Gay & Bisex
1 - La mia storia gay: Scoperta

18.01.2025 |
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"Fu allora che mi disse che aveva tanta voglia e che se volevo potevo fare la femmina, toccarlo o succhiare il suo cazzo..."
Premetto che è tutto vero.Ricordo che fin da giovane ammiravo ed ero attratto dai miei amici.
Giocavo al calcio, e, sotto la doccia, guardavo quei corpi nudi...
Ma non ero eccitato, era sincera ammirazione.
Come tutti uscivo con ragazze.
Poi però, avevo 14 anni, accadde che feci in modo di rimanere per ultimo negli spogliatoi, con un mio compagno di squadra.
Lo feci di proposito perché avevo notato il modo malizioso in cui mi guardasse.
E la cosa mi piaceva.
Così, appena rimanemmo soli mi disse: "Ti andrebbe di farmi vedere le mutande che indossi?"
Io, evidentemente non aspettavo altro.
Infatti senza chiedere nulla tirai giù i pantaloni e, ancora senza dir nulla, mi girai di culo.
Ma non solo, esagerai. Presi le mutandine e me le tirai su, infilandomele per bene nelle chiappe.
Lui pizzicandosi il cazzo, mi dette una carezza sul culo.
Subito fui invaso da brividi di piacere ed eccitazione.
Anch'egli eccitato mi disse "Bravo, volevo proprio vedere come ti stavano sul culo!"
Rimasi eccitato ma, purtroppo, non successe null'altro.
Però come potevo, soprattutto nudi sotto la doccia, mi giravo e gli mostravo le chiappe, mettendomi a pecorina, con la scusa di raccogliere la bottiglia dello shampoo.
Chiaramente gli guardavo il cazzo.
Aveva un bel cazzo.
Avrei voluto mi toccasse ancora ma non accadde mai più.
Poi arrivai a 20 anni e partii militare.
Fui assegnato in fureria, in un magazzino, addetto alla distribuzione di coperte, cuscini, ecc...
Praticamente non facevo nulla tutto il giorno.
Avevo la porta chiusa a chiave e leggevo solo giornaletti e riviste porno e mi ammazzavo di seghe guardando quelle troie che prendevano cazzi ovunque.
Un giorno venne il sergente che mi dette una rivista porno gay che aveva sequestrato in camerata, ordinandomi di distruggerla e farla sparire.
"Sarà fatto" risposi.
Invece, chiaramente, prima le detti un'occhiata.. e scoprii, con molta sorpresa e senso di colpa, che mi eccitava guardare i maschi che lo prendevano in bocca e un culo...
Cioè, io non mi immedisamavo in chi lo dava, ma in chi lo prendeva. Sborrai con una forza sconosciuta.
Decisi di non distruggerla. La misi da parte.
Ben nascosta.. e come ero da solo la tiravo fuori e... Cominciai ad infilarmi nel culo bottiglie, deodoranti, manici di scopa... E sborravo come non mi era mai successo.
Un giorno mi mandarono a fare il servizio di guardia in una polveriera che distava 30km dalla mia caserma.
Il servizio durava una settimana.
Eravamo in 5: turni di 4 ore, 2 montavano di guardia e 3 riposavano.
Chiaramente mi portai la rivista.
Come smontai dal primo turno di guardia presi la rivista, andai in bagno e mi masturbai.
Poi mi ricomposi e tornai in camerata.
Quando entrai nella stanza in penombra sentii un gemito strano. Mi avvicinai alla mia branda e fu lì che trovai un commilitone che si stava masturbando nudo sul suo letto, accanto al mio. Godeva, mi guardava mentre si scappellava tutto il cazzo mostrandomelo.
Un gran bel cazzo.
Ero titubante, non riuscivo a staccare gli occhi da lui ma allo stesso tempo non sapevo cosa fare. Fu allora che mi disse che aveva tanta voglia e che se volevo potevo fare la femmina, toccarlo o succhiare il suo cazzo.
Istintivamente risposi di no, falsamente scandalizzato... ma lui mi aggiunse "Guarda che ho visto il giornale che leggi... Frocio!"
Ricordo l'imbarazzo e la vergogna.
Rimasi di stucco.. ma il mio cazzo mi tradì. Infatti, ripensando alla parola "frocio" a me indirizzata, mi si rizzò all' istante.
Lui se ne accorse e anche se tentai di negare si alzò, con il cazzo duro si avvicinò, mi prese la mano e mi obbligò ad impugnarlo.
Io continuavo a dire no ma intanto gli facevo un pippone senza opporre alcuna resistenza.
Mi guardavo intorno. Ero preoccupato che gli altri ci scoprissero mentre gli facevo una sega. Lui mi disse: "Tranquillo, già l'ho detto agli altri che sei frocio. Anzi, abbiamo deciso che tu non farai le guardie se ti farai scopare da tutti quando ne avremo voglia."
Avrei voluto ribattere ma non potei farlo perché mi spinse in ginocchio e me lo infilo in bocca.
Io succhiavo estasiato. E mentre succhiavo sentii un rumore alle mie spalle. Cercai di girarmi ma quello non me lo permise spingendo con forza il cazzo in gola.
Mi sentii palpare il culo da qualcun altro. E lo faceva come avevo sempre desiderato.
Con decisione ed intraprendenza.... poi mi sentii sbottonare i pantaloni, tirare giù le mutande.. e "sbam", uno schiaffone sulle chiappe... a quel punto cedetti.. mi misi a pecora allargando bene le chiappe e sentii la sua lingua sul buco.
Dentro al buco.
Piacere immenso... Era un altro commilitone che subito dopo, baciandomi la schiena, mi disse: "Ho troppa voglia. Ora te lo sbatto in culo, puttana!"
E così fece. Ero preparato grazie ai vari deodoranti e bottiglie che mi ero infilato.
Un po' di dolore.. ma fu bravo, iniziò piano piano... poi, una volta allargato per bene, iniziò a sbattermi per bene.
Intanto l'altro sborrava a ripetizione nella mia bocca.
E una volta sverginato e aperto per bene, passai i 6 giorni che mancavano alla fine del servizio saltando da un cazzo a un altro, quasi sempre 2 alla volta, scopato e sborrato h24.
Poi tornammo in caserma.
E il militare durò altri 9 mesi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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