pazzesco, l’auto che sballottava sopra le strade bianche dissestate, i suoi seni ballavano e si muovevano a destra e sinistra, un paesaggio fantastico molto eccitante, da fermarsi, togliere il costume alla donna e possederla a 90.
In tutto ciò io mi stavo eccitando molto, il mio pene era in erezione e anche mi doleva la cappella in tiro.
Arrivammo al parcheggio dalla spiaggia di fronte all’oceano, stupenda.
Isabella scese dalla macchina, camicetta sbottonata, tette praticamente di fuori ed una gonnellina cortissima che lasciava intravvedere le chiappe.
“ Hai messo il costume? “
Chiesi ad Isa.
“ No , lo metto in spiaggia “
Nel rispondere alla domanda, Isabella si chino e sfilò il perizoma glitterato che indossava.
Gulp !!!
Non ero pronto a questa manovra, effettivamente la sua figa non l’avevo mai vista così.
Scendemmo e scegliemmo di posizionarci in riva all’oceano.
Isabella si liberò della camicetta lasciando le tette all’aria fresca.
I seni di Isa erano veramente morbidi
e gonfi, forse dovuti al pre ciclo, il capezzolo e l’areola erano molto più pronunciati del solito questo forse per l’eccitazione dovuta al calore.
Provai subito un ingresso in acqua, era gelida.
Isabella in topless mi seguì e al tocco dell’acqua i suoi capezzoli si restrinsero divenendo turgidi e compatti.
Una voglia di leccarli e morderli mi assalì, ma era Isa e non potevo comportarmi così con la mia amica compagna di viaggio.
Usciti dall’acqua chiesi ad Isa se voleva le spalmassi la crema abbronzante.
“ Si , muoviti altrimenti non li tocchi mica duri i capezzoli “
La maiala aveva già capito le mie intenzioni, spalmarle la crema per toccare quei capezzoli fantastici.
Stesa sul lettino Isa mi passo il barattolo della crema, ed io appositamente iniziai a versarla sopra i suoi capezzoli.
“Porco, così mi fai venire subito “
Isa in molti anni di amicizia non mi si era mai rivolta così, e forse si accorse anche dalla mia espressione incredula.
“Dai scherzo, credi che io non ami farmi toccare le tette e farti un pompino in mezzo alla spiaggia, ho voglia anche io di segarti, non solo tu di toccarmi “
Isabella la donna a cui piace la cappella, era sempre stata molto soft su queste cose, occasioni ne avremo potute avere a volontà, ma mai nessuno dei due ne aveva approfittato.
Rientrammo all’appartamento, ma prima di salire facemmo un giro in piscina.
“Dai facciamo un tuffo, ci togliamo il salso di dosso “.
Ci buttammo in acqua gelida, io in un baleno uscii, faceva troppo freddo, Isabella dietro di me, nuovamente con due tette gonfie dure bellissime.
“Andiamo sopra il tetto che c’è il solarium”.
Il solarium.
Se quel solarium potesse parlare ……
Così fu. Salimmo una scaletta, e già la sembrava che il perizoma di Isabella mi dicesse “ Toglimi “
Arrivati sopra stesi un telo mare in un lettino, avevo veramente freddo, così mi stesi subito.
“ Brrrr, che freddo “ esclamò Isabella stendendosi sopra il mio corpo.
Il gioco era fatto.
Isabella era rovente, i seni le ribollivano, il monte di venere rilasciava un calore che si percepiva fortemente, mise la sua testa affianco al mio collo ed inizio a sfregarsi piano iniziando a leccarmi lentamente il collo.
Il mio cazzo era già a buon punto, lo sentivo bagnato e quando Isabella schiacciò il suo corpo su di lui, una controspinta mi partì involontariamente.
“Mi metti in cinta così “
“Tranquilla prima ti sfondo “
“Dai maiale, provaci ….”
La sfida, era iniziata la sfida.
Tra di me passo un pensiero veloce che però svanì subito.
Non potevo scoparmela, era la mia amica di viaggio, di avventura, di cazzate e risate fatte assieme, di coppie spiate assieme mentre scopavano in auto, ma forse quello era divenuto proprio il momento delle scopate mai fatte da attuare assieme.
Così, facendo scivolare le mani lungo il corpo di Isabella arrivai al suo perizoma, lo agganciai tra le dita e lei aiutandosi alzò il culo per farselo sfilare.
Eravamo nel solarium dell’Apart hotel, tutti potevano vederci, il rischio era altissimo, la paura e la trasgressione pure, però quell’occasione non si sarebbe ripetuta.
“Carpe diem “
Isabella rispose
“Carpe diem “
Isabella voleva più dei soliti abbracci da vecchi amici.
Isabella lasciò scivolare le gambe tra le mie facilitandomi l’ingresso alla vagina.
La sua figa era molto calda, già dilatata, e basto appoggiarle il cazzo contro che lo risucchiò al suo interno.
Erano ormai le 19, il sole era calato la temperatura perfetta, i nostri corpi puzzavano di sesso, entrambi fradici di umori e sudore che ci passavamo l’un l’altro.
In quella posizione Isa regolava la profondità di penetrazione e contemporaneamente premeva il monte di venere contro la mia cappella ogni volta che se la infilava dentro. Isabella ha una muscolatura vagina molto sviluppata e quando rialzava il bacino risucchiava la mia cappella, una sensazione stupenda. I suoi seni erano spalmati sulla mia pelle, la sua pelle scivolava sulla mia, un contatto unico, un ‘intesa fantastica.
Difficile trattenersi e di fatti venni molto presto; anche Isa venne con me. Potei assaporare il suo orgasmo sul mio corpo sentendo il rilassamento totale del suo corpo sopra il mio, una sensazione bellissima.
Ormai l’aria stava raffrescandosi sempre più, dopo qualche coccola qualche abbraccio, Isabella si sollevo dal mio corpo e fissandomi negli occhi pronunciò:
“Grazie, sei stato fantastico“
Mi lasciò senza parole, mentre raccoglieva il perizoma da terra e lo indossava nuovamente Isa si voltò verso di me e disse:
“Abbiamo aperto le danze, guarda lì sopra il terrazzo “.
Da un terrazzino che dava sulla piscina, una coppia era indaffarata a procurarsi piacere con lei a tette penzolanti a 90 appoggiata al parapetto.
Questo fu il primo giorno della nostra vacanza a Fuerteventura di una coppia di amici che tali rimasero ma si scatenarono in una 6 giorni di sborra, bocchini ed esibizionismo.
Luoghi e persone sono reali come pure il racconto riporta un fatto realmente accaduto.
Lascia un commento servirà per migliorare il prossimo racconto.
Grazie e alla prossima.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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