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Prime Esperienze

MANUALE D’AMORE PER LUI (1/6)


di Grande_Bruno
14.06.2025    |    23    |    0 6.0
"Se ci guardiamo un po’ intorno, possiamo renderci conto che il sesso sta diventando sempre più, un premio, che le donne danno agli uomini, se fanno i..."
Tranquilli, dopo questo lavoro, pubblicherò anche un «MANUALE D’AMORE PER LEI». Non prendetemi per megalomane, ma i miei 70 anni, mi hanno conferito una discreta esperienza, tale da capire come comportarsi con le donne e come soddisfarle. Il godimento, per una donna, è complesso e soggettivo, influenzata da fattori fisici, psicologici e sociali. Per una donna, raggiungere l'orgasmo ed il piacere sessuale, è un'esperienza molto personale e può essere raggiunta attraverso diversi approcci.

– Comunicazione: Una comunicazione aperta e onesta con il partner è fondamentale per capire le preferenze e le esigenze dell'altra persona;
– Stimolazione: La stimolazione del clitoride, della vagina e di altre zone erogene può contribuire al raggiungimento dell'orgasmo;
– Piacere corporeo: La connessione tra mente e corpo è importante. La consapevolezza del proprio corpo e dei suoi movimenti può migliorare l'esperienza sessuale;
– Fattori psicologici: La connessione emotiva con il partner, la fiducia e la sicurezza in sé possono influenzare la risposta sessuale;
– Individualità: Le preferenze e le esigenze di ogni donna sono uniche. Esistono diverse modalità di orgasmo, come l'orgasmo clitorideo, vaginale o uterino;

Sulla base di questi presupposti, l’esperienza sessuale si può migliorare, attraverso:

– Esplorazione: Sperimentare diverse tecniche di stimolazione, come massaggi, baci e contatto fisico, può essere un modo per scoprire ciò che porta piacere;
– Comunicazione aperta: Parlare apertamente dei propri desideri e delle proprie preferenze con il partner può migliorare la connessione e l'intimità;
– Consapevolezza del corpo: Prestare attenzione al proprio corpo ed a quello del partner, durante l'atto sessuale ed identificare le sensazioni che portano piacere, può aiutare a raggiungere l'orgasmo;
– Creazione di un ambiente rilassante: Creare un ambiente intimo e confortevole, può favorire la connessione emotiva e fisica;
– Ricerca di informazioni: Leggere libri, articoli o consultare esperti, può aiutare a comprendere meglio la propria sessualità ed a migliorare l'esperienza sessuale;

In sintesi: raggiungere l'orgasmo ed il piacere sessuale è un'esperienza personale che richiede comunicazione, consapevolezza del corpo ed una connessione emotiva con il partner. Sperimentare diverse tecniche di stimolazione e conoscere le proprie preferenze può migliorare l'esperienza sessuale.

Fin da ragazzo, ho avuto tante occasioni di per esprimere la mia sessualità e, mentre inizialmente ero abbastanza egoista, con il tempo ho compreso l’importanza di far godere pienamente la mia donna e renderla straordinariamente dipendente da me. Pian piano ho scoperto i più reconditi segreti del corpo femminile, che mi ha permesso di sapere esattamente come far godere una donna in maniera profonda e diventare il suo idolo da adorare.

Se ci guardiamo un po’ intorno, possiamo renderci conto che il sesso sta diventando sempre più, un premio, che le donne danno agli uomini, se fanno i bravi: un po’ come lo «zuccherino» che gli addestratori danno ai cani, se eseguono gli ordini correttamente... Sembra che per le donne, fare sesso sia una faccenda in più, come preparare il pranzo o lavare il pavimento. Non hanno mai voglia... Hanno mal di testa 8 giorni a settimana... Ma se fai il bravo e ti comporti bene, magari una volta al mese ti lasciano entrare nel parco giochi, per 5 minuti.

Perché succede questo? E di chi è la colpa? Succede questo perché le donne sono sessualmente insoddisfatte e la colpa è di noi maschietti. Siamo troppo concentrati su noi stessi, sul soddisfare il nostro piacere in quei pochi minuti, sperando che la donna riesca a godere prima di noi. Il sesso non è questo. Se desideri che una donna non si stanchi mai di te, che sia sempre vogliosa di sesso e, soprattutto, di sesso con te, allora il modo migliore è dedicarti anima e corpo al suo piacere. Dai alle donne, eccitazione, godimento, orgasmi e diventeranno dipendenti da te e dal piacere che solo tu saprai dare loro.

Le donne bramano uomini capaci di dar loro emozioni uniche e godimento profondo e difficilmente trovano una persona che riesca a soddisfare i loro desideri più intimi e profondi. Quando una donna è soddisfatta, tutti i problemi li risolve tra le lenzuola... Immaginiamo come ci sentiremmo, quando facendo sesso con una donna che è lì, inerme e completamente frigida, in attesa che noi facessimo tutto? Immaginiamo che l’eccitazione iniziale vada, via via, a farsi benedire anche per noi...

Ecco, ora immaginiamo invece una donna che, non solo geme e si lascia andare al piacere, ma che prende l'iniziativa ed è lì, pronta ad essere soddisfatta ed a soddisfare ogni nostro desiderio. Come ci sentiremmo? Di certo carichi, eccitati e pronti a darle tutto il meglio di noi...

Cercherò di spiegare tutti i sistemi che ho sperimentato, per soddisfare le donne con cui si farà sesso. Non ci sono incognite, non importa quanto siamo dotati o quanto riusciamo a durare, se applichi quello che cercherò di insegnarti, farai bagnare ogni donna come non le era mai capitato prima. Quando la relazione che si sta vivendo in quel momento, va alla grande, quando si sa di avere il «potere» di farla venire con la sola imposizione delle mani, saremo orgoglioso di noi e della nostra vita.

Non sto scrivendo un romanzo o un trattato teorico sul sesso, ma riporto esperienze pratiche, dirette e senza censure. Io mi sono «sacrificato», in questi anni, per provare e sperimentare ogni idea e tecnica che scriverò nelle prossime righe. Ti consiglio di leggerlo tutto una prima volta e farti un'idea, poi riprendilo, rileggilo dall’inizio ed applica ciò che ti spiegherò.

I problemi di noi uomini riguardano il sesso. Tutte le lamentele dei maschi, riguardano il sesso. Perché, quella che dovrebbe essere una cosa così bella, così naturale e così spontanea, si trasforma in una montagna difficile da scalare, ripida e piena di insidie? Perché raramente abbiamo idea di chi sia veramente la persona con cui facciamo sesso. Difficilmente ci prendiamo la briga di sapere con chi abbiamo a che fare, cosa ama davvero,
cosa vuole la persona che abbiamo di fronte, quali sono i suoi desideri più nascosti e profondi. Questo vale da entrambe le parti, sia per gli uomini che per le donne. Invece di preoccuparci di coltivare un'ottima intesa sessuale con il partner, di comprendere davvero chi abbiamo davanti, preferiamo spogliarci in modo meccanico, fare sesso come «da manuale» e ritornare alla vita di ogni giorno, sapendo che quella persona che abbiamo sedotto, con tanto impegno, probabilmente, non si farà sentire mai più. O peggio, sperando che il partner, nel frattempo, non si stanchi troppo di noi e non trovi di meglio altrove…

In parole povere, la qualità è messa in secondo piano. Si fa sempre il solito sesso, senza variare, senza cambiare, senza voler mettere un po’ di pepe nel rapporto, basta che si faccia. Questo fatto è, però, molto più evidente negli uomini, perché si trovano a dover condividere una cosa, in realtà così semplice, con una delle creature più difficili da comprendere in assoluto: LE DONNE!!!

Già è molto difficile trovare una donna che abbia le idee chiare su cosa vuole, sessualmente parlando... se poi tu non sai dove mettere le mani ed ignori totalmente quali sono i meccanismi che si innescano nella sua testa, allora hai tra le mani una bomba che, se non maneggiata a dovere, esploderà facendo danni molto seri. Se invece ti prenderai la briga di entrare nella sua testa, prima che nel suo letto, di migliorare le tue abilità sessuali e di sapere esattamente cosa vuole una donna da te, allora avrai in mano la chiave universale che ti aprirà le porte del paradiso.

CAPITOLO 1 - Come tutto è iniziato

«Ma Bruno, ma che cosa mi stai facendo! Nessuno mi ha mai fatto una cosa del genere. Dai smettila, vieni su. Non farmi male… Ah! Ah! Ah! Ah! … Mmmmmh, dai ontinua … sìììììììììì … Continua! … Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! … Dai non ti fermare … Oh sì! ... ti prego… !».

Queste erano le parole che mi diceva Silvia, la mia collega delle dogane (leggi UNA STORIA MAI DIMENTICATA), mentre leccavo il clitoride e la figa. Vedevo che si dimenava e godeva; teneva in mano i due seni come se avesse paura che qualcuno li portasse via. «Ahhhh, Sìììììììì!». Lei venne gridando e stringendomi la testa fra le sue cosce. Poi si abbandonò sul letto, sfinita e ansimante. «Bruno basta, ti prego! Se ho un altro orgasmo, ho paura di svenire!». Silvia era lì, sdraiata davanti a me, sul letto, completamente esausta... Il suo corpo era ancora vibrante, piccole scosse convulsive le facevano contrarre le cosce in modo ritmico... Gli occhi semi-rovesciati indietro, la stessa espressione dell’estasi di Santa Teresa… Mi implora di smettere... dopo 9 orgasmi non ce la faceva più... Almeno questo era quello che diceva...

Ma vidi benissimo che il suo corpo ne avrebbe voluto ancora... e ancora... I seni gonfi, i capezzoli turgidi, il viso di quel rosso tipico dell’eccitazione incontrollata... e la figa bagnata fradicia... Tutti segnali che dicevano «Ancora! Ancora!», il suo sistema nervoso centrale stava diventando dipendente da quelle scosse elettriche post-orgasmiche e dalle sostanze chimiche che il suo cervello produceva... e che danno dipendenza! Sì, gli orgasmi danno dipendenza al pari della droga... e se tu sei in grado di dare sistematicamente ad una donna 8, 9 o 10 orgasmi esplosivi a rapporto, cosa pensi che proverà quando farà sesso con un uomo che riuscirà a fargliene avere «1» se va bene... o «zero», come capita quasi sempre? La dipendenza, che gli orgasmi creano nel corpo e nella mente di una donna, è talmente potente da non poter più fare a meno di te... a patto che tu sappia come sfruttarla a tuo vantaggio.

La vista di una donna estasiata dal piacere che le ho appena dato, è qualcosa di sublime... sento riecheggiare le sue urla di godimento... vedo la sua schiena inarcata, che si contorce per le contrazioni... ho ancora il suo sapore in bocca... delizioso! Mentre lei è lì davanti a me semi-svenuta e con il viso di chi ne vorrebbe ancora. Ripenso al lungo e faticoso percorso che ho dovuto affrontare per diventare l’uomo che sono oggi, per raggiungere quella consapevolezza e quelle abilità a letto, che mi permettono di dare orgasmi a ripetizione alle donne e renderle totalmente dipendenti da me e dal piacere che riesco a dare loro. Dal mio profilo potete notare che non sono un fotomodello, ma nonostante ciò, le donne che vengono con me, vogliono rivedermi, ancora e ancora. Per me, momenti come questi, sono prevedibili, so già come andrà a finire, ben prima di mettere le mani su una donna...

Ma non è stato sempre così... Non è sempre stato tutto rose e fiori, anzi è stato proprio come attraversare una lunga strada in salita ricoperta di pietre appuntite, sulla quale ho dovuto camminare a piedi nudi... Non sono nato con la capacità innata di far godere le donne con la sola imposizione delle mani. Mi sarebbe piaciuto, dico davvero, ma per mia sfortuna ho dovuto faticare, studiare e ancora faticare e ancora studiare per poter arrivare a questi livelli.

Non mi vergogno di dire che, ad un certo punto della mia vita, ho toccato il fondo e forse è solo per quello che poi ho avuto la spinta necessaria per risalire ed il coraggio per riuscire a non arrendermi. Mi spiego meglio: Fino a circa 15 anni ero una frana con le donne... ma non immaginarti una frana di quelli che magari fanno una piccola gaffe e poi si riprendono… HO... NO... Ero totalmente incapace di relazionarmi con loro, anche nel modo più semplice. Bastava un semplice contatto visivo che mi ritrovavo a balbettare, con le mani sudate e con le ginocchia tremanti neanche fossi stato davanti al plotone di esecuzione. Ero totalmente impaurito dalle donne che non riuscivo neanche a guardarle negli occhi ed a parlarci, figurati cosa potevo combinare le rare volte che finivo a letto con una ragazza...

Si, perché nonostante la mia totale incapacità di portare avanti anche una semplice conversazione che andasse oltre il «Ciao come stai», qualche rara volta mi è capitato di trovarmi con una ragazza... Probabilmente era stata lei a parlare, per mia fortuna ed a cercare di mettermi a mio agio, ma quando dovevamo concludere... vi lascio immaginare la scena... Le prime nozioni che sapevo, su cosa fare a letto, le avevo imparate da Cristina, (leggi il racconto LA MIA NAVE SCUOLA), la mia vicina di casa, amica di mia madre. Prima di Cristina, non avevo idea di quello che avrei dovuto fare, di cosa avrei dovuto toccare per primo... ero lì sopra di lei e cercavo maldestramente di baciarla nei punti sensibili mentre con una mano tentavo di slacciarle il reggiseno che non voleva saperne di aprirsi. Mentre sudavo per l’impresa titanica, vedevo lei sempre meno eccitata e sempre meno presa dalla situazione, tanto che ad un certo punto mi dice «Guarda, se ti sposti, il reggiseno me lo levo da sola…». Insomma una catastrofe dietro l'altra...

Per farvela breve: Per quanto pessima possa essere la vostra situazione di partenza, io ero 100 volte peggio... Non sapevo dove mettere le mani... Non sapevo cosa toccare e come toccarlo... Ero tremendamente nervoso con gli ovvi effetti negativi sull’erezione... Temevo sempre il confronto con i suoi ex... Avevo paura (giustamente) di non riuscire a soddisfarla... Il sesso era meccanico, ripetitivo, noioso, persino per me (immagina per lei). Non avevo il coraggio di chiederle nulla di diverso dal solito: «io sopra, lei sotto e viceversa» ... Avevo paura di essere giudicato (e che ovviamente il giudizio sarebbe stato negativo) ... ecc ecc...

Mi sentivo frustrato, perché la mia ragazza del momento, inventava sempre scuse per non fare sesso e non la vedevo mai completamente eccitata... Dopo l’incontro con Cristina, fortunatamente la situazione migliorò un tantino, ero diventato un po’ più bravino nella seduzione, ogni tanto riuscivo anche a combinare qualcosa con la mia ragazza e ci finivo, a volte, anche a letto... ma chissà perché, lei in quel periodo, trovava sempre scuse per non fare sesso, sembrava così frigida, che alla fine mi passava la voglia anche di provarci e dopo qualche mese il sesso finì per diventare talmente sporadico che ce ne dimenticavamo... Ero sempre io a cercarla, ad avvicinarmi a lei, sperando di convincerla a trombare... come se fosse un premio che mi concedeva di tanto in tanto.

Lei era sempre nervosa o inventava ogni genere di scuse per non farlo... Il più piccolo problema finiva per generare discussioni infinite... e la relazione diventò presto un incubo. E quel che è peggio, è che purtroppo questo era un copione che avevo già visto... Ogni mia storia finiva per cadere nella routine… come se pian piano si spegnesse l'attrazione sessuale... e poi tutto finiva...

Ero così abbattuto e frustrato. Mi sentivo come se ogni volta dovessi corteggiarla ed a volte anche elemosinare o fare lo zerbino per convincerla a fare sesso... Pensavo che tutte le donne fossero frigide, che non volessero mai farlo... e cresceva sempre più in me, la convinzione che fossi io a sbagliare qualcosa. Mi sentivo inadeguato... Non vedevo mai le ragazze con cui lo facevo, completamente eccitate. Mi impegnavo anche, cercavo di fare quello che vedevo nei film porno, di penetrarle più forte e con più passione... magari iniziavano anche a gemere ma... non le sentivo mai godere veramente.

Fu quello il momento in cui nella mia testa scattò una molla che mi fece dire BASTA! Questa situazione doveva finire! Dovevo scoprire come soddisfare sessualmente una donna... Non potevo andare avanti così, non potevo sopportare un altro fallimento. Tornai così da Cristina. Negli ultimi 30 giorni, avevo imparato sul sesso, più cose di quante ne avessi imparate fino a quel momento... Avevo tanta voglia di provare quelle tecniche su una ragazza mia coetanea... Ma avevo anche tanta ansia... Quello che avevo imparato da Cristina, avrebbe funzionato veramente nella pratica? Sarei stato in grado di applicarlo? E se sbagliassi qualcosa? Sarei stato abbastanza forte da sopportare un'altra elusione? C’era un solo modo per scoprirlo: provare! In quel periodo ero già abbastanza bravino nella seduzione ed avevo conosciuto Monica, una ragazza incontrata in un parco... Iniziai a stuzzicarla un po’, a generare attrazione e tensione sessuale e Monica (così si chiamava – leggi il racconto UN INCONTRO AL PARCO), rispondeva bene... Era anche lei uscita da una lunga relazione finita male, cosi eravamo entrambi d'accordo che non volevamo nulla di serio ed impegnativo... volevamo solo divertirci...

Poteva essere la donna perfetta per provare tutto ciò che avevo imparato... Così ci organizzammo per incontrarci e sfogarci un po' insieme tra le lenzuola. Era la prova del 9... quel giorno sarebbe stato l’inizio di una nuova vita... o l'ennesimo fallimento. Monica era lì, nuda davanti a me, che mi guardava con gli occhi di una che non fa sesso da 3 mesi... Euforia mista ad una tremenda ansia si erano impossessate di me. Non vedevo l'ora di mettere in pratica le tecniche... tutte quelle tecniche... Talmente tante tecniche che... non mi ricordavo un bel niente! Come se non avessi studiato nulla... in quel momento, tabula rasa. Cosa fare? Avevo perso l'erezione per colpa dell'ansia da prestazione, ma non potevo fallire così miseramente. Sarebbe stata la mia fine, non potevo permetterlo. Dovevo iniziare a fare qualcosa, qualsiasi cosa. «Respira», pensai, «respira ed inizia a fare qualcosa».

Presi un bel respiro, mi avvicinai a lei ed iniziai a baciarla sul collo, poi sui seni... Scesi centimetro dopo centimetro sulla sua pancia, baciando e leccando... fino a raggiungere la figa. In quel momento esatto, qualcosa scattò nella mia mente. Ricordai tutto quello che avevo imparato con tanta passione da Cristina, iniziai ad applicare su Monica, una tecnica dopo l’altra... Monica sembrava gradire, la sentivo gemere di piacere... Un tempo quei gemiti sarebbero stati il massimo del piacere che potevo far provare ad una donna, ma ora erano solo l’inizio... Continuando a stimolarla, con le mani e con la lingua, i gemiti aumentavano di frequenza e di intensità, il suo corpo si contraeva come posseduto da una forza misteriosa...

«Si, dai Bruno, continua così, che vengo!», mi implorò ed io continuai... continuai finché non la sentii esplodere in un orgasmo come non ne avevo mai visti finora, in nessun'altra donna... e lanciò un urlo convulso di piacere... Le sue cosce si strinsero come una morsa intorno al mio collo, facendomi quasi male... la mia faccia schiacciata sul suo ventre. Ero quasi senza respiro, se non avesse allentato la presa avrei potuto soffocare ma... Ero al settimo cielo, avevo dato il primo orgasmo esplosivo ad una donna... In quel preciso momento... l’insicurezza era svanita... l’ansia da prestazione era svanita... i dubbi, le paure, la frustrazione che mi avevano tagliato le gambe fino a 3 mesi prima... sparite in un secondo!

Questa sensazione di benessere ed onnipotenza, mi fece sentire al settimo cielo... e mi portò anche un altro beneficio... mi ritrovai con un'erezione da paura... Quel senso di sicurezza che provi quando sai di poter far godere una donna anche senza usare il tuo pene, ti dà una tranquillità incredibile... E Monica gradì molto... Ben 3 volte... 3 orgasmi quel giorno... E la cosa bella è che il nostro rapporto di trombamicizia continuò per mesi.

Ogni fine settimana ci vedevamo per fare del buono e sano sesso insieme... e quasi sempre era lei a cercarmi ed a dirmi cose come: «Sabato prossimo ci vediamo?», «Il prossimo fine settimana andiamo via due giorni insieme?». La mia autostima era alle stelle, mi sentivo sicuro di me e delle mie capacità di far godere ogni donna... e questo mi rendeva più attraente agli occhi delle ragazze... Mi sentivo un uomo nuovo... Non più il ragazzo timido, insicuro, che non sapeva dove mettere le mani quando si trovava di fronte ad una ragazza nuda... Non più il ragazzo che veniva scaricato perché “non c'era intesa sessuale...”. Ma un uomo che sapeva esattamente come stimolare ogni centimetro del corpo di una donna... e farla godere come mai aveva fatto nella sua vita... Anche la sua amica Dora, volle provare a fare sesso con me, probabilmente dopo che lei le aveva parlato delle mie doti.

Il fatto che Monica mi cercasse ogni fine settimana per fare sesso, mi faceva sentire al settimo cielo... La cosa bella era che questo picco di autostima e sicurezza nei miei mezzi, mi rendeva molto più attraente agli occhi delle ragazze... Era per me molto più semplice sedurre e conquistare ragazze nuove. Una volta una ragazza mi disse: «Hai lo sguardo di chi sa il fatto suo a letto»... Fatto sta che decisi di uscire con più ragazze possibile, per continuare a sperimentare e perfezionare ciò che avevo imparato... Ma si stava verificando un effetto indesiderato in tutto ciò: le donne che erano state con me, stavano diventando dipendenti da me... So che a voi sembrerà una figata, ma vi garantisco che, avere 5 - 6 donne che vogliono fare sesso con te ogni fine settimana e che ti contattano per “prenotarsi, dopo un po’, crea un certo stress... Soprattutto se nel momento in cui gli dici che quel Weekend non puoi, vanno su tutte le furie, come un eroinomane in crisi d'astinenza o si offendono a morte... O, quando iniziano a scoprire di non essere le uniche a beneficiare di quei trattamenti sublimi e ti fanno scenate di gelosia... vorrebbero ucciderti.

Avevo bisogno di stare solo per un po' e di rendermi conto di ciò che era successo nella mia vita negli ultimi mesi... Così smisi di vedere le ragazze che stavo frequentando e restai solo... Finché un tranquillo giorno di maggio 1979, incontro Gianna (leggi il racconto L’AMORE È UNA COSA SERIA), così apparentemente ingenua, ma... Gianna, dirompente, allegra e giocosa, che scherzava con tutti, era di compagnia, spezzava un po’ la monotonia dei nostri soliti incontri. Si parlava di tutto ed uscì fuori che Gianna, pure lei aveva dei gusti sessuali variegati, avendo avuto ragazze e ragazzi ed allora era un po’ di tempo che non frequentava nessuno. Aveva un faccino da brava ragazza, ma di quelli che nascondono qualcosa... Come un fuoco ardente che si cela dietro una corazza di ghiaccio. Questo contrasto mi aveva attratto terribilmente. Ci conoscemmo e ci frequentammo. Naturalmente dopo alcuni giorni di frequentazione, in cui entrambi ci trovavamo molto bene, l’una con l’altro, sapevo che era giunto il momento di introdurre l’argomento sesso, iniziare ad eccitarla mentalmente e poi fisicamente, ma... Ricordo benissimo quel pomeriggio, eravamo a casa mia, ma quando toccavo l'argomento sesso, Gianna si irrigidiva, diventava un pezzo di ghiaccio.

Mi raccontò delle sue esperienze passate, di quanto non le piacesse fare sesso e di come abbia passato gran parte della sua vita pensando di essere anorgasmica. Io cercavo di tranquillizzarla, di placare la sua mente razionale, ma allo stesso tempo continuavo a fare escalation fisica ed a farla eccitare oltre ogni limite... Il suo corpo era ipersensibile e reagiva come una molla ad ogni mio minimo contatto con le sue zone erogene... Sapevo senza ombra di dubbio che se fossi riuscito a farla rilassare, a farla abbandonare nelle mie mani... avrebbe avuto un potenziale enorme...

E così, passato l'imbarazzo iniziale, cominciai a mettere in pratica quello che avevo imparato... Le mie mani e la mia bocca che si muovevano sapientemente sul suo corpo... Dopo due minuti era già venuta una volta... Continuai, sapendo che aveva ancora molto da dare... E venne una seconda volta, poco dopo. Sembrava sorpresa, disorientata, ma entusiasta allo stesso tempo. La sera stessa mi chiese se poteva venire di nuovo a casa mia... Gianna voleva il bis! Da ragazza insicura e con tante paranoie sul sesso, a insaziabile ninfomane da 9 orgasmi a rapporto... Dopo quei due orgasmi iniziali Gianna è diventata una donna nuova.

Quegli orgasmi hanno fatto uscire il diamante grezzo che era dentro di lei. Gianna non era anorgasmica, aveva solo un corpo ipersensibile, che fino a quel momento, nessuno era stato in grado di stimolare come si deve... Neanche lei avrebbe mai immaginato di poter godere tanto. Il suo corpo sembrava insaziabile di orgasmi, come un viandante del deserto è assetato di acqua dopo giorni senza bere... Le ho fatto conoscere punti erogeni di cui non conosceva neanche l'esistenza, picchi di piacere che non credeva possibili... La facevo godere con le mani, con la bocca, con la penetrazione... con ogni parte del mio corpo... E per lei era tutto cosi nuovo... ci piaceva sperimentare insieme. Quella sera, dopo 9 orgasmi, era esausta... Non 9 orgasmi appena percettibili, ma 9 orgasmi esplosivi, convulsivi, che le facevano contrarre ogni muscolo del suo corpo, inarcare la schiena e girare gli occhi indietro... Per non parlare delle urla (ne sapevano qualcosa i vicini) ... Gianna era lì, sdraiata davanti a me, sul letto, completamente esausta... Mi implorava di smettere... «Basta, ti prego! Se ho un altro orgasmo, ho paura di svenire!». Mi sdraiai vicino a lei, anch’io esausto e la osservavo. Mi piaceva troppo guardarla, quando aveva quell'espressione soddisfatta. Il suo corpo è ancora vibrante, piccole scosse convulsive le fanno contrarre le cosce in modo
ritmico... Gli occhi semi-rovesciati indietro, la stessa espressione dell'estasi di Santa Teresa... Dopo qualche minuto riprese pian piano possesso del proprio corpo e delle proprie facoltà mentali, mi guardò e mi sussurrò... «È fantastico. Ogni donna meriterebbe di provare un piacere del genere almeno una volta nella vita...».

CONTINUA… Non perdere i prossimi capitoli sul perché tua moglie non vuole più fare sesso, sull’insoddisfazione sessuale, i finti orgasmi e sui preliminari, che aprono la strada agli orgasmi esplosivi.

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