Gay & Bisex
Mi ha insegnato come fargliela bere ( parte 1)
di Grey-Heron
31.03.2016 |
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"Sento che mi sfila via gli slip..."
Il contatto con Samuele è avvenuto qui in rete circa due anni fa. Dopo un breve periodo di chattate e qualche saluto si è deciso per un incontro a casa sua. Mi ha proposto di farmi un bel massaggio come li fa in palestra dove fa il massaggiatore come secondo lavoro. Ovviamente era implicito che dopo il massaggio si sarebbe andati oltre. Trovai eccitante la proposta, starmene steso tutto nudo sul letto e sentire due mani calde impegnate in un massaggio e assaporare eventualmente una buona dose di sex come happy ending.
Un’oretta di macchina ed ecco la vecchia fattoria in campagna molto ben restaurata, barchessa inclusa. Un bel prato e alcuni gatti sulla soglia di casa. E’ estate, un caldo pomeriggio di domenica, si sentono le cicale frinire e all’orizzonte oltre i campi si grano la caratteristica fila di pioppi delle nostre pianure padane.
Samuele è appena piu basso di me, ben solido fisicamente grazie all’esercizio fisico, un bel volto di uomo maturo, più giovane di me di qualche anno. Una persona gradevole…meno male…con gli incontri al buio spesso si hanno delle amare sorprese. Scambiamo un po di convenevoli per rompere il ghiaccio, ci beviamo una cosa in piedi in cucina poi si sale di sopra. Mi offre l’uso del bagno e mi dice che mi farà un gran bel massaggio e mi chiede di spogliarmi ma di tenere gli slip addosso.
Sento l’olio di mandorla gocciolarmi sui polpacci e le sue mani iniziano a lavorare le gambe e le piante dei piedi. E’ molto rilassante il massaggio ai piedi, è un buon inizio. Poi sale su, su… per farsi strada verso la schiena tralasciando di proposito i glutei. Le sue mani sono calde…versa ancora olio che mi procura una sensazione molto piacevole. Lavora in modo professionale, lentamente senza fretta, con movimenti ben studiati. E’ bravo il tipo, penso ad occhi chiusi, poi mi viene da pensare a cosa potrebbe succedere dopo e solo l’ idea mi fa muovere il cazzo, la sotto, che comincia a diventare bello barzotto. Samuele continua il massaggio, ora sta lavorando il collo dopo aver lavorato a lungo le braccia. Le finestre della stanza da letto sono aperte ma le persiane semichiuse, una brezza calda entra facendo muovere in modo quasi impercettibile le tende di garza leggerissime e si continua a sentire le cicale frinire nella calura estiva. Ora ho il cazzo veramente duro ma è ancora intrappolato negli slip e sono ancora a pancia sotto. Faccio un profondo respiro, mi rilasso lasciandomi andare ad occhi chiusi in una condizione di quasi torpore.
La voce di Samuele gentilmente mi chiede se va tutto bene e mi dice che ora devo girarmi a pancia in su. Mi giro e ad occhi socchiusi lo vedo che pure lui indossa soltanto gli slip. Si mette ai piedi del letto, versa altro olio sulle gambe e ricomincia il massaggio lavorando tutto il mio corpo..su..su…fino alla gola. Si prende il suo tempo per farlo. Nessuno dei due parla…silenzio tra di noi…. Ancora olio e le sua mani che hanno preso possesso della mia pelle. Poi mi chiede di rigirarmi a pancia in giù…e mi giro.
Le sue mani mi accarezzano quasi a sfiorarmi le cosce e salgono sempre più in alto. Sento che mi sfila via gli slip. Aspettavo questo momento. Ora so di essere totalmente nudo e solo l’idea che tra poco inizieranno dei bei giochi mi fa veramente indurire il cazzo. Lo sento la sotto duro e gonfio. Samuele inizia a massaggiarmi le natiche poi le sue mani si insinuano sotto e inizia ad accarezzarmi le palle, stuzzicandole. Le sue mani continuano a muoversi la sotto, mi obbligano ad alzare un poco il culo e la sua destra mi afferra il cazzo e inizia a mungermi. Meraviglioso. Si riempie il palmo delle mani di olio e continua a lavorarmi le natiche, le palle e ogni tanto arriva fino tirarmi l’asta dell’uccello. Poi mi chiede di girami sulla schiena.
Mi giro con il cazzo che svetta per aria. Pure lui ora è completamente nudo. Ha bei pettorali piuttosto gonfi, le braccia sono tornite come le sue gambe e tra le gambe un cespuglietto di peli color castano scuro. Il suo cazzo è barzotto e promette bene. Ci guardiamo negli occhi e ci scambiamo uno sguardo pieno di complicità. Mi afferra l’uccello e inizia a massaggiarlo, a segarlo lentamente. Lo guarda quasi estasiato, sfiora la cappella gonfia…poi mi dice che gli piace moltissimo, che è bello e ben fatto. In poche parole adora il mio cazzo. Io mi rilasso ancora di più, allargo le gambe, gli metto il mio uccello che svetta per aria a sua disposizione e gli dico che è tutto suo. Non ci posso credere, sono in una bella casa in campagna, nudo su un bel letto a farmi manipolare da una bella persona che ci sa fare e che potrebbe diventare un bravo compagno di giochi. Chiudo gli occhi e mi godo il momento.
Samuele fa un lungo sospiro e poi le sue labbra accolgono la mia cappella grossa e gonfia. Mi sta succhiando meravigliosamente. E’ un paradiso. Mi lecca, mi succhia, mi pompa, lo fa con maestria. Ci sa fare e si sente che gli piace il cazzo. Lo sa lavorare. Sa dove stimolare e come farlo. Non so se mi sta facendo delle pompe oppure dei bocchini…fa lo stesso non cambia nulla…è comunque favoloso sentire il mio cazzo nella sua bocca. Ho deciso…questo è il miglior pompinaro che abbia mai conosciuto. Le sue succhiate continuano, poi sale su su fino a mordicchiarmi i capezzoli, un mio punto debole e quando se ne accorge che lo sono inizia a pizzicarli e procurarmi dolore misto a piacere. Abbiamo scoperto una cosa nuova, procurarmi dolore ai capezzoli mentre mi succhia il cazzo duro. Sto impazzendo mentre continua a farlo.
Ora che so che gli piace molto succhiare la nerchia inizio ad assumere un atteggiamento imperativo nei suoi confronti. Gli chiedo se gli piace succhiare i cazzi….lui mi risponde che gli piace il mio e che lo adora. Gli afferro la testa e gli scopo la bocca arrivando in gola fino a che lo sento quasi soffocare di saliva e di cazzo. Lo lascio respirare e riprendo e fottergli la bocca. Io sono in piedi al bordo del letto e lui in ginocchio. Gli dico che mi fa impazzire come succhia e deve continuare a farlo. Gli tolgo il cazzo dalla bocca e gli sussurro in un orecchio , mi risponde:
Fantastico. Mi metto a pecora sul letto e gambe larghe, lui mi viene dietro e inizia a slinguarmi il buco del culo…Pura estasi. Lo costringo a slinguazzarmi il buco del culo, poi prendere le palle in bocca e poi ancora la lingua nel culo. Dopodichè arriva il momento di succhiarmi ancora il cazzo. Continuiamo cosi e facciamo anche delle pause di riposo per poi riprendere i nostri giochi. Sono passate quasi tre ore da quando sono arrivato in questa casa e mi accorgo che ancora non sento la voglia di sborrare.
Riprendiamo la succhiata e decidiamo che è ora di skizzare. Ok, dice Samuele. Io sto seduto sul bordo del letto, lui in ginocchio sul pavimento con il mio cazzo in bocca e si sega il suo. C’è lo specchio dell’armadio e ci si specchia mentre stiamo facendo questa bella maialata. Lui ci da dentro e io sento che inizio a venire. Verbalmente sto mugugnando di piacere, gli faccio capire che potrei venire. Poi gli dico…
Sento la sborra salire da sotto le palle…caccio un urlo di goduria …gli sfilo il cazzo di bocca e gliela schizzo tutta in faccia…fiotti caldi e potenti…e continuo ad urlare ricordandomi che siamo in aperta campagna e nessuno sente…un urlo liberatorio. Non sborro in bocca a chi mi pompa perché mi sembra una mancanza di rispetto. Ho comunque notato una espressione quasi di delusione nei suoi occhi quando gli ho sfilato il cazzo duro dalla bocca. Samuele con la faccia coperta di sborra che gli cola giù si sta segando e lo sento che pure lui sta schizzando riempiendosi la destra della sua sborra calda e appiccicosa.
Ci ripuliamo in bagno, faccio pure una doccia. Mi da gli asciugamani, è molto gentile e ospitale. Ci rivestiamo e si ritorna in cucina….per una bevanda fresca e dissetante. Ci voleva. Mi dice che gli è piaciuto moltissimo. Chiedo se si può ripetere in futuro e mi risponde certo che si, a patto però che il cazzo glielo lasci in bocca fino all'ultima goccia. Ottimo ho incontrato un valido pompamico.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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