ANTONIO E DON PAOLO 3..LA FINE

Ci rivestimmo, e dopo aver bevuto un caffè tornai a casa con l' impegno di rivederci tra qualche giorno,Passò circa una settimana, tra lavoro e impegni, ma il pensiero di quella mattinata e soprattutto la voglia di farmi inculare da Antonio furono una tortura.Finalmente venne la tanto attesa mattinata libera e dopo aver fatto la solita toilette (depilazione, clistere..)senza avvisare mi presentai in sagrestia.Suonai un paio di volte, e proprio quando stavo per andarmene, venne ad aprirmi Antonio, soliti pantaloni di velluto, camicia di flanella e stivali di gomma "Toh..guarda chi c'è..potevi avvisare che saresti venuto stamattina, don Paolo non cè ed io stavo lavorando nell' orto" "ero in zona ed ho pensato di passare, ma se hai da fare vengo un' altra volta" dissi.Antonio rimase in silenzio un paio di secondi e poi facendomi cenno di entrare mi disse "Sei davvero di passaggio o c' è dell' altro?"sogghignando e tastandosi il cazzo.Intanto eravamo entrati in ufficio stavolta si era appoggiato lui alla scrivania.Io sempre in silenzio mi ero tolto il giubbotto."In tutta sincerità è una settimana che continuo a pensare al tuo cazzo che mi riempe la bocca di sborra e non ce la faccio più, lo voglio anche nel culo".le dissi tutto d' un fiato."Lo sapevo, che eri qui per quello, l' altro giorno l' ho capito subito che sei una gran troia e che il cazzo ti piace, anche se don paolo mi ha detto che hai il culo stretto e quindi non devi averlo preso tante volte" "infatti" le risposi, "non ho molte esperienze,quasi sempre pompini, nel culo l' ho preso poche volte, ma il tuo cazzone lo voglio tutto dentro".Antonio mi si avvicinò, mi mise la mano sulla testa spingendomi verso il basso "comincia a succhiarlo allora puttanella che con la bocca ci sai proprio fare e dopo ti spacco tutta".Non me lo feci ripetere, m' inginocchiai e comincia a slacciargli i pantaloni, abbassandoglieli alle caviglie.Doveva aver già lavorato un pò, perchè si sentiva quel leggero sudore, le abbassai le mutande e presi in mano il cazzo, accostai la bocca alla cappella e la feci sparire tra le labbra.Quel leggero gusto di sudore mi fece perdere ogni remora, cominciai a succhiare, leccare prima tutta l' asta, poi anche le palle, finchè,dopo poco per la verità, avevo in bocca 20 cm. di cazzo bello duro.Gli passai le mani dietro le natiche e lo invitai a scoparmi praticamente in bocca.Antonio afferrò al volo quello che volevo e prendendomi per i capelli cominciò a fottermi in bocca con colpi regolari "succhia, succhia troia, ti piace eh essere scopata in bocca..succhialo per bene dai, riempilo di saliva così dopo quando ti romperò il culo ti farà meno male, brava così, così.."mentre Antonio mi riempiva la bocca di cazzo riuscii a togliermi la tuta e gli slip.Continuai a succhiarlo per una decina di minuti circa finchè mi staccai da quel bastone di carne e le dissi "siediti sul divanetto che lo voglio in culo, ma voglio sedermici sopra" Antonio, forsè perchè abituato a condurre i giochi, mi guardò in modo strano, ma si convinse e si andò a sedere.Vederlo seduto con la camicia aperta, i pantaloni alle caviglie con gli stivali di gomma, e quel cazzo svettante che non chiedeva altro di entrarmi in culo era una situazione, almeno per me, eccitantissima.Stavolta non c era il gel, quindi mi riempii la mano di saliva e cercai di lubrificarmi il più possibile il buco del culo, insalivai ancora un pò il cazzo di Antonio e poi salìì sopra, come se fossi in un cesso alla turca.Puntai la cappella e cominciai a scendere piano piano.Faceva male, aggiunsi ancora saliva sia sul buco che sul cazzo e riprovai, stavolta Antonio passò le mani dietro e mi allargò le chiappe, cominciai di nuovo a scendere e sentii la cappella che cominciava a farsi strada nel culo, nonostante un pò di dolore continuai a scendere, ormai il più era fatto, poi risalii e lo feci uscire quasi tutto, mi calai ancora e ripetei 3/4 volte la cosa, finchè alla fine lo feci affondare tutto in culo e sentii le cosce di Antonio sbattermi sulle chiappe "AAhhh, finalmente tutto dentro che meraviglia siii tutto nel culo"sussurrai.Cominciai ad andare su e giù, facendolo quasi uscire per poi rimetterlo tutto dentro.Dopo qualche minuto di questo giochino Antonio mi prese le chiappe da sotto e disse"adesso tocca a me guidare troia" e tenendomi per le chiappe cominciò a pomparmi nel culo aumentando il ritmo."Toh,toh, prendilo tutto, tutto nel culo, ti piace ehh troia, hai proprio un gran culo da vacca, prendilo tutto, così così".Sentivo quel bastone di carne che mi riempiva l' intestino e non capivo più nulla,"Sììì, così così mettimelo tutto dentro, nel culo,dai,dai che mi piace, sono una troia" gli urlai.All' improvviso sentimmo"bravi, bravi, vi state divertendo senza di me!" era la voce di don Paolo, non l avevamo sentito entrare e neanche visto perchè posizionati così davo le spalle alla porta e coprivo la visuale ad Antonio.Ci fermammo, meglio Antonio si fermò di fottermi, mi voltai e vidi don Paolo qualche passo indietro con il cazzo in mano, durissimo, fuori dai pantaloni."no..no, non fermatevi, continua Antonio, rompile il culo per bene a questa troietta".Antonio non se lo fece ripetere e ricominciò a martellarmi, don Paolo tolti i pantaloni venne a sedersi sullo schienale del divanetto così da farmi trovare altezza-bocca il suo cazzo già duro."Adesso succhia. succhiami il cazzo, puttana, mentre Antonio ti rompe quel culo da troia che hai".Don Paolo aveva capito che oltre a piacermi il cazzo mi piaceva anche sentirmi trattata come una puttana.Infatti mentre Antonio aveva ripreso a scoparmi il culo don Paolo tenendomi la testa mi aveva cacciato in gola il suo di cazzo e aveva cominciato a darmi il ritmo del pompino."brava, brava, succhialo tutto che tra un pò ti dò il premio, ti sborro in bocca, e tu da brava troia succhiacazzi la berrai tutta"Sentii Antonio che aumentava il ritmo dell' inculata, capii che stava per venire e aumentai il ritmo del pompino,volevo che venissero contemporaneamente,bastarono un paio di minuti di quel "trattamento".Il primo fu don Paolo, si alzò in piedi sul divanetto, diede 2/3 affondi più decisi e mi scaricò in gola 4/5 fiotti di sborra bollente"sborroooo, sborrooo, vengooo, bevila, bevila tutta troiaaa, sei proprio una troiaaa, aahhhh bevi, bevi," non me lo feci ripetere e ingoiai, nel frattempo toccò ad Antonio "godo,godooo sborro anch' io, ti riempo tutta,aahhh ti allago il culooo" ripulii per bene il cazzo di don Paolo, ma fu Antonio a darmi il colpo di grazia.Dopo avermi riempito il culo di sborra (mi disse poi che era dalla volta precedente che non aveva più sborrato..)si alzò dal divanetto e fattomi inginocchiare davanti a lui mi disse "puliscimi bene il cazzo, fammi un bidet di saliva troia, forza" imboccai il cazzo che era ormai barzotto,sentii l' odore del mio culo e cominciai a leccare per bene la cappella e a ripulirla dalla sborra, tra un pò di sborra che uscì ancora dal cazzo di Antonio e il mio odore non capii più nulla,mi presi il cazzo, durissimo, in mano e cominciai a segarmi, venni quasi subito, tremando come una foglia e sborrando sul pavimento, mentre don Paolo si era avvicinato per farmi ripulire ancora per bene la sua cappella.Leccai entrambi i cazzi per bene ancora per un paio di minuti, poi tutti e tre stanchi ci rivestimmo e ci salutammo.Non li rividi più, ebbi paura per quello che era successo, di come mi ero comportato, non ero mai arrivato a quei livelli nelle mie precedenti, e poche, esperienze, mai in quelle che venirono dopo, negli anni a venire, non godetti mai più come in quelle 2 mattinate.