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Lui & Lei

il sogno di Dedo 2


di passeradisandra
18.11.2014    |    20.326    |    3 6.8
"Dedo resta ad ammirare le avances della sua donna col cane..."
Sono rimasta letteralmente sconvolta dalla mia prima esperienza con un cane, con Dick.

Dedo, già sette anni fa, aveva sconvolto totalmente la mia vita sessuale. Dalla mia richiesta di tenere la luce spenta quella nostra “prima volta” che rischiò di saltare, alla prima leccata di fica, al primo pompino categoricamente senza ingoio, al primo dito nel mio culo, alla mia prima sodomizzazione, alle prime foto, al primo filmino… erano già trascorsi quasi due anni.
Abbiamo anche ognuno un nostro spazio - con un diverso nickname che visitiamo reciprocamente ed anche separatamente - sulla community di “Annunci69”. Ma più per curiosità che per una vera ricerca di qualcuno, forse è meglio dire qualcuna, da coinvolgere nei nostri giochi sessuali.
Alla fine Dedo - dopo almeno un paio d’anni di continuo lavaggio del mio cervello - è riuscito, a tradimento, a farmi avere un incontro “del terzo tipo” con un cane, Dick appunto. Un giovane, bellissimo e mansueto pastore maremmano-abruzzese dal candido pelo bianco sul quale - quando è eccitato - spicca un poderoso cazzo rosso. Ed io sono riuscita ad eccitarlo.
Sono ancora molto attratta dal ricordo della mia prima volta con Dick e, superato un iniziale residuo pudore, confesso al mio amante che vorrei ripetere l’esperienza; ma stavolta voglio essere io a condurre il gioco.
Detto fatto, l’indomani ci diamo appuntamento nella nostra garçonnière.
Io sono più eccitata del solito ed arrivo in largo anticipo. Ripassano davanti ai miei occhi le immagini della volta precedente: la lingua di Dick sulla mia fica e sul mio culo, lo strano quanto ammaliante cazzo del maremmano che mi stantuffa, la partecipazione eccitata di Dedo che mi ammira arrapato mentre io godo per le attenzioni sessuali dell’animale.
Stavolta, sotto l’attillato e scollato vestito nero - che tanto esalta il mio prosperoso seno dalle sode e dure mammelle su cui spiccano i turgidi capezzoli e che non riesce quasi a contenere il mio statuario culo - non indosso nulla. Dick non ha bisogno di un mio striptease, Dick deve solo sentire il mio odore di femmina per eccitarsi, per scappellarsi la cappella fino a diventare un turgido cazzo canino rosso alla ricerca della fica della “sua” femmina umana in calore. Ed io sono in calore, l’odore di femmina in calore me lo sento già addosso, sono già bagnata al solo pensiero di essere scopata dal cane. E pensare che, non più di una settimana fa, consideravo tutto questo una depravazione della mente umana, qualcosa che non poteva avere spazio in un intelletto sano, specie in quello di una donna. Sono depravata non sapendo di esserlo? Se la depravazione umana è questa, allora si, sono depravata! Desidero accoppiarmi con quel cane, per il mio piacere, per far arrapare il mio uomo, senza l’eccitazione del quale non potrei mai provare il piacere vero, la voglia di fare tutto, con lui e per lui, fino ad annullare me stessa nella ricerca della libidine assoluta, anche facendomi scopare da un cane!
Mi guardo allo specchio e mi rimiro; mi trovo veramente sexy e non me ne sono mai resa realmente conto. Dedo ha ragione, anche in questo. Le mie mani scorrono sul mio seno, intorno ai suoi duri capezzoli che quasi bucano l’abito, scendono sui fianchi, accarezzano i glutei… Poi la mano destra va a poggiarsi sulla mia passera già umida. Mi porto quindi la mano al naso e vengo pervasa da un intenso ed inebriante profumo di donna. La donna di Dedo, del suo amore, del suo amante che l’ha creata come femmina.
Finalmente un rumore di chiave nella toppa, dei passi ed un abbaio gioioso. I miei due maschi sono arrivati, sono qui per me, per amarmi, per scoparmi, per darmi piacere, per prendere il piacere dalla loro femmina.
Un brivido percorre la mia schiena, stringo istintivamente le gambe: un rivolo scende a bagnare le mie cosce. L’eccitazione e l’attesa hanno già fatto il loro effetto sotto forma di umori misti a pipì.
Mi giro verso i miei maschi e, mentre Dick mi scodinzola infilando subito il muso sotto il vestito ed iniziando a leccarmi le cosce intrise di umori ed urina appena rilasciati dalla mia vagina, Dedo comincia a baciarmi voluttuosamente, con la complicità della mia lingua attorcigliata alla sua, facendo nel contempo scorrere spasmodicamente le mani impazzite sul mio corpo provocante. Mi accarezzano e stringono le chiappe, si infilano nel solco del mio sodo culo cercando subito con un dito il roseo sfintere, accarezzano i seni totalmente inturgiditi, cercano il contatto con la mia fica bagnata. Ed istintivamente Dedo si porta la mano al naso per respirare a pieni polmoni il mio odore di femmina.
Mi scopre le mammelle ed inizia a leccarle, dall’attaccatura ai capezzoli, per succhiarli, mentre Dick con la sua lingua è passato dalle cosce, che ha completamente ripulite, alla fica che attira irresistibilmente la sua lingua rugosa. Le animalesche leccate mi danno i brividi, così allargo le cosce per agevolare l’intrufolamento del cane che vorrebbe entrare in me con tutto il muso... mandandomi al settimo cielo. Un mio mugolio di piacere dà un ultimo impulso al sangue di Dedo che, dal cervello, affluisce al cazzo ormai teso e paonazzo al pari di quello del maremmano.
Dedo mi spinge supina sul letto e Dick cerca di infilarsi dentro di me. Ma io lo blocco, gli afferro il pene bitorzoluto ed inizio a carezzarglielo. Dedo resta ad ammirare le avances della sua donna col cane.
Costringo Dick a mettersi a pancia in su, nel più classico degli atteggiamenti canini di sottomissione, ed inizio una lenta masturbazione che il giovane maremmano mostra di gradire appieno con un’interminabile serie di mugolii. Il pene di Dick ha raggiunto la sua massima estensione e decido di assaporarlo prima con la bocca. Mi avvicino con la lingua al cazzo del cane e lo bagno sputandovi sopra. Poi, con la mano destra, inizio a spargere la saliva sul prepotente cazzo canino fino a risputargli ancora sopra un paio di volte finché è sufficientemente umido. Ma voglio proprio bagnare il cazzo di Dick; così mi infilo la mano sinistra nella fica già abbastanza aperta, oltre che bagnata, ed una volta allagatala dei miei umori, spalmo questi sul pene del cane. Ora, con i miei umori, il cazzo del cane è bagnato al punto giusto ed io, ormai totalmente infoiata, inizio un pompino che lascia il cane senza la forza di muovere un muscolo. E’ la resa incondizionata alla femmina umana.
Mentre sono tutta intenta a spompinare il cane, Dedo mi viene dietro ed inizia a strusciarmi il cazzo sulla fica. Bagna il pollice della mano destra nei miei umori e lo introduce con forza nel mio buco del culo. Per un istante mi blocco, quindi inizio ad ansimare come una cagna in calore e trovo subito, da grande troia quale ormai ho scoperto di essere, il ritmo giusto fra le attenzioni rivolte al cane - carezze oscene alla pancia ed il succulento pompino che Dick dimostra di gradire gratificandomi con i suoi umori che mi stanno riempendo la bocca - e quelle dedicate al mio amante, dimenando il culo ad assecondare il pollice sodomizzatore di Dedo e accogliendo fino in fondo il suo cazzo che inizia a sguazzarmi rumorosamente nella fica oscenamente slabbrata.
La totale mancanza di aderenza alle pareti interne della mia fica allagata, aiuta Dedo a non raggiungere l’orgasmo.
Intanto sospendo il pompino a Dick e riprendo a menarglielo, assestandomi meglio alle attenzioni che Dedo sta intanto dedicando ai miei accoglienti e sfondati sfinteri. Inizio poi un andirivieni sul cazzo di Dedo e sul suo dito ormai ben assestato nel mio culo. Il pollice di Dedo si fa strada fra piccoli grumi di feci che promettono una mia imminente cacata. Mi introduce quindi un secondo dito nell’ano ed inizia a tirar fuori i miei escrementi. Quest’operazione è un po’ dolorosa per me, ma il mio amante sa benissimo che il dolore mi si trasformerà quasi subito in piacere e, quando finalmente perdo ogni freno inibitorio, la cacata mi regala un piacere liberatorio certo non inferiore ad un orgasmo. Perché quella cacata, la cacata della sua troia, è un orgasmo.
L’introduzione del secondo dito in culo per un attimo mi distrae dalle attenzioni al cane, e l’animale ne approfitta per alzarsi sulle quattro zampe. Dedo coglie al volo la nuova situazione e, sfilandosi dai miei sfinteri che continuano a liberarsi per lo stimolo cui non so più resistere, fa posto a Dick. Il cane inizia con una leccata approfondita ed a largo raggio sulla mia fica, per poi passare a pulirmi l’ormai rilassato buco del culo che continua a far fuoruscire un continuo rivolo di cacca. Il maremmano inizialmente mostra di non gradire le mie feci, sputandole intorno a se. Poi riprende a leccare ripulendomi le cosce, quindi i glutei e l’ano mentre io, ulteriormente eccitata dalle attenzioni linguali del cane, raggiungo l’ennesimo orgasmo, stavolta con una pisciata a fontanella che Dick si adopera subito a bere con attenta leccata fino all’ultima goccia sulle mie cosce. Ormai sono totalmente in balia dei miei due maschi e dei miei sensi eccitati.
Nel frattempo Dedo ha posto il suo cazzo davanti alla mia bocca, pronto a ricevere un pompino. Ma io chiamo il cane facendolo avvicinare col muso al cazzo di Dedo e, dandogli l’esempio con una sonora slinguazzata al cazzo del mio amante, la troia che è entrata in me avvicina la rugosa lingua canina alla nerchia turgida dell’uomo, imponendo all’animale di proseguire il lavoro da me iniziato. Eccitata dal lavoro di Dick su Dedo, affianco la mia lingua a quella del maremmano fino a metterlo da parte per impossessarmi del pene del mio uomo in un estenuante e travolgente pompino. Pochi minuti di arrapanti risucchi e sapienti leccate, e Dedo, bloccando fra le sue mani la mia testa, mi chiava nell’orifizio orale scaricandomi in bocca la sua eccitazione ormai incontenibile. La troia che è in me attendeva solo questo e, senza farne uscire una sola goccia, ingoio fino all’ultimo il latte dell’uomo che amo e per cui sono disposta a fare tutto questo ed anche di più.
Ma Dick non è ancora soddisfatto e, incitato da Dedo, sale sulle mie spalle - che in tutto questo tempo sono rimasta carponi - cercando di penetrarmi. Sono io stessa ad incitare ed aiutare l’animale a penetrarmi e, sotto l’affascinato ed arrapato attento sguardo di Dedo, riesco finalmente ad afferrare il nodoso cazzo del maremmano ed infilarmelo nella figa ormai slabbrata. I troppi umori e la tanta pipì fatta, rendono di fatto impossibile la chiavata tanto volenterosamente tentata da Dick, quindi, se voglio essere chiavata dal cane, non mi resta che guidargli il cazzo nel mio buco del culo. Dedo aiuta l’animale a salire un po’ più in alto sulle mie spalle, finché Dick riesce finalmente a farsi strada nell’ancora aperto sfintere anale che aveva già provveduto a ripulire. Così il mio amante canino può finalmente sfogarsi sulla sua femmina umana, riservandomi un’animalesca serie di stantuffate sodomizzatrici.
- Dai Dick, inculami, forza, inculami.
E’ una cavalcata che dura circa dieci minuti e che, mentre lasciano estasiato Dedo che è totalmente rapito ed infoiato - e già nuovamente a cazzo dritto - dall’eccitantissima scena che vede protagonista la sua amante, fa totalmente perdere a me ogni contatto con la realtà, fin quando il rosso pene bitorzoluto scarica tutto il residuo liquido nel culo di quella troia infoiata che sono ormai diventata, e che esterna il suo gradimento con un urlo animalesco:
- si Dick, si, riempimi il culo, fino agli intestini… come fa Dedo.
L’animale, sfilatosi dal buco del culo della femmina umana, scende stremato da sopra di me che ancora sto gustando lo sperma canino che sta lubrificando i miei intestini.
- Ti è piaciuto eh, troia?
- Si, Dedo, da morire… Mi sta uscendo lo sperma di Dick dal culo, vero?
- Si
L’uomo avvicina la suo mano destra al buco del mio culo, raccoglie sull’indice e sul medio lo sperma che è fuoruscito dal mio ano e me lo avvicina al naso. Odoro dalle dita di Dedo e poi vi poggio la punta della lingua, per assaggiarlo.
- Certo il tuo è più buono, ma anche questo non è male…
e mi metto in bocca le due dita per leccare lo sperma del cane mentre lancio uno sguardo da vera troia al mio uomo.
Dedo, che ormai sta per scoppiare, mi bacia succhiando quel che resta nella mia bocca dello sperma canino. Non lo trova affatto gradevole ma, in questo momento di grande eccitazione, vuole condividere anche questo con me, la sua troia, quella donna ormai senza freni inibitori e senza limiti sessuali, che lui mostra di desiderare ed amare più di ogni altra cosa.
Mentre il cane si dedica alle sue pulizia intime, Dedo mi mette il suo cazzo in bocca, ed io, per farglielo tornare duro, gli elargisco uno splendido pompino. Qualche minuto di sapiente lavoro di bocca e lingua sortiscono l’erezione desiderata, quindi
- Ora voglio sentire il tuo cazzo nel mio culo… voglio sentire la differenza…
Dedo gira dietro a me che sono rimasta sempre carponi, come se fosse la mia posizione naturale di “cagna” sempre in calore, e mi assesta il cazzo in culo. Riprendo ad ansimare come mi succede soltanto con lui quando mi infila le dita o il cazzo o un fallo o un vibratore in culo, ed il mio amante inizia a pistonarmi finché, trascorsi buoni venti minuti… lo incito
- sto venendo ancora, vieni anche tu amore, inondami il culo, riempimi gli intestini, fammi godere come solo tu sai fare…
Per tutta risposta, un fiume di sborra calda mi inonda il retto, fino agli intestini, fino a quando…
- Mi sto cacando amore mio, mi si sta sciogliendo tutto, mi si smuove lo stomaco, fammi andare in bagno…
- Su questo cazzo devi cacare… io piano piano te lo sfilo dal culo e tu ti cachi addosso, cachi sul mio cazzo, lo espelli dal tuo culo… poi puliremo
Dedo, dopo un ultimo schizzo nel mio squassato retto, inizia lentamente a sfilare il suo cazzo dall’arrossato e slabbrato buco del culo della sua troia e non fa in tempo a tirarlo fuori che scarico un’autentica ed abbondante cacata liberatoria sul suo membro. E non solo…
Sarà stato effetto dello sperma di Dick o di quello di Dedo? O di entrambi?

Un capiente box doccia ci accoglie mentre, seguiti dallo sguardo di Dick, ci abbandoniamo al caldo getto d’acqua, complice di altre carezze e baci voluttuosi.



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