Lui & Lei
l'infermiera di notte

02.05.2018 |
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"Mi spalmò l'olio sulla cappella dura come il marmo, mi massaggiò con delicatezza, e guardavo quel suo visetto angelico che mi faceva davvero sesso pensando, ..."
Questa è una storia che non sarebbe mai stata scritta se la mia buona sorte non mi fù vicina in quel momento quando un giorno preparando un barbecue, la bombola del gas che risultò poi essere difettosa fece una vampata di fuoco che solo per aver avuto il vassoio della carne in mano mi fece un pò da scudo ma mi bruciò praticamente tutta la mano destra e parte dell avambraccio e due dita della sinistra. Mi portarono al pronto soccorso con l'ambulanza in codice giallo.Mi ricoverarono al reparto grandi ustioni, il braccio destro non era messo bene.Fu li che incontrai una delle donne più perverse e ninfomani che abbia mai conosciuto.
Donatella era un infermiera del reparto, la classica infermierina dal visetto dolce con occhialino da maestra fisico minuto, non sò se arrivasse al metro e cinquanta, castana e due occhi verdi che ipnotizzavano chiuque e due tettine da seconda abbondate e un culetto in fuori che metteva proprio voglia di palparlo.
Con le mani bendate non potevo fare nulla e quando non potevano venire i miei, mi dava lei da mangiare e mi portava in bagno, proprio con la prima volta che mi ha portato che lanciò già una battutina sul mio membro, che diciamolo non è quello di rocco siffredi ma si difende bene, dicendomi : " ehi chiamati fortunato che il tuo amico si è salvato, soffermandosi a tenerlo ancora in mano dopo che avevo finito la pipì.
E venne la notte in cui accadde ciò che ogni uomo ricoverato sogna...mi ero appena addormentato, in stanza ero l'unico ricoverato in quel momento, mi svegliai sentendo la porta aprirsi e rumore di zoccoli avvicinarsi al mio letto, mi resi conto anche che il mio amico era estremamente duro e non capivo perchè, visto che negli ultimi giorni tra dolori e medicine non dava segni di vita, ho sentito un culetto sedersi vicino a me, aprogli occhi di scatto e vedo Donatella che mi guarda con un sorriso malizioso, io chiedo :" c'è qualche problema? devo prendere qualche medicina? e lei mi fà: " mah direi che è una medicina molto naturale direi" infilando nel frattempo la mano sotto il lenzuolo e appoggiandola sul mio amichetto che come detto era in alza bandiera e non per lei, anche se sicuramente con quella masso si sarebbe svegliato di sicuro,
" uhmmmm " esclamò Donatella " Avevo visto giusto, che una volta duro avresti avuto tra le gambe qualcosa di speciale" mi abbassò i pantaloni del pigiama e cominciò a segarmi un pò. " ti piace?" " eccome" ribadisco " è la migliore delle medicine questa", con sè aveva un tubetto di olio per massaggi e in una tasca della divisa c'era anche qualcosa che spuntava ma non capivo. Mi spalmò l'olio sulla cappella dura come il marmo, mi massaggiò con delicatezza, e guardavo quel suo visetto angelico che mi faceva davvero sesso pensando, " è proprio vero che quelle che sembrano tutte timidine poi sotto sotto sono delle maiale da paura" in quel momento mi fà: " sai io sono un pò ninfomane e sono sempre alla ricerca di un bel cazzo con cui soddisfare le mie voglie represse e siccome immaginavo che nella tua situazione era difficile vederlo così naturalmente, ti ho dato l'aiutino con l'ultima pastiglia di stasera eh eh... aiuta molto essere imfermiera e reperire certe cose è facile.." praticamente mi aveva dato del cialis insieme all'antibiotico. Cominciò a spompinarmi di brutto se lo infilò fino in gola, la lingua era un vortice che avvolgeva tutto, poi da quella tasca tirò fuori un dildo bello grosso, si aprì le gambe e vidi che di mutandine neanche l'ombra, se lo infilò dentro come niente fosse, io non potevo aiutarla vista la mia situazione ma era decisamente un bel vedere, aveva una fighetta apparentemente stretta ma era molto elastica. mugugnava di piacere mentre me lo succhiava e si masturbava con l'affare, si fermò si aprì la divisa e mi mostrò quelle tettine da urlo che avevano due capezzoli appuntiti che invitavano ad essere succhiati, lei capì subito cosa volevo e sì avvicinò mettendomele sul viso e cominciai a baciarle di brutto da quanto ero eccitato, quel corpicino caldo sopra di me era favoloso, poi mi mise la patatina sulla faccia, e mi disse " adesso sto quì finche non mi fai avere almeno cinque o sei orgasmi" iniziai a leccarla con gusto, era davvero profumata sicuramente si era appena fatta un bidè con qualche lavanda profumata, non ci mise molto a venire la prima volta, si attaccò al letto e i suoi mugugni soffocati per non farsi sentire erano molto intriganti, sentivo il liquido che iniziava a colare abbondante, io continuai a leccare forte, voleva godere tanto? sarebbe stata accontentata, ad un certo punto si sfilò e me lo afferrò mettendoselo nella figa e poi prese il dildone e lubrificato un pò se lo mise nel culo, col mio cazzo sentii che affondava dentro lei quasi schiacciando il mio amiche essendo duro grazie a quell'aiutino,lei si abbassò su di me e cominciò a mordere il cuscino da quanto godeva, mi sussurrava nell' orrecchio " dai cerca di non venire subito fammene avere tanti ho bisogno di godere se non ho almeno una quindicina di orgasmi al giorno sto male, resisti dai, fammi sentire che maschione che sei, non mancò molto al mio spruzzo, che le innondò la patata aggiungendosi al liquido che stava ormai emanando da quando ho iniziato a leccargliela prima.
Ma visto il cialis che faceva ancora effetto non si spostò da li continuando a pomparmi con una smania tale che dopo un altro paio di orgasmi che ha raggiunto, sono venuto di nuovo, ero esausto, lei si sfilò, si lavò un attimo nel bagno della stanza, si ricompose e mi salutò... a domani sera tesoro, fortuna vuole che ho un altro turno di notte...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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