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Lui & Lei

Lupin, Margot e...


di Membro VIP di Annunci69.it IamSingle
16.08.2024    |    1.759    |    1 9.7
"Loro erano lì per una cena romantica, io per un compleanno..."
Li conobbi in un'estate afosa, mentre scorrazzavo tra un sito d'incontri ed un altro alla ricerca di passione.
Lui, con i suoi capelli ricci e il corpo tatuato, sembrava uscito da un romanzo d'avventura. Lei, dai capelli rossi e gli occhi ipnotizzanti, aveva un'aura misteriosa e affascinante.
Iniziammo a frequentarci, condividendo lunghe chiacchierate, notti a parlare di desideri e perversioni, pomeriggi passati a scherzare gioiosamente come tre amici che tutto condividono. L'amicizia tra noi sbocciò in modo spontaneo e profondo, come una radice che si insinua nella terra fertile.
Con il passare dei giorni, però, qualcosa cambiò nell'aria. I messaggi si fecero più intensi, i toni diventarono più decisi. L'attrazione tra noi era innegabile, un sentimento che cresceva in silenzio.
Una sera, seduto al tavolo del pub, sentii vibrare il cellulare, era lei: Nicole!
Il testo del messaggio era chiaro e succinto, recitava qualcosa che somigliava ad un sentimento di fiducia e di approvazione: Siamo nel tuo paese, ti abbiamo lasciato un piccolo regalo, ecco la posizione!!
"Ma sono impazziti ?" - pensai - e così, mi misi in macchina e corsi subito sul luogo da loro indicato, la mente era offuscata da milioni di pensieri, di idee: "cosa mi avranno regalato?" - " Sarà forse uno scherzo?". Arrivai a destinazione in preda alle emozioni, trovai una bustina contenente un fogliettino di carta sulle quali erano incise poche frasi, ma che possedevano una melodia mista ad eros e poesia.
Rimasi sconvolto, non saprei dirvi cosa mi aspettassi, ma di certo non questo. Mi fermai fuori dalla macchina a riflettere un po', inconsapevole del fatto che loro erano proprio lì ad osservarmi.
Quando mi raccontarono del loro appostamento scoppiai a ridere, non volevo crederci. Sono sempre stato un ragazzo dall'occhio vigile, ho sempre notato ogni minimo dettaglio, ma loro, quella sera, riuscirono a destabilizzare la mia razionalità.
Sarà stato l'inconscio, o forse il destino, ma qualche giorno dopo ci ritrovammo casualmente in giro per lo stesso paese. Loro erano lì per una cena romantica, io per un compleanno. Non persi tempo a scrivere quel messaggio: "Passate a trovarmi, sarebbe bello potervi salutare in presenza". Ebbene sì, nonostante i mille messaggi scambiati in pochi giorni, nonostante la lettera ricevuta, non ci eravamo ancora conosciuti personalmente.
"Non sappiamo, forse è meglio non correre troppo... È un po' azzardato salutarti in compagnia dei tuoi amici" - risposero. Ma non fecero in tempo a far passare qualche minuto che: eccoli lì!! Sono venuti veramente!
Splendidi, affascinanti. Passarono con le mani alzate a mo' di saluto nella loro decappottabile, sembrava una scena già rivista in decine di film americani. Sembravano Lupin e Margot. Mi restarono impresse nella mente le immagini dei loro volti, così belli, così complici.
Iniziai a desiderarli sempre di più, ma non c'era modo di incontrarli, era sempre troppo presto. Impazzivo.
Ma le sorprese non finivano mai. Altro giorno, altro regalo! Stavolta un perizoma che odorava di desiderio incessante.
Ahimè, stavamo perdendo tutti la testa, avvertivamo il fuoco ardente della passione.
La voglia di scopare era troppa, lo dicevano i messaggi, le chiamate, era tutto molto esplicito.
Questo nostro flirt continuò per un mese pieno, fin quando arrivò il nostro vero giorno.
Ci incontrammo in una stradina di periferia, parcheggiarono alle mie spalle e arrivò una chiamata: "Non scendere, ti diciamo noi il da farsi".
Lei iniziò a spogliarsi, il mio occhio era incollato allo specchietto retrovisore, non volevo perdermi nemmeno un secondo di quella scena. Si baciarono, lui si abbassò per leccarle la figa. Mi chiese di sbottonare i pantaloni, di toccarmi e dopo un po': "Scendi dalla macchina e vieni qui da noi". Mi sentivo emozionato, non avevo mai provato così tante emozioni per degli sconosciuti. Iniziò a toccarmi con le sue delicate mani, i miei occhi caddero sulla sua provocante lingerie, mi uscì il cazzo e cominciò a masturbarmi.
Stavano iniziando i giochi.
Il suo ragazzo scese dalla macchina, iniziò a scoparle la bocca, io le entrai il dildo in figa e iniziai a scoparla per come desiderava lei. E mentre il dildo faceva il suo dovere e le mie dita sfioravano il suo clitoride, lei si lasciava andare ai suoi gemiti, era in paradiso, godeva e lo faceva notare in tutti i modi. Iniziò a toccarsi la figa, voleva che io sentissi il suo sapore, così mi infilò le dita in bocca e nel mentre, io, continuavo sempre più imperterrito.
Mi infilò i suoi piedi in bocca mentre Diego, il suo fidanzato, continuava a farle godere la bocca. Si girò, si mise a pecora e mi chiese di schiaffeggiarle il culo. Come potevo resistere? Iniziai a farlo e continuai sempre più forte, vedevo quel culo così perfetto diventare sempre più rosso, ma la cosa che più mi intrigava era vedere lei godere sempre più. Non provava dolore.
Infilai anche il dildo dentro, e iniziai a muoverlo lentamente accompagnato da schiaffi parecchio pesanti. Dopo qualche minuto mi raggiunse dall'altra parte dell'auto il suo fidanzato, stavamo per esplodere entrambi, e così fu. Le sborrammo sul culo e le strofinammo i nostri cazzi ovunque. Ma non finì qui. Continuammo ancora, lei non resisteva più, si tratteneva il più possibile per non venire e finì che ci fece godere una seconda volta: sul seno ! E poi una terza volta: sul collo.
Le sbattemmo i nostri cazzi sborrati in faccia, sul culo, su ogni parte del suo corpo. Si era abbandonata all'essenza della passione, aveva raggiunto l'apice del godimento, lo vedevo nei suoi occhi. Iniziammo a masturbarla, ripresi il dildo, lo infilai nuovamente e andai sempre più forte, sempre di più. Mi fermai, uscii il dildo lentamente e lo rientrai, lo feci un paio di volte e poi ripresi ad andare forte. Stavamo godendo tutti e tre per l'ennesima volta, fin quando lei si lasciò andare ad un urlo liberatorio e a movimenti che non riusciva più a controllare, era venuta.
Ci guardammo soddisfatti, scoppiammo a ridere e passammo un po' di tempo a parlare e scherzare come se ci conoscessimo da anni. Mangiammo delle caramelle, lei ancora in lingerie e i miei occhi su di lei. Si tolse l'intimo, per rivestirsi più comodamente, ma i nostri occhi, i nostri cazzi urlavano di voler ricominciare. Purtroppo, dato l'orario e gli impegni lavorativi del giorno seguente, non potemmo dare ulteriore sfogo alle nostre voglie, ma ci porteremo per sempre i ricordi di una serata meravigliosa fatta di sesso e amicizia e, forse, ci rimarrà anche qualche video 😏
Le fantasie tra noi sono ancora tante, ma avremo modo di soddisfarle tutte e, magari, seguirà qualche altro racconto.
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