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Lui & Lei

Maddalena "il ritorno di Greta"ultima parte


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
03.05.2025    |    1.668    |    0 8.9
"Dopo il battesimo torniamo a casa di Ludovico, il lavoro non può aspettare Greta e Annarita ci mettono poco a fare comunella , anche Greta trova occupazione, mi serviva proprio una segretaria..."
È quasi l'alba, in giro poche macchine, Ludovico si ferma in una piazzola e spegne il motore :”Maddalena,non posso più fare a meno di tè,ti amo non voglio perderti,se ogni tanto vogliamo concederci una serata così sono d'accordo, è una tua necessità e poi non nego che mi sono divertito,ho compreso la differenza tra sesso e sentimento,non sono geloso ma non chiedermi di farlo tutte le settimane,non è nelle mie corde ma tu vai quando vuoi,io sarò a casa ad aspettarti”.
Tutte le parole del mondo sarebbero inutili,uniamo le labbra in un bacio infinito.
Improvvisamente sentiamo delle urla disperate di donna, Ludovico non è tipo da girarsi da un'altra parte,scende dall'auto fregandosene di correre il rischio di prendersi una coltellata o peggio, accendo i fari ,da lontano vedo una donna a terra e un tipo che la tiene per i capelli e la scalcia, quando Ludovico arriva sul posto il tipo si ferma, gli grida qualcosa ad alta voce e poi riprende a picchiare la donna.
Ha trovato il fatto suo ,il mio amore le pianta un pugno nello stomaco,il malvivente si piega in due, improvvisamente tra le sue mani appare un coltello, Ludovico le colpisce la mano armata con un calcio e quando il tipo cerca di rialzarsi lo colpisce con un diretto che gli rompe il naso,il tipo ne ha abbastanza e se la dà a gambe sparendo nella boscaglia.
Ludovico raccoglie in spalla la povera donna svenuta,da come è vestita è sicuramente una prostituta,la mette delicatamente sui sedili posteriori e parte a spron battuto verso il primo ospedale.
Mi giro,la ragazza è ridotta male,ha il volto tumefatto, la bocca piena di sangue,i lunghi capelli scompigliati e pieni di terra,cerco di parlarle ma probabilmente è svenuta o sotto shock, finalmente arriviamo al pronto soccorso, degli infermieri la prendono in consegna,noi aspettiamo l'arrivo della polizia per fare la nostra deposizione.
Ormai è mezzogiorno inoltrato,entrambi crolliamo dal sonno,la polizia,dice che possiamo tornare a casa, appena tocchiamo il letto crolliamo esausti.
Verso sera ci chiamano dal commissariato,un ispettore ci dà appuntamento all'ospedale,ci guardiamo,strano non abbiamo fatto niente di male,anzi abbiamo salvato una povera crista che rischiava la morte.
Il tempo di riprenderci e mettere sotto i denti qualcosa e torniamo all'ospedale,un ispettore che vediamo per la prima volta ci viene incontro, stranamente fa domande solo a me', continua a chiedermi se la conosco,le spiego che l'ho vista la prima volta quando Ludovico la messa in auto e che era una maschera di sangue,lui sembra crederci ma poi a bruciapelo mi dice :”possibile che non riconosce sua sorella”.
E come se mi avessero detto che il mondo gira al contrario:“Greta,? È impossibile non la vedo da quando avevo 16 anni e lei si è fatta suora”,”eppure si tratta proprio di sua sorella, sono convinto che voi non c'entrate nulla con l'aggressione, purtroppo le prostitute rischiano ogni giorno la vita,se può le stia vicina quando si sveglia “,”prostituta? È impossibile “,”purtroppo devo darle questa notizia ,la signorina è schedata”,”cazzo no Greta come è possibile “,”a volte la vita riserva brutte sorprese ma vada da lei è l'unica che può aiutarla “.
Se non mi sostiene Ludovico crollo, ancora stordita dalla notizia entriamo in cameretta,mi avvicino al letto e la guardo, sicuramente è lei,ho una crisi di nervi e inizio a singhiozzare,mi siedo accanto al letto,alle mie spalle Ludovico che mi da coraggio.
Ci vuole un po' prima che si svegli, probabilmente passato l'effetto dei calmanti soffrirà come un cane, ha il volto tumefatto con profonde ferite su un'arcata e sulle guance, improvvisamente soprassale e apre gli occhi,mi guarda e sbianca,gira lo sguardo dall'altra parte e inizia a piangere.
L'abbraccio delicatamente per non farle male,ora sono io ad avere il volto rigato di lacrime:”Greta, perdonami sono un egoista,in tutti questi anni non mi sono mai fatta sentire e tu poverina chissà cosa hai passato ma adesso ci siamo noi,non devi più preoccuparti di nulla”.
Greta non riesce a guardarmi in faccia poi arriva infermiera e le dà un'altra iniezione di sonnifero,in breve si addormenta e Ludovico mi convince a tornare a casa per riposare.
La mattina di buon'ora torno all'ospedale, nella sua camera entrano e escono un via vai di infermieri e medici,ho un tonfo al cuore, entro fregandomene di chi mi dice di aspettare, subito vedo che ha un polso fasciato, ho un brutto presentimento che presto i medici mi confermano, Greta ha tentato il suicidio.
Vado per abbracciarla,mi respinge e mi urla di andarmene ,che non ha nessuna ragione di vivere,la stringo e ambedue ci lasciamo andare al pianto,le lacrime mi annebbiano la vista, chissà cosa ha passato e io non ero presente per aiutarla.
Dopo un lungo pianto mi asciugo le lacrime ,le stringo la mano per trasmettergli il mio affetto,solo allora mi accorgo della presenza alle mie spalle di Ludovico ,solo vederlo mi trasmette serenità.
“Ciao Greta,sono il fidanzato di quella scapestrata di tua sorella,vedo che stai un po' meglio,ho parlato con i medici,domani ti portiamo a casa”.
Sbianca,nei suoi occhi si legge terrore:’vi prego non fatelo, non posso tornare da quelli ,meglio buttarmi da un ponte,non voglio più fare questa vita”,”non fare la stupida sorellina,da ora in poi vivremo insieme,non ho certo intenzione di perderti dopo che il destino ha voluto che fossi proprio lì quella sera e con l'uomo migliore del mondo, adesso riposati vedrai da oggi tutto andrà per il meglio, domattina splenderà il sole “.
Non ho mai parlato di Greta a Ludovico,del resto non faceva più parte della mia vita,ragiono sulle stranezze della vita,come ho fatto a trovarmi in quel parcheggio proprio quella notte? Quale strano destino mi ha fatto rincontrare con Ludovico dopo il fallimento del suo matrimonio? Forse tutto è già scritto, una commedia di cui non si conosce l'autore e la trama,in questo momento mi sento felice ,ho incontrato l'amore, ritrovato mia sorella,un buon lavoro e amici speciali, cercherò di meritarmi tutta questa fortuna .
Sabato ci terrà il battesimo, è da due giorni che non rispondo alle chiamate di Lorenza, chissà cosa pensa,le telefono e spiego quanto successo, non tralasciando di parlarle anche della serata al club e di quello che provo per il mio Ludovico, Lorenza vuole a tutti i costi conoscere mia sorella,ci diamo appuntamento per la sera successiva a cena da lei ma questa notte è tutta nostra la prima da innamorati.
Nonostante l'abbuffata di cazzo dell'altro ieri,questa notte è diversa, facciamo l'amore con una passione mai provata, sento per la prima volta in vita mia le farfalle nello stomaco e ad ogni orgasmo vedo le stelle,due corpi e un anima che si fondono in un tutt'uno,mai provato nulla di simile, questa notte anche per me e diventata chiara la differenza tra sesso e amore e non intendo più rinunciarvi.
Ha ragione Ludovico,con lui non devo rinunciare a nulla e sapere di poter trasgredire senza intaccare il nostro amore è il massimo.
Dopo una notte di fuochi d'artificio crolliamo teneramente abbracciati verso l'alba, svegliarmi accanto a lui mi mette di buonumore,le faccio il solletico,lui finge di dormire ma da come si solleva il lenzuolo è chiaro che è sveglio,cosa c'è di meglio di un pompino,lui si gode la mia boccuccia e io una buona bevuta di yogurt caldo, l'ideale per iniziare bene la giornata.
Dopo un'abbondante colazione ci prepariamo per andare a prendere mia sorella,oggi sono libera da appuntamenti se le viene la voglia parleremo di ciò che l'è successo ma non farò niente per obbligarla.
Alle undici la dimettono, andiamo diretti a casa, Ludovico giorni prima ha preparato la pasta al forno che anche riscaldata è una bontà, Greta è pallida e emaciata magra come un grissino e sporca ma alla vista della pasta al forno sgrana gli occhi, mangia quasi a strozzarsi continuano a ringraziare , Ludovico con battute del suo umorismo le tira un po' su il morale, finalmente a pancia piena si rilassa e finalmente sorride.
Ora il suo obiettivo è una doccia ma le consiglio la vasca da bagno, l'intento e farla rilassare,sul letto le ho preparato un po' di vestiti anche se sicuramente le staranno un po' larghi , l'accompagno in bagno e riempio la grande vasca che utilizzo anche per i giochetti erotici aggiungo sali e oli profumati e bagnoschiuma:”dai spogliati fatti vedere”,”capirai se da ragazza ero magra ora sono pelle e ossa è meglio che non mi vedi “,”Hey sorellina in questa casa non ci sono falsi pudori , se fa caldo si gira per casa nudi ma se ti dà fastidio…”,”no figurati,sono una lercia puttana ho perso il senso del pudore”.
Mi sto quasi incazzando,odio chi si abbatte senza reagire :”dai entra in vasca e fammi posto,ci rilassiamo e se ti và mi racconti un po' la tua storia”.
Sali e schiuma fanno il loro effetto,con la spugna le passo tutto il corpo,poveretta è piena di lividi e ha la carnagione bianca come latte,quando passo la spugna in certe zone noto dei fremiti che conosco bene,a quanto pare non è insensibile al tocco femminile,era quasi scontato, rinchiusa in un posto di sole donne, astinenza, santità, parole vuote, il sesso fa parte della vita di ogni persona.
Finalmente si sente rilassata e al sicuro adesso e lei che vuole parlare,ci siamo ritrovate e finalmente può sfogarsi con qualcuno che le vuole bene.
Sta per iniziare il racconto quando in bagno entra Ludovico nudo e tutto insaponato,scusa tesoro lo shampoo è qui, nell'altro bagno è finito”.
“Stai buono, Greta sta per raccontare le sue disgrazie,entra anche tu c'è posto,tra non non voglio segreti”.
Greta non protesta,ha capito che è un brav'uomo,rilassata ma con un velo di tristezza negli occhi inizia a raccontare :”ti ricordi seguivo mamma fin da piccola ,ero molto devota, convinta che una vita pia era la strada per l'eternità ,forse mi sbagliavo si può vivere cristianamente anche senza prendere i voti.
La vita al convento non era come immaginavo,anche lì c'era invidia e favoritismi,io me ne stavo sulle mie e la cosa non piaceva alle altre novizie per non parlare delle monache,ero timida ma per loro mi davo delle arie.
In due anni non sono riuscita a fare amicizia con nessuna,tutte mi evitavano come fossi la spia della madre superiore.
Di notte in camerata sentivo gli ansimi delle compagne che si davano piacere reciproco,io fingevo di dormire ma con le orecchie ben tese.
È al convento che ho iniziato a toccarmi,prima per me il sesso era peccato ma nonostante le piacevoli sensazioni me ne stavo sulle mie, convinta che le altre non mi avrebbero accettato.
Ma una sera accadde,era piena notte,sentivo bisbigliare e ogni tanto pronunciare il mio nome,le altre forse per non correre rischi che facessi la spia avevano deciso per la mia iniziazione.
Lo confesso è stato meraviglioso la cosa più bella che mi era capitata nella vita, presto ho imparato a usare il mio corpo per dare e ricevere piacere.
Dalle palpate e leccate alla penetrazione con ortaggi il passo è stato breve,quando una fortunata veniva messa di turno in cucina rubava qualcosa,carote, zucchine o cetrioli qualunque cosa assomigliasse a un pene,per poi usarli durante le notti,per un po' di tempo mi hanno fatto fare solo il ruolo attivo,le vedevo godere ma avevo paura a provare.
La prima volta è stato un trauma, durante il sonno mi hanno presa, tappata la bocca e allargate le gambe,senza un filo di pietà mi hanno infilato a forza un lunga melanzana nella passera e uno zucchino nel sedere.
Ho pianto tutta notte con le mutandine piene di sangue tra le risate soffocate delle compagne ma già dalla seconda volta è stato diverso,ha cominciato a piacermi e in me è nata la curiosità di capire cosa si prova con un vero maschio.
Le monache nonostante il mio fisico esile mi facevano fare i lavori più umili e faticosi, è negli orti che ho conosciuto Giulio.
Era un trentenne bello come il sole, non perdeva occasione per farmi una corte sempre più assillante,in estate indossava pantaloncini senza mutande e più volte alzandomi da raccogliere l'insalata trovavo la sua verga davanti agli occhi.
Si sa la carne è debole,ho resistito finché ho potuto,poi un giorno mi ha presa nel fienile e da allora non ho potuto più farne a meno.
In pochi mesi mi ha insegnato tutto sul sesso iniziando dai lavoretti di bocca, mi montava come un toro per poi finire a sborrare nel mio pertugio ,diceva che lo faceva per non farmi correre rischi.
La storia è continuata per l'intera estate, poi una novizia invidiosa ha fatto la spia che ci hanno beccati sul fatto.
Lui è stato cacciato e io invitata per non dire obbligata a lasciare il convento.
Da lì è cominciata la mia via Crucis,sono tornata in paese ma la casa non era più nostra,nessuno mi ha offerto un lavoro, sono arrivata a frugare nei bidoni dell'immondizia per sopravvivere, poi ho incontrato il mio aguzzino.
I primi tempi tutto bene,mi dava del cibo e un tetto sotto cui vivere ma presto ho scoperto la verità non lo faceva per compassione,era un magnaccia,mi ha costretta a battere i marciapiedi per lui e dato che non sono mai stata bella dovevo accontentarmi di vecchi bavosi o extracomunitari con pochi soldi.
Non era facile racimolare il minimo che pretendeva e quando non riuscivo mi riempiva di botte,poi un giorno ho deciso di scappare ormai ero abituata a vendere il mio corpo e volevo tenere per me i soldi guadagnati.
Sono finita in questa città a battere in quel parcheggio isolato ma la fuga è durata poco non so come lui mi ha trovata ,il resto lo sai”.
Tutti è tre non riusciamo a trattenere le lacrime,le bacio gli occhi e poi le labbra,lei inaspettatamente le dischiude,non riesco a frenare la mia natura di troia,ci perdiamo in un bacio lesbico e incestuoso è solo grazie a una battuta di Ludovico che si allenta la tensione e torniamo in noi.
Durante la giornata non torniamo più sull'accaduto, ma certi sguardi valgono più di mille parole,la sera andiamo da Lorenza,serata divertente, le battute di Betty suscitano l'ilarità di tutti , Lorenza e felice di vedermi innamorata,si dimostra sempre più una vera amica,a fine serata rientriamo, Greta è frastornata la giornata è stata lunga e intensa,tempo di preparare il divano letto e dorme già alla grossa,poverina finalmente si sente al sicuro, amata e coccolata.
Io e Ludovico ci guardiamo,ormai l'intesa è perfetta ,dopo pochi minuti mi sto godendo lo spadone nella passera, l'inizio di una nuova battaglia da cui si esce tutti vincitori e non solo noi due.
Ad un certo punto sento rumore di passi, Greta è sulla porta con la mano infilata negli slip,vederla non mi dà fastidio anzi aumenta la carica erotica,presto anche Ludovico si accorge della presenza,tra noi uno sguardo d'intesa e l’invitiano a raggiungerci nel letto.
Ora ho un solo desiderio, fare impazzire di piacere Greta, timidamente si avvicina,la facciamo sdraiare in mezzo a noi:”chiudi gli occhi vedrai ti faremo toccare il cielo”,obbedisce come un agnellino,chiude gli occhi e si abbandona alle carezze.
Baciamo ogni lembo del suo corpo, soffermandoci nei punti più erogeni e sensibili ,è il momento di baciarci,lei si offre con passione,le lingue danzano si succhiano,ad un certo punto sobbalza, Ludovico con maestria gli sta facendo un cunnilingio che le provoca il primo forte orgasmo, è solo l'antipasto, chiedo a Ludovico di mettere il gommino e scoparla come sa fare,i suoi ansimi sono musica,i suoi umori miele che io e il mio amore ci dividiamo.
Succede di tutto,ma quando indosso il mio strapon e la prendiamo in doppia le sue urla di piacere rischiano di svegliare l'intero caseggiato,mi immagino Mery e Elena prese a emularci.
Ludovico la monta alla missionaria mentre mi faccio brucare la fica dalla sua lingua che si insinua ovunque come un serpentello,poi è il mio turno e lei urla l'ennesimo orgasmo,una maratona che non risparmia nessun pertugio è l'inizio di un nuovo rapporto sarà peccato ma è meraviglioso.
Dopo il battesimo torniamo a casa di Ludovico,il lavoro non può aspettare Greta e Annarita ci mettono poco a fare comunella , anche Greta trova occupazione, mi serviva proprio una segretaria fidata e chi meglio di una sorella.
Non lo credevo possibile non per me ma Greta mi convince a sposarmi e Ludovico ey felice,al matrimonio ci sono tutti,persino qualche abitué del privè, è in quell'occasione che diamo la lieta novella,io e mia sorella siamo in dolce attesa,per la legge sarà una ragazza madre ma in realtà avrà il più premuroso dei padri.
Ti amo Ludovico.









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