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Il mio nuovo idraulico


di ciollavispa
03.10.2018    |    27.687    |    13 9.4
"" "Roberto chiamami Franco per favore, siamo quasi coetanei..."
Forse sarò malato di sesso, non lo so, ma ultimamente noto che i miei occhi scrutano sempre più sapientemente tutti coloro che indossano pantaloncini corti o pantaloni di tuta e la mia mente cerca di immaginare, aiutata anche dalle curvatura degli indumenti, la forma e la grandezza di tutti quei cazzi, purtroppo costretti a stare chiusi sotto la stoffa. Ultimamente questi pensieri sono sempre più frequenti, la conseguenza è pensare a come sarebbero gustosi e che consistenza avrebbero nelle mie mani e nella mia bocca e quindi inevitabilmente ho la minchia sempre tesa e sempre bagnata. Devo darmi una regolata altrimenti avrò mutande e pantaloni sempre sporchi di liquido prespermatico.
Da un paio di settimane ho qualche problema con lo scarico del lavandino del bagno, prima che possa succedere qualcosa di più grave, chiamo un tecnico per risolvere il motivo di tale guasto. Il numero me l'ha dato un mio cliente dicendomi che è un ragazzo davvero in gamba e che si guadagna qualche extra con lavoretti di idraulica visto che il suo primo lavoro è il carpentiere. Lo stesso giorno chiamo Roberto, questo è il nome del ragazzo, fissiamo l'appuntamento per la sera stessa appena avrebbe finito il suo turno, sarebbe venuto a dare un'occhiata per vedere di cosa si trattasse e il giorno dopo sarebbe tornato a sistemare tutto. Erano le 19 e ancora non aveva suonato nessuno, immagino che non sarebbe più venuto per quella sera così mi tolgo le mutande e resto nudo. Siamo a metà settembre e ancora fa parecchio caldo. Vado in bagno e butto le mutande sul cesto della biancheria sporca, mi affaccio dalla finestra della cucina e mi accendo una sigaretta. Sono ormai così tranquillo e rilassato che metto un film porno in tv, inizio a preparare la cena mentre passano le immagini di un bel giovane che gli schiaffa nel culo di un bel maturo peloso, una verga di 23 cm. Mi piace cucinare e buttare l'occhio ogni tanto al televisore, in questo modo inizio già ad eccitarmi per la pugnetta serale o per l'incontro con qualcuno. Ho il cazzo tosto, duro come il marmo e sento il campanello. Metto il silenzioso alla tv e corro alla porta. È un ragazzo vestito da lavoro sui 35 anni, chiedo chi sia anche se presumo sia Roberto.
"Salve sono Roberto l'idraulico, le chiedo scusa per l'ora ma ho finito adesso di lavorare."
" figurati entra pure vado a mettermi qualcosa addosso e arrivo subito."
Apro il portone e mi dirigo subito in camera a mettere un pantaloncino, sicuramente entrando mi avrà visto da dietro e avrà notato la mia nudità.
Rimane sulla porta fin quando non ritorno e avvicinandomi a lui gli porgo la mano stringendola forte.
"Roberto piacere io sono Franco, ti faccio vedere subito il bagno."
Mentre ci spostiamo gli dico bene o male il problema ed una volta entrato si avvicina al lavandino per dare un occhiata e capire quale fosse il problema. Lo vedo armeggiare nella sua cassetta e prendere alcuni attrezzi. Roberto è di spalle e posso studiarlo bene. È il classico uomo ormai, ha una corporatura robusta ma ben muscolosa visto il suo lavoro. Ha dei capelli a spazzola, sui lati corti e sopra più lunghi e si vede che qualche pensiero in più gli hanno fatto comparire tanti capelli bianchi, forse più di quelli che in genere hanno i suoi coetanei. Ha poi delle belle gambe muscolose e un culo che sembra davvero uno spettacolo. Che dico uno spettacolo, è proprio una meraviglia, infatti ogni volta che si abbassa per prendere qualche attrezzo, il pantalone si abbassa sempre di più e la maglietta si alza, il risultato è una porzione di corpo scoperta ed è proprio quella della parte iniziale del suo culo. Si vedono almeno 8 cm di spacca che separa due natiche pelose anche troppo, sono peli neri che si infittiscono sempre di più quando si avvicinano al centro.
Mamma mia cosa non farei con quel culo, la mia immaginazione va oltre ogni limite e di conseguenza il mio fratellino si gonfia e dalla sua bocca sento una goccia uscire.
Mentre studia il caso, io studio come provocarlo.
"Roberto scusa per il disordine ma quando sei arrivato ero appena uscito dalla doccia, non ho nemmeno messo le mutande sporche nel cesto."
" signor Franco questo lo chiama disordine? Dovrebbe vedere allora certi bagni, mi è capitato di vedere cose più strane di un paio di mutande sporche fuori posto."
"Roberto chiamami Franco per favore, siamo quasi coetanei."
" Va bene Franco"
Mi sa che se gioco bene le mie carte il ragazzone potrebbe pure starci, da quando gli ho detto che quelle erano mutande sporche lo vedo quasi interessato a guardarle meglio.
" e quindi la cosa più strana che hai mai visto negli altri bagni cosa è stato se posso chiederti?"
"Franco una volta ho visto dentro la colonna di un lavandino un cazzo di gomma nero lungo almeno 35cm e largo come il mio pugno."
"Porca miseria, qui certamente non troverai cazzi finti, al massimo qualche masturbatore."

Ecco che ho mollato la mia prima bomba, chissà se esploderà?

"Masturbatori? In che senso Franco?"
" Roberto non hai mai visto un masturbatore? Sono degli oggetti che si usano, come dice la parola stessa, per masturbarsi."
"No mai visto uno in vita mia."

Apro l'armadietto e prendo il mio giocattolino in cyber skyn.
"Eccolo, questo è il mio flashligth."
" Ma come si usa?"
"Roberto non dirmi che non immagini come si usa. Vedi all'estremita c'è la forma di una fica di conseguenza cosa fai se hai un cazzo ed una fica insieme?"
Il discorso era diventato cosi surreale e penso proprio che la mia bomba era esplosa. Mi sa che la curiosità di Roberto era diventata provocazione e forse voleva, non solo vedere il mio giocattolo ma anche provarlo.

"Quindi si mette il cazzo dentro e si fa su e giù?"
" Si Roberto proprio così! In questo modo."
Mi abbasso i pantaloni e il mio cazzo svetta fuori già bello scappellato pronto ad essere inserito nel masturbatore. In un lampo affondò il mio membro al suo interno mentre gli occhi di Roberto si spalancano sempre di più.
" mmm deve essere davvero bello."
" provalo."
Così dicendogli lancio la seconda bomba che esplode subito visto che si alza e sbottona i pantaloni, li abbassa insieme alle mutande e mette in bella mostra il suo uccello pronto a volare.
Ha un cazzo decisamente grosso, molto più del mio, ma corto, già eretto sarà sui 16 cm massimo, è completamente ricoperto da una folta foresta di peli neri e ha una cappella viola e ormai tutta fuori dal suo prepuzio. Gli passo il mio giochino e lui cerca di fare quello che stavo facendo io.
"Aspetta Roberto così ti fai male, devi inumidire il cazzo prima di metterlo dentro."
Non gli do tempo di capire la frase che ho appena detto, che mi piego e imbocco quel bel nodo di salsiccia, lo ingoio tutto e lo cospargo di saliva, prendo il masturbatore e inizio a giocare. Alterno affondi di flashligth a pompe che lo fanno gemere di passione. Mentre gioco con il suo membro lo spoglio completamente e lo invito ad avvicinarsi alla vasca. Lo giro in modo che lui sia di spalle e gli faccio mettere una gamba sul bordo piegandosi leggermente. Posso in questo modo contemplare quel suo culo che come immaginavo è la fine del mondo. Inizio a leccare con la punta tutto il solco fino ad arrivare al buchino. Con una mano lo sego e con l'altra gli accarezzo le palle. È eccitato si vede e si sente. Ogni volta che la mia lingua si avvicina al suo ano questo vibra e pulsa. Sembra quasi volersi aprire sempre di più ad ogni mio tittillo. Le sue mani accarezzano i miei capelli e spingono il mio capo nel suo culo. La cagna vuole essere ricoperta di saliva. Allarga le sue due natiche e mette in bella mostra la sua rosellina pulsante. È pelosa e sa di uomo. Vorrei avere una lingua così lunga e dura da fottergli quel buco ma faccio tutto il possibile per prepararlo ad una impalata che sicuramente la ricorderà per un sacco di tempo.
Mi dedico un po anche al suo perineo e alle sue palle. Le sento grosse e piene. Ne metto in bocca prima una e poi l'altra, mentre dalla punta della cappella occhieggia una grossa goccia di umore pronto a cadere dritta nella mia bocca. Ci mettiamo a terra in maniera che anche lui possa iniziare a regalare qualche piccola attenzione al mio pisello.
Ci abbandoniamo in un 69 durante il quale le nostre lingue non smettono mai di muoversi, ci lecchiamo e succhiamo le cappelle, i coglioni e i buchetti del culo, siamo così carichi di sborra che alla fine penso i nostri peli saranno così intrisi che sarà difficile lavarsela via qualora decidessimo di sborrarci sopra il petto.
Roberto alterna piccoli succhiotti al frenulo e risucchi così energici quali da voler staccare la mia testolina ma capisco che vuole solo renderlo più duro possibile visto che dalla tasca dei suoi pantaloni ha preso un preservativo. Lo apre e lo mette in bocca. Lo srotola lungo la mia asta senza usare quasi le mani. È un vero esperto, chissà quante altre volte lo ha fatto.
Appena il mio randello è pronto lui si alza, si gira verso di me e mi guarda dritto negli occhi mentre con le mani allarga le natiche si abbassa sempre di più. Sento la mia cappella bussare nel suo antro che cordialmente si spalanca dando il benvenuto all'intera lunghezza e larghezza del mio cazzo. Sembrava un culetto Vergine ma non è affatto così. Sono sicuro che quelle viscere sono state accarezzate già da chissà quanti altri cazzi prima del mio.
Il giovanotto ama essere impalato visto la sua sapiente conoscenza della posizione. Ogni tanto mi pizzica i capezzoli e ogni tanto mi accarezza le palle, io da canto mio gli afferro il pisello e lo sego sempre più forte.
La troia vuole godere lo sento e quindi ogni tanto mi fermo, mi sputo sulle dita e massaggio il suo frenulo e la sua corona. Ad ogni suo sussulto la mia verga si stringe sempre di più. Si eccita che ogni 4 o 5 affondi una goccia di liquido esce dal buchetto, liquido che uso per lubrificare il frenulo e poi lecco. Sono convinto che sta caricando i suoi schizzi quando lo vedo fare su e giù sempre più velocemente e in maniera più violenta. Gli afferrò quindi in cazzo e via con un sega estremamente rapida che bastano pochi istanti e sento nelle mie mani vibrare la sua minchia e nel suo culo una vampata di calore. Dalla sua cappella iniziano a sgorgare zampilli di denso liquido caldo e biancastro che colpiscono il mio viso, il mio petto e i miei capelli, saranno almeno 8 o 9 schizzi lunghi e poi altri più piccoli che colano lungo la sua asta e scivolare dai peli delle sue palle ai peli del mio pube. Anche io ormai sono al limite. Roberto si alza e si sdraia accanto a me, mi chiede si sborrargli sul suo cazzo e sul suo buco. Come rifiutare questo invito?
Mi inginocchio tra le sue gambe divaricate e all'insù e con la mia cappella sfioro le sue palle bagnate del suo seme e il suo buco largo che si apre e si chiude come un pesce fuori dall'acqua. Sto trattenendo sempre più il mio punto di irreversibilita fino al limite. Ora non mi rimane altro che liberare tutto ed ecco che parte il primo schizzo che lo indizzo verso la sua bocca che inaspettatamente reagisce aprendosi e accogliendo il mio liquido. Il secondo sul suo cazzo, il terzo sulle sue palle e tutti gli altri nel suo ano. La mia sborra bussa su quel buco che continua ad aprirsi e chiudere, è bellissimo vedere quanti schizzi sono fuoriusciti. Abbiamo i nostri corpi pieni di caldo nettare. Nettare che non va affatto sprecato visto che con un ultimo 69 ci ripuliamo bene e succhiamo dai nostri cazzi ormai mosci tutto il contenuto non fuoriuscito in precedenza.
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