Racconti Erotici > Lui & Lei > I Jeans 2
Lui & Lei

I Jeans 2


di Membro VIP di Annunci69.it TantraManMassaggio
27.11.2018    |    1.130    |    0 9.7
"In quella posizione schiacciò le sue meravigliose tette contro la mia bocca vorace, che le aggredii come se fossero dei dolci squisiti..."
La tenevo serrata tra le mie gambe, mentre le mani si erano infilate dentro i jeans e stavano impastando le sue natiche. Erano morbide, la pelle liscia e tonica.

Continuando nella mia azione, le sbottonai i jeans, facendoli scivolare lungo le sue lunghissime gambe. Le mie mani, si perdevano nello scoscio. Afferrai gli orli e li tirai giù, lei sollevo, a turno, le caviglie sfilandoselei definitivamente.
La sua figa rasata mi aggredì con tutta la sua fragranza. Era bellissima. Magra e snella come una modella famosa.
Dopo essersi sfilato la camicetta, si sbottonò il reggiseno. Mi afferrò la testa facendomi immergere il viso nelle sue tette.
L’aroma del suo seno mi aveva confuso i sensi.

La mia bocca aggredì i suoi capezzoli, masticandoli con le labbra, e pizzicandoli fino a farli diventare turgidi.

Il corpo di Marta era snello e longilineo, fu un piacere immenso accarezzarlo. Il contatto con la pelle mi dava una sensazione piacevole.
Le infilai la mano nello scoscio, facendo scorrere le dita nelle fenditure della figa. Era bagnata. La porca si era eccitata come una cagna in calore.

Mi sfilai i pantaloni, ed estrassi il mio cazzo, che duro come il marmo, anelava di ficcarsi in quella nicchia di piacere.

Lei fissò il cazzo come un oggetto prezioso poi, con sguardo eccitato, lo afferrò con entrambe le mani, delicate e candide come neve, iniziando a stimolarlo in tutta la sua lunghezza, fino a lambire i coglioni.

Marta, senza che glielo avessi chiesto, si inginocchiò tra le mie gambe spalancate, continuando a tenere il cazzo con entrambe le mani, curando di far scorrere la pelle tesa come quella di un tamburo.

Fissandola negli occhi intuì ciò che le passava per la testa.

La sua testa castana, infatti, si piegò sul mio grembo avvolgendolo con i suoi lunghi capelli.
Appena percepì il tepore della sua bocca, il capo iniziò a oscillare su e giù, con mio grande piacere.

Dopo avermi sollazzato il cazzo per un alcuni minuti, si alzò in piedi, divarico le sue lunghissime gambe e si sedette sopra il mio grembo, tenendo dritto il cazzo contro l’ingresso della figa si fece impalare fino alla base dei coglioni.

Appena percepì il tepore della vagina, la vidi muoversi come un’amazzone, in senso orizzontale stimolando la lunghezza del cazzo profondamente piantato dentro di lei.
In quella posizione schiacciò le sue meravigliose tette contro la mia bocca vorace, che le aggredii come se fossero dei dolci squisiti. La sua pelle era fragrante e profumata come una rosa.

Marta è una donna di classe, una donna raffinata. Vederla muoversi sul mio cazzo mi dava un piacere incredibile. Bella, castana, con un corpo da favola. Mi sembrava di sognare. Donne come lei le vedi solo in televisione, nelle sfilate di moda.

Tanta bellezza e raffinatezza era il rovescio di una medaglia: la perversione
La sua mente trasgressiva non la faceva arretrare davanti a nessuno ostacolo. Il suo corpo aveva voglia di godere, di provare il piacere estremo, forgiato per questo nelle fucine dell’inferno.

Mi lasciai trasportare da quel diavolo vestito di angelo. Mentre la sua figa tormentava il mio cazzo, le mie mani scorrevano su tutto il suo corpo, accarezzandolo, stringendolo.

“MMMm nonnooooooooo il tuo cazzo è magnificoooo mmmm non avrei mai permesso che se lo godesse un'altra donna mmmm

Ecco un'altra che stava apprezzando la mia resistenza. Con l’età si migliora come il vino. Se le giovani donne sapessero che il cazzo è più resistente di quello di un giovane saremmo massacrati.
Il giovane, si sa, è come un meteorite, corre troppo veloce, perdendosi la bellezza dei particolari.
Le persone piu mature, combattono il tempo, lo vorrebbero fermare. Per questo, si godono ogni attimo, ogni istante, pensando che quello potrebbe essere l’ultimo.

Vederla muovere mi dava una sensazione di vertigini. Si allungava con tutto il corpo nel momento in cui voleva sentire il mio cazzone uscire dalla sua figa che era diventata un lago in piena e si abbassava per sentirselo arrivare quasi in gola trattenendo il respiro come se fosse questo un amplificatore del suo piacere,
In quei momenti a causa della lunghezza delle sue meravigliose gambe mostrava uno scoscio fantastico. I glutei erano talmente in carne che le mie mani sparivano completamente nell'incavo polposo.

Stavo sudando freddo e sentivo la necessità di dovermi distrarre in qualche modo, altrimenti le avrei sborrato in figa anticipatamente e questo non lo volevo Marta si meritava una cavalcata degna di una splendida puledra quale è.
Il cazzo intanto era diventato un obelisco di marmo, duro e pulsante.

Roby ,mi chiede,perche me? perche hai scelto me e non un'alta donna per donargli questo feeling che trasuda sesso da tutti gli angoli? Che strana domanda. Il tono era emozionato. Dovevo giocare di astuzia, forse mi stava dando un opportunità di rivederci ancora e che questo non fosse un attimo fugace ma........l'inizio di una amicizia molto particolare che doveva soddisfare entrambi

E adesso cosa rispondo? Avrei voluto dirle che mi mancava il sesso vero quello fatto con una Donna con la "D" maiuscola come lei e che lei poteva essere quella che unisce la figa al cervello ed è la cosa piu spettacolare in una Donna perche alla fine Marta non è solo bella è interssante è colta è intelligente è strafiga e tutte queste cose assieme rendonbo una Donna una bomba ai neutroni una vera rarita

La fissai intensamente negli occhi.
Quello che avevo in mente di fare avrebbe potuto cambiare gli eventi di quel mercoledi sera oppure avrebbe sancito la rottura dei rapporti tra me e lei.
Lei ricambiava lo sguardo, dal modo con cui fissava intuiva che c’era qualcosa di strano in quell’invito imprevisto.

“Allora che cosa ti manca delle donne?
“Questo!
Le infilai una mano tra le cosce
La feci scorrere lentamente all'interno della figa the le labbra e il mio cazzo, poi continuai a farla scivolare sul clitoride,poi ancora verso la figa, fino a toccargli lo scoscio.
Non appena posai la mano in mezzo alle sue cosce lei ebbe un sussulto, che le fece vibrare il corpo.
Dall'espressione del viso si capiva la gran sorpresa che ebbe da quel gesto inaudito ed incomprensibile.avendo gia infilato il cazzo dentro il suo corpo

Ero eccitato come un caprone pronto alla monta. Il cazzo in quei momenti, stimolato dal dolce contatto della sua pelle, lo sentivo palpitare come un cavallo furioso.

Rivolsi tutta la mia attenzione al suo corpo. L’avevo incastrata tra le mie gambe. Stavolta usavo entrambe le mani. Che muovevo sul suo meraviglioso culo in modo frenetico, accarezzando ogni parte anatomica: il culo, le cosce, le tette, la schiena.
Ero completamente partito di testa e non riuscivo più a staccarmi da lei.
Le guardai le tette che mi apparvero in tutta la loro meraviglia. I capezzoli che si erano ingrossati furono subito la preda prelibata della mia bocca.
Li succhiavo; li leccavo e li baciavo. Il suo profumo mi aggredì la mente, moltiplicando il senso di libidine che mi aveva annullato completamente qualsiasi barlume di ragione.

Non opponeva alcuna resistenza. Teneva gli occhi chiusi e si lasciava toccare in ogni parte del corpo.
Poi desideroso di qualcosa di più frizzante, infilai alcune dita tra le fenditure della figa fino a raggiungere la vulva vaginale e la carne viva gia piena del mio cazzo era cosi bagnata che le mie dita le entravano come scivolassero in un anfranto oleoso.

Nello stesso istante sentì un leggero lamento, che le usciva dal profondo della gola.il suo primo orgasmo che la sconquasso del tutto
Le sue mani si erano posate sulle mie spalle, come se volesse appoggiarsi. Sembrava che le fosse venuta a mancare la forza di reggersi . Il godimento che le stavo dando nel basso ventre, infatti, la fecero tremare come un foglia.mi artiglio la chiena infilandomi le unghie dentro la carne .
Mai dolore fu piu piacevole

La mia azione era incessante e continua. Non le davo tregua. Le stavo torturando la figa con tutte le dita infilate dentro e si muovevano come se la stessero scopando assieme al mio cazzo.

Marta, nello stesso istante, abbassò lo sguardo e notò subito il mio sguardo pieno di piacere e libidine per avere una Dea infilata nel mio cazzo e seduta sopra di me
La sua espressione era incomprensibile. Non riuscivo a capire quali fossero le sue emozioni.
Si lasciava manipolare dalle mie mani senza opporre alcuna resistenza, sembrava quasi rassegnata al suo destino.

Io ero super eccitato per cercare di interpretare il suo pensiero. Mi stavo nutrendo del suo corpo come un feroce predatore.

Senza chiedere il suo consesso la girai e, tenendola dai fianchi, la misi alla pecorina
Con una mano brandivo il cazzo, e tenendolo dritto, e puntato contro l’ingresso della sua figa, lo feci entrare in quell' inferno di fuoco.

Appena avvertì il tepore della sua figa mi venne una sensazione di vertigini.
Il corpo vibrava e la schiena tremava come se fosse percossa da corrente elettrica. Marta era una super donna e il peso del suo corpo massiccio si faceva sentire in tutta la sua estrema sensualità. Non era una ragazzina.
Comunque in quella posizione mi era piu facile muovermi agevolmente.

Si era messa a novanta gradi con le tette schiacciate sul letto

Poi mi concentrai su Marta ed il suo fondo schiena. Era un bel vedere. Un panorama strabiliante. Il suo meraviglioso culo era parato davanti al mio grembo in attesa di accogliere il mio cazzo.
In mezzo allo scoscio si intravedevano le grossa labbra bagnate, coperte dal liquido del suo godere
Eccitato da quella scena, puntai la cappella del cazzo in mezzo, la schiacciai fino a separarle, quindi, spinsi in avanti fino a che la vidi scomparire tutta dentro.

Il caldo delle pareti vaginali avvolsero nuovamente il cazzo, una sensazione piacevole.

Prima di iniziare a muovermi dentro di lei, ripresi ad accarezzarle il culo; la schiena e le cosce, fino a raggiungere le tette che non riuscivo nemmeno a contenere nelle mani.
Marta era un vero spettacolo della natura. Una donna, che trasmetteva una voglia di sesso incontenibile.

“Marta! Ti prego dimmi che ti piace!
“Si! Mi piace! Ora muoviti e fammi godere!

Quelle parole mi resero felice.
Così euforico per quella generosa richiesta, l’afferrai dai fianchi ed iniziai a pompare come un folle dentro di lei. I movimenti inizialmente furono convulsi e poi divennero più regolari.

“mmmmmmmmmmm siiiiiiii Robyyyyy mi piaceeeeeeeee fottimiiiiiiiiii godoooooo

Finalmente la sua voce. E quello che diceva erano adeguate alle circostanze. Ora che la situazione si era scaldata e tutto diventava sublime.

“Martaaaaa adesso mi accorgo che ti ho sempre desiderataaaaaaaaaaa
“Robyyyyy mmmm sto godendooooo scopami duroooooo
“Seiiiiiiii una porcaaaaaaaaaaa dovevo castigarti molto prima
“Siiiiiiiiii non ti avrei detto di nooooooooo
“Cazzooooooooo sei una troiaaaaaaaaaaaaaa mmmmmmmm
“Non ti piacciono le troieeeeeeeeeeeeeeee?
“Certoooooooooo tu

“Stai parlando del tuo avvocato
“Ne conosci altre? Come te?
“Ahahahah non di certoooooo mmmmmm !
“Troppo tardi! Sono stato già divorato dalla tua passione ingorda! Ahah
“Cazzooooooooo Roby ma.....ti rendi conto che......mi stai chiavandoooooooooooo
“Si! Anzi,diciamo che sei tu che mi hai indotto a chiavarti con quei jeans e il tuo stupendo culo......come facevo a resisterti? dimmelo troiaaaaaaaaa
“mmmm Roby solo a pensarci mi vengono i brividi iiiiiiii tu e io… cazzo che sballoooommm Roby mi stai facendo impazzireeeeeeeeeeee
“mmmm Martaaaaaaaaaa mmmm
.
L’idea che un avvocato si scopasse un suo cliente l’aveva resa super eccitata, facendole sbarellare la mente. Il risultato era evidente: un vulcano in piena eruzione.
Si agitava come un demone, cercando di godere ogni attimo di quella scopata forsennata.

Dopo alcuni minuti di intensa e profonda penetrazione della figa, mi venne voglia di incularmela.
Il cazzo scivolò nello sfintere senza problemi. Lo trovai bello dilatato.

“Martaaaaaaaaaaaaa sei straordinariaaaaaaaaaaaaaaa hai un culooooooo mmm da super favola bello aperto ospitale meraviglioso
“Roby mi stai facendo godereeeeeeeeeee.anche di culooooooo cazzzzzzooooooo che meravigliaaaaa.
“sei una porcaaaaaaaaaaaaa mmmmm

Nello stesso istante, i forti stimoli nello scroto avevano raggiunto un limite ormai insopportabile.I coglioni anelavano di liberarsi del fardello dello sperma.
Così, in piena frenesia dei sensi, diedi le ultime spinte, possenti, poi mi bloccai dentro il suo culo e lo inondai di sborra.
“Sto sborrandooooo Martaaaaaaaaaaaaaa
“Robyyyyyyyyy siiiii vienimi nel culooooo
Poi quando lo tirai fuori non paga si giro e lo volle pulire per bene assaggiando la mia sborra e guardandomi negli occhi dal basso all'alto " Roby è dolcissima,la prossima volta la voglio tutta in gola hai capito?"

Fu una serata, piena di emozioni e sborrate.

Alla fine ci ricomponemmo facemmo la doccia assieme per toglierci il succo del nostro reciproco piacere dai corpi
Eravamo talmente svuotati che il cibo ando giu senza quasi neanche accorgercene
Ascoltammo un po di musica e ci lasciammo con la promessa di ritornare preso per riprovare............ un altro paio di Jeans.............

SCRIVO RACCONTI EROTICI ANCHE PER CHI NON LO SA FARE
DITEMI LA VOSTRA STORIA MANDATEMI I VOSTRI SOGNI E IO LA REALIZZERO'
SCRIVETEMI SU: [email protected]

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per I Jeans 2:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni