Racconti Erotici > Lui & Lei > Io e Giulia
Lui & Lei

Io e Giulia


di Balooxxx
29.12.2022    |    344    |    0 6.0
"Giulia si stacca, mi bacia e mi dice: "Mettimi quel cazzone tutto dentro e fammi gridare"..."

Ho conosciuto Giulia un'estate di due anni fa. Una ragazza alta, capelli ricci lunghi che le scendevano fino al sedere, tondo e sodo. Occhi verde chiaro e due labbra carnose che incorniciavano un sorriso stupendo. Tra di noi da subito c'è stata molta chimica: battute, sorrisi maliziosi e anche qualche carezza sensuale da parte di entrambi prima sulla mano poi sulla schiena e infine sul sedere. Una sera decido di invitarla a ballare sulla spiaggia, la accompagno al bar e ordiniamo un paio di gin tonic. Durante l'ordinazione Giulia mi dice che non ha molta voglia di ballare, preferisce sdraiarsi su un lettino a bere il suo drink. Mentre lo dice mi sfiora la mano e mi sorride. Andiamo a stenderci sul lettino e dopo qualche chiacchiera Giulia appoggia la sua testa sul mio petto. Il mio cuore comincia a battere particolarmente forte, lei se ne accorge e mi sorride con sguardo malizioso. Io faccio finta di nulla e le accarezzo il viso, tenendolo stretto sul mio petto, senza far caso che il sorriso fatto poco prima era una chiara richiesta di coccole da parte sua. Mi sbottona la camicia e mi passa il naso sul collo, scende in mezzo al mio petto e mi annusa, dice che ho un buon profumo e mi dà un tenero bacio a stampo sulle labbra. A quel punto la prendo per i fianchi e la metto sdraiata sulla schiena, la bacio, la bacio profondamente. Un bacio umido, le nostre lingue si contorcevano all'interno delle nostre bocche, le sue mani mi stringevano le spalle mentre le mie le accarezzavano quello splendido culo tondo. Le mordo il lobo dell'orecchio mentre lei sussurra: "Fammi quello che vuoi, ti prego". La mia mano sinistra si stacca dal culo per passare ad accarezzare la figa, prima sopra gli shorts, già caldi. Decido di sbottonarli piano, mentre continuo a baciarla, un bacio che sa di sesso di quelli veramente appassionati. Comincio a toccarla con ancora addosso le mutandine, nere di pizzo e incredibilmente bagnate. Lei ansima e mentre mi lecca un capezzolo, cerca il mio cazzo. Si vede che le piace soffrire, quindi le tolgo le mani dalle mie mutande, e scendo giù sul suo corpo splendido, le bacio il collo, scendo verso il seno, le sfioro un capezzolo con il naso: la mano che tenevo ancora sulle sue mutandine si bagna ancora di più. Continuo il mio viaggio scendendo verso l'ombelico, continuando a baciare ogni centimetro del suo corpo. Sposto di lato le mutandine ormai fradice, passo il naso in mezzo alle sue gambe, mi godo il profumo della sua figa bagnata, lei si scusa perché è sudata e ha paura non abbia un buon odore. Ciò che non sa di me è che io amo i profumi e i sapori forti. Le infilo due dita e comincio a masturbarla, tiro fuori le dita, me le lecco e le reinserisco masturbandola con piccoli movimenti circolari che fanno aumentare i suoi gemiti. Lecco la sua figa come se non ne avessi mai vista una e le passo le dita usate per farla godere nella sua bocca. Il suo piacere aumenta: "Sono la tua troia stanotte", mi dice accarezzandomi il cazzo ormai gonfissimo. Mi sbottona i pantaloni e tira il mio cazzo duro e umido, lecca tutta la cappella mentre i suoi occhi azzurri incontrano i miei, le accarezzo il viso. "Mi piace il sapore del tuo cazzo" mi dice sorridendo, mentre le passo una mano in mezzo alla figa. Continua a prendersi cura del mio pisello, prima leccandolo dolcemente e poi facendomi vedere come riesce a farlo sparire tutto in gola. Prendo le mutandine le annuso e le lecco. L'odore di figa che le aveva impregnate era quasi nauseante. Giulia si stacca, mi bacia e mi dice: "Mettimi quel cazzone tutto dentro e fammi gridare". La fisso dritta negli occhi e la piego. Le stringo i polsi dietro la schiena e le infilo il cazzo in mezzo alle gambe. La sua fighetta fradicia lo fa entrare con facilità. Mentre la scopo selvaggiamente la sculaccio: "Sono stata una bimba cattiva, ne merito altre". Le tiro un'altra sculacciata, più forte e le sputo nel buco del culo. "Volevi essere la mia troia per una notte, non è vero?", le dico mentre passo un dito sul suo buco appena inumidito. "Hai i polsi legati e non puoi ribellarti, le troie non ne hanno il diritto" le dissi, appoggiando la cappella sul suo culo. I suoi gemiti aumentano, e io le spingo tutto il mio cazzo dentro tenendole la bocca chiusa con una mano. "Ti piace puttanella?" la puttana annuisce, le tolgo la mano dalla bocca "Si padrone, ma non venire nel culo, altrimenti non posso gustarmela". Sfilo subito il mio cazzo dal culo e glielo infilo in gola, tenendole la testa contro di me e con l'altra mano le accarezzo la figa. Finalmente squirta e io le inondo la bocca di sperma. Lei ingoia, mi dà un bacio e mi regala le sue mutandine. "Ho visto che ti sono piaciute particolarmente, ti avevo detto che volevo essere la tua troia e tu sei riuscito a farmi sentire la più puttana di tutte, te le meriti... e poi chissà, magari non sarò tua solo per questa notte".
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
6.0
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per Io e Giulia:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni