Lui & Lei
Un sogno che forse diventerà realtà.....

03.08.2021 |
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"Un supplizio queste unghie che correvano lungo la vena gonfia e pulsante di sangue..."
Lei adorava essere inondata di bianca crema, il suo uomo si eccitava a saperla a casa con uno sconosciuto carico e pronto per godere grazie a lei.L'indirizzo, l'ora e la porta socchiusa....le indicazioni chiare e precise.
Lei abilissima nel far godere il maschio e bramosa del succo caldo sul suo corpo perfetto aspettava sul letto, bellissima in intimo nero con le lunghe gambe fasciate da calze autoreggenti e divaricate alla luce delle candele.
Una mano si muoveva lentamente sopra il clitoride sfiorandolo appena, gli occhi socchiusi a pregustare gli attimi di puro piacere che lo sconosciuto le avrebbe procurato.
Le regole erano chiare.
Non dovevo parlare
Lei mi avrebbe spogliato di tutto lasciandomi solo i pantaloni
Me li avrebbe tolti solo quando la mia carne sarebbe diventata di marmo pulsante sotto la stoffa ma senza essere toccata da nessuno.
Avrei potuto fare qualunque cosa con lei ma non mi sarei potuto toccare. Solo la troia poteva godere di questo privilegio.
L'ho distesa supina sul letto ed ho iniziato a assaggiarle i piedini profumati, risalendo piano lungo le caviglie ed i polpacci. La pelle liscia scorreva calda sotto le mie labbra, intuivo il fremito della sua voglia.
Quando la mia lingua si è insinuata saettando nell'interno coscia lei ha sentito una rivolo scendere bollente tra le labbra gonfie e bagnare le lenzuola.
Continuavo a fissare i suoi occhi vogliosi che mi spingevano ad insistere a leccare. Le piaceva essere mangiata dalla mia bocca, si capiva da come continuava a mordersi il carnoso labbro inferiore.
Ho addentato il perizoma e contemporaneamente insinuando la lingua con rapide leccate tra le labbra gonfie e vogliose ho iniziato a succhiare il suo clitoride eretto come un piccolo cazzo pronto e duro per la monta.
Le sue cosce si aprivano e chiudevano stringendo la mia testa in quell'orgia di sapore. La sentivo mugolare di piacere, le sue mani mi spingevano tra quelle cosce, non riuscivo a respirare, lei lo sapeva e godeva di questo.
Ma attenzione. Altra regola.... lei non avrebbe dovuto godere prima di me.....
Quando ho sentito la sua mano premere la mia nuca per farmi salire a mordere i suoi capezzoli avevo oramai un palo tra le gambe che stava per far saltare la cerniera.
Lei se ne è accorta, e guardandomi fisso negli occhi come una tigre guarda la sua preda mi ha spinto sul letto, lentamente con la bocca mi ha aperto i pantaloni me li ha sfilati ed ha addentato l'asta tesa sotto la stoffa degli slip. Una scossa mi ha attraversato la spina dorsale.
Avrei voluto fare saltare tutte le regole e possederla con potenza li sul letto inchiodandola sotto il mio corpo teso, con la spinta dei miei glutei che la pompavano.
Ma il mio sogno era stato chiaro....sarebbe stata l'abilità dalle sue mani a percorrere le vene della mia asta ed a farmi godere...
È salita a cavalcioni su di me inchiodandomi stretto tra le sue cosce. Vedevo le sue labbra aperte ricettive grondanti piacere bianco sulla mia pancia.
Finalmente una nerchia pulsante tutta per lei.
Si è cosparsa le mani di olio ed ha iniziato a massaggiare lentamente ogni centimetro di quel pezzo di carne, la sua vagina si apriva e chiudeva in contrazioni di desiderio.
Il mio ventre sentiva che si eccitava strusciandosi sugli addominali tesi e bagnati dei suoi umori.
Mentre stringeva tra le dita la cappella se la immaginava tutta dentro.
Che bella cappella, così perfetta, ci arrivava con la bocca a pochi centimetri, sempre guardandomi negli occhi ma poi all'ultimo stringendo fortissimo il cazzo tra le mani si allontanava.
Un supplizio queste unghie che correvano lungo la vena gonfia e pulsante di sangue.
Quando poi tenendo delicatamente in bocca lo scroto intero, frullandolo con la lingua tumida e passando due dita alla base dell'asta ha sentito che si stava preparando l'orgasmo ha avvolto velocemente quel pezzo di carne fremente in un canovaccio pieno di cubetti di ghiaccio.
Ho ricevuto una scossa fortissima lungo tutta la schiena, mi sono inarcato sollevando e premendo con gli addominali sulle labbra gonfie ho quasi procurato un orgasmo alla troia eccitata a vedere il maschio così voglioso di sborrarle addosso.
Con il ghiaccio Il pene si è ritratto ma appena tolto il canovaccio ha ripreso vigore tra le abili mani vogliose di guadagnarsi un' abbondante doccia bianca.
Oramai spalancata e bollente mi ha messo a quattro zampe, si è distesa sotto di me ed ha iniziato a mungere la verga a due mani come si munge una vacca tenendola a pochi centimetri dalla sua bocca calda.
Con una mano mungeva e con l'altra mi passava un cubetto ghiacciato lungo il perineo provocandomi continue stilettate di piacere ai lombi.
Avrei dato qualunque cosa per poterla montare...ma le regole.......
Dopo pochi attimi quando ha sentito la mia bocca che si stava preparando ad urlare un piacere pazzesco e che dallo scroto stava partendo un fiume di sborra pronto ad inondarla, con i polpacci torniti dietro la nuca mi ha tirato la testa tra le sue cosce ad affogare il mio urlo nel suo orgasmo di troia soddisfatta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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