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Gay & Bisex

Agosto 2024 - Prima parte


di belculo_2022
15.04.2025    |    19    |    0 8.0
"In realtà qualche uomo l’ho incrociato ma veramente pochi: vecchi o bruttini..."
A distanza di mesi vi racconto l’ultima esperienza avuta sempre nella solita Sauna.
Agosto 2024, giornata calda e, come ben noto, la stagione calda non fa solo sudare, accende il piacere e il desiderio. A lavoro quasi tutti sono in ferie, io le ho già fatte e un po’ mi annoio e così decido di andare a trascorrere qualche ora di “relax” nella solita sauna. La nutrita speranza era che il periodo feriale favorisse una maggiore presenza e che magari molti single invece di stare barricati in casa con l’aria condizionata, avessero come me scelto qualche ora di piacere e godimento.
Dopo essere entrato mi affretto a spogliarmi e mettermi con le sole ciabatte e asciugamano avvolto alla vita, tenuto un po’ più alto in modo da far vedere i miei glutei mentre cammino, proprio da vera zoccola in cerca di ….
Con rammarico noto da subito che in realtà c’è meno gente del solito, faccio subito la doccia e un po’ sconsolato inizio a girare per il locale: prima nella sauna, poi tra le stanzette, scendo al piano inferiore e non vedo nessuno. In realtà qualche uomo l’ho incrociato ma veramente pochi: vecchi o bruttini. Decido così di prendere un po’ di tempo ed esco nel giardino per fumarmi una sigaretta; mi piace stare lì completamente nudo a toccarmi il cazzo mentre fumo, mi da libertà… Arriva qualcuno per fumarsi come me una sigaretta, si siede vicino ma non lo vedo particolarmente interessato ad altro, mi alzo facendo finta di far cadere l’accendino così da piegarmi a 90 mettendogli per bene il culo davanti, noto però che la cosa lo lascia completamente indifferente e così rientro.
Giro ancora un po’ sconsolato e già dentro di me mi preparo mentalmente per andarmene senza aver raccolto alcun piacere. In realtà un po’ di movimento nel frattempo si era creato, passo vicino alla sauna è c’è un uomo nero che ti tocca il pacco sotto l’asciugamano, vedo che mi guarda e nulla più. Mi dirigo verso le stanze e c’è qualche nuovo volto. Di solito il piano inferiore, dove ci sono le stanze con i vari attrezzi un po’ sadomaso, mi porta fortuna e così scendo le scale ma non vedo nessuno, vado fino in fondo, dove c’è una gabbia con dentro un lettino e mi parcheggio lì. Provo a sdraiarmi nudo sul lettino con il culo in su nella speranza che qualcuno arrivi ma dopo un po’ mi stufo, mi rimetto l’asciugamano e proprio mentre sto per uscire di schiena dalla gabbia sento una presenza dietro di me. Volontariamente arretro e mi appoggio con la schiena su questa presenza che ancora però non ho visto. A quel punto mi sento abbracciare da dietro, con delicatezza inizia a baciarmi spalle e collo, sento il suo bel petto gonfio sulla schiena. E’ allora che inizio a strusciare il culo sul suo cazzo ancora coperto dall’asciugamano, piano piano sento che ti ingrossa e io fremo sempre più, un gran calore mi sale alla testa e sento che sto entrando nel ruolo di gran zoccola, motivo per il quale ero andato lì. Allungo una mano dietro al mio sedere e sotto l’asciugamano, sento quel bel cazzo non lunghissimo ma molto molto largo; la cosa mi preoccupa un po’ ma la voglia è immensa. Mentre sono intento a strusciarmi con il culo contro l’asciugamano che avvolge il cazzo del mio nuovo amico, mi accordo che davanti a me, nella gabbia, era entrato l’uomo nero che precedentemente avevo notato. Non è molto alto, fisico massiccio e noto che si tocca il cazzo sotto l’asciugamano che però non mostra, provo allora ad allungare la mia mano per toccargli il pacco però me la toglie, forse la cosa non gli interessava, voleva solo vedere e così perdo interesse e senza girarmi prendo tra la mia mano il cazzo turgido che avevo appoggiato a me e mi allontano da lì, ovviamente con l’uomo annesso. Faccio le scale tornando nella zona camerini, ne scelgo uno ed entrambi entriamo.
Mi siedo sul lettino, finalmente tolgo l’asciugamano al mio nuovo amico e davanti a me un bellissimo cazzo proprio come piace a me: ben scappellato! Da prima inizio a giocarci con le mani e poi me lo infilo di gusto in bocca girandoci la lingua sulla cappella; non mi piace chi vuole spingermelo in gola per farmi una gastroscopia, nel pompino il controllo voglio tenerlo io, mi piace giare attorno alla grande cappella e poi lentamente farlo scendere fino alla gola. Il mio amico ha anche delle belle palle grandi e che ben scendono, con la lingua le lecco per bene e poi delicatamente ne prendo in bocca una per volta sentendo i coglioni che mi riempiono. Ha il cazzo durissimo e io sono in calore, mi stacco e gli dico: “Ti va di incularmi?”

“Non aspetto altro, bella troia… hai un culo da sballo che merita di essere usato!”

Lo guardo rispondendogli: “Volentieri ma hai un cazzo molto largo, non so se riesco a prenderlo… Proviamoci se vuoi ma vai con calma, ok?”

“Certamente…ok!” Lui prontamente risponde. “Non ti preoccupare non sono qui per farti male”
Ed è così che mi metto un bel po’ di gel lubrificante nel mio buco stretto, infilo il profilattico al mio nuovo amico, un bel po’ di gel lungo tutto il suo bel cazzo e poi mi metto a pecora pronto ad accogliere il suo gioiello. Come da promessa si presenta al mio buchetto in modo molto educato, appoggia piano la grossa cappella e inizia ad entrare nella sua avventura esplorativa. Lo sento entrare sempre più in profondità, ha una cappella davvero grossa, fin che arriva nel punto più difficile… Sento subito un po’ di dolore, con la mano lo fermo.

“Fermo così! Non ti muovere! Lascia che il culo si abitui un attimo”

La mia voglia però è intensa, lo voglio fino nel profondo e così inizio a spingere il culo indietro mentre lui sta pazientemente fermo. Sento i muscoli rilassarsi e cedere a quel bel cazzone che tiene, il mio corpo inizia pian piano ad accoglierlo e un po’ alla volta la cappella si fa strada fino in fondo. Ancora qualche secondo di attesa e poi finalmente sarò pronto.

“Complimenti sei stato di parola, sei proprio un vero gentleman!” Gli dico… “Dai bel stallone, inizia un po’ alla volta a montare la tua cavalla che ho voglia di godere”

Non attese un secondo, era quello che voleva, pian piano iniziò a montarmi con affondi sempre più forti, stavo finalmente godendo, lo volevo intensamente, sempre più in profondità.

“Dai scopami bel manzo! Fammi sentire il tuo cazzo! Dai fammi sentire che sono la tua cagna!” Gli continuavo a dire.

“Sei una grandissima troia con un bellissimo culo da montare!” “Prenditi tutto il mio cazzo puttana!” “Adesso sei MIA!”

Godevo e gemevo un sacco, tutti camerini affianco sentivano il mio godimento ma non mi interessava, ero lì per quello, tutti sono lì per godere e lasciarsi andare. Avevo voglia di farmi scopare e di far sentire il mio piacere senza alcun freno.
Mi stantuffava senza tregua, prima forte con impressionanti spinte e poi dolcemente mi faceva sentire la grossa cappella che entrava e usciva. Dopo un po’ quella posizione iniziava a stancarmi. Lo fermai, lo invitai a uscire e guardandolo con un malizioso sorriso gli dissi:

“Adesso però tocca a me calvarti!!! “

Lo feci distendere a pancia in su e da brava amazzone mi sedetti sopra, potevo così controllare la penetrazione nel profondo, prima iniziai con un bel pompino fatto di culo e poi seduto con il cazzo dentro fino in fondo andavo avanti e indietro proprio come si fa a cavallo. Sentivo la cappella toccare la prostata, un enorme piacere mi pervadeva, non potevo fare a meno di sentire quella bella cappella dentro di me che si dimenava…

“Sei proprio una cagna in calore!” mi diceva. “Si vede che ti piace il cazzo!” “Dai Scopami!” “Cavalchi proprio come una vera puttana in calore… sei la mia cagna!” Continuava a dirmi.

Mi piaceva quella situazione e mi piaceva tutti i suoi insulti.

“Basta così!” “Fermati altrimenti vengo!” Mi disse ad un certo punto.

Non volevo che venisse, anche se era già da un bel po’ che mi scopava ma ero stanco pure io, quella posizione mi stava distruggendo le ginocchia. Mi tolsi sfilando il suo bel cazzo.

“Vorrei che mi scopassi da disteso gli dissi” “E’ la mia posizione preferita”

E così mi distesi a pancia in giù e lui si distese sopra di me infilandomi il suo largo cazzo nel mio culo ormai indifeso. Mi piaceva tanto quella posizione, sentivo il suo peso sopra di me, le braccia che mi avvolgevano e le sue forti spinte che andavano in profondità. Mi piaceva sentire il rumore delle sue palle che sbattevano sui miei glutei. Avevo ormai capito che eravamo in dirittura d’arrivo, era da un bel po’ che mi sbatteva e il desiderio di sborrare era palpabile. Proprio in quel momento però sentimmo qualcuno che iniziò a bussare alla porta della stanza, forse aveva sentito il mio godere e forse avrebbe voluto godersi lo spettacolo ma ormai era tardi, stava tutto per finire.

“Dai stallone, godi!!!” “Sventrami il culo e sborra!!!” “Dai sborra!”

Sentii la cappella diventare enorme, il cazzo sempre più duro e le spinte si erano fatte violente, arrivavano all’addome.

“SII vengo cagna!!!” “Sto venendo puttana” “Ecco tutta la mia sborra per te”

Era venuto alla grande, accompagnai con la mano il cazzo che pian piano usciva, e gli tolsi il profilattico pieno di sborra.

“Wow quanta bella sborra che hai fatto” “Avevi proprio voglia, eh!” Complimenti sei stato un grande, non pensavo ma il tuo bel cazzo c’è stato tutto” “Adesso ho una bella fica morbida invece del buco di culo” Gli dissi sorridendo. Lui rispose con altrettanto sorriso.
Gli diedi un bel bacio sulla cappella ancora unta di sborra e ci stavamo preparando per uscire.
Nel frattempo però quel bussare si fece sempre più intenso, a dire il vero non era più un bussare, sembrava che volesse buttare giù la porta. Il mio amico ci guardammo preoccupati, forse c’era un’urgenza nel locale. Ci guardammo un po’ perplessi e gli feci cenno di aprire.
Al di là della porta si c’era l’uomo black visto prima. Con arroganza e senza proferire parola, entrò nel camerino chiudendo la porta dietro di se….

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