bdsm
Settimana da incubo (meravigliosa) 4p
di schiavototale
24.07.2024 |
430 |
0
"Quando rientro in salotto la Padrona sta spompinando il marito a cui è ritornato il cazzo duro..."
GIORNO 2 la sera...La Padrona rientra mi saluta e mi dice:
- Bene domani magari ci dedicheremo al mare. Ma stasera visto che oggi hai fatto la troia come ieri sera, la dedizione sarà per i Padroni ed in particolare al Padrone -
-vai ci vedremo dopo.-
Entrai chiedendo permesso e la stessa voce mi rispose:
"Entra e chiudi”.
Così feci.
Era il salotto e i miei due Padroni erano lì seduti ad aspettarmi. La prima cosa che la Padrona disse fu:
"Spogliati completamente e stai inginocchiata, perché dobbiamo essere sicuri che una volta iniziato farai tutto ciò che ti ordineremo; in caso contrario puoi rivestirti e andartene subito".
Ubbidii e mi spogliai completamente con un certo imbarazzo.Rimasi in calze bianche.
Il mio cazzo era ai minimi termini tanto che i padroni da quel momento mi chiamarono "cazzina".
Mi inginocchiai, tenendo come ordinato aperte le gambe in modo che tutto fosse ben visibile. Per la prima volta sentii la voce del Padrone chiedermi:
"Cazzina, allora non hai mai toccato un uomo e tanto meno fatto altro vero?"
Alla mia risposta negativa proseguì dicendo che a loro non interessava il mio cazzino, ma la bocca e soprattutto il mio culo, e dicendo questo si alzò e venne a palparmi il buco del sedere, senza violenza ma deciso, e mi penetrò con una falange.
Inarcai il culo e la Padrona mi chiese:
"Ti piace Cazzina?”
Alla mia risposta affermativa e imbarazzata il dito entrò di più, facendomi mugolare per la vergogna e il piccolo dolore.
Il Padrone, soddisfatto, mi disse che quando fossi uscito da lì avrei imparato cosa vuol dire venire scopati da un uomo e per la prima volta vidi dal vero il suo cazzo che avrei ricevuto in me, se accettavo tutto.
Con vergogna guardavo quel membro pieno di vene che si stava indurendo. La Padrona sogghignava e mi disse che anche lei avrebbe partecipato alla festa del mio culo, magari non quella sera stessa che era tutta dedicata, per maggiore umiliazione mia, al Padrone. Se accettavo dovevo a carponi portarmi tra le gambe del maschio e annusare e poi baciare le gonfie palle.
Non ci pensai molto e mi diressi a fare ciò che segnò la mia resa.
Sentii l’odore e baciai per la prima volta ciò che poi sarebbe diventato il mio saluto al Padrone.
La Padrona rideva e a sua volta mi stuzzicava l’ano chiedendomi se avevo fatto il clistere che mi era stato ordinato e alla mia risposta positiva mi infilò violentemente un dito nel culo, rimestando in me. Poi, quando lo tolse, me lo infilò in bocca.
La scena era talmente eccitante che lo succhiai, ottenendo l’approvazione del Padrone che a quel punto pensò bene di infilarmi il suo cazzo in bocca.
Era la prima volta ma l’avevo pensato varie volte ed ora succedeva.
Mentre cercavo di succhiare la Padrona mi disse che tutte le volte il Padrone si sarebbe scaricato nella mia bocca e guai a me se avessi perso una goccia del suo sperma. Questo per me era difficile, l’idea mi disgustava ma dovetti dire:
"Padrona, per me sarà un piacere ingoiare tutto".
Il Padrone però non voleva godere, non così e per me me veniva il momento più duro … soprattutto il momento più duro e difficile per il mio ano.
Il Padrone voleva ottenere la mia seconda verginità dopo la bocca, ovvero aprirmi l’ano e possedermi completamente.
La padrona osservava la scena visibilmente eccitata e mi diceva:
"Cazzina, lo sai che tra poco sarai inculato? e scommetto ti piacerà molto e non potrai mai più farne a meno”.
Io ero preoccupato, temevo il dolore ma al contempo lo desideravo, volevo essere umiliato, degradato e quale cosa peggiore per un uomo essere inculato davanti a una donna?
La Padrona prese del lubrificante e un’ampia dose venne versata sul mio buco, mentre il Padrone inseriva un preservativo al suo cazzo che era durissimo, voglioso di entrare dentro di me.
Io aspettavo in ginocchio. Ad un certo punto sento il Padrone dietro di me e la punta del cazzo strofinarsi sul buco e poi spingere … che male … che dolore, ma lui incurante continua a spingere e a entrare poco alla volta, fino a quando con un’ultima spinta è tutto dentro. Fatico a respirare, fa male, ma inesorabile il Padrone mi scopa, usa il mio culo vergine come fosse una fica.
Intanto anche la Padrona vuole partecipare e si piazza davanti alla mia bocca, mi ordina di leccarla. Io non sento l’ordine perché troppo preso dal dolore … ma piano piano subentra uno strano piacere.
La Padrona mi dà uno schiaffo e ripete l’ordine: ” Lecca troia” e io ubbidiscono, trovando la sua fica allagata di umori.
Il mio culo è sempre dolorante ma mi piace e vado incontro sempre di più al cazzo che mi scava e alzando un attimo il viso dalla fica dico ” Si Padrone scopami”.
Il Padrone da due forti spinte e poi esce. Mi sento vuoto, lo vorrei ancora. Sento il buco aperto, ma ora il Padrone, togliendo il preservativo va a scopare la moglie, ordinandomi di leccarli entrambi, cosa che faccio. Lecco il cazzo che entra ed esce da quella fica, ne sento il sapore e mi piace … tanto. Nel mio delirio mi trovo a leccare gli orifizi anali di entrambi i padroni e loro gradiscono molto, tanto è vero che il Padrone con un grido sborra dentro la fica della Padrona.
Un attimo di pausa e poi l’ordine:
"Cazzina vieni a farmi il bidet e poi pulisci bene la fica della tua Padrona”.
Prendo in bocca il cazzo che si sta ammosciando, lo lecco per pulirlo, sento il sapore sconosciuto dello sperma unito ai succhi della fica. Pulisco tutto, mi piace.
Finito la Padrona mi ordina di stendermi e mettendosi sopra la mia bocca fa colare il misto di secrezioni e sperma che era nella sua vagina, ordinandomi di ingoiare.
Ubbidisco, anche se con difficoltà, e sento il liquido denso entrarmi in bocca … è tanto … non vorrei ingoiarlo, ma il Padrone intuendo la mia resistenza mi ordina:
"Ingoia, troia”
e io ubbidisco, anche se vengo preso da qualche conato di vomito, ma riesco a mandare giù tutto e poi a ripulire tutta la fica della mia Padrona che soddisfatta mi dice:
"Brava cazzina, ora ho un premio per te, la mia pioggia dorata che devi ingoiare”.
Anche questo era un mio desiderio ma tra il sognarlo e il realizzarlo … Uno schizzo esce e mi finisce in bocca, deglutisco: è caldo ed è seguito da altri che finiscono nel mio stomaco. Finito di bere, e dopo aver nuovamente ripulito la fica padronale mi ordinano di andare a lavarmi in bagno, cosa che faccio. Quando rientro in salotto la Padrona sta spompinando il marito a cui è ritornato il cazzo duro. Mi guarda e chiede:
"Cazzina lo vuoi ancora nel culo?”
Rispondo senza esitazione: ”Sì padroni”.
Sono nuovamente a 4 zampe e il cazzo rientra in me, mi stantuffa a lungo e mi piace sempre di più. …"Sì Padrone, inculami" dico.
Mi accorgo che sta per venire e penso che sentirò il liquido dentro di me nel preservativo, ma il Padrone esce dal mio buco martoriato, si toglie il preservativo ed entra nella mia bocca dove pochi istanti dopo sborra e io sono costretto a ingoiare tutto, ma anche questo mi piace.
La serata sta per finire, i Padroni sono soddisfatti, hanno avuto accesso al mio culo e la Padrona mi ha già avvertito che la prossima volta anche lei mi inculerà’ con uno strap on.
Ho ingoiato lo sperma del Padrone e i succhi prima e la pioggia dorata della Padrona.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.