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Gay & Bisex

Ancora al cinema


di valesa80
13.03.2013    |    19.113    |    5 9.6
"Lui continuava a stantuffarmi sempre con più foga, mi diceva che ero una grande puttana, mi eccitavo sentirmi dire quelle cose, ormai mancava poco a..."
Grazie per le numerose mail e commenti ricevuti, voglio raccontarvi ancora delle mie avventure nei cinema di Napoli.
Ormai ero diventato esperto della sala sapevo, dove dispormi se volevo fare pompini, in special modo sedendomi in una precisa poltrona dietro ad una colonna.
Neanche il tempo di sederti che già si avvicinava il primo uomo, apriva la patta e tirava fuori il cazzo, molte volte lo facevo io, mi eccitava molto aprirla e liberare il cazzo, a volte restavi deluso dalle dimensioni, altre ti esaltavo, specie una mattina un ragazzo poco più grande di me, gli liberai un cazzo tutto curvo, durissimo, stando seduto, bastava sporgermi di lato e riuscivo ad accoglierlo in bocca, iniziai a pomparlo come piaceva a me, e in pochi minuti mi allontanò la testa e spruzzo tutto il contenuto per terra, mi avvicinai e gli passai la lingua, ma come succedeva sempre come raggiungevano l'orgasmo, si allontanavano e rimettendosi il cazzo dentro e se ne andavano.
Trovai un signore questo con la S. maiuscola, mi chiese se mi andava di fargli un pompino, gli proposi se gli andava di farlo in bagno, mi rispose che preferiva stare in sala, allora lo tirò fuori, aveva un cazzo di normali dimensioni, iniziai a leccarlo, ma non so che mi prese, stando di lato, la gamba destra mi premeva sul pacco, mentre pompavo quel movimento mi fece raggiungere un’erezione da sballo quasi a venirmene senza toccarmi, pompavo come un forsennato, a un certo punto mi fermo, gli chiese se non gli piaceva come lo pompavo, mi rispose che ero eccezionale solo che stava sul punto di venire, gentilmente mi stava avvertendo dell’imminente sborrata, fui così felice del rispetto che mi prestava, ripresi in bocca e continuai a succhiarlo, quando mi sentii invadere la bocca serrai le labbra, e presi tutto, una volta finito, lo liberai, tenevo la bocca piena di sperma, non volli ingoiarla, era pur sempre uno sconosciuto, allora mi abbassai e la sputai per terra, ritornai a leccarlo, ricevetti tanti complimenti, neanche una donna gli aveva mai fatto un pompino come il mio, mi ringraziò tante volte e se ne andò.
Purtroppo quel cinema stava diventando un luogo poco piacevole, era pieno di travestiti che si prostituivano solo per soldi, iniziai ad avere paura, forse perché gli rubavo i clienti, decisi di cercare altre sale.
Girando serpe nella zona mercato, scoprii un nuoco cinema, a differenza dell’altro era un vero teatro con platea e loggioni, erano tre piani .
Spaesato, mi recai al piano di sopra e li iniziai a vedere movimenti che mi attiravano.
una volta capito come funzionava, impaziente aspettavo di trovare un bel cazzo, non ci volle molto, un ragazzo dalla carnagione marrone, forse un brasiliano e un tunisino, sta di fatto che quando lo palpai da sopra ai pantaloni rimasi attirato dal suo pacco. Volle portarmi subito in bagno, avevo un po’ di paura, entrati chiusa la porta e aperta la patta mi presentò un cazzo da urlo, neanche nelle riviste porno lo avevo visto, lungo e largo, mi spaventai ad affermare la verità, pensai questo mi romperà davvero il culo, mi sedetti sul Water a differenza dell’altro cinema questo era pulito per bene, lo scappellai e con la lingua presi a leccare, da un lato mi faceva paura ma da un altro mi invogliavo a continuare, pensai quando mi si presenta un’altra occasione del genere, aprii al massimo la bocca e me lo feci entrare, lo pompai come piaceva a me, a lui gli piaceva come lo leccavo da come mi incitava e mugolava, poco dopo mi disse di alzarmi, fu lui a sbottonarmi il pantalone ed a tirarlo giù insieme alle mutande, quando vide che indossavo un perizoma di pizzo, mi disse che ero fantastico, si inginocchio e facendomi girare prese a leccarmi il culetto, cazzo questo ci sa fare davvero, mi teneva larghe le chiappe e mi insinuava la lingua nel forellino, mi sentii invadere dal quest’ultima,con una mano mi menavo il cazzo che mi stava diventando duro, poco dopo si alzò e mi chiese di rilassarmi, gli dissi di fare piano, prima mi infilo due dita, io ci misi molta saliva e poco dopo puntò il cazzo.
Quando mi sentii premere volevo fermarmi, la paura di farmi male era troppa, gli dissi di assetare ancora un minuto, mi girai e chinatomi, presi di nuovo in bocca, contemporaneamente mi allargai il buchetto con le dita, riuscii a farmene entrare quattro, quando sentii che era abbastanza elastico e, il suo cazzo lo avevo riempito di saliva gli dissi di provare a incularmi lentamente, ritornai a 90°, mi allargo le chiappe e senza prenderlo in mano il cazzo me lo poggio sul culetto, iniziò a spingere, strinsi i denti e lentamente prese a farsi largo dentro di me, stava entrando, lo tirò fuori di nuovo raccolse la saliva che stava colandomi sulle palle, puntò di nuovo il cazzo e con immenso piacere mi entrò, sentii il bruciore, ma non volli fermarmi, pensai sempre quando mi capiterà un’altra occasione, lentamente era fasi tutto all’interno del culetto, prese a muoversi, ormai era fatta, con mio stupore ero riuscito a prendere quel meraviglioso cazzo, iniziò un avanti e indietro, era bello il bruciore non lo sentivo più, ma al contrario mi stavo eccitando come una cagna in calore, a differenza di altre volte il mio cazzo stava indurendosi, mentre mi gustando quel cazzone lo tirò fuori, mi disse che dovevo mettergli il preservativo, per la foga non ci avevo pensato, tirai fuori dalla tasca e gli infilai la protezione, feci fatica a farlo entrare, ma alla fine quella cazzone era imprigionato nel preservativo, ripresi la posizione di prima, cercando di allentare il più possibile il muscolo anale ricevetti di nuovo il cazzone, con mia meraviglia, mi ero già preparato a riprovare quel bruciore, invece questa volta forse l’unto del preservativo aiutò il cazzo a scivolare meglio, difatti non accusai nulla, ma stavo solo iniziando a eccitarmi davvero, lui mi sbatteva con colpi ben messi, riuscì a reggermi con una sola mano, con l’altra la portai al mio cazzo, presi a segarmi, mi chiese se mi piaceva, altro che risposi, mi stai facendo impazzire, allora lui aggiunse che ero il primo che aveva preso il suo cazzo nel culo, gli altri quando lo vedevano si rifiutavano a farsi inculare gli facevano solo un pompino, gli dissi che un cazzo come il suo meritava di entrare nel mio culetto, ormai la via era fatta, il culetto si era adattato a quel meraviglioso cazzo, e ancora una volta restavo meravigliato dall’erezione del mio cazzo.
Lui continuava a stantuffarmi sempre con più foga, mi diceva che ero una grande puttana, mi eccitavo sentirmi dire quelle cose, ormai mancava poco a raggiungere il culmine del piacere, esce dal mio culo, con un gesto mi fa capire che vuole venirmi in faccia, mi giro, gli tolgo il preservativo e lo prendo in bocca gli faccio un pompino e contemporaneamente sego il mio cazzo.
Quando sta per venire, lo allontana dalla mia bocca e sborra imbrattandomi la faccia, avrei voluto farmelo venire in bocca, lo leccai, mi alzai e lo presi in mano passandomelo ancora sul culetto, con l’altra mano presi il mio cazzo e mi segai, lui m’incitava, sentirmi passare il cazzo in mezzo alle gambe mi fece venire, sborrai con violenti spruzzi imbrattando le pareti del bagno, lui mi sussuròò all’orecchio che ero stato grande, gli risposi che lui era stato grande, ci ripulimmo e una volta rivestiti uscimmo, ci salutammo con un bacio sulla guancia, mai come quella volta mi sentivo eccitato e appagato, con il culetto indolenzito mi avviai verso la stazione per prendere il treno.
Seduto in treno, cerco di rivivere quell’esperienza fenomenale, non potevo crederci ero riuscito a infilarmi nel culetto quel bestione, la cosa mi portò a eccitarmi, nonostante avessi sborrato, dovetti chiudermi in bagno e segarmi di nuovo, passai la mano sul forellino e con mio immenso piacere era ritornato stretto, infilai un dito prima di avermelo passato in bocca e insalivato, mentre m’inculavo con il dito chiusi gli occhi e m’immaginai quel cazzone che mi stesse prendendo, venni ancora una volta, raccolsi quel poco di sperma che mi era uscito e mi portai in bocca, lo assaporai ingoiandolo, sentirmelo scendere in gola mi fece un effetto di eccitazione.
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