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Lui & Lei

Giorni di mare (3a parte)


di Membro VIP di Annunci69.it Grey-Heron
22.09.2020    |    2.465    |    0 9.5
"Lo fa per dare tempo al maschione e alla coppia di organizzarsi..."
Osservare i comportamenti della fauna umana è come guardare un film.

Il giorno successivo Piero ritorna più o meno allo stesso posto, apre il suo ombrellone, fa il bagno, si mangia una pesca, legge il suo libro (un interessante diario di viaggio di mercanti nel medioevo).

Massaggi di mare. La vede arrivare in lontananza; veramente la prima cosa che si nota è la parte superiore del bikini di un vivacissimo color rosa shocking. Poi mano a mano che la creatura si avvicina si nota il resto del costume, un’altra stringa rosa ma la bellezza si è pure legata uno striminzito straccetto giallo attorno ai fianchi. Sembra essere una bella donna alta, dalla camminata sensuale. Quando arriva all’altezza di Piero ella mette in evidenza un cappellino pure questo color rosa, lunghi capelli scuri tutti legati a treccine rasta che le arrivano quasi al culo. Sulla spalla sinistra tiene una semplice borsa di plastica a fiori e con le mani regge una striscia di cartone bianco rivolto per il pubblico steso al sole. Sul cartoncino sta scritto “MASSAGGI” a lettere maiuscole. E’ una gran bella gnocca e con portamento molto dignitoso propone i sui massaggi pubblicizzandoli su una striscia di carta. Piero si chiede se la signora oltre ad offrire massaggi terapici in spiaggia possa anche offrire altri tipi di massaggi altrove la sera. Forse si, forse no e a Piero rimane questa curiosità poiché dopotutto non è interessato all’argomento. Ma apprezza il portamento dignitoso della signora che in altre giornate vedrà fare massaggi a donne e uomini sotto i loro ombrelloni e a spingersi fino alla parte gaia della spiaggia dove comunque qualche coppia lei/lui usufruisce dei suoi servizi.

Anche Il Proboscide massaggia.Altro bel pomeriggio di mare, sole, caldo, bagni, dormite, birdwatching e passerawatching. Piero si è sistemato quasi alle spalle del trespolo del nostro bel bagnino il quale se ne sta appollaiato la sopra e scrutare il mare, la spiaggia e la sicurezza di tutti. E dietro Piero ci sta un telo bianco a disegni etnici sorretto da quattro tronchi sottili infilati nella sabbia. Sotto di esso un altro grande telo steso, una borsa o zaino e nient’altro. Il proprietario se ne è andato a zonzo. Solo più tardi vede arrivare da sud il Proboscide insieme ad una bella fichetta giovane. Si sistemano sotto la tenda vuota che a questo punto oggi sembra essere la postazione del maschio generosamente dotato. La fichetta si stende nuda sulla pancia e…sorpresa sorpresa…il Proboscide inizia a massaggiarla in modo decisamente professionale. Inizia dai piedi, si dedica alle gambe, alla schiena, al collo. Le scioglie i muscoli della schiena con i gomiti con movimenti precisi, troppo precisi per uno che potrebbe improvvisare. Poi fa girare la fichetta sulla schiena e continua il massaggio ma senza entrare in situazioni equivoche. Dopodichè i due si salutano con un bacetto e lui la accompagna dai suoi amici continuando a parlottare. Immaginando che Il Proboscide sia uno sciupafemmine, Piero ne deduce che egli si sia organizzato la serata per chiavare con la tipa. Forse si, forse no.
Piero di assopisce sotto il caldo sole pomeridiano dopo che ha visto il bagnino spingere il patino rosso con la cassa bianca delle emergenze in acqua. Lo vede salirci su e iniziare a vogare verso il largo. Sono vogate molto potenti perché va controvento e controcorrente. Il movimento degli arti, la postura e la bella schiena nuda sopra al costume rosso lo rendono piuttosto sexy. Piero si risveglia, beve dalla sua borraccia un lungo sorso, si guarda attorno e posa gli occhi su pance più o meno sfatte, celluliti cotte dal sole, teste coperte da improbabili cappelli, cazzetti, cazzoni flaccidi, tette siliconate (parecchie) chiappe sotto l’effetto della gravità, fiche rasate e fiche pelose, gente sdraiata su lettini pieghevoli, pochi fisici tonici, tanto flaccidume. Ma è normale, siamo tutti esseri umani nel corso della vita e ognu’uno ha il suo fisico, le sue certezze, le sue verità, le sue debolezze, il bello, il meno bello. Il lato positivo della spiaggia nudista e che ogn’uno si espone com’è. Piero sta facendo queste considerazioni nel momento in cui vede Il Proboscide tornare al suo capanno e…stavolta insieme ad un’altra fichetta giovane ancora più bella della prima. Parlottano e ridacchiano tra di loro. Poi lei si stende sulla schiena e lui inizia a massaggiarla standole inginocchiato accanto…poi lei allunga la mano sinistra verso la gamba di lui e inizia ad accarezzargli la coscia sempre più su fino prendergli il cazzo in mano e a muoverlo a sega. Si, lei sta segando la proboscide di lui che nel frattempo si è ingrossata. Lo fa a mano piena. Il massaggio è pure questo fatto di movimenti professionali verso di lei ma è anche ovvio che si tratta solo di una scusa per darle la possibilità di segarlo e godere a mano piena del grosso attrezzo. Non c’è stato un happy ending ma probabilmente era un modo per conoscersi e organizzarsi una chiavata altrove in altro momento.

Seguiranno altre situazioni. La stagione è lunga. Il giorno successivo in altra zona della stessa spiaggia.

Due stranieri, un indonesiano e un olandese rosso di pelo e di pelle magro e molto alto, pisellone moscio, si sono sistemati nelle vicinanze di Piero. L'olandesone alto e allampanato va a fare il bagno mentre l'indonesiano senza togliersi il costume rimane sul suo telo a guardare il mondo che passa. Piero pensa che non sarebbe mai in grado di fare sesso con uno rosso di pelo, proprio no. Punto e basta.

Poco distante da Piero un segaiolo seriale si è sistemato nei pressi della bassa duna sotto un piccolo ombrellone arancione. Ha un codino in testa, sta totalmente nudo e si smanetta il cazzo guardando due ragazze stese vicino la riva. Una è magra e sta stesa leggendo un libro. Ogni tanto alza lo sguardo verso il segaiolo, poi volge la testa verso l’amica (una ragazza cicciottella in costume) e ridacchiano divertite.

E' tempo di fare una passeggiata sulla Via Crucisi e va a farsi un giro. Quando ritorna verso la sua postazione, osserva chi si trova nei paraggi. Davanti a lui stesa al sole c’è una coppia; lei bionda capelli lunghi, insolitamente muscolosa. A giudicare dal suo zainetto colorato con la pubblicità di una famosa maratona laziale. Potrebbe essere che la bionda sia una sportiva amatoriale. E’ fatta molto bene anche se non troppo alta. Sulla pelle abbronzata si notano i segni lasciati da un bikini di minime dimensioni. Belle tettine per nulla voluminose mettono voglia di toccarle, accarezzarle e chiuderle nel pugno di una mano. Ha la fica totalmente rasata e si nota un clitoride piuttosto vistoso che sbuca dal suo alloggio abituale. Un clitoride facile da raggiungere e da titillare. Non sta mai ferma. Trova sempre qualche cosa da fare o da dire al marito. Parla, dice, commenta, si alza, si siede, va a ravanare nella borsa, gira, si muove in continuazione. Il povero marito sopporta; deve essere il tipico buon uomo di casa. Piero la prenderebbe a calci subito. Ma la tipa ci sa fare, quando vede che il marito si sta smaronando sul serio, gli si avvicina e inizia a coccolarlo, gli passa un dito su un capezzolo, gli passa una mano tra i capelli, gli da un bacetto sulle labbra. Una vera stronza.

Alla destra di Piero c’è un’altra coppia; lei è bella, capelli lunghi color castano scuro.

Tra le due coppie ma molto vicino alla riva a debita distanza un maschio piuttosto ben messo fisicamente e dotato di un gran bel cazzo, ha tutta l’aria di essere un bel 50enne in forma, senza peli, con qualche piccolo tatuaggio sulle spalle, capelli corti color sale e pepe e una collana d’oro al collo. Ha un bel volto che ispira fiducia, potrebbe essere un bel padre di famiglia. Il maschione è appoggiato di schiena e a gambe larghe ad un grosso tronco piuttosto vicino alla riva del mare. Piero lo osserva e sente salire un piccolo vortice su per le arterie; è il segnale che gli piace il maschio di fronte. Si, gli piace questo uomo e gli piacerebbe portarselo a letto. Ma lui è interessato alle due coppie nelle vicinanze, continua a fissare le due donne e ogni tanto discretamente si passa la destra sulle palle e si liscia quel gran bell’uccello che si ritrova tra le gambe. E’ lungo, grosso e tutto da scappellare. Una meraviglia che farebbe felice qualsiasi fica e anche qualsiasi finocchio.

L’altra copia invece sta stesa al sole. Il marito è un tipo alto e magro, porta un capelluccio blu in testa. Lei ogni tanto si muove e si gira. Piero ha notato che lei è continuamente osservata dalla bionda muscolosa della copia precedente. Che la bionda sia interessata pure a rapporti saffici? Magari mentre il marito e i mariti guardano? Chissà…! Poi ad un tratto, la bionda e il marito iniziano a raccogliere le loro cose e se ne vanno.

L’altra coppia invece comincia una sessione fotografica e Piero realizza che questi due sono gli stessi che facevano le fotografie una mattina a inizio stagione descritti in un racconto precedente. Si, sono loro. Lei, dai capelli lunghi sciolti, il volto dai lineamenti quasi aristocratici, magra, con il fianchi leggermente larghi e il culo a mandolino decide di vestirsi con uno straccetto bianco poco più sotto dell’ombelico e una canotta bianca con spalline molto strette. Gli indumenti la fanno una gran fica, una milf molto sexy. Lei, seduta sulla sabbia di fronte al marito assume pose molto fotografiche e sexy da diva. Gioca con i capelli, guarda l’obbiettivo in modo conturbante e lascivo, allarga le gambe per farsi fotografare la fregna. Si tocca le tette mentre assume espressioni facciali da amplesso. Ci sa fare davanti alla macchina fotografica.


Il maschione davanti a loro guarda. Piero nelle vicinanze inveceosserva la diva e allo stesso tempo osserva anche il maschione che si liscia il cazzo sempre di più. Non gli è diventato completamente duro ma si è scappellato mettendo in mostra una bella testa di cazzo (è il caso veramente) che sarebbe bello succhiare. Lo sguardo del maschione incrocia lo sguardo di Piero e inizia un gioco di sguardi complici tra maschi nel compiacersi all’osservare la diva. Anche a Piero si è indurito il cazzo di brutto ma cerca di dissimulare la situazione, meglio non farlo apertamente.

Tre segaioli seriali interessati dalla seduta fotografica si sono accucciati alla base della bassa duna e guardano attenti ma stranamente non si segano. Sono al momento solo curiosi di sapere come andrà a finire. Molto vicino a loro un africano nero come la pece. Pure lui totalmente nudo si copre tra le gambe con il costume sotto il quale la mano sega l’uccello volato dall’Africa fin qui in riviera.

Tra poco il sole sarà scomparso totalmente. Inizierà a fare scuro, la spiaggia va svuotandosi. La sessione fotografica continua, gli avrà scattato almeno cinquecento fotografie finora. Il maschione ora si mena l’uccello con decisione. Ogni tanto punta l’occhio su Piero distogliendolo dalla coppia. Si è instaurato una specie di colloquio visivo tra i due. Il dilemma sembra essere: come andrà a finire? Sarà la coppia interessata a giocare? Con chi dei due? Piero o il maschione? Forse entrambi forse no? Piero ha la sensazione che il maschione voglia stare solo con loro.

Ormai si è fatto molto tardi, la spiaggia è quasi deserta e Piero decide di andarsene e lasciare spazio al maschione. Raccoglie le sue cose e si incammina verso la staccionata invece di prendere la direzione verso casa. Lo fa per dare tempo al maschione e alla coppia di organizzarsi. Poi tornando indietro avrebbe capito come la situazione si sarebbe evoluta tra i tre. Ha raggiunto la staccionata, ci si appoggia e attende una decina di minuti poi riprende la via del ritorno. Nota che la sessione fotografica è finita. Il marito si è alzato e si è allontanato dalla moglie passando accanto al maschione. Tipico segnale della serie, io mi allontano e tu ti avvicini a lei. Ti permetto di fare il Bull e io il marito che guarda. Piero passa accanto al maschione che è girato verso la dea. Lui continua a stare appoggiato di schiena al tronco a gambe larghe, continua a massaggiarsi il bell’uccellone dritto e duro osservando lei. Piero passa continua la sua camminata di ritorno. Chissà come andrà a finire? Che il maschione si trombi la diva fotografica? Magari a casa loro la sera nel dopocena? Gabbiani e gabbianelle volano in cielo disegnando ricami tra le nuvole rosa e azzurre in questa calma serata di mezza estate. In lontananza sull'orizzonte del mare un grosso natante dipinto di rosso continua il suo viaggio per i mari del mondo.

Domani altro giorno altre situazioni
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