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Ciro e gli amici in sauna


di Membro VIP di Annunci69.it Grey-Heron
29.08.2019    |    19.818    |    21 9.3
"Gli chiedo se lo vuole in culo, mi risponde di no..."
.Almeno un paio di volte la settimana in inverno, appena scoccate le 17,00 chiudo l’ufficio e mi fiondo in sauna. Una bella doccia calda, poi mi mollo nell’idromassaggio e mi rilasso. Vado li per passare un paio d’ore di calma e serenità. Se poi accade di incontrare qualcuno con il quale imboscarmi in una semibuia cabina e fare una maialata o due tanto per rilassarmi ulteriormente, ben venga, ma non lo cerco per forza.

L’acqua ribolle da sotto il getto d’aria. Sono seduto e solo il collo e la testa sono fuori, tutto il resto del corpo sta sott’acqua. Due getti d’aria mi colpiscono i fianchi e mi provocano un bel massaggio (ho girato i bocchettoni apposta in quella posizione). Un altro getto l’ho rivolto apposta verso il mio inguine e mi sta massaggiando cazzo, palle e pancia. Apro gli occhi, li richiudo, li riapro e penso ai cazzi miei o forse a nulla.

Le luci sono basse, la musica è un po’ troppo disco, ma si sà, la fauna gaya crede di essere in discoteca H24. Ogni tanto qualcuno passa a bordo vasca diretto alle docce o al bagno turco. Hanno un bel bagno turco in questa sauna, ampio, con sedute su tre livelli su tre lati dello stesso. Il vapore è abbondante ma non troppo bollente, sicchè ci si può stare dentro più a lungo e magari fare qualche porcata con qualche ombra tra le nuvole di vapore. Io amo sedermi sul livello due, appoggiarmi al muro, a gambe larghe e senza asciugamano. Immancabilmente qualcuno arriva. Non mi faccio succhiare il cazzo e tantomeno lo succhio ma adoro farmi fare dei bei segoni e schizzare sborra ovunque tra una nuvola di vapore e l’altra. Sto pensando appunto di recarmi nel bagno turco quando vedo tre ragazzi molto giovani, forse sui 22-23, che stanno seduti sulle sedie di plastica bianca nei pressi della vasca idromassaggio nella quale sono immerso. Sono carucci, sembrano essere simpatici, mi osservano, parlottano, ridacchiano e mi lanciano occhiate. E’ ovvio che stanno parlando di me. Sicuramente spettegolano, tipico dei ragazzetti un poco checchine. Ci sono solo io in vasca. Non vado matto per questi ragazzetti discotecari ma se capita di infiocchettarmene uno, non mi dispiace, lo faccio volentieri.

La musica continua ad essere troppo alta quanto è aspro l’odore di cloro che emana l’acqua. Uno dei tre si alza mentre gli altri due emettono qualche gridolino. Si avvicina alla vasca, si toglie l’asciugamano, lo appende al muro e si immerge guardandomi negli occhi. Il pischello ci sta provando e d’accordo con gli amichetti sta cercando le mie attenzioni. Ha un bel corpicino, ben fatto, nulla di muscoloso ma certamente piacevole. Un uccellotto ancora dormiente, normale per la persona. Il tipetto si siede dopo essersi immerso poco distante da me. Si rimane tranquilli per un po’ poi “casualmente” un suo piede sfiora il mio. Lo lascio fare e lo strofinamento diventa un tocco deciso. Io rispondo lisciando la mia gamba alla sua. Lui si avvicina sempre di più. Le nostre gambe iniziano a toccarsi forte, poi a incrociarsi. Lui si avvicina ancora di più a me. Ora la sua coscia destra e incollata alla mia a sinistra. Non ci guardiamo in faccia, sembriamo ognuno immersi nei nostri pensieri, ma sott’acqua c’è una guerra in atto. La sua destra dopo avermi accarezzato la gamba è risalita sulla mia pancia e poi scesa direttamente sul mio cazzo che non ha saputo resistere. Il giovanotto mi ha fatto drizzare di brutto l’uccello, lo sta scappellando e ricoprendo con un bel su e giù manuale. Ad un certo punto mi giro, lo guardo fisso negli occhi e gli chiedo se gli piace il cazzo. “ Si tanto” mi risponde. “Allora andiamo di sopra in uno stanzino e te ne do fin che vuoi, vai avanti tu e aspettami in uno stanzino vuoto a porta aperta” gli dico. Gli si illuminano gli occhi, si alza, esce, si vede che ha il cazzetto barzotto. Piglia il suo asciugamano, va dagli amichetti, dice loro qualche cosa, ridacchiano divertiti e lui scompare su per la scala che porta al piano superiore dove stanno gli stanzini semibui. Io attendo alcuni minuti sott’acqua, mi continuo a segare il cazzo lentamente per mantenerlo bello duro, soltanto per farlo vedere spudoratamente agli amichetti quando esco dalla vasca. Loro guardano e sicuramente invidiano il loro amico che presto si cuccherà la mia fava scappellata in qualche buco. Mi cingo l’asciugamano attorno ai fianchi passo davanti ai due amici, strizzo loro l’occhio con un sorriso, vado nel mio armadietto prendo preservativi e bustine di gel e mi avvio su al piano superiore.

Inizio a girare per i corridoi poi lo vedo seduto in uno stanzino a porta aperta. Entro facendo il segno di silenzio, non parlare con il mio indice sulle labbra. Chiudo la porta con calma. Mi avvicino al ragazzotto, lo faccio alzare e me lo trovo di fronte. E’ più basso di una spanna, un pò minutino rispetto a me. Lo voglio trattare bene. Gli prendo la testa fra le mie mani, avvicino le mie labbra alle sue e gli stampo un bacio sulla bocca che diviene una bella slinguazzata lunga e succulenta. Gli strappo via l’asciugamano e poi abbasso il mio. I nostri cazzi si incontrano, iniziamo a sfregarli insieme e continuiamo a fare a lingua in bocca. Decido di andare oltre. “Ti piace il cazzo in bocca”? gli chiedo. Fa cenno di si con la testa. “E allora vai giù e succhiami il cazzo, leccalo, succhialo, leccalo, è tutto tuo” gli dico mettendogli la destra sulla testa. Ha una bella capigliatura, moretto, capelli lunghetti, lisci. Ci sa fare il tipetto, mi succhia ed è piuttosto bravo, un poco vorace e veloce. Lo devo educare. Gli rimetto la sua testa tra le mie mani e tiro fuori il cazzo dalla sua bocca. “ Devi succhiare lentamente, non avere fretta” lo esorto “tanto i tuoi amici aspettano, anzi se vogliono ne ho anche per loro più tardi” Riprende a succhiare, poi gli dico di leccarmi i coglioni e l’interno della coscia che mi fa impazzire. Lui ubbidisce. Dopo lunghi pompini, gli dico di stendersi sul lettino che abbiamo pulito con il disinfettante e la carta a rotolo che sta a disposizione. Mi stendo accanto a lui, lo abbraccio e gli dico che mi piace fare un po’ di coccole. Stiamo cosi per una decina di minuti, è piacevole. “Mi piacerebbe scoparti, mettertelo in culo” gli dico. “Ti va”? Mi risponde si, che lo vuole sentire dentro ma ha anche paura di sentire male. “Ho solo bisogno di sapere se lo hai già fatto oppure no” gli dico, tanto per capire che tecnica devo usare. Mi dice che lo ha già preso dietro più volte ma mi chiede di andarci piano.

“Ok facciamolo di fianco, è una delle posizioni meno dolorose” Lo faccio girare dandomi la schiena e rimanendo stesi entrambi su di un fianco. Apro due bustine di gel e gli lubrifico bene il buchetto, poi mi infilo un preservativo, lubrifico pure questo. Inizio a leccare il suo orecchio destro mentre gli stimolo il buco del culo. Il mio dito e poi due dita entrano abbastanza facilmente il che mi dimostra che il ragazzetto e abituato a prendere cazzi. Questo mi eccita ancora di più. Punto la cappella del mio cazzo duro sul suo sfintere e inizio a spingere. Lui ha qualche contrazione, ma sento che è voglioso di uccello. “Dai bello, io ti spingo dentro tutto il cazzo, ma tu devi fare un sospiro profondo e allo stesso tempo spingi il bucchetto come quando fai popò verso di me. Sentirai meno male e la penetrazione sarà più facile” Piccole spinte del mio cazzo e in men che non si dica affondo tutto dentro. Lui lo sente tutto e gli piace, io vado avanti e indietro lentamente poi dopo che lui si è abituato inizio a stantuffarlo con decisione e ci abbandoniamo ad una bella inculata tra maschi. E’ arrivato il tempo di cambiare posizione. Io mi sento ingriffato più che mai e pure lui.

“Scusa bello, ma non ti ho chiesto come ti chiami” Io sono …e gli dico il mio nome. “Mi chiamo Ciro” mi risponde. “Piacere Ciro, sei molto carino e scommetto che sei campano, forse Napoli o Caserta” Mi dice che è di Napoli e pure gli amici suoi. Son venuti nella capitale per qualche giorno. Lo fanno spesso.
Tiro fuori il mio cazzo dal culo di Ciro, gli stampo un bacio in bocca con tanto di lingua. “Ora girati, inginocchiati sul lettino e ti scopo a pecora, ti va”? “Si dai certo che mi va” mi risponde. Gli ho infilato ancora il cazzo in culo a pecora. Lui è inginocchiato sul lettino. Io gli sto dietro sulle mie ginocchia. Lo sbatto bene. Lui ansima, ha il fiato grosso. Gli metto una mano sotto la pancia e sento che ha il suo uccellotto bello duro. Inizio a mungerlo mentre gli do dei bei colpi di cazzo. Poi gli passo le braccia sotto le sue ascelle e lo afferro per le spalle. In questo modo è quasi immobilizzato mentre io continuo a dargli duri colpi di nerchia in culo. Sto divertendomi un sacco e pure a Ciro piace. Gli chiedo se vuole venire, mi risponde di si. “Ok Ciro io ti pompo dentro mentre ti mungo sotto e ti faccio venire”. “E tu”? mi chiede. “Io faccio venire te e godi. Poi mi mandi qui i tuoi amici, mi sono accorto che parlavate di me e mi è venuta la voglia di scopare pure loro. Poi io e te andremo in bagno turco, faremo a lingua in bocca tra i vapori, mi succhierai il cazzo e come premio ti mollo tutta la mia sborra che ho nelle palle per te. La serberò solo per te, sarà il tuo premio ovunque la vuoi”.

Continuo a stantuffare Ciro mentre lo mungo da sotto, sento come un grugnito uscire dalla sua bocca e sento che mi riempie la mano destra di sperma appiccicoso. Ciro sta sborrando e pure godendo come un riccio. Io sono soddisfatto di averlo fatto felice, ma il bello verrà dopo con lui.

Ciro ha lasciato la stanzetta ed è sceso di sotto a docciarsi. Scendo pure io, mi infilo sotto la doccia per togliermi il sudore di dosso. Mi asciugo e mi dirigo verso i due amichetti di Ciro. “Allora belli, chi viene con me per primo”? Si guardano incuriositi e ridacchiano tra di loro. “Vengo io” dice uno di loro. Gli strizzo l’occhio e saliamo al primo piano. Troviamo uno stanzino vuoto. Lo ripuliamo con disinfettante e carta. Chiudiamo la porta, ci togliamo i teli da bagno di dosso. Anche questo è un bel ragazzotto ed ha pure un bel cazzo che si sta già drizzando. Si inginocchia e si mette subito a spompinarmi con voracità. Succhia e si sega la sotto. Gli lascio fare ciò che vuole e comprendo che ha il pompino facile. Gli chiedo se lo vuole in culo, mi risponde di no. Questo gli piace solo ciucciare e io glielo faccio fare. “Ora ti scopo la bocca”. Gli afferro la testa e la tengo ferma. Gli caccio giù il cazzo duro e scappellato giù fino alla gola, fino a che sento che gli vengono i conati di vomito. Poi lo tiro fuori e poi giù ancora fino in gola. Avanti di questo passo mentre lui si masturba, si irrigidisce e molla il mio cazzo. Mi mette una mano sulla coscia sinistra, la stringe e con l’altra si sega fino a venire schizzando sborra ovunque. Solo dopo mi accorgo che è mancino. Senza dire altro, mi fa cenno ciao , si ricopre con il telo sui fianchi e scende di sotto. Faccio appena in tempo a dirgli di far salire il terzo.

Cazzo…penso che mi sto facendo tre maialate con un colpo solo. Tre fighetti che dopotutto non sono niente male. Vediamo che si fa con il terzo. Arriva, mi dice “ciao”. Io sono nudo e seduto sul lettino. Mi sto massaggiato l’uccello che è divenuto barzotto. A tirarmelo su ci pensa il numero tre, inginocchiandosi davanti a me e a succhiarmelo. Ma non dura molto. Butta via il telo e senza dirmi nulla si mette a pecora di traverso al lettino con la testa nell’angolo a capo piedi del lettino. E attende di farsi farcire il buco del culo. Questo sembra il più scafato di tutti. Gli do due sculacciate e poi ancora due. Apro una bustina di gel e gli lubrifico l’ano. Mi metto il salvavita sul cazzo che ho smanettato un po’ e che sta bello dritto e poi senza ritegno appoggio la cappella sul suo buco e con un colpo secco lo infilzo. Lui ha un sussulto ma riesce a prenderlo tutto facilmente il che dimostra che è abituato a farsi scopare. Con questo diventa una cosa automatica, lo fotto e basta. Lui si sega sotto fino a che viene schizzando sul materassino di plastica. Si alza, si copre e con una leggera sculettata mi dice ciao e se ne va.

Il vapore è caldo. Sto baciando e facendo a lingua in bocca con Ciro nel bagno turco. Glielo promesso, tutto lo sperma che ho nei coglioni è suo. Tutto per se. Poi lo faccio sedere con la testa all’altezza del mio inguine e gli metto il cazzo in bocca. Sento rivoletti di sudore che colano giù lungo il mio corpo. E’ piacevole sentire le sue labbra attorno alla mia cappella. “Ora te la do tutta, dove la vuoi”? mi risponde che la vuole in faccia. Ci sono tre tipi accanto a noi, ma non ci interessa. “Ti sborro in faccia mentre loro guardano, Ok?” Sono veramente carico ed eccitato, sbatto il mio cazzo duro in faccia a Ciro che sta aspettando il mio dono. Pochi colpi di mano destra dopo aver sputato sulla mia cappella e sento salire dal fondo delle viscere il piacere e una quantità industriale di sperma. “Eccola per te” ! E gliela schizzo tutta in faccia. Ciro la aspetta e la prende tutta sul viso. Per me è stata una manovra liberatoria e appagante. Mi abbasso, bacio Ciro sul viso e mi accorgo che metto le mie labbra sul mio stesso sperma che lui ha sul viso. Ne lecco un po’ e mi avvio verso le docce. Ciro rimane tra i vapori e mi viene da pensare che forse sta maialando con gli altri tre o forse no.

Mi doccio e mi rimetto nella Jacuzzi. Le tre sedie di plastica bianca li accanto, sono vuote.

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