5 tipi di pugnette in quarantena

Questo periodo di quarantena ha arrestato tutte le possibilità di poter svuotare le palle dentro la bocca o nel culo di qualcuno. Pazienza arrivarriveranno i momenti ci sborracondivisione, nel frattempo però non bisogna mai dimenticare i piaceri dell'autoerotismo. In questo racconto voglio farvi partecipi e magari dare lo spunto anche a voi, di come sto trascorrendo questi giorni di clausura.
Diciamo che non passa giorno in cui non mi faccio almeno 5 pugnette ciascuna in maniera diversa.
Ho scoperto che ci si può divertire anche da soli e parecchio. La prima tipologia di pugnetta è quella classica con massaggio al frenulo e alla cappella. Mi sego fin quando non arrivo all'orgasmo e alla sburrata che raccolgo in un vasetto, questa mi serve per l'ultima di ogni giornata.
La seconda è quella che faccio con il mio masturbatore, mi piace accarezzarmi le palle e il buchino del culo mentre con una mano faccio su e giù con il mio giochino, lo faccio almeno per una decina di minuti poi vengo dentro e svuoto il contenuto nel vasetto che utilizzo per la raccolta di sborra giornaliera. Il masturbatore lo lavo con il piscio perché mi eccita un sacco l'odore di urina.
Una tipologia di pugnetta che amo particolarmente è quella che faccio con in mano un po di sabbia o sale da cucina, sono anche un po masochista e amo provare dolore mentre provo piacere. È la sega sera che dura di più. Mi rilasso quando sento il sale sciogliersi sulla cappella provocando quel bruciore che mi gonfia sempre di più il cazzo.
Alla fine mi sburro sul cazzo e sui peli che lo incorniciano non lo lavo e lascio colare lungo le palle e sulle gambe. Sentire l'odore dello sperma e vedere la patina bianca trasparente che si forma appena si asciuga, per un porco come me, è la fine del mondo.
Un'altra bella pugnetta è quella che mi faccio con lo spazzolino elettrico. Attivo la testina e con un po di dentifricio la faccio passare sulla corona della cappella per soffermarmi sul frenulo. Lo faccio per almeno 10 o 15 minuti a volte chiudo la testina dentro il prepuzio mentre gira provocando un dolore davvero acuto ma che mi fa davvero sballare. Continuo senza muovere nessun muscolo della mano e alla fine il massaggio al frenulo mi fa pisciare sborra liquida e abbondante.
L'ultima sega della giornata è quella che inizia classica e finisce senza che la mano tocchi nessun cm del mio cazzo. Questo perché appena il mio pisello è bello duro, prendo il vasetto di sburra e con un bel po in mano mi librifico il buco del culo e mi metto prima un dito dentro e poi il secondo. Massaggio la prostata con una mano mentre con l'altra, bagnata dalla sborra del vasetto,mi massaggio le palle, vado avanti così fin quando dal buchino del cazzo non esce un po di liquido. Massaggio la prostata per almeno 30 minuti durante il quale produco una quantità di umore che dalla cappella cola lungo l'asta e termina il suo percorso nell'ombelico e nei peli del petto. Il massimo e quando con numerose contrazioni, senza toccare assolutamente la mia verga, zampillo schizzi di calda sborra fino alla bocca.
Forse un po breve il racconto ma volevo farvi partecipi di come sto attraversando questa quarantena con la speranza di aver dato uno spunto a voi tutti per una pugnetta fatta in maniera diversa. Mi raccomando state a casa e sborrata più che potete.