Lui & Lei
L'amica della mia amica


03.07.2020 |
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"Indossava un perizoma sottilissimo e sentii subito la sua eccitazione abbondante..."
Era una estate calda ed afosa, la città semi deserta in quanto molta gente era partita per le ferie.Un pomeriggio scendendo le scale del piccolo condominio dove abito incontrai la mia amica Monica (nome di fantasia) , dopo due chiacchiere veloci mi chiese "ma da quanto tempo sei solo?" Rimasi un attimo sorpreso ma risposi "tre anni felicemente single", ci salutammo e uscii per andare a fare la spesa. Un paio di giorni dopo ricevetti una richiesta di amicizia su un social, cosa strana in quanto i social network li evito abbastanza. Controllai chi fosse quella ragazza che chiedeva la mia amicizia virtuale, in quanto non sapevo chi fosse. Spulciando il suo profilo mi accorsi che era amica di Monica, quindi decisi di accettare la sua richiesta. Per qualche giorno non diedi attenzione al social, ma un sabato sera ero sul divano a guardare la tv e presi il telefono; distrattamente entrai nel social e vidi che c'era un messaggio di Barbara (altro nome di fantasia) la quale si presentava come amica di Monica, dicendomi che mi aveva notato molte volte quando veniva a trovarla nel nostro palazzo.
Risposi non aspettando una risposta in tempi rapidi, in quanto era sabato sera; invece dopo qualche minuto la sua risposta.
Iniziammo a messaggiare per un paio di ore. Nei giorni seguenti messaggiammo sempre più frequentemente, da lì a pochi giorni iniziai a fare battute un pochino spinte e lanciando frecciatine, in poco tempo le conversazioni passarono sul piccante. Dopo due settimane, un venerdì sera tardi le solite chiacchiere tra normali e qualche battuta spinta decisi di sfidarla, le scrissi " si, perché hai il coraggio di venire da me in minigonna e maglietta scollata?" Come mi aspettavo, non diede una risposta, in pratica aveva evitato la provocazione. Verso l'una di notte ci salutammo smettendo di messaggiare, dicendogli che non avevo ancora sonno e avrei continuato a guardare la tv ancora qualche minuto. Dopo mezz'ora sentii il citofono suonare, sussultai pensando che fosse successo qualcosa, invece sentii una voce femminile che disse "mi fai entrare o hai paura di perdere la sfida?" A quel punto capii ed aprii il portone. Sentivo salire le scale in punta di piedi e mi ritrovai davanti la porta Barbara in minigonna di jeans, maglietta bianca con uno scollo molto profondo che lasciava intravedere metà del suo bel seno prosperoso e un pochino del reggiseno color bordeaux. La feci accomodare in casa sul divano, le offrii del vino e con un po' di imbarazzo di entrambi iniziammo a scherzare e parlare. Poco dopo tirò fuori il discorso della sfida dicendomi " io la sfida l'ho accettata, ho avuto il coraggio ed eccomi qui; tu invece sei di sole parole o anche fatti?" A quel punto come un lampo le infilai la mano sotto la minigonna e il viso tra i seni, baciandoli. Indossava un perizoma sottilissimo e sentii subito la sua eccitazione abbondante. Ci baciammo mentre lei aveva infilato la mano nei miei boxer che ovviamente non nascondevano la mia eccitazione. Le sfilai la maglia e la minigonna e la vidi in un completino intimo bordeaux molto raffinato, in quanto sapeva che ho un debole per la sensualità e il bel intimo indossato dalle donne.
A sua volta mi sfilò i boxer e dopo aver smanettato un pochino il mio attrezzo, iniziò a baciarlo dalla cappella scendendo sempre più giù, fino a farlo sparire tutto nella sua bocca calda. Lo maneggiava con maestria, lo leccava e tirava ma dopo un pochino decisi di passare all'attacco. La sdraiai sul divano e le aprii le gambe, spostai il perizoma e vidi la sua parte più intima totalmente depilata, profumata e abbondantemente bagnata. Infilai la testa tra le sue gambe ed iniziai ad assaporare. Gemeva dal piacere, mi spingeva la testa tra le gambe e mentre la mia lingua frugava nel suo sesso, le infilai un dito dentro e venne all'istante. Si riprese in fretta e mi fece una bella spagnola, quando si accorse che stavo per venire , spalancò la bocca, a quel punto esplosi dall'eccitazione e le venni in bocca e sul viso. Rimanemmo abbracciati sul divano, nudi e sudati fino a quando lei disse che doveva tornare a casa perché l'indomani sarebbe andata a lavorare.
Di comune accordo decidemmo di vederci per fare sesso senza impegni. Praticamente il sogno di molti uomini. Un giorno la mia amica Monica sorridendo mi disse "cosa ne pensi della mia amica?" Sapevo che era a conoscenza del nostro rapporto di trombamici, quindi le dissi che finché sarebbe andata avanti senza complicazioni, sarebbe stata una bella amicizia. La ringraziai e ci salutammo. Nei giorni seguenti Barbara ed io ci vedemmo più frequentemente, iniziavamo a conoscerci, i nostri gusti sessuali e non solo. Dopo alcuni mesi di ottimo sesso, mentre era molto eccitata le chiesi se avesse mai provato il sesso anale, del quale ho una passione smoderata, mi disse che era vergine ma se avessi voluto provare mi avrebbe accontentato, a patto che mi sarei fermato se avesse sentito dolore.
Presi i cuscini e la feci appoggiare con la pancia su di loro, in modo da tenere il sedere in alto, presi del lubrificante e delicatamente entrai con un dito, la sentivo morbida e rilassata; dopo un po' le appoggiai la cappella sul buco dell'ano e lentamente iniziai a spingere. Lei era rilassata e sentii la cappella scattare dentro, ebbe un piccolo sospiro e mi fermai. Ripresi a spingerlo dentro ed arrivai con le palle a sbattere sul suo sesso e lì si sciolse come un gelato. Mentre la masturbavo con una mano, iniziai a entrare ed uscire e in poco tempo sentii il suo orgasmo mentre mordeva le lenzuola per non gridare, a quel punto le riversai tutto il mio seme nell'ano. Passarono alcune settimane di giochi e sesso "normale" quando decisi di spingermi oltre.
Stavamo facendo sesso quando le dissi "Barbara ho un desiderio che vorrei realizzare da una vita" ; mi guardò e chiese di cosa si trattasse, ero titubante nel dirglielo, ma era eccitata ed incuriosita, a quel punto presi coraggio e le dissi "vorrei infilarti la mano nella vagina" , spalancò gli occhi e per una trentina di secondi non disse nulla, poi rispose " proviamo me se mi farai male ti fermerai" .
Mai gioia più grande provai. La misi in posizione, la leccai e feci eccitare al massimo sussurrando cose , presi il lubrificante e lentamente iniziai con tre dita, poi quattro, poi cinque. Avevo il paradiso avanti agli occhi, lei nuda a gambe spalancate davanti a me, solo con delle autoreggenti nere e un bel sottoseno. Dopo un'ora circa finalmente sentii la mano intera entrarle nella vagina, lei fece un sussulto e rimase immobile, non sapevo cosa fare. Dopo qualche secondo, iniziai a muovere la mano in lei, sentii che si eccitava sempre più e guardava me, guardava la mia mano sparita in lei fino a quando con entrambe le mani prese il mio polso ed iniziò a usarlo come strumento di piacere.
Dopo un paio di minuti esplose in un orgasmo ultraterreno, gridò talmente forte che sicuramente ci sentì mezzo palazzo. Mentre avevo quel paradiso davanti usai la mano sinistra per masturbarmi e venni in modo impetuoso sulla sua pancia. Dopo rimanemmo ore sul letto e ci addormentammo. A sera fonda un po' di carezze e poi tornò a casa. Quella fu una delle più belle esperienze della mia vita. Aveva capito che potevamo fare di tutto, lei mi seduceva vestendo provocante e sexy, comprò nuovo intimo e abiti. Era la mia amante perfetta fino a quando non mi accorsi che i suoi sentimenti cambiarono, da lì iniziò un ottimo rapporto di coppia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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