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Gay & Bisex

un bel viaggio in treno


di ciollavispa
15.02.2018    |    22.468    |    11 9.4
"Leccavo e infilavo la punta della mia lingua nel suo prepuzio fino a raggiungere il buchino..."
Il mio lavora mi porta a dover viaggiare, spesso le tratte sono brevi quindi preferisco fare il viaggio in macchina, in questo modo non sono vincolato da orari e posso anche fermarmi quando, dove e quanto voglio, altre volte invece a causa della lontananza dei miei appuntamenti devo per forza optare per altro mezzo di trasporto. In assoluto per i lunghi viaggi preferisco l'aereo ma questa volta purtroppo, a causa di un problema con il cliente, entro tre giorni dovevo essere a milano e con i posti in aereo già esauriti, ho dovuto accontentarmi del noiosissimo viaggio in treno. Prenoto per la sera stessa, avrei preso un intercity notturno quindi avrei viaggiato di notte in questo modo non mi sarebbe pesato più di tanto. Prenoto un posto in vagone letto in uno scompartimento da 4 posti, al momento era completamente vuoto sarei stato solo io. Sarei partito alle 20.00 e siccome erano le 17.00 ero sicuro che non avrei avuto compagnia nel viaggio. Corro a casa, 4 vestiti in valigia, una doccia veloce e poi subito a prendere un settimanale e qualche fumetto per il viaggio.
Arrivo alla stazione con 15 minuti di anticipo, controllo sul tabellone e fortunatamente il mio treno viaggia in orario. Mi dirigo al binario e noto solo poche persone in attesa del treno. Una famiglia composta da padre madre e un bambino sui 7 anni, qualche studente, un uomo sulla settantina molto distinto, e altri 4 o 5 viaggiatori singoli, che sicuro come me, viaggiano per lavoro. Ecco che arriva il treno, mi dirigo verso il mio vagone e salgo su, controllo i numeri di scompartimento e trovato, apro e mi sistemo al suo interno. Il treno non è super moderno ma devo dire che non è affatto sporco, non ha quell'odore tipico di olio e ruggine come tanti altri.
Mi siedo lato finestrino, guardo il treno partire e pian piano abbandoniamo la stazione, ero ormai tranquillo quando all'improvviso sento aprire la porta. Porca miseria di già il controllore penso e invece no, era il signore distinto che con garbo ed educazione mi saluta e mi dice che anche lui era in quelol scompartimento.
Un po deluso ma senza farlo notare lo saluto anche io e gli do una mano con i bagagli, mi ringrazia e subito dopo si siede. Tutto sommato non mi è andata male, peggio sarebbe andata se avessi diviso lo scompartimento con la famiglia.
Il viaggio trascorre in armonia, il controllore era già passato e con il mio compagno di viaggio iniziamo a chiacchierare un po del più e del meno. lui è un ex insegnante di geografia ormai vedovo da più di 10 anni ed era in viaggio per andare a trovare il fratello su al nord.
Devo dire che per l'età che ha, 71 anni, è un uomo molto curato, barba bianca e con un taglio scalare, capelli quasi tutti bianchi, una pancetta non troppo prominente e delle belle gambe dritte, Senza accorgerne ormai si sono fatte le 23 e 30, quindi apro il mio zaino e prendo il mio borsello con l'occorrente per l'igiene da viaggio e mi dirigo verso il bagno. Arrivato apro la porta ma in fretta la richiudo, qualche maleducato aveva espletato le sue funzioni senza tirare l'acqua ma soprattutto imbrattando di feci tutto il servizio. Non mi rimane che spostarmi nell'altro e aspettare che si liberasse ma dai rumori non presagisco nulla di buono, dal suo interno provengono rumori di conati di vomito e una voce femminile che rassicura il figlio che tra breve sarebbero scesi.
Abbandono l'idea della mia igiene predormita e torno nel mio scompartimento. Apro la porta e vedo il signore che stava armeggiando anche lui nella sua valigia in cerca del borsello porta detergenti. Si gira e mi chiede.
" Il bagno è ancora agibile o come al solito è già una latrina?"
io lo guardo con un sorriso divertito e gli rispondo:
" direi anche peggio di una latrina, mi sa che se ci scappa la si deve fare in una bottiglia."
" non mi dire così perchè io dovrei andare davvero in bagno sia a urinare che a darmi una rinfrescata"
"Guardi non sto scherzando è davvero in condizioni pietose, anche io di solito prima di andare a dormire mi lavo ma in quelle condizioni non si può proprio entrare, ci tocca farlo con le salviette umidificate"
A quel punto un po stizzito si arrende e anche lui preferisce non uscire.
Ormai era tardi e non sarebbe più passato nessun altro controllore quindi chiedo se posso chiudere la porta a chiave e tirare le tende in modo da non far vedere nulla dall'esterno e lui mi risponde affermativamente. Ormai eravamo solo noi due dentro quella piccola stanza di latta.
Mi giro e prendo le salviette in modo da potermi lavare viso mani collo e sento che lui mi chiede in maniera molto timorosa e quasi umiliante che davvero doveva fare la pipì se poteva farla in un bottiglia di acqua che durante il viaggio aveva quasi terminato.
A quelle parole mi è venuta tanta tenerezza che mi dispiaceva dirgli di no e poi tra l'altro anche io dovevo farla.
"Ma che dice si figuri tra l'altro anche io dovrei farla, e meno male che la bottiglia è quasi vuota, la faccio prima io così non si imbarazza."
A quel punto prendo la bottiglia, la apro e davanti a lui apro la patta e tiro fuori il cazzo, lo scappello un po e poi cerco di centrare con il buchino l'apertura ed ecco che inizia la mia lunga pisciata. Lui mi guarda quasi ringraziandomi di aver fatto quel gesto e ancor prima che finisca si sbottona anche lui e tira fuori un bel cazzo, lungo più del mio con un bel prepuzio lungo, delle palle grandissime e ricoperte da un bel cespuglio di peli bianchi.
"Quando finisci passala a me così la faccio anche io".
ultime gocce e gli passo la bottiglia, predo la confezione di salviette e ormai rotto l'indugio mi abbasso tutto sia pantaloni che mutande e inizio a lavarmi con le salviette mentre sento un forte getto di piscio che entra nella bottiglia.
" Ci voleva proprio, anzi se posso chiederti qualche salviettina così mi rinfresco un po anche io"
" Certo"
Nudo gli passo le salviette mentre anche lui si abbassa pantaloni e mutande.
" Hai un bel cazzo" mi dice lui
" il suo anche non scherza"
Si sta creando un'aria molto strana, sento un brivido mentre passo la mia salvietta sulla cappella scoperta, un brivido che non voglio che finisca e quindi la passo e ripasso più volte. Anche lui fa lo stesso e vedo che entrambi senza accorgerne ci ritroviamo con il cazzo in mano a segarcelo. Ci sediamo uno di fronte l'altro mentre ci accarezziamo con le cosce e i piedi, vedo quelle sue grosse palle salire e scendere al ritmo della sua sega. Il suo cazzo si apre e si chiude pian piano mostrando una cappella viola e lucida. Siamo entrambi molto eccitati, dalla punta del mio cazzo esce una gocciolina di liquido che raccolgo con la punta del dito e subito la porto sulla lingua. Anche lui fa lo stesso ma al contrario di me ne ha molto di più e inizia anche a succhiare il dito. Sono eccitato, inizio a tirarmi una sega con talmente tanta forza che il frenulo mi fa male ma sono davvero in preda ad una sensazione mai provata. La vista di quelle palle e di quel cazzo mi inebria.
Questo gioco dura una decina di minuti fin quando lui non si alza e con la punta della lingua inizia a raccogliere il liquido che usciva dalla punta della mia cappella, prima lentamente poi sempre più velocemente, gioca Con il mio frenulo finchè non ingoia tutto il mio cazzo in un sol colpo. Inizia un pompino spettacolare, penso che mai nessuno era riuscito a farmi provare tanto piacere.Io da canto mio gli prendo il cazzo e lo scappello e poi con il dito prendo un po del suo liquido e gioco con il prepuzio, ci gioco un po e poi lo scappello e poi ci rigioco e poi lo scappello fin quando non inizio a fargli una bella pugnetta con tanta forza da sentire ogni tanto qualche gemito di dolore misto a piacere. Lui continua con il suo pompino anche se ogni tanto lascia che la sua lingua si occupi non solo del cazzo ma anche delle palle. Sono davvero in un altro mondo ho nelle mani il cazzo di un vecchio che nel frattempo si occupa del mio pisello ormai voglioso di pisciargli in gola tutta la sborra delle mie palle. Sento che il cazzo che ho in mano si sta gonfiando sempre di più allora inizio a menarglielo sempre più forte mentre lui ingoia la mia cappella che ormai sta per esplodere.
Altri due colpi secchi e sento sulle mie gambe arrivare prepotentemente i primi schizzi della sua sborra mentre io esplodo nella sua gola. E' una sensazione bellissima sento la mia cappella svuotata e tutto intorno un misto della mia sborra e della sua saliva. ci gioca ancora un po fino a quando ormai moscio lo toglie dalla bocca e ingoia tutto. Restiamo così per altri pochi minuti e poi ci alziamo e ci puliamo per bene.
Il nostro viaggio era appena iniziato non potevo non assaggiare quel bel cazzo ecco perchè il tempo di riprenderci e ci siamo invertiti i ruoli, questa volta ero io a giocare con lui. leccavo e infilavo la punta della mia lingua nel suo prepuzio fino a raggiungere il buchino. Era bellissimo ancora sapeva un po di piscio di sborra e di profumo delle salviette. Leccavo avidamente quell'asta di bella carne con in punta una prugna viola tutta coperta, a volte liberavo il suo cazzo da quella prigione di saliva per dedicarmi alle palle pelose ma subito dopo ritornavo a spomparlo tutto. Abbiamo trascorso così buoni 30 minuti mentre io lo spompinavo e lui mi segava, era bellissimo mi sentivo un porco e volevo farlo sborrare ecco perchè dopo un po con il mio dito bagnato di saliva mi sono fatto strada nel suo buco bello peloso fino a fargli un bel massaggio prostatico ed ogni colpo sulla prostata era un getto di liquido che avidamente ingoiavo fin quando non ho deciso di aumentare la velocità e farmi versare in gola quello che era rimasto ancora dentro le sue grosse palle.
E' stato il viaggio più bello fatto fino ad ora...
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